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Autore: hello_crazy    29/11/2012    3 recensioni
-L’amore è una grande cazzata.-disse Marco al suo migliore amico.
-Jessica tu che pensi dell’amore?-chiese Giorgia alla sua amica.
-Non lo so… è crudele, questo è certo.-disse la ragazza alzando gli occhi dal libro di fisica.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Tornò a casa, non stava male, credeva di averlo superato ma aveva paura. Paura di incontrare Marco, paura che lui le rivolgesse la parola, paura di incontrarlo con la sua nuova  “ragazza”. La madre la andò a prendere dall’aeroporto, non le chiese niente riguardo la sua storia, sapeva, Marco le aveva raccontato quando era andato a liberare la casa.
-Beh? Com’era Parigi?-chiese la donna mentre erano in macchina.
-Bella, romantica… oserei dire… utile.
-Utile?
-Si mi ha aiutato in un periodo in cui avevo bisogno di non pensare.
-Bene! Sai cosa ho cucinato?-disse quando furono arrivate.-Il tuo piatto preferito!
-Pasta al forno!
-Oh! Che onore!
Si sorrisero a vicenda e andarono in casa, dopo essersi fatta una lunghissima doccia, Jessica andò a mangiare e subito dopo si gettò sul letto con le sue solite cuffie. Non faceva altro che pensare a quella piccola ragazza a cui si vedeva la pancia di una donna incinta. Le faceva pena, le dispiaceva vederla così, avere un bambino a 17 anni non è una cosa molto piacevole. Passò il pomeriggio in silenzio e tranquillità senza uscire e in poco tempo arrivò sera si mise a letto pensando al fatto che il giornmo dopo sarebbe dovuta andare a scuola e avrebbe potuto incontrare Marco. Era stato il suo più grande sogno ma adesso era il suo più grande incubo.
Suonò la sveglia, fece colazione si preparò e andò a scuola, non si sbagliava. Appena suonò la campanella gli capitò davanti Marco, il cuore le prese a battere come quando stavano insieme, le farfalle iniziarono a volare nello stomaco ma si trattenne. Marco la guardò in faccia e fece finta di non averla mai vista prima, proseguì per la sua strada. “Sarà come se non fossi mai esistito”. Non sapeva che quella frase tanto celebre per il film dei vampiri, che tanto la facevano sognare avrebbe significato tanto per lei; e soprattutto non sapeva che avrebbe potuto averla fatto tanto male. Sapeva che Bella Swan aveva sofferto per Edward, ma non sapeva quanto si potesse soffrire quando LA persona che ami va via.
Con questi pensieri proseguì anche lei per la sua strada riuscendo a trattenere le lacrime, voleva solo una cosa: diventare fredda e cinica, voleva non poter provare emozioni, voleva non mostrare agli altri icò che provava ed invece quella era la cosa che le riusciva meglio.
2 MESI DOPO.
Erano passati due mesi, Jessica si era “rifatta una vita”, se così si poteva dire. Aveva conosciuto un ragazzo,  si chiamava Massimiliano e non tentava di farla innamorare ma invece la lasciava fare. Erano diventati migliori amici, passavano molto tempo insieme, se cercavi Jessica da Massimiliano se cercavi Massimiliano era da Jessica. Un’amicizia profonda dove l’amore non poteva starci ed era quello di cui aveva bisogno la ragazza. Benché fosse passato molto tempo, non passava giorno che non pensava a Marco, che non gli passava davanti nel corridoio: anche solo per guardarlo negli occhi e far riaffiorare quei ricordi che la tormentavano ma che la facevano sentire tremendamente bene.
-Jessica, ti devo chiedere una cosa.-disse ad un certo punto Massimiliano mentre stavano al mare a passeggiare sulla spiaggia.
-Dimmi.-chiunque gli avessi visti avrebbe detto guarda che carina quella coppia di fidanzati, passeggiavano mano nella mano e si sorridevano di continuo.
-La mia… come dire… sorellastra, se così si può chiamare è incinta e si sposa domani, mi accompagni? Non ci voglio andare da solo farei la figura del cretino, sai com’è… ti prego ti prego…
-Va bene!-disse la ragazza sorridendogli.
-Amore ti voglio bene! Grazie!-disse fermandosi, prendendola in braccio e girandosi intorno.
L’indomani Jessica, puntuale come un orologio svizzero era pronta e Massimiliano, anche lui puntualissimo, la andò a prendere.
-Oh come siamo eleganti!-disse il ragazzo facendo il baciamano a Jessica.
-Oh grazie mille!-rispose lei inchinandosi e sorridendo.
Si misero in macchina e in un niente arrivarono.
 -Jessica stai bene?-disse Massimiliano sussurrando alla ragazza poiché era molto pallida.
-Si! Cioè no! Esco un po’ fuori.-uscì dalla chiesa, era il matrimonio di Marco, lei non ci doveva essere, non poteva, ma non poteva lasciare Massimiliano da solo. Decise di rimanere, così rientrò in chiese e si sedette all’ultimo banco, quasi nascosta…
https://www.youtube.com/watch?v=qzL8T3BQaew(METTETELA E LEGGETE TUTTA LA TRADUZIONE).
Speak now di Taylor Swift era la canzone perfetta, a parte per il fatto che Jessica  non si alzò e non disse niente. Loro si sposarono e lei passò una giornata infelice. E quando andò a dare gli auguri a Marco loro non si riuscirono a guardare in faccia ma lei le sussurrò un impercettibile: “Scusami” che solo lui ascoltò e a cui rispose con uno sguardo che solo lei colse, come se fossero ancora insieme, come se tra loro non fosse ancora finita.
 
 
CIAO A TUTTI!
Grazie a tutti coloro che hanno letto, a coloro che hanno recensito e a coloro che mi hanno spinto a continuare la storia!
L’ho scritta perché ho necessità di far capire alla gente quello che ho capito io sbattendo la testa e facendomi male. In questo caso è non sempre le cose vanno come tutti si aspettano.
Grazie ancora a tutti, spero recensirete.
Un bacio.
Natalia.
 
  
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