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Autore: crispyrainbow    29/11/2012    4 recensioni
{Kurtbastian Week}
#1 Jealousy
#2 Scommettiamo?
#3 Lima Bean
#4 Infidelity
#5 The Last Time
#6 Stalking
#7 Columbus
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kurt Hummel, Sebastian Smythe
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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#3Lima Bean



Tutti sanno che conoscersi su internet spesso e volentieri si rivela una delusione. Fatto sta  ma ci speri lo stesso, speri davvero che la persona dall’altra parte dello schermo possa essere quel fatidico principe azzurro di cui tutti parlano ma che mai nessuno trova.
Non che Kurt cercasse il principe azzurro, per carità, ma era alla ricerca di una semplice distrazione che lo staccasse per poche ore dalla sua fin troppo caotica vita e chissà, magari che gli facesse conoscere qualcuno di interessante.
Per questo si era iscritto a quel sito online di chat, dove tutto quello che il mondo sapeva di lui era  il nickname, nient’altro. Lo aveva fatto per gioco, scommettendo con se stesso se fosse stato in grado di riuscire a attirare l’attenzione di qualcuno o anche solo per parlare con qualche sconosciuto senza necessariamente avere un fine.

Era rimasto stupito quando, non appena qualche minuto dopo l’accesso, un tale “SS” lo aveva contattato, presentandosi.
Alle prime notifiche si sentiva euforico. Era la prima volta che faceva un’esperienza del genere e la cosa lo elettrizzava. Senza contare che SS sembrasse davvero interessante: così ironico, così adulatore. Ne rimase abbagliato.

Per giorni aveva chiacchierato con lo sconosciuto misterioso, scoprendo davvero l’essenziale su di lui: aveva la sua stessa età, viveva in Ohio ed era di Westerville.
Anche lui aveva dato informazioni nello stretto necessario senza sbottonarsi troppo perché nonostante tutto era un estraneo e non se la sentiva di raccontargli tutta la propria vita.
Scoprì presto che anche SS aveva la lingua affilata quanto la propria e spesso e volentieri finivano a fare conversazioni senza né capo né coda. Si sentiva in sintonia con SS senza nemmeno conoscerlo e la cosa lo intrigava.

E il desiderio di conoscerlo era diventato davvero forte.

Passava parte del suo tempo libero a immaginare quale viso, quali occhi, che fisico, quali tutto potessero rappresentare  al meglio SS. Lo aveva immaginato come un ragazzo bellissimo, biondo, occhi azzurri e fisico da schianto ma cercava di non montare troppo le sue aspettative perché si sa: più una cosa è grossa e più fa rumore quando cade.

Corroso dalla curiosità si era fatto coraggio ed aveva invitato il ragazzo misterioso ad uscire, magari a prendersi un caffè assieme in un luogo accessibile ad entrambi. Il Lima Bean ad esempio.

SS accettò.

Magari per una volta la fortuna aveva girato dalla sua parte e chissà, dall’altra parte dello schermo SS era un bellissimo ragazzo.
Peccato che –ancora- il karma doveva avercela con lui, tanto da infrangere il suo piccolo sogno nel giro di pochi istanti, i necessari per guardare in faccia chi in realtà fosse SS.

-Ammetto che questo sorprende anche me. -

Kurt era rimasto impietrito dalla sorpresa - o forse sarebbe meglio dire dall’orrore - quando, seduto al tavolo al quale si aspettava di vedere la persona dei suoi sogni stava la persona dei suoi peggiori incubi: Sebastian Smythe.

-Non puoi dirmi che tu sei SS, - disse Kurt quasi con disprezzo, realizzando solo in quel momento che non poteva essere altrimenti. SS di Sebastian Smythe.
Eppure ne aveva avuti di indizi: Ohio, Westerville; ma mai avrebbe immaginato che fosse lui. Dall’altra parte dello schermo aveva conosciuto una persona che non era assolutamente simile a Sebastian, neanche di un capello. –E’ impossibile.-

-Non riesco a credere di aver trovato interessanteparlare con te. – gli rispose disgustato Sebastian fissandolo come se gli avesse fatto il torto più grande della sua vita. –Forse perché dall’altra parte dello schermo non potevo vedere la tua faccetta da donna. -

Kurt non si prese nemmeno la briga di rispondere, limitandosi a fissarlo come se fosse un macchia ostinata su uno dei suoi capi firmati.
Era deluso, tremendamente deluso. Per una volta aveva sperato che la fortuna girasse dalla propria parte ed invece gli aveva tirato un colpo basso, quasi doloroso.

Era strano da ammettere –quasi surreale- ma per una volta non era colpa di Sebastian. Forse anche lui aveva fantasticato su chi si celasse dietro il suo contatto ma appena un attimo dopo realizzò che era di Sebastian del quale si stava parlando, probabilmente non gli interessava nemmeno quale faccia avesse, bastava essere propensi a certe cose.

-Ok,-annunciò dopo il ragionamento Kurt, stringendosi appena nella sciarpa al collo, -credo che toglierò entrambi –soprattutto me- da questa spiacevole situazione andandomene. – concluse girandosi per raggiungere l’uscita.

-Rimani.- rispose solamente Sebastian, scioccando Kurt all’istante.

Kurt si voltò di nuovo verso di lui, guardandolo sospettoso. Sebastian gli aveva chiesto di rimanere e si chiese il perché visto l’andazzo degli eventi.

-Non mi fraintendere, sono deluso anche io di trovarmi te piuttosto che un ragazzo,- chiarì Sebastian incrociando le braccia al petto, guardandolo negli occhi. –Ma ormai sei qui e mi sto annoiando. Almeno insultarti potrebbe cacciare la noia per poco anche se il prezzo da pagare è guardare la tua faccia e sentire la tua vocetta insopportabile.-

-Ti ringrazio davvero Sebastian ma la prospettiva di rimanere qui a farmi insultare gratuitamente non è allettante quanto la fai sembrare. - Kurt rimase qualche istante a guardarlo per poi muovere il primo passo e andarsene quando Sebastian riprese a parlare.

-Pago io.-  

Kurt non sapeva come decifrare quella proposta e quasi gli sembrava che Sebastian insistesse nel farlo rimanere perché lo voleva e no, non ci credeva nemmeno un po’ alla sua scusa della noia.
A marcare la sua supposizione fu il sorriso che sostò sulle labbra di Sebastian, per niente simile a quelli che gli aveva sempre rivolto ma anzi, aveva una sfumatura strana, quasi pacifica e non seppe come, si ritrovò a ricambiare quel sorriso e a sedersi al tavolo.

-Non farti strane idee, rimango solo perché paghi tu e non posso farmi scappare l’occasione di farti spendere soldi.- gli disse osservando come il sorriso carino di Sebastian era sparito in un attimo, sopraffatto da uno dei suoi ghigni maliziosi. Ora si che lo riconosceva. Si era sentito un poco spaesato da quella nuova versione di Sebastian e sapere che dopotutto era sempre il solito idiota lo confortava.

Quasi l’avessero chiamato comparve al loro fianco uno dei commessi del Lima Bean per prendere i loro ordini e servirli.

-Un moka per me e un cappuccino con latte scremato per la signorina.- disse sicuro Sebastian godendosi l’espressione sorpresa di Kurt.

-Sono sorpreso, conosci il mio ordine di caffè. A quanto pare sai più cose su di me di quanto vuoi far vedere.-

Smythe gli rispose solo con una smorfia. –Non ti eccitare, ho solo cercato di immaginare cosa prenderebbe una ragazza e il fatto che ci abbia preso dovrebbe farti pensare, Kurt.-

Peccato che non era vero, non aveva buttato a caso.

 



 



Ehhh rieccoci al terzo giorno della week! Innanzitutto dedico questo capitolo a Vale perché gliel’ho promesso e quindi eccolo anche se, secondo me, è terribile. Quindi mi spiace di averti dedicato questa cosa orribile D: I’M SORRY.

POI, mi scuso per l’enorme ritardo di un giorno ma ho avuto un sacco da fare! E poi per Lima Bean non mi veniva niente in mente infatti Vale non solo mi ha betato la shot ma mi ha anche dato l’idea.
So, al prossimo giorno che è…Infidelity! OHOH


Sono indecisa se fare un po’ di Angst o Fluff! VOTE!


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