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Autore: lallinachan    30/11/2012    2 recensioni
Alex è una ragazza come tante e come nessuna. Sogna di trovare un lavoro nel magico mondo della musica e lotta per farcela. Cosa centra con i Bigbang? Ha una sorella minore Annie che stravede per loro e la trascinerà da concerto a evento con la speranza di poterci parlare.
-Perché sforzarsi tanto, a cosa serve?- Alex ricambiò lo sguardo confuso del ragazzo e sorrise.
-Forse a trovare un sollievo momentaneo al terrore del vivere!- un ghigno le si dipinse sul volto mentre constatava che tutto sommato, ogni tanto, sembrava persino una filosofa.
-Ah, sì.... come?!- l'aria confusa del ragazzo la fece ridere di gusto.
-Mi fa sentire felice, che altra ragione devo avere?- ecco perché si era affezionato, Alex faceva sempre di testa sua, nel bene e nel male.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, T.O.P., Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciaoooooo :D

Chiedo perdono perché questo capitolo non mi convince più di tanto, spero vi piaccia lo stesso :)

Waaa! Volevo ringraziare anche ciaciachan e haven che hanno aggiunto la mia storia tra le seguite, grazie mille :') vi lascio al capitolo, alla prossima :D

 

 

 

Il cuore batteva veloce nel petto di Alex mentre si avvicinava all'edificio dove era stata convocata per un colloquio. Non poteva ancora crederci, doveva essere una presa in giro, cose simili non succedevano per caso, mai, non nella vita reale almeno. Appena mise un piede nell'enorme struttura una nuvoletta di riccioli biondi le si schiantò contro, facendola crollare a terra mentre cercava di trattenere le varie imprecazioni che le premevano contro le labbra.

-Scusa!- il biondino le sorrise per poi rimettersi in piedi.

-Nulla- doveva comportarsi bene, non poteva strillare contro a un ragazzino solo perché era stata travolta, non lì almeno, avrebbe avuto tutto il tempo di cercarlo e strillargli contro poi.

-Sei la nuova ballerina? Devi ballare con me!- Alex annuì studiando il ragazzino alto che le sorrideva, osservandola come se fosse un alieno.

-Io sono Alex... immagino di essere io... spero- il ragazzino annuì.

-Beh, io sono Zelo, molto piacere, ora devo scappare o gli hyung mi- non finì la frase, cinque ragazzi lo avevano placcato, facendolo crollare al suolo.

-Maknae, adesso ci dici com'è la nuova ballerina e perché non ce ne hai parlato prima- la voce profonda del ragazzo richiamò l'attenzione di Alex che prese ad osservarlo in silenzio.

-Sto per morire!- Alex sospirò afferrando la mano del ragazzino e tirandolo fuori con un unico gesto dalla montagna di corpi che gli si erano riversati addosso.

-Immagino di essere io la nuova ballerina... qualcuno sa dov'è l'ufficio del CEO- non poté nemmeno dire il nome dell'uomo che una donnina dai capelli scuri a caschetto sui quaranta la prese per mano e la spinse fuori dalla porta.

-Per la centesima volta, i fan non posso entrare!- Alex sbatté un paio di volte le palpebre e si abbassò per essere all'altezza della donnina che era, addirittura, più bassa di Aya.

-Non sono una fan! Sono una ballerina! Ha presente? Quelle che si muovono a tempo insieme ai cantanti sul palco?- la donna prese una ciocca blu tra le dita e li sventolò in faccia alla ragazza come se fossero chissà che prove.

-Le ballerine sono castane, non blu! Quindi sei una fan, ora vai via o chiamo la sicurezza, sei la quinta ragazza che devo cacciare questa settimana, sparisci!- fine della pazienza di Alex.

-Cercherò di essere il più gentile possibile nel dirlo... SONO UNA BALLERINA E SE NON MI LASCIA ENTRARE ED ANDARE AL COLLOQUIO LA PRENDO A CALCI! Sono stata chiara?- lo strillo della ragazza aveva fatto impallidire la donna che si era limitata ad annuire e lasciarla rientrare con aria leggermente terrorizzata.

Appena riuscì a rimettere piede nell'edificio si ritrovò davanti il ragazzino con la nuvoletta in testa che le sorrideva divertito.

-Cosa diavolo vuoi?- si morse la lingua dandosi dell'idiota, possibile che fosse bastata quella donna a farle saltare i nervi?

-Hai un bel caratterino! Vieni, ti accompagno io- presero a camminare lungo i corridoi dell'edificio fino all'ufficio del CEO con cui doveva parlare.

-Uhm... grazie mille- il ragazzino sorrise e fece per parlare ma Alex entrò direttamente nell'ufficio senza dargliene il tempo, ritrovandosi in una stanza riempita di foto di famiglia appiccicate a mobili lucidi e moderni.

-Salve... io sono Alexia Warm, mi ha chiamato ieri sera- l'uomo sorrise facendole cenno di sedersi ed estrasse da un cassetto una cartellina blu scuro.

-Benvenuta Alexia, che ne pensi dell'edificio?- Alex sgranò leggermente gli occhi, colta alla sprovvista da una domanda che centrava così poco con il lavoro.

-Ehm... è molto... grande, spero di non perdermici, se potrò lavorare qui- l'uomo annuì sorridendo.

-Ti spiace se ti do del tu?- Alex boccheggiò per un paio di secondi.

-No, non è un problema...- l'uomo le sorrise bonario

-Benissimo... allora, noi di te sappiamo che balli da quando hai quattro anni e questo ci sembra molto importante ma dobbiamo anche capire quanto sei alta, il tuo tipo di fisico e quanto sei disposta ad allenarti al giorno- Alex annuì cercando di capire cosa doveva fare.

-Mettiti pure in piedi- appena si mise in piedi l'uomo prese a girarle intorno con fare assorto.

-Allora, immagino tu sia più alta di 1.70, vero?- -Sì, sono 1.73- l'uomo annuì di nuovo avvicinandosi di un paio di passi per studiare i suoi occhi, facendola sentire un po' come una cavia da laboratorio.

-Occhi azzurri, molto d'impatto... immagino che dopo tutti questi anni di danza tu abbia un fisico atletico...- la ragazza annuì di nuovo, sentendosi di nuovo come un maledetto topo da laboratorio.

-Perfetto... seguimi pure, il gruppo con cui lavorerai di più aveva giusto bisogno di una ballerina e grazie alla tua altezza tutto dovrebbe risultare più armonico- l'uomo mentre parlava annuiva, come per darsi manforte da solo, tanto che Alex cominciava realmente a pensare che fosse impazzito di colpo.

-Oh! Allora sei tu! Ciao!- la nuvoletta le si avvicinò con un sorrisone e le afferrò un polso, trascinandola verso le altre cinque ballerine che la osservavano con gli occhi a palla.

-E lei? È troppo alta rispetto a noi!- il ragazzino sorrise mettendosi di fianco ad Alex.

-Però non mi arriva all'ombelico!- -Oppa! Come sei cattivo!- le voci piagnucolose delle ragazze fecero sbuffare Alex che si limitò ad osservarle.

-Oppa? Non è un po' piccino?- il ragazzino arrossì leggermente.

-Ho diciassette anni, non due!- -E loro ne hanno minimo minimo venti... comunque piacere, io sono Alex... voi siete?- le ragazze misero di piagnucolare e sorrisero divertite.

-Noi siamo Chiaki, Hyuri, Minjong, Yurim e Sandara, balliamo qui da due anni...- erano tutte alte al massimo 1.63 e sembravano avere tutta l'intenzione di conquistare qualche cantante, visti e considerati gli striminziti shorts e top che indossavano.

Alex pregò di non essere obbligata ad indossare un'eresia simile, già quelli che le facevano indossare alla discoteca bastavano ed avanzavano, figurarsi se doveva usarli anche lì. Mentre si faceva tutti i film mentali possibili ed immaginabili si lasciò trascinare verso il centro della sala da cui il ragazzino la osservò con un ennesimo sorrisetto.

-Bene, cerca di seguire la coreografia, è semplice- detto questo fece partire la coreografia e prese a ballare.

Alex sospirò passandosi una mano tra i capelli e prese a cercare di imitare i passi che facevano le altre ballerine, riuscendoci anche bene finché, di colpo, il ragazzino non l'afferrò per un polso facendole fare una piroetta e cominciando a fare una parte che probabilmente lo vedeva come solista.

-Uhm.....- il ragazzino sorrise e continuò a ballare, osservato da Alex che riprese appena ricominciò la coreografia di gruppo.

Ballarono solo per un'oretta, abbastanza per dare ad Alex il tempo di prendere familiarità con il ragazzino e i passi ma non abbastanza per stancarla. Era persino riuscita ad imparare buona parte delle ottave in cui ballava solo con il ragazzino.

-Senti, ti va di andare a prenderci qualcosa da bere, così ci conosciamo un po', infondo dobbiamo ballare insieme! Le ballerine sono già andate quindi ecco... non puoi con loro... cioè se vuoi te le chiamo ma...- l'espressione leggermente imbarazzata di Zelo convinse la ragazza che annuì per poi avvicinarsi al CEO armato di penna.

-Bene, da oggi lavori con noi, il contratto non è vincolante quindi potrai cambiare lavoro quando vuoi...- Alex annuì di nuovo, leggendo alla svelta il contratto per poi firmare ed abbozzare un sorriso leggermente forzato per via del nervosismo causato dalla consapevolezza di aver appena firmato una lama a doppio taglio e dall'idea di essere tremendamente vicina al suo sogno, abbastanza da non pensare nemmeno a cosa avrebbero detto i suoi genitori o il resto dell'universo in generale.

-Perfetto! Allora, dove vuoi andare? Ecco... se vuoi chiamo un taxi, io non posso guidare...- Alex annuì tirandosi su il cappuccio sulla testa.

-Vieni, ti faccio vedere il bar dove lavoravo prima... comunque qual'è il tuo vero nome?-

-Choi Jun Hong... ma tu quanti anni hai?- -Diciannove... ma puoi uscire così o ti riconoscono?- il ragazzino annuì sorpreso e si avvolse intorno al collo una sciarpa per poi infilarsi un berretto e gli occhiali da sole.

-Ecco, infatti... andiamo?- non ricevette risposta, semplicemente cominciarono a camminare mentre parlottavano del più e del meno.

Strano ma vero, per qualche motivo parlare con quel ragazzino era abbastanza facile, probabilmente perché non faceva altro che fare domande sulla provenienza di Alex o sui viaggi che aveva fatto nella sua vita. Alex si limitava a dare risposte il più corte possibile, niente di troppo complicato, tanto Jun Hong sembrava divertirsi parecchio a chiederle di tutto e di più. Appena entrarono nel bar una ragazza si avvinghiò al collo di Alex con un sorrisone.

-Alex! Allora? Ti hanno presa? Chi è il tuo amichetto? È altissimo!- la voce di Aya era di tre ottave più acuta del normale, cosa che fece letteralmente rabbrividire Alex.

-Sì, ho appena firmato il contratto... lui è un cantante con cui lavoro, lascialo perdere ha sei anni in meno di te!- Aya annuì e sorrise al ragazzino per poi afferrare la sua amica per un polso e trascinarla al tavolo dove era seduta con gli altri cinque ragazzi.

-Chiama il tuo amichetto, è imbambolato sulla porta!- un leggero sbuffo uscì dalle labbra della ragazza.

-Jun Hong, vieni a sederti con noi... mi spiace, ti offrirò una cioccolata da soli la prossima volta- la nuvoletta bionda si mise a sedere con un sorriso.

-Oh! La ragazza con i gusti strani sui capelli! Ciao!- Alex assottigliò lo sguardo cercando di ricordare il nome del ragazzo dalle grosse occhiaie.

-Uhm... Lee Seung Hyun?- il ragazzo annuì con un sorrisetto divertito.

-Proprio io! Certo che mi offendi, sei l'unica che non impara subito il mio nome appena mi vede!-

-Beh, scusa se ho meglio da fare che studiarmi la storia della tua vita!- Aya sobbalzò sulla sedia come se avesse preso la scossa e si sporse in avanti, afferrando Alex per il cappuccio della felpa per tirarla a se.

-Tu! Hai studiato per la verifica di filosofia? Guarda che lo so che mercoledì hai la verifica! Io so tutto!- una risata divertita si sparse per il tavolo.

-Certo che no! Ho di meglio da fare...- -Ma dai! Giuro che ti picchio se non prendi la sufficienza!-

-Oh! Parlando di mercoledì! Lo hyung fa gli anni questo mercoledì vuoi venire con noi? Ti veniamo a prendere a scuola, così Aya la smette di dire che non cerchiamo nemmeno di conoscerti!- lo sguardo della ragazza passò velocemente sui ragazzi mentre cercava di capire chi diavolo fosse lo hyung del gruppo.

-Choi Seung Hyun è il più grande, capelli turchesi! Non sai proprio nulla, eh?- Jun Hong di colpo sgranò gli occhi e si sporse in avanti.

-Ma voi siete i Bigbang! Non vi avevo riconosciuti da dietro tutte queste sciarpe!- tutti annuirono divertiti mentre Alex sperava si dimenticassero dell'invito che le avevano fatto.

-Allora? Non rispondi? Non vuoi entrare nell'edificio della YG? Saremo solo noi della famiglia! Park Bom dice che vuole la tua cioccolata calda!- qualcuno si schiarì la gola con fare seccato, obbligando Alex a non controbattere.

-Alex! Come mai da queste parti? Ah, giusto! Tu oggi avevi il turno!- la voce di Jou era tremendamente arrabbiata, abbastanza da attrarre l'attenzione di mezzo bar.

-Scusa Jou!- -Se non fosse perché io e te siamo stati ins...- -inseriti nello stesso lavoro, Jou, impara a stare zitto!- Jou sbuffò passandosi una mano tra i capelli perfettamente pettinati.

-Dimmi che ho sentito male...- la voce di Aya era di nuovo acuta, presa dal nervoso per l'aver scoperto una notizia “così importante” da Jou e non da Alex.

-Hai capito benissimo, tanto lo so che hai capito... ne parliamo dopo, ok? Jou, sparisci- il ragazzo scosse la testa e se ne andò velocemente, conosceva fin troppo bene Alex per rischiare di prendersi un suo calcio sulle costole, ne aveva già presi anche troppi a suo tempo.

-Cosa ci siamo persi?- Alex sbuffò lanciando un'occhiataccia al leader che la osservava con aria confusa, come se non fosse ovvio quello che stava succedendo, almeno per lei.

-Non sono fatti tuoi... comunque va bene, ci sarò... può venire anche lui?- Jun sobbalzò sulla sedia.

-Certo! Però basta battutine con Taeyang, chiaro? Non è stata colpa di nessuno se vi hanno fotografato- non si era nemmeno accorta della sua presenza e aveva quasi dimenticato quello che era successo quindi alzò un sopracciglio con aria sorpresa.

-Ok, ok... comunque cosa ci fate qui?- Aya sorrise maligna.

-Aspettavamo te! Volevamo invitarti al compleanno e... 'sta sera esci con noi!- e la cosa più sensata da fare fu avvinghiarsi al braccio del ragazzino e inventarsi una scusa.

-Non posso... esco col dongsaeng!- il sorrisetto divertito che apparve sulle labbra del ragazzino la smascherò velocemente.

-Oh, ma allora può venire anche lui, non c'è problema!- eccola la sua condanna, Aya non ci era cascata, non andava bene.

-Va bene... ci sarò, ma niente cose strane o vestiti- il sorrisetto sornione dell'amica non la mise di buon umore ma con un sospiro si limitò a bere qualcosina con i ragazzi, chiedendosi cosa diavolo ci facesse lei in mezzo a gente che aveva fan sparse ovunque.

 

*** *** *** *** ***

 

-Allie, perché non posso venire con te? Aya, di alla mia sorellona di farmi venire con lei!- Aya sorrise al bambino che stava allegramente passeggiando per la stanza nonostante entrambe fossero in intimo.

-Non me li metto quei cosi! Arrenditi!- uno sbuffo uscì dalle labbra della più bassa mentre osservava la sua amica imprecare contro i vestiti.

-Non puoi andare in discoteca con il cappuccio in testa! Come ci vai in discoteca di solito?- Alex fece spallucce indicando la sua tuta da hip-hop ed Aya si ritrovò a chiedersi per la centesima volta nella serata quando mai l'aveva lasciata uscire da sola.

-Pazzesco... ti lascio andare in discoteca da sola e tu combini questi casini... quanta pazienza! Sam, convinci la tua sorellona a mettersi questi!- il bambino osservò per qualche secondo i pantaloni neri ed aderenti e prese a ridacchiare divertito.

-Non li metterà mai! Ellie non si mette queste cose!- Aya sospirò delusa e tirò fuori dalla borsa l'ennesimo vestito, lanciandolo in faccia all'amica.

-Questo lo metti! Sono stufa, voglio vestirmi anche io, sai?- un sonoro sbuffo uscì dalle labbra di Alex mentre si infilava il vestito alla svelta, giusto per far contenta l'oca starnazzante.

Sul davanti era parecchio semplice, un semplicissimo vestito nero, niente di più e niente di meno, scendeva avvolgendo il corpo di Alex, mostrandone le braccia di cui, alla fin fine, non andava poi così fiera, e metteva in evidenza la sua vita sottile. Dietro invece aveva la schiena coperta solo da un teschio in pizzo che lasciava intravedere completamente la pelle candida, facendola leggermente rabbrividire all'idea di essere così esposta, cosa a cui non era minimamente abituata nonostante il suo lavoro. Non amava esporre il suo corpo, preferiva di gran lunga dei vestiti larghi che nascondevano per bene il suo fisico a degli shorts striminziti o dei vestiti. Le manine di Samuel si posarono sulla schiena della sorella facendola rabbrividire per il contatto con le dita congelate.

-Allie, perché la mamma non mi vuole più in casa?- Aya sospirò finendo di mettersi la canottiera bianca con su un teschio nero e spettinò il bambino con fare affettuoso.

-Guarda la tua sorellona, lei è stata con vostro padre per tantissimo tempo e guarda com'è ora, vedrai, sarete uguali!- il bambino sorrise e si attaccò alla gamba della sorella mentre lei cercava di convincere la sua amica che non era necessario mettere i tacchi, ignorando la conversazione che non aveva voglia di affrontare.

-Ballerine, la cosa finisce qui!- Aya fece per rispondere ma il campanello suonò interrompendole.

-Se va mia sorella siamo morte!- mentre parlava spostò malamente il fratellino e partì di corsa verso la porta mentre Aya tagliava la strada a Annie che era uscita dalla sua stanza per aprire.

-Alexia, chi è che viene a casa alle otto e mezza di sera? Non sapevo che la mamma avesse ospiti! Aya, levati! Sarà l'autista per la cena di papà a cui TU non sei stata invitata perché TU fai troppi casini!- Aya sogghignò appena continuando a sbarrare la strada alla ragazzina.

Intanto Alex era rimasta a fissare il ragazzino davanti alla porta, sorpresa da un cambiamento così grande nel giro di poche ore. La nuvoletta di capelli era stata domata e sistemata, i vestiti larghi che non lasciavano minimamente intendere la reale stazza del ragazzino erano stati sostituiti da dei pantaloni leggermente aderenti, una maglietta bianca e una giacca di cuoio borchiata. Tutto si sarebbe aspettata tranne ritrovarsi a dubitare la reale età del ragazzino.

-Posso entrare?- Alex annuì prendendolo per mano e trascinandolo di corsa in camera sua, dando il tempo a sua sorella di vedere solo una macchia gialla che si muoveva a velocità impressionante lungo il corridoio.

-Scusa Jun... se mia sorella ti vede o ti riconosce e sviene o non ti riconosce e rompe...- Jun sorrise di nuovo sistemandosi appena la giacca ed osservò il vestito della ragazza, arrossendo leggermente.

-Ehm... ti sta bene questo vestito... in sala non sembravi così... così... eri diversa!- Alex annuì divertita e prese una giacca di cuoio dal suo armadio per coprirsi almeno un po'.

-Immagino sia un complimento... grazie- Jun annuì di nuovo ed osservò Aya entrare in camera.

-Oh, ciao! Sembri un'altra persona vestito così, sai? Andiamo? Tua sorella sta per dare di matto...- Alex annuì afferrando la borsa ed uscì di casa, seguita a ruota dagli altri due.

Appena furono per strada Aya cominciò a saltellare esaltata all'idea di passare una serata in discoteca con delle persone famose, cosa che Alex non comprendeva. Per lei le persone famose erano ancora delle semplici persone che spesso e volentieri credevano di avere il mondo ai loro piedi, tronfi del loro avere ragazzine urlanti sparse per il mondo.

-Vuoi sapere una cosa? Sono persone!- a questa affermazione Jun trattenne appena una risatina ed Aya smise di saltellare per fulminare con lo sguardo la sua amica.

-Uff... non mi dai mai soddisfazioni tu! Zelo, almeno tu, esaltati!- Alex sfoderò la sua migliore espressione da poker face e si fermò davanti al punto di incontro dove una limousine le stava aspettando per farli entrare con calma dal retro del locale.

-Dei, mi sembra di essere una fuggitiva! Comunque si chiama Jun Hong, non Zelo!- mentre parlava fu agguantata da un Lee Seung Hyun parecchio esaltato che la tirò a sedere al suo fianco con un sorrisetto divertito.

-Seung Hyun, mollami!- il ragazzo sporse appena il labbro lasciandola andare ed agguantò Aya che lo lasciò fare con un'espressione divertita.

-Che ho fatto io?- il più grande di tutti sembrava essersi risvegliato da un coma profondo e guardò Alex come se fosse stata una manifestazione paranormale.

-Non parlavo con te, parlavo con baby Hyun!- -Non mi piace come nome! Non puoi chiamarmi Panda Ri come tutte le fan? È più carino!- -No, io non do nomignoli a nessuno, punto! Questa è stata un'eccezione- la conversazione continuò finché non furono obbligati a scendere dall'auto per entrare nel locale affollatissimo.

Non riuscirono nemmeno a fare due passi che il vocalist della serata cominciò ad ululare per far eccitare la folla. Si stava preparando ad annunciarli, non ci voleva molto a capirlo. Aya sospirò afferrando la mano dell'amica e la trascinò via verso il tavolo che avevano prenotato. Alex afferrò appena in tempo la mano del ragazzino ed in pochi istanti si ritrovarono in un cerchio di divanetti ben più tranquillo dove riuscirono addirittura a sedersi con calma, protetti dalle guardie del corpo che tenevano lontane le varie fan che avevano riconosciuto Jun Hong.

-Say yeah! Siete carichi? Siete pronti? Sono qui con noi i cinque ragazzi più amati di tutta la Corea! Say oh! Siete pronti? Siete carichi? Su le mani, su! Fatevi sentire per i Bigbang!- le urla si diffusero per la sala mentre i ragazzi passavano attraverso la folla per poi sedersi finalmente al tavolo, agitando le manine con il solito sorriso da star stampato in faccia.

Alex e Aya dal canto loro si limitarono a coprirsi i volti con le mani per non essere riconosciute mentre osservavano un Jun divertitissimo che firmava un paio di autografi insieme ai Bigbang. Oltretutto, perché diavolo Alex aveva deciso di uscire con quel bambino? Non aveva senso! Alex ci metteva secoli a fare amicizia con qualcuno, le poche volte in cui era uscita durante i suoi vari viaggi era per andare in discoteca e lì aveva incontrato, per puro e semplice caso, i suoi compagni di scuola ma mai nella sua giovane vita aveva accettato un invito a uscire lo stesso giorno in cui aveva conosciuto qualcuno, mai. Dovevano essere stati i riccioli e l'espressione da cucciolo, o forse semplicemente l'euforia interna per il contratto appena firmato le aveva mandato in brodo di giuggiole il cervello.

-Non ho mai visto un vocalist più esaltato... quindi hai trovato un lavoro alla TS? Sono felice per te!- il sorriso di Ji-Yong non convinse particolarmente Alex che si limitò ad annuire per poi voltarsi verso il ragazzino, rendendosi conto di colpo di quanto fosse piccolo rispetto a loro.

-Ehi, tu hai il permesso di bere?- il ragazzino annuì sorridendo.

-Te l'ho detto, ho diciassette anni, non due!- lo hyung del gruppo alzò un sopracciglio con aria scettica e si sporse verso Alex per parlarle all'orecchio, inondandola con la colonia che si era messo.

-Non farlo bere troppo, è piccolo- Alex annuì come se fosse ovvio ed osservò il ragazzo avvicinarsi di nuovo, un po' per parlarle un po' perché voleva sentire meglio il profumo dolce della ragazza che non riusciva ad identificare del tutto.

-Non bere nemmeno tu, sei piccina anche tu!- uno sbuffo seccato uscì dalle labbra della ragazza.

-Sono grande e vaccinata!- il ragazzo annuì poco convinto, passandosi una mano tra i capelli ed osservando gli altri per qualche istante per poi fare cenno ad uno della sicurezza di avvicinarsi.

-Facci avere due bottiglie di vodka liscia, per favore!- l'omone annuì andandosene per la sua strada.

-Hyung, ma perché ci portiamo sempre dietro la ballerina?- lui in tutta risposta indicò con il mento Taeyang che di colpo sembrava completamente preso dalla conversazione con la ragazza, come se stessero parlando del significato della vita.

-E la sua amica?- -Perché è compresa nel pacchetto e non rompe... ora stai buono, Ri- la conversazione finì così, con un Ri che faceva i capricci e lo hyung che osservava Tae in attesa della vodka.

La serata passò veloce, tra un bicchiere e l'altro e Alex si ritrovò a ballare pressata contro un Jun parecchio alticcio che ridacchiava appoggiato alla sua spalla. Non sapeva bene nemmeno lei come era finita così ma guardandosi intorno notò che gli unici ancora sobri erano Young Bae e Aya che erano ancora presi dalla stessa conversazione di chissà quante ore prima, con ancora lo stesso bicchiere con dentro la stessa vodka. Con una spinta leggera fece crollare il ragazzino sui divanetti e fece per sedersi a sua volta ma un altro paio di mani la afferrarono per la vita. Con uno sbuffo si voltò di scatto, notando la capigliatura azzurra del suo nuovo compagno di ballo e sentendone la colonia che, complici i vari bicchieri di vodka, di colpo le sembrava molto sexy.

-Come mai balli con me?- -Non fai male alla vista, non strilli, non dici di essere una mia grande fan, non parli di quanto sia sexy la mia voce e sono quasi sicuro di essere brillo- una risatina scappò ad Alex che lasciò fare il ragazzo, decisamente ubriaco fradicio.

-Se vuoi ti dico che hai una voce molto sexy, così ti siedi e la smetti di umiliarti, sembra che tu abbia le convulsioni!- Seung Hyun sbuffò stringendo appena la presa sui fianchi della ragazza mentre cercava di collegare i pensieri che girovagavano per la sua testa.

-Io non capisco nemmeno perché Aya ci tiene così tanto a farci conoscere... non sei nemmeno una nostra fan, sembri essere allergica alle persone e, soprattutto, sei sempre incazzata! A me non piacciono le persone incazzate, sono noiose! Se sono ragazze poi non ne parliamo... sto divagando, vero? Che parola forte, divagando! Ok, sto zitto- lei fece spallucce continuando ad ondeggiare a tempo, ignorando gli insulti non troppo velati che le stava rivolgendo e il discorso leggermente sconnesso, troppo presa dal cercare di riprendere del tutto la lucidità per ascoltare sul serio.

-Non so, Aya deve avere qualcosa in mente, lei ha sempre qualcosa in mente... che occhi che hai! Sai che sei più truccato di me? Non è normale! I ragazzi non si dovrebbero truccare, dovrebbe essere una cosa da ragazze, no?- quello sì che era un discorso sensato, se non fosse stata una cosa idiota si sarebbe data il cinque da sola per aver messo così tante parole di fila mentre era mezza ubriaca, però non si poteva quindi si limitò a ridacchiare appena.

-E allora? Io devo truccarmi per lavoro ma tu che sei una ragazza, non ti trucchi mai... sai che ogni tanto penso seriamente che tu sia un ragazzo in incognito?- Alex sbuffò seccata pizzicando il collo del ragazzo. Come ci erano finite le sue mani sulle sue spalle? Quando avevano accorciato le distanze? Doveva essersi distratta, doveva starci più attenta.

-Sei proprio antipatico! Dici tutto direttamente! Mi stai simpatico!- non aveva senso, per niente, ora non si poteva più dare il cinque.

-Anche tu! Però davvero, se non fosse perché ti ho vista al bar e ora avrei seri dubbi sul tuo sesso! Ti sei mai truccata almeno una volta nella tua vita?- ma era scemo o cosa?

-Ma che dici! Ho la faccia da ragazza! Anche i capelli! E poi al bar io ero truccata, idiota! Al bar eravamo tutte truccate! Secondo te io avevo le labbra rosse di natura? Erano rosso ciliegia credo, a me piacciono le ciliegie, una volta in Italia dai miei nonni mi sono mangiata una ciotola enorme di ciliegie in una sola volta!- Seung Hyun ridacchiò divertito, sbilanciando la testa all'indietro e rischiando di perdere l'equilibrio.

-Non mi ricordo se mi piacciono le ciliegie... i capelli da femmina? Ma se li tieni sempre sotto il cappuccio o un berretto? Comunque come mai quel ragazzino è la tua ombra? Non è un po' piccino? Beh, in realtà anche tu non sei molto grande... sai che prima che me lo dicesse Aya pensavo avessi almeno vent'anni o qualcosa del genere? Non sono molto bravo a capire le età... però so calcolare le calorie in pochissimo! E so rappare! Sai che so rappare davvero bene? Ah, so anche recitare! E cantare, sì sì so anche cantare! Dicevamo? Ah, giusto... il ragazzino ombra, che ci fa con te?- Alex fece spallucce, rendendosi conto per la seconda volta che sì, quello era davvero diventato la sua ombra in meno di un giorno, cosa davvero assurda dal suo punto di vista.

-Che ne so io! È simpatico, sorridente... mi piace la gente che sorride sul serio! E poi secondo te ora ho voglia di ragionare sul perché frequento un ragazzino? Non so nemmeno perché ho bevuto così tanto! Comunque i capelli sotto al cappuccio sono più comodi, tutto qui! Ma a te non stanno scomodi i capelli tutti strani? Da quel poco che ho visto per colpa di mia sorella li hai sempre tutti pieni di gel e schifezze varie... io darei di matto! Come diavolo fai? Voglio dire, li hai sempre perfetti e cose varie, io non so nemmeno usare la spazzola ancora un po'- -Ci fai l'abitudine- Alex annuì rendendosi conto di quanto il ragazzo stesse realmente traballando e ridacchiò divertita.

-Hai un bel sorriso, sai?- -Lo vedrai solo quando sono alticcia... non sorrido spesso, non mi piace il mio sorriso... e poi non mi piace parlare di quello che penso o esprimerlo!- -Ho notato!- con un gesto leggero fece sedere il ragazzo al fianco dell'altro e si mise a sedere in mezzo, lasciando che usassero le sue spalle come cuscini.

-Sai che hai un buon profumo?- e questa da dove gli usciva? Seung Hyun si diede dell'idiota per poi alzare appena lo sguardo sulla ragazza.

-Uhm... grazie... tu ora invece puzzi solo di vodka...- il ragazzo mugugnò qualcosa per poi sistemarsi meglio sulla spalla della ragazza che stava cercando di riprendere lucidità.

-Eppure ho messo la colonia, te lo giuro! Era anche buona, tutte dicono che è buona-

-Tutte vogliono farsi una persona famosa, per tua sfortuna io non sono così- risero divertiti ed Alex ringraziò di avere ancora abbastanza lucidità da tenere i suoi pensieri contorti per se, la maggior parte almeno.

-Vorrai dire per mia fortuna! Sei un po' troppo piccola per me, non ti pare?- Alex fece spallucce facendo perdere l'equilibrio a Jun che crollò sulle sue gambe in uno stato di sonno profondo.

-Jou è un anno in meno di te e me lo sono fatto, l'età non è un problema... aspetta, cosa mi stai facendo dire?! No! Avevo giurato di non dire a nessuno di me e Jou!- Seung Hyun ridacchiò divertito e si sporse per baciare il collo della ragazza, spinto da qualche idea malsana che l'alcol gli aveva messo a forza in testa che ora non riusciva ad identificare, semplicemente in quel momento quel collo candido sembrava davvero invitante.

-Stai buono, domani ce ne pentiremo entrambi!- Seung Hyun annuì e si staccò controvoglia.

-Non so se sei più noiosa tu o le fan urlanti quando ho mal di testa...- -Probabilmente io... comunque io sono ubriaca, tu pure e probabilmente ci sono fan armate di fotocamere ovunque quindi stai buono- -Mm... hai ragione... comunque hai un tatuaggio dietro l'orecchio- Alex annuì appoggiando la testa al divanetto.

-Lo so... mia madre mi ha quasi uccisa per questo- circa, più che altro aveva strillato.

-Fico! Fa male farseli?- -Un po'...- l'alcol faceva miracoli, Aya ne era convinta mentre osservava Alex, sorrisino idiota stampato in faccia, che chiacchierava amabilmente con TOP. Alex non chiacchierava mai così, da quel che aveva visto rispondeva a monosillabi anche al ragazzino che le ronzava intorno quel giorno e lei ci aveva messo ben cinque anni per riuscire a convincerla a chiacchierare come si deve con lei. La cosa più sorprendente però era il fatto che nonostante tutto l'alcol ingerito non si fosse ancora avvinghiata a nessuno, cosa che a quanto pare faceva fin troppo spesso dato il suo amore per la vodka e i bei ragazzi. Taeyang continuava a parlarle di cose di poco conto, cosa che non la emozionava come aveva sperato quando aveva cominciato a frequentare quei ragazzi ma, tutto sommato, almeno lui era lui e le stava dedicando tutta la sua attenzione. Alex aveva ragione, le persone famose non erano poi così emozionanti, almeno non quando erano ubriachi o stranamente in voglia di chiacchiere. Quando erano con le fan invece erano tutto uno spettacolo: i sorrisi perfetti, le espressioni piazzate sempre al momento perfetto, le voci modulate a seconda della situazione. Quello si che era uno spettacolo di rara bellezza. Ora invece, ridacchianti per il troppo alcol in circolo, non erano poi questo spettacolo, sembravano i soliti ragazzi ubriachi che incontrava in discoteca, solo che loro erano ancora tirati a lucido.

-Alex, sono quasi le tre, forse è il caso di andare!- la ragazza annuì mettendosi in piedi con fatica e obbligò anche gli altri due a mettersi in una posizione da bipede e non da bradipo collassato.

-Andiamo... Tae, li porti tu a casa loro? Io devo portare a casa Alex e Zelo...- Taeyang si avvicinò velocemente alla ragazza e sorrise con il sorriso che Alex catalogò come il sorriso da star.

-Vi diamo un passaggio...- cinque minuti dopo erano tutti accasciati sui sedili della limousine, diretti verso casa di Alex.

Quando la limousine si fermò si scatenò un pandemonio fatto di ragazzi urlanti e capricciosi e di uno Zelo che continuava a dormire indisturbato. C'era persino Ri che si sbracciava come un'idiota per attirare l'attenzione di uno degli hyung.

-Tae, non abbiamo voglia di aspettare ancora!- la voce di Ji-Yong era un balbettio unico, reso incomprensibile dai troppi bicchieri di vodka che gli erano stati offerti dalle fan.

-Devo andare in bagno!- Seung Hyun più piccolo suonava piagnucoloso all'ennesima potenza, abbastanza da ledere i nervi di una Alex immobilizzata per via di Jun che le si era tranquillamente addormentato sulle gambe.

-Dei! Salite ma state zitti, di sicuro staranno tutti dormendo a quest'ora...- -Alex, posso dirti una cosa?- -Dimmi, Daesung completamente ubriaco- -Ti vedo le mutande da qui!- -Bene... il vestito non lo posso abbassare e non posso accavallare le gambe quindi tu guarda fuori!- il ragazzo, seduto esattamente davanti a lei, scoppiò a ridere divertito per poi crollare giù dal sedile.

-Salite...- mentre parlava spostò il ragazzino dalle sue gambe e lo scosse leggermente, osservandone l'espressione da cucciolo.

-Ehi, Jun, svegliati!- il ragazzino biascicò qualcosa di incomprensibile e si trascinò fuori dall'auto, afferrando il cellulare per chiamare i suoi hyung.

-Mh... shono shtanco! Mh... ssh! Non gridate- uno sbuffo uscì dalle labbra della ragazza che afferrò il telefono di scatto mentre vedeva la banda di ubriachi uscire dall'auto facendo un casino bestiale mentre si gridavano a vicenda di fare silenzio.

-Sono Alex, abbiamo bevuto e Jun è più morto che vivo, penso che lo farò dormire da me, per voi va bene?- la voce leggermente impastata della ragazza fece sbuffare lo hyung dei B.A.P.

-Va bene- Alex annuì sentendosi di colpo parecchio divertita e chiuse la chiamata per poi avvicinarsi al portone ed aprire con non poche difficoltà.

Quando finalmente i sei piani di ascensore finirono la banda di ubriachi si riversò nel corridoio ed Alex ringraziò il fatto di avere un intero piano solo per casa sua o i vicini si sarebbero lamentati.

-Ma c'è una sola porta!- Jun si lamentò appena, accasciato sulla spalla di Alex che stava facendo di tutto per non crollare a terra, visto e considerato che gli unici due sobri del gruppo ne avevano già uno per spalla.

-La mia famiglia ha un piano solo per noi... venite!- appena aprì la porta si ritrovò davanti sua madre, incazzata nera, che la osservava con fare scettico.

-E questi chi sono? Ti sembra un orario decente per rientrare? Sono le quattro di mattina!-

-Ssh! Se li fai uscire dal coma strillano... torna a dormire, ho bevuto troppo per litigare con te!- una risatina accompagnò le sue parole ed Alex fece cenno ad Aya di mostrare le stanze degli ospiti ai ragazzi e, soprattutto, indicò il bagno al Seung Hyun più giovane e saltellante. Dopo pochi secondi però Aya tornò con una l'espressione di chi deve comunicare a un bambino che no, Babbo Natale non esiste.

-C'è un problema... una stanza è occupata, ne rimangono solo cinque...- Alex annuì piano per poi voltarsi verso i suoi ospiti e contarli. Sette.

-Non ti preoccupare, io dormo con Dae- -Sì!!!!- l'urletto divertito del ragazzo fu bloccato da Young Bae che gli mise una mano sulla bocca.

-Ok... Aya, tu dormi con me?- Aya fece per annuire ma Jun si rimise in piedi e la osservò con aria supplichevole.

-Non mi piace dormire da solo! Non voglio dormire da solo! Nuna, non farmi dormire da solo!- uno sbuffo uscì dalle labbra di Alex che decise di immolarsi per la sua amica, complice l'alcol.

-Ok, tu dormi con me ma niente scherzi... Aya, sistema Seung Hyun e Ji-Yong nelle altre due stanze e prenditi la stanza che vuoi, io cerco di mettere a letto questo qui senza crollare a terra- Aya annuì per poi avviarsi lungo il corridoio della zona notte, seguita dai cinque ragazzi che emettevano rumorosi ssh! mentre si buttavano sui letti che gli erano stati assegnati.

La notte passò tutto sommato tranquilla, i ragazzi dormivano tranquilli, Alex era a distanza di sicurezza dal ragazzino e nessuno vagava per casa strillando. Il mattino forse sarebbe stato un po' più caotico, visto e considerato che verso le quattro un Choi Seung Hyun ancora mezzo brillo si era alzato per andare in bagno ed aveva poi sbagliato porta, finendo per infilarsi nell'ampio letto matrimoniale con Alex e Jun. Il problema più grande era che al mattino uno dei due si sarebbe accorto di certo che la ragazza, ora appoggiata al petto dello hyung, era in biancheria intima. Avevano davanti una lunghissima mattinata.

  
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