Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Trestan    04/07/2004    0 recensioni
Qualche anno dopo il manga di Naruto... Nuovi ninja, nuove esperienze... Una nuova avventura che inizia... Scritta a più mani con FenFen, Toru_chan e Vena_Malfoy
Era una bella giornata: il sole era alto in cielo, una leggera brezza giocava allegramente con piccole nuvole bianche, gli uccellini cinguettavano gioiosamente dalle cime degli alberi.
Shinjo, un giovane ragazzo da lunghi capelli biondi un po’ spettinati e gli occhi dell'azzurro del cielo, stava passeggiando un po’ annoiato per i boschi vicini al suo villaggio natale, il villaggio della foglia,
Genere: Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Shinjo, un giovane ragazzo dai lunghi capelli biondi un po’ spettinati e gli occhi dell'azzurro del cielo, stava passeggiando un po’ annoiato per i boschi vicini al suo villaggio natale, il villaggio della foglia. Le mani dietro la nuca, camminava guardando il cielo e fischiettava assurde canzoni, le cui note componeva sul momento.
“Che noia, non c'è proprio niente da fare” pensò tra sé. Era appena tornato da una missione di livello D, un banale compito per cui non avrebbero dovuto neppure scomodare dei ninja.
Da quando si era diplomato, le sue missioni erano state troppo semplici e prive di emozioni, e anche quando tornava al suo villaggio la cosa non cambiava per niente: noia più totale.
Decise che era meglio tornare nel villaggio, almeno avrebbe potuto trovare qualche suo amico e anche qualcosa da fare. Attraversò quegli immensi portali che foravano le possenti mura di legno del villaggio e si addentrò per il dedalo di vie.

Passeggiò ancora un po’ lungo le vie del villaggio. Nel suo andare lento e senza meta incontrò alcuni ex compagni di accademia: persone con cui aveva parlato appena, che avevano a malapena un nome per lui. Li salutò uno ad uno e poi proseguì.
Poco più avanti incontrò Rei, attorniato da quella sua sfilza di galline che gli sbavavano sempre dietro. Stava raccontando una delle sue ultime missioni, naturalmente rincarando a più non posso la dose. Quanto odiava quel ragazzo. Cercò di proseguire, senza fermarsi, anzi aumentando il passo.
“Ma guarda chi c è... Shinjo!”" quella sua voce acida gli volò dietro costringendolo a fermarsi. Si girò svogliatamente e cercò di essere gentile. Sorrise.
“Ciao” e si trattenne dal far seguire a quel saluto qualche insulto.
Lo guardò ridendo, lo stava prendendo in giro, e poi riprese più spavaldo di prima:
“Ti va una sfida fra ninja?”
“No, grazie”
Shinjo si voltò e lasciò quel pollaio, mentre il gallinaccio gli dava del perdente. Quella parola non gli fece né caldo né freddo. Non si voltò nemmeno e riprese la sua noiosa passeggiata.

Il sole era ormai alto e una piccola scansafatiche se ne stava stesa sul ramo di un grande albero,a godersi tutto il calore che proveniva dei suoi raggi. Era piacevole e rilassante... sicuramente più di quella noiosissima missione di livello D che le avevano affidato. Perché scomodarsi per una simile sciocchezza?!
Non era mai riuscita a spiegarsi come potessero essere considerate quali "missioni"...!
Socchiuse gli occhi lasciandosi accarezzare dal lieve venticello che tirava a quell'ora del mattino, passandosi tra le labbra una foglia che aveva staccato poco prima... era davvero piacevole.
Si era quasi addormentata quando sentì il ramo lievemente vacillare...
“Kairi! Perché caspita hai saltato la missione?!”
La voce irritata di Shinjo la raggiunse dal basso facendola destare. Il compagno la fissava con aria severa, mentre sferrava un nuovo calcio al tronco, facendolo vacillare ancora.
La ragazza si lasciò cadere giù con il busto, per poi rimanere aggrappata al tronco con i piedi, sbadigliando sonoramente.
“Eh eh... scusa Shin! Non mi andava! E poi non c'era bisogno che ci andassimo tutti! Ve la siete cavati alla grande anche senza la sottoscritta! Che problema c'è?!” chiese con aria innocente rivolgendo all'altro una bella smorfia.
“Sei proprio insopportabile, lo sai?”
Shinjo girò i tacchi e se ne andò nella direzione opposta a quella della ragazza. A volte gli dava proprio sui nervi. Faceva sempre come voleva, senza preoccuparsi minimamente della squadra.
La giovane gli corse dietro e, con voce mielosa, cercò di farsi perdonare dal compagno, che non sembrava per niente disposto a cedere. La ninja continuò a gironzolargli intorno, sempre cercando il perdono dell'altro, ma niente. Shinjo manteneva la sua espressione seria e leggermente arrabbiata. Allora Kairi tentò la strategia fallo-ridere-e-tutto-passerà: iniziò a fargli boccacce e a fare strane smorfie. Il ragazzo riuscì a resistere alcuni secondi, poi mostrò segni di cedimento, per scoppiare, infine in una grassa risata. La ragazza lo seguì e continuarono così per un minuto buono.
Poi Shinjo riprese il controllo:
“Sei proprio scema!”
La ragazza rispose con un sorriso innocente:
“Adesso che si fa?”

Miren correva all’impazzata tra gli alberi. Saltando da un ramo a l’altro si dirigeva verso una metà oscura. La fatica la stava distruggendo, ma non poteva fermarsi o l’avrebbero raggiunta.
I capelli ramati erano ben legati in una sottile coda, mentre gli occhi color del bosco esprimevano tutta la sofferenza che il suo corpo stava subendo.
Lei primogenita della famiglia Sekigaisen, nata nel villaggio dei Sigilli era l’ultima erede di quel potere. Odiava la sua condizione, ma allo stesso tempo ci aveva fatto l’abitudine.
Vivere come un contenitore, viaggiare da un capo all’altro del mondo sigillando gli spiriti malvagi ancora liberi. E poi… e poi raggiungere il Monte Fuin dove liberarsi da quel terribile fardello.
Ce l’avrebbe fatta stavolta?
Non lo sapeva.
“Vado da sola padre!” aveva spiegato al genitore. Era la prima volta che si prendeva una responsabilità completa, ma preferiva così. In fondo essere in gruppo non faceva che aumentare le sue preoccupazioni. Ogni volta che partiva per una missione con i genitori c’era sempre qualcuno che ci rimetteva la pelle o peggio ancora riportava ferite tanto gravi da essere costretto a letto per tutta la vita.
Lei non voleva più vedere, non voleva più soffrire. Per questo era andata da sola.
Ed in quel momento anche se a fatica era riuscita già a compiere metà della sua missione.
Si era infiltrata nel villaggio delle Ceneri, i qui abitanti da parecchi anni adoravano in segreto due spiriti maligni; li aveva sigillati nel suo corpo ed ora li stava portando nella montagna sacra, l’unico luogo dove si sarebbe potuta liberare dai due mostri.
“Maledizione!” sussultò sputando sangue.
Un tremendo dolore le invase il corpo. Il suo fisico era troppo fragile, presto non sarebbe più riuscita a trattenerli. Doveva sbrigarsi e soprattutto evitare di essere raggiunta.
Due uomini del villaggio delle Ceneri infatti la stavano inseguendo.
Non sarebbe stata in grado di combatterli, l’unica speranza era la fuga.
Ad un tratto però si ritrovò fuori dal bosco, di fronte a lei scorse un villaggio.
“Ma dove sono finita?” si chiese ansimante e poi riprese a correre.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Trestan