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Autore: Lurilala    30/11/2012    3 recensioni
[NON ho bisogno più di Oc]
Ciao a tutti.
Questa storia parla di come delle semplici ragazze si possano trovare in una città maledetta. La morte le sta raggiungendo e magari è fra di loro. Spero partecipiate numerosi.
Genere: Avventura, Introspettivo, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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12- Tempi e paura

POV LIBERO

I nostri undici ragazzi camminavano per la foresta, ma la situazione non era allegra e spensierata.

Il bosco sembrava essersi fatto più cupo di prima, i rami degli alberi morti sembravano chiudersi su di loro come una gabbia scura.

Il vento sussurrava qualcosa di impercettibile, si sentivano degli ululati lugubri in lontananza.

Sembrava essersi fatta improvvisamente notte, più avanzavano più il buio si faceva fitto.

Elisabeth ebbe un tremito, Aka le sorrise.

-Hai freddo?- Le chiese, quasi sussurrando.

-No, ho paura!- Esclamò invece la castana, ma parlò troppo forte e la sua voce rimbombò in tutto il bosco.

Aka inghiottì a vuoto.

-Sì, hai ragione.- Mormorò poi, spaventa.

Continuarono a camminare, in silenzio, guardandosi furtivamente intorno.

Ogni tanto si sentiva qualche fruscio sin troppo vicino.

Improvvisamente Fabia si fermò.

-Ascoltate...- Esclamò, mantenendo basso il tono della voce.

Si sentivano delle risatine in lontananza.

-Hihihihihi... Hai ragione!- Esclamò una voce in lontananza.

-Lo so che ho ragione.- Ribattè un'altra.

Eri fece girare lo sguardo, stupita.

-Guarda quella che stupida!- Esclamò divertita la prima voce.

La ragazza arricciò il naso, indispettita.

Milo le si avvicino.

-Hai sentito? Sei tu la stupida...!- Ridacchiò.

Inutile dire che si prese un bel pugno in testa.

Alex sospirò.

-Continuiamo a camminare. Se chi parla è malintenzionato, bene, che si faccia avanti, non saremo noi a cercarlo.-

-Ma Alex...-

-No, Electra. Niente "ma", si fa come dico io.- Ribattè seccata la bionda.

Ripresero a percorrere quel sentiero oscuro, che presto divenne anche scosceso.

Stavano discendendo un burrone, sotto sembrava esserci un tempio tombale.

Improvvisamente si sentì un lungo lamento raccampricciante dal fondo.

Poi una scossa violenta fece tremare la terra, come se fosse in atto un terremoto.

Le ragazze precipitarono in fondo, sbattendo violentemente sul terreno.

E rimasero lì, svenute.

Intanto dal tempio era uscita una ragazza dai capelli biondi e mossi, gli occhi castani incorniciati da due lunghissime ciglia nere:-Ragazze! Guardate!-

Uscirono dal tempio, piene di polvere, quattro ragazze, che raggiunsero quella che era rimasta sull'uscio.

-Che succede Hizaki?- Chiese una ragazza abbronzata dai capelli scuri.

-Lì ci sono delle ragazze.- Rispose stupita Hizaki.

-E come ci sono finite?- Domandò una ragazza dai capelli bianchi e gli occhi rosso sangue.

-Non lo so Aron. Erano già qui.- Ribattè convinta la bionda.

-Andiamo!- Esclamò una ragazza dalla pelle cadaverica e i capelli castano-rossicci.

-Io vado a dare un'ultima occhiata dentro, Fedì. Ci vediamo qua fuori!- Disse la ragazza dai capelli scuri.

-D'accordo Lien. Se succede qualcosa facci un fischio!- Esclamò sorridendo una ragazza con i capelli bianchi con dei ciuffi azzurri.

Lien corse dentro al tempio e le altre quattro si avvicinarono al gruppo.

-Secondo voi cos'è successo?- Domandò Aron, chinandosi su Aka e Rika.

-Bha... Non sembrano ferite...- Precisò Hizaki, osservando Fabia, Electra e Margot.

-Magari sono stata io! Sapete, dentro c'era ancora della dinamite e l'ho fatta saltare. E' tremato il terreno dei dintorni, magari stavano scendendo e sono cadute.- Ipotizzò Fedì.

-Ma complimenti!- L'apostrofò la ragazza dai capelli coi ciuffi azzurri.

-Non l'ho fatto apposta. Non mi sgridare Lucy!- Esclamò infastidita la ragazza dai capelli castano-rossicci.

Nel frattempo si udì chiaro un fischio cristallino, poi silenzio.

Le ragazze si guardarono per pochi istanti.

-LIEN!!- Gridarono in coro.

-Cosa facciamo?- Esclamò agitata Aron.

-Facciamo così. Io e Lucy rimaniamo qui e ci assicuriamo che loro stiano bene.- Disse Hizaki, indicando le ragazze svenute. -E tu e Fedì andate a vedere cosa succede, d'accordo?-

Tutte annuirono e corsero dentro al tempio.

Lucy sospirò:-Che sarà successo adesso?- Domandò sconsolata.

-Tranquilla. Non sarà niente di grave, ne sono sicura.- Sorrise Hizaki.

-Perchè, cos'è successo?- Chiese Eri, seduta a gambe incrociate per terra.

Hizaki e Lucy ebbero un tremito e si voltarono.

La castana sorrise:- Mi sono appena svegliata!-

Lucy fece un sospiro profondo.

-Mi hai fatto spaventare.- Sorrise, sincera.

-Piacere di conoscerti, io sono Hizaki Kamimura, lei Lucy Harver. Tu come ti chiami?-

-Eri Kanzaki. Ma cos'è successo?-

Lucy sorrise.

-Una nostra compagna, Fedì Angel, ha fatto saltare della dinamite dentro alla fabbrica e voi siete cadute e siete svenute. Poi Hizaki vi ha visto e siamo venuti qui. Un'altra nostra amica, Lien Wong è rimasta dentro a controllare ma poi ci ha avvisato che qualcosa non andava. Allora Fedì e Aron Ortega sono andate a controllare.-

-Ma quello non è un santuario?- Domandò stupita Eri.

Hizaki rise:- No, è una casa di tortura. E' esplosa una bomba al suo interno e quelli che vedi sono i resti, almeno presumo.-

Eri sospirò.

-Siamo messi bene.-

**************

Nel frattempo, da un'altra parte ma sempre nel bosco una ragazza stava osservando il cielo, manovrando le nuvole.

Poi si voltò.

Dietro di lei, dieci ragazzi in fila militare.

Tutti avevano gli occhi neri.

-Presto toccherà a noi.-

Rise, sadica.

Poi prese la mano del primo, un ragazzo dai capelli biondi e gli occhi cremisi e gli incise sopra la mano una "D" e un' "H", circondate da un lato da un disegno circolare con un pugnale.

Il ragazzo rimase immobile, mentre il sangue usciva dalla ferita.

La ragazza prese sul dito una goccia di sangue che la sua pelle assorbì immediatamente.

Sorrise.

Poi schioccò le dita e il ragazzo, come se improvvisamente provasse dolore, gemendo si acasciò al suolo.

Lo stesso trattamento ebbero un ragazzo dai capelli azzurri, uno dai capelli rossi, uno dai capelli biondi, uno con i capelli castani, uno con i capelli celesti, uno con i capelli nocciola, uno con i capelli castano scuri, uno con i capelli color ghiaccio e l'ultimo con i capelli castano-rossi legati in due trecce.

Alla fine si girò di nuovo verso il cielo e dalle ferite dei ragazzi uscì una luce dello stesso colore del sangue.

-Il momento è arrivato.-

ANGOLINO DELLA MATTA

  Ciao a tutti, sono io, la matta! *o*
Volevo inanzitutto scusarmi per le descrizioni ambigue (??) che ho deciso di inserire.
Poi, lo stemma disegnato sulle mani.
Ho provato a disegnarlo su Paint, il risultato eccolo qui.

 

 Fa schifo, ma non sono riuscita a fare di meglio. ç.ç
Poi, un premio di due recensioni a chi indovina cosa vogliono dire le due iniziali! ^.^
Non è facile, ma qualcuno potrebbe riuscirci!
Un bacio, 

 Lucchan 

  
  
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