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Autore: irwinsjuliet    30/11/2012    29 recensioni
-Cos'è l'amore Niall??-
-Quello che crea la vita Charlie, ma come la crea la può anche distruggere.-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Cosa è successo??- anche i suoi occhi erano lucidi –Niall ti prego.- mi esortò quando vide che non parlavo.
-Dovevamo andare a Singapore.- iniziai –era l’ultima tappa del nostro quindicesimo tour, quando mi telefonò mia madre agitata “Niall vieni subito la nonna ci ha lasciati” mi ricordo ancora che mormorai un “arrivo mamma” e guardai i ragazzi e Rachel con aria mortificata, loro mi dissero che non c’erano problemi, loro sarebbero partiti subito e io li avrei raggiunti il prima possibile, li abbracciai tutti e dissi a Rachel di andare con loro, ma lei non ne volle sapere di lasciarmi, e venne con me, prendemmo un aereo e andammo a casa mia in Mullingar, mentre i ragazzi presero il primo volo per Singapore. Mia madre ci accorse in lacrime e io cercai di consolarla, mi dispiaceva davvero tanto per mia nonna, ma lei aveva vissuto la sua vita il più possibile, insomma prima o poi tutti moriamo. Diedi l’ultimo saluto alla nonna, poi io e Rachel ce ne andammo, mi ricordo benissimo la scena, per tutti questi anni è rimasta impressa nella mia memoria.- feci una pausa e guardai Charlie, non batteva ciglio e continuava a fissarmi, continuai.
- Il telefono squillò. Guardai il display, era Paul, risposi pronto a una ramanzina “Paul lo so che sono in ritardo, ma vedi mia nonna…comunque sto arrivando” cercai di giustificarmi “Niall, non importa, non so come dirtelo, ma…” La voce di Paul tremava, era davvero strano, un brutto presentimento mi si gonfiò nello stomaco. “Che c’è Paul?” “L’aereo. È caduto.” Lasciai la mano di Rachel e caddi in ginocchio nel vialetto di casa mia, Rachel intanto mi scuoteva chiedendomi cosa fosse successo, ma in quel momento non potevo risponderle “Loro sono…” farfugliai spaventato “Sì. Non c’è stato nulla da fare.” L’urlo che lanciai squarciò la calma mattutina del mio quartiere, Rachel mi strappò il telefono di mano e iniziò a parlottare con Paul, mia madre uscì in fretta di casa spaventata, tutti i vicini si affacciarono curiosi. Un velo di nebbia cadde davanti ai miei occhi, o almeno mi sembrò, tutti i mei sensi, specialmente la vista e l’udito erano come ovattati, mi distesi sulla ghiaia del vialetto e mi tenni le gambe con le braccia, non chiedevo altro che perdere i sensi in quel momento, ma qualcuno lassù aveva deciso che avrei dovuto soffrire fino alla fine e non esaudì il mio desiderio, Rachel si sedette accanto a me e riprese la mia mano, le lacrime le rigavano il viso copiose, non so per quanto tempo rimanemmo in quella posizione. A un certo punto qualcuno cercò di farmi alzare e di portarmi in casa, ma una molla scattò dentro di me
“No lasciatemi!” urlai “Devo andare subito, loro mi aspettano” quasi scappai da casa mia e quando mi voltai vidi che Rachel mi veniva dietro, ovviamente. Aprii la portiera della macchina sbattendola e mi misi al posto di guida, Rachel dolcemente staccò le mie mani dal volante e mi fece scivolare nel sedile del passeggiero, poi partimmo per l’aeroporto, l’aereo era caduto in una pianura del Kazakistan, erano quasi arrivati.
Stemmo lì finché non ritrovarono tutti i corpi e non riuscimmo a portarli a Londra, dovevano avere la loro tomba, era l’unica cosa che potevo fare.- la voce mi si strozzò in gola, le lacrime avevano bagnato tutto il colletto della mia camicia, guardai Charlie, aveva ancora gli occhi lucidi, ma non piangeva, non la reputai cinica, era solo il suo carattere.
-E poi cosa accadde?- chiese
-Il finimondo.- risposi –Le fan impazzirono e cominciarono a diventare sempre più invadenti, non potevo più uscire di casa, non che ne avessi intenzione. Io caddi in depressione. Fu davvero dura, a volte mi sembra di non esserne ancora uscito, se non fosse stato per Rachel, adesso non sarei qui a parlarne, tentai più volte il suicidio.-
-che cosa? Il suicidio?- Charlie sembrava sconvolta
-Quei quattro ragazzi erano molto più che amici o fratelli per me, non c’è una maniera per descrivere l’affetto che io provavo nei loro confronti. Senza di loro il mondo mi sembrava finito.
-Il suicidio non avrebbe risolto nulla.- disse
-Lo so. Adesso, ma in quei momenti mi era così difficile ragionare, comunque Rachel riuscì a non farmi uccidere, ma dopo un po’ anche lei perse il controllo su di me, sono entrato in brutti giri Charlie, pensavo non ci fosse più nulla per me che la mia vita fosse finita.-
-E Rachel? Non pensavi a lei?-
-è complicato, non credo che tu possa capire, in quel momento io non sentivo e non vedevo più nulla, è come se i miei sentimenti per lei fossero avvolti da una nube nera che me li nascondeva.-
-Io non posso crederci.-
-Devi capire che non c’è solo l’amore a questo mondo Charlie, a volte l’amicizia può essere forte allo stesso modo.-
-Ma insomma lei ti è stata accanto, credo che anche lei fosse dispiaciuta no?-
-Sì certo che lo era, ma tu prego smettila di rimproverarmi, credo di averlo fatto abbastanza da solo.-
-Adesso devo andare, mia mamma si chiederà dove sono.- Sì alzò e si passò le mani sui pantaloni per pulirli.
-Non sa che sei qui?- chiesi
-No pensa che sia a scuola.- rispose lei come se nulla fosse
-La prossima volta torna di pomeriggio allora.- dissi serio
-Ok.- abbozzò un sorriso, di colpo era diventata fredda, facendomi sentire in colpa, ma lei non poteva capire.
 
Charlie’s POV
 
No forse non potevo capire, o non volevo, non avevo mai provato un’amicizia come quella che Niall aveva con gli altri ragazzi.
Iniziò a piovere. Perfetto, pensai mentre gocce enormi mi bagnavano i capelli, stetti un quarto d’ora circa ad aspettare l’autobus, ero bagnata fradicia.
Entrai e mi sedetti rubando il posto sotto il naso a una vecchina che mi guardò acida. Pensavo che quella fra Niall e Rachel fosse la storia perfetta invece…sveglia Charlie, non esistono storie perfette, io lo sapevo bene. Forse non sarei dovuta tornare più a trovarlo, scossi la testa, dopo mesi di ricerche dovevo scoprire tutta la verità.
Entrai in casa e buttai lo zaino in un angolo, sentii un buon profumino arrivare dalla cucina.
-Charlie?? Sei tu?- urlò mia mamma
-Sì mamma, vado in camera mia!-
-Ok, ma fra dieci minuti è pronto-
Entrai in camera mia e tirai fuori la scatola dal mio armadio, centinaia di foto di cinque ragazzi sorridenti mi fissavano, tolsi le foto e i cd e presi il diario sul fondo della scatola, iniziai a scrivere
Martedì 4 dicembre
Facciamo progressi, Niall comincia ad aprirsi e a fidarsi, oggi mi ha parlato dei ragazzi, poverino mi ha fatto tanta pena. Domani tornerò, ma di pomeriggio meglio assecondarlo per ora.
Chiusi il diario con un tonfo, presi una foto fra tutte quelle sparse sulla scrivania e con un pennarello rosso feci un cerchio intorno alla sua faccia
-Ah, Niall.- dissi fra me e me –Quando potrò dirti la verità?-

*si nasconde dietro un angolo* Ta daaaaa secondo capitolo! una merda assoluta! ho fatto morire i ragazzi mi odierete adesso lo so e vi capisco Sul serio che ve ne pare? se non vi piace non continuo nemmeno :)
   
 
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