XI
L'ULTIMA BATTAGLIA
Inuyasha e Naraku si guardarono. Uno sguardo lungo, penetrante capace di incenerire
all0istante un comune mortale, tanto forti erano i sentimenti che li dominavano:
rancore, odio, desiderio di vincere, di sconfiggere il tanto detestato avversario,
di vendicare il proprio onore ferito, l'amore che per colpa dell'altro era
stato stroncato sul nascere… due anni di avventure, dure battaglie,
sotterfugi, sembravano essere finalmente giunti al loro momento cruciale.
Solo loro a fronteggiarsi, senza interferenze di alcun genere…. Solo
loro e nessun altro.
"Non azzardatevi a intervenire!" tuonò il mezzo demone "Questa
è una battaglia che dobbiamo risolvere da soli! Una volta per tutte!"
Naraku sorrise malvagio "Lo sai? Per una volta, sporco hanyou…
sono d'accordo con te!"
I due avversari si guardarono per un lunghissimo momento; poi, all'improvviso
Naraku scagliò una sfera di energia malvagia contro l'hanyou. La battaglia
era iniziata.
Inuyasha sguainò Tessaiga: la spada risplendette in tutta la sua mastodontica
potenza, come mai aveva brillato prima di allora. La sua energia era talmente
forte che i presenti dovettero socchiudere gli occhi per non restarne accecati.
La potente katana fermò in un solo istante il raggio malefico, semplicemente
tagliandolo in due parti con estrema facilità. La potenza della spada
era triplicata.
Inuyasha non sembrava minimamente stupito dal potere della katana, totalmente
concentrato sulla lotta per potersi interessare di altro.
Brandendo Tessaiga, il mezzo demone si lanciò contro Naraku, ma il
nemico gli lanciò contro una nuova sfera di energia luminosa. L'onda
d'urto che ne derivò scaraventò Inuyasha lontano.
"INUYASHA!" urlò Kagome e si lanciò contro i due contendenti,
ma Sesshomaru la fermò in tempo.
"Sei impazzita? Vuoi per caso morire?"
"Ma Inuyasha…"
Il demone sbuffò "Per quanto odi doverlo ammettere, in questo
momento Inuyasha è molto più forte di me. Non devi preoccuparti
per lui, ce la farà."
Kagome fissò gli occhi d'ambra del giovane, sempre così freddi
e li scoprì… diversi. C'era una strana luce che brillava nelle
sue iridi, quella stessa che vi aveva visto quando l'aveva colpita per portarla
via con sé, affinché trovasse il frammento. Sembrava passata
un'eternità da allora, e invece erano trascorse solo poche ore.
Kagome distolse lo sguardo, scuotendo la testa. No, non era quello il memento
di pensare cosa fosse quella luce… umana? negli occhi del principe dei
demoni. In quel momento un altro demone occupava i suoi pensieri… come
sempre, del resto…
Inuyasha si rialzò rapidamente, lo sguardo fremente di rabbia. No,
non si sarebbe lasciato sconfiggere ne andava della sua vita, del suo futuro…
del loro futuro.
"Maledetto!" urlò e si scagliò nuovamente contro il
suo avversario.
Naraku con un balzo lo scartò e, come a volerlo prendere in giro, cercò
di colpirlo, mentre il mezzo demone tornava sulla terraferma. Intuendolo,
Inuyasha abbassò il capo e ruotò il busto per colpirlo mentre
era ancora in volo.
Naraku, vedendo la tagliente lama della katana, lanciò verso il terreno
una nuova sfera di luce, cosi da riceverne una spinta verso l'alto ed evitare
il fendente.
"Maledizione!" biascicò, tornando in posizione eretta e voltandosi
verso l'avversario, atterrato a pochi metri da lui.
I due si osservavano freddamente. Intorno a loro una potente aura di energia,
mostrava ai presenti la titanica grandezza del loro scontro.
Milena tremò: non aveva mai visto Inuysha così concentrato:
era così diverso dall'hanyou strafottente e fiero che aveva conosciuto
un anno prima e anche durante il combattimento contro Naraku non aveva mai
mostrato questo lato… E la cosa le metteva quasi paura.
"Inuyasha... fa' attenzione, ti prego… non voglio che muoia anche
tu…" pregò, stringendosi ancora di più a Miroku e
a Sango.
Inuyasha partì ancora una volta all'attacco, ma anche questa volta
il demone lo evitò; l'hanyou si voltò verso l'avversario imprecando:
possibile che quei dannati kami del male fossero più forti di quelli
del bene? Possibile che il male dovesse vincere? Davvero non era in grado
di sconfiggere quel mostro?
"Kuso!" imprecò più a se stesso che al suo nemico
e deciso, si scagliò contro di lui con tutta la forza che aveva.
"Kami della luce… vi prego… non posso lasciarmi sconfiggere!
Non posso lasciare il mondo nel caos… vi prego... infondetemi tutto
il vostro potere…" pregò e il suo corpo improvvisamente
iniziò a brilare di luce propria.
Naraku vide Inuyasha fiondarsi su di lui ad una velocità impressionante
e non riuscì a evitare l'impatto. Il fendente della zanna del grande
youkai lo attraversò da parte a parte, tagliandolo a metà.
"Ce.. ce l'ha fatta?" chiese incredulo Miroku. Possibile che fosse
già tutto finito? No, e lui lo sapeva bene.
Inuyasha si allontanò di qualche metro, troppo esperto per gioire subito.
Restò alcuni minuti fermo, pronto a rispondere a ogni minimo movimento,
ma non accadde nulla: le due parti di Naraku giacevano distanti l'una dall'altra,
senza dar segno di vita.
"L'ho… l'ho davvero sconfitto?" si trovò a pensare
nonostante tutto.
"Possibile che fosse così semplice?" si chiese Kagome: davvero
Inuysha con un solo fendente era riuscito a sconfiggere il demone che per
due lunghi anni aveva cercato in tutti i modi di ostacolarli? No, non era
possibile.
Inuyasha si avvicinò lentamente al demone, ormai quasi certo che l'incubo
fosse finito. Istintivamenente si voltò per incontrare lo sguardo di
Kagome.
La ragazza si perse nei suoi occhi dorati, in quel dolce calore che emanavano,
quasi fosse una muta richiesta di perdono per quello che era, per come l'aveva
trattata in quei giorni e sempre.
Kagome gli sorrise dolcemente ed era ancora catturata dalle dolcezza di quelle
iridi ambrate, quando la sua attenzione fu improvvisamente attratta da uno
strano movimento alle spalle del ragazzo.
"INUYASHA!" tentò di urlare, ma non fece in tempo: un artiglio
acuminato del del demone attraversò il corpo dell'hanyou. Inuyasha
cadde a terra, mentre con le mani si stringeva il petto sanguinante.
"Come vedi non mi hai sconfitto…." Bisbigliò la voce
cavernosa di Naraku, mentre le due parti del demone si stavano lentamente
ricomponendo.
"Ma.. maledetto bastardo…" blaterò il mezzo youkai,
ma il dolore non gli permetteva di parlare.
"Non preoccuparti Inuyasha… fra poco non soffrirai più…"
e un ghigno malvagio si dipinse sul suo volto.
"INUYASHAAAAAAAAAAA!!!!" riuscì ad urlare questa volta. La
ragazza cercò disperatamente di raggiungere il suo amato mezzo demone,
ma la stretta del principe dei demoni la trattenne con forza.
"Lasciami Sesshomaru, lasciami! Devo andare! Devo andare da lui!"
urlò dimenandosi, ma lui rese ancora più stretta la sua morsa.
"Dove credi di andare? E' pericoloso! Non puoi combattere contro Naraku
e tu lo sai! Neanche io in questo momento ho il potere di farlo!"
Kagome dimenava la testa, incurante del pericolo e del divieto di Sesshomaru:
Inuasha aveva bisogno di lei! Lui non poteva morire! Non le importava che
lui non ricambiasse il suo amore, che amasse ancora Kikyo…a lei importava
soltanto di vedere il suo volto, specchiarsi nei suoi occhi color ambra, urlargli
OSUWARI ogni volta che la faceva arrabbiare… Voleva soltanto stargli
accanto, volergli bene… vederlo VIVO!
Eppure… eppure Sesshomaru aveva ragione, lei non poteva confrontarsi
con Naraku, non ne aveva la forza. Ma non poteva neanche lasciare Inuyasha
in balia di quel mostro!
"INUYASHA! Non puoi lasciarti andare!" urlò con tutta la
voce che poteva "Kikyo ha bisogno di te! IO ho bisogno di te! Non puoi
abbandonarci! NON PUOI ABBANDONARE LE PERSONE CHE TI AMANO!"
"povera illusa…" sogghignò il demone, volgendo la sua
attenzione alla ragazza; poi, spostando l'attenzione contro il suo avversario,
il suo ghigno si fece ancora più malvagio.
"E' inutile che cerchi di ribellarti a me, Inuyasha… ormai ti ho
in pugno!"
Inuyasha aprì gli occhi e tutto intorno a sé non vide altro
che una luce accecante. Dov'era? Cos'era successo? Il suo corpo era leggero
come una nuvola. Non sentiva più nessun dolore, solo una grande pace
interiore.
"Ma… dove sono?" chiese a se stesso.
"INUYASHA!"
Sentì che una voce lontana lo stava chiamando… una voce che conosceva
bene… la voce di una persona a cui voleva bene… per cui avrebbe
dato la vita, per cui tante volte aveva lottato... una persona che l'aveva
così profondamente cambiato che anche lui non se ne era mai accorto…
una ragazza che aveva tanto sofferto per lui… una ragazza che lui…
"Kagome!" la chiamò, ma si accorse che non riusciva a vederla.
"Kagome dove sei? Non riesco a vederti! Kagome… dove sei?"
Come se Kagome avesse ascoltato la sua voce, l'ombra della ragazza apparve
davanti a lui….. i suoi occhi erano rossi e le guance bagnate di lacrime.
"INUYASHA! Non puoi lasciarti andare! … Non puoi abbandonarci!
NON PUOI ABBANDONARE LE PERSONE CHE TI AMANO!
... LE PERSONE CHE TI AMANO!...
... LE PERSONE CHE TI AMANO!...
... LE PERSONE CHE TI AMANO!...
Non avrebbe mai creduto che ci sarebbero state persone che avrebbero potuto
amarlo.
Da quando, anni prima, senza più una madre ad amarlo, odiato da tutti,
uomini e youkai, aveva deciso di vivere solo nella foresta, Kikyo era stata
la prima ad avvicinarsi a lui e a parlargli… poi lei era morta per colpa
di Naraku e lui sigillato dalla freccia della stessa donna che aveva scoperto
di amare….
Si era ripromesso di non provare più nulla per nessuna donna, eppure…
eppure Kagome era riuscita a far breccia nel suo cuore, a fargli comprendere
che il mondo non è pieno soltanto di gente malvagia, ma anche di persone
dal cuore d'oro, che sanno donarti tutto di loro stessi, se ne dai occasione…
gli aveva insegnato il valore dell'amicizia, l'importanza di avere degli amici...
e infatti ne aveva avuti, aveva conosciuto persone speciali come Shippo, Sango,
Miroku, che lo avevano accettato per quello che era, un mezzo demone.
"kikyo ha bisogno di te!"
No…
Kikyo avrebbe desiderato ardentemente la sua morte, anzi avrebbe addirittura
aiutato Naraku, se avesse potuto, pur di avverare il suo desiderio. Eppure
quando erano stati insieme… perché non lo aveva condotto via?
Perché non lo aveva ucciso? Cosa significava? E… e Kagome? Kagome
si metteva in disparte pur di vederlo felice, anche se con Kikyo, lo aveva
appena detto… perché lo faceva? perché… lo amava?
Si, non c'era dubbio, ne era certo… ma lui? Cosa provava per lei?
E per Kikyo? Di CHI era innamorato?
Chiuse gli occhi e le immagini della sua vita gli scorsero davanti come un
film… prima Kikyo, la sua dolcezza, la sua tristezza… poi Kagome,
al sua tenacia, la cocciutaggine, le liti che ogni giorno li vedevano protagonisti…
la sua Kagome, la ragazza che lo aveva risvegliato dal suo sonno, che gli
aveva fatto comprendere il valore dell'amicizia e dell'altruismo…
Al volto sorridente della ragazza si sovrappose quello di Kikyo, poi quello
di Milena, e infine ritornò quello di Kagome. Perché per quanto
potessero essere per certi versi molto simili, per quanto tutte e tre lo avessero
in qualche modo cambiato, per quanto volesse bene ad ognuna di loro, solo
una era Kagome Higurashi, solo una poteva atterrarlo con un semplice comando,
solo una l'aveva completamente trasformato, solo una era completamente diversa
dalle altre, solo una lui…
No, pensò riaprendo gli occhi, doveva risvegliarsi, alzarsi, combattere,
sconfiggere Naraku, per sé, per Milena, per Kikyo, per Sango, per Miroku…
e per lei… solo per lei… per scusarsi con lei di come l'aveva
trattata, per…
Doveva sconfiggerlo. Per sempre. Ad ogni costo!
"Inuyasha…" le dolci voci delle due kami si fusero in una
sola e per un attimo, solo per un attimo, gli parve di ascoltare quella di
Kagome. No, non doveva pensare a lei in quel momento…!
"Inuyasha…" continuavano a ripetere le due entità "Libera
il tuo cuore, prima così colmo di tristezza, ora pieno d'amore. Trova
nel tuo amore, nel suo amore, la forza necessaria per sconfiggere il tuo nemico,
il vostro nemico... perché lei ha fiducia in te…"
Sì, le due kami avevano ragione: doveva lottare per sconfiggere Naraku
e tutto ciò che quel dannato mostro rappresentava.
"Ka… Kagome…!"
Naraku sogghignò vedendo il corpo svenuto del mezzo demone di fronte
a lui e preparò una nuova sfera malvagia per colpire il ragazzo.
"INUYASHA!!!" urlò ancora una volta Kagome, ranicchiandosi
nel mantello del principe dei demoni pur di non vedere quello che stava per
accadere.
Milena chiuse gli occhi per non vedere la fine quasi certa di Inuyasha, mentre
Sango si strinse ancora di più a Miroku. Il ragazzo la strinse forte,
comprendendo molto bene il dolore della ragazza.
"Inuyasha… non puoi morire… non puoi lasciare che Naraku
vinca! " pregò, mentre i suoi occhi non potevano staccarsi dalla
scena che gli si parava di fronte.
"MUORI SPORCO HANYOU!!!"
Inuyasha aprì lentamente gli occhi e un secondo dopo aveva già
realizzato cosa stesse per accadere. Istintivamente guardò verso Kagome
e il suo cuore mancò un battito: la ragazza ranicchiata fra le braccia
di Sesshomaru, piangeva calde lacrime.
Si voltò nuovamente verso il suo nemico e vide la sfera di luce formarsi
fra le sue mani. Inuyasha chiamò a raccolta tutte le sue forze e stranamente
sentì che queste erano superiori a quanto in realtà si aspettasse.
Fu in quel momento che capì.
Il ragazzo sfoderò i suoi artigli che sembravano essere più
affilati di quanto già fossero, illuminati da una strana luminescenza,
come se ognuna delle sue unghie fosse diventata una Tessaiga in miniatura.
"Prendi questa, maledetto!" urlò l'hanyou scagliandosi violentemente
verso Naraku.
Gli occhi di Naraku si dilatarono per la sorpresa e istintivamente cercò
di allontanarsi dalla traiettoria del suo rivale, ma l'artiglio di Inuyasha
tranciò il suo petto, dividendogli il cuore in due parti.
Inuyasha estrasse l'artiglio macchiato del sangue maledetto del demone.
Naraku indietreggiò, gli occhi vitrei, fissi in un punto imprecisato.
Lentamente il suo corpo iniziò a polverizzarsi e in poco tempo di lui
non rimase che un mucchio di cenere privo di vita.
Una folata di vento gelido disperse le ceneri, mentre un raggio di sole li
illuminò.
I nostri amici si guardarono intorno stupiti: la natura si mostrava rigogliosa
e il canto degli uccelli salutava la loro vittoria.
Erano ritornati nella Sengoku jidai.
Inuyasha si voltò verso gli altri e un dolce sorriso gli illuminò
il volto.
"Bravo Inuyasha." Esclamò una voce.
I due kami simili agli spiriti guida di Kikyo, uscirono dal corpo del ragazzo
e Inuyasha, ormai completamente privo di forze, si accasciò a terra
semisvenuto.
"INUYASHA!" esclamò Kagome correndo verso il ragazzo per
accertarsi che stesse bene.
"Complimenti. Sei riuscito a sconfiggere il male…"
Una folata di vento gelido soffiò sui presenti facendoli trasalire.
"Cosa… cosa sta succedendo?" chiese Milena rabbrividendo.
Le due kami si guardarono. "Purtroppo… non è ancora finita."
Salve a tutti! ^^
Ok, lo ammetto, sono in spaventoso ritardo. ^^ Ogni tanto mi chiedo ancora
se ci sia qualche anima pia che segue questa storia, ma a quanto pare sì.
Ringrazio infinitamente fairyelly83 non solo per il commento che mi ha lasciato,
ma anche per l'email. Arigatou gozaimasu!
Vi dirò, non è che non voglio aggiornare questa storia; semplicemente,
fra tante cose, me ne dimentico e il fatto che, ogni volta che la rivedo e
la trovo sempre più insulsa e scritta male, mi deprime. Il mio stile
è cambiato TROPPO, in questi anni!
Così, nonostante la voglia di cancellarla dal mio HD sia tanta, ho
deciso di scendere a un compromesso: finirò di postare TUTTA la storia
il prima possibile, su questo sito e poi, con calma, quando avrò più
tempo, riscriverla. la nuova versione, però, penso che la inserirò
solo sul mio sito (che, se vi interessa, potete trovare qui).
Per adesso ho rivisto solo il primo capitolo della prima storia, ma conto
in un nuovo aggiornamento a breve.
Bene, penso di aver detto tutto: grazie ancora a chi continua a leggere questa
storia nonostante tutto!
A presto!