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Autore: HeltenD_    01/12/2012    4 recensioni
{SebastianXHunter}
Era nato tutto come un gioco.
Lo aveva detto scherzando, ma l'altro lo aveva preso sul serio.
E a causa di quello stupido scherzo Hunter Clarington era costretto a dormire nello stesso letto di Sebastian Smythe, per una settimana.
«Potrei almeno mettermi i pantaloni?»
Doveva anche ammettere che lui era Sebastian Smythe, e, che se voleva una cosa l'avrebbe avuta.
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Sebastian Smythe, Warblers/Usignoli
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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«It's midnight.»






Era nato tutto come un gioco.
Lo aveva detto scherzando, ma l'altro lo aveva preso sul serio.
E a causa di quello stupido scherzo Hunter Clarington era costretto a dormire nello stesso letto di Sebastian Smythe, per una settimana.
«Potrei almeno mettermi i pantaloni?»
Chiese nervoso mentre l'altro gli posava una mano sulla gamba e lo guardava con aria fin troppo sveglia.
«Scherzi? E che regalo sarebbe se ti lasciassi vestire?»
Sospirò e si girò sul fianco, dandogli le spalle, ma quando sentì il pacco dell'altro contro il proprio sedere, in contemporanea a un abbraccio, girò il volto a guardarlo.
«Se non posso vestirmi io potresti almeno tu metterti delle mutande?»
Smythe scosse la testa ridacchiando.
«Io dormo sempre nudo, soprattutto se ho qualcosa di caldo da abbracciare..»
Il tono con cui disse quella frase fece arrendere l'altro, che sospirò e lentamente si girò fino a far scontrare i loro nasi.
«Però non capisco.. d'accordo che domani è il tuo compleanno, ma perché devo dormire con te per una settimana intera? un giorno solo non ti basta come regalo?»
Sebastian dovette pensarci sopra a lungo prima di potergli dare una risposta degna di essere chiamata tale.
«Perché una sola notte con te non mi basterebbe.. ad essere onesto, nemmeno un'intera settimana..»
Hunter abbassò lo sguardo imbarazzato da quelle parole, ma senza dire nulla portò le mani dietro la schiena dell'altro stringendolo a se.
«Sono un idiota..»
«Hm?»
«Insomma.. hai ragione, va bene solo questa notte.. e se vuoi vado a mettere dei boxer..»
Partì una canzone e il più basso prese il cellulare da sopra il comodino disattivando una sveglia.
«E' mezzanotte.. tanti auguri Sebastian..»
Lo guardò con dolcezza, sorridendogli e tenendoselo stretto al petto.
«Comunque non intendo ritirare il mio regalo, abbiamo deciso una settimana e dormirò con te per una settimana..»
Si fermò pochi secondi e poi rise sotto la coperta.
«Ma si, preferirei che tu rimettessi i boxer.»
Smythe scattò come una molla uscendo fuori dalle coperte e correndo al cassetto.
Tornò dopo poco nel letto stringendosi al petto dell'altro.
«Grazie ancora per il regalo..»
Era assurdo. Si sentiva uno stupido idiota, che fine aveva fatto la sua cattiveria?
La verità era che con Hunter si sentiva diverso, non aveva bisogno di fare il bastardo, non voleva fare il bastardo con lui.
Ma sentiva anche che se non avesse continuato a fare il bastardo avrebbe perso la sua identità, il suo essere esteriore e interiore.
Lentamente portò una mano dal petto di Hunter fino a superare l'ombelico, accarezzando piano la stoffa.
Il ragazzo sussultò, ma non disse nulla, dopotutto era ufficialmente il compleanno di Sebastian e nonostante lo conoscesse da poco più di un mese si era già affezionato a lui, motivo per il quale lo avrebbe lasciato fare, come ulteriore regalo.
«Hunter?»
Il ragazzo si spostò fino a mettersi sull'altro e guardarlo intensamente negli occhi.
«Si?»
«Grazie di farmi passare il compleanno più bello di sempre..»
Posò la fronte sulla sua e, dopo essersi sollevato di poco fece scivolare la mano dentro gli slip dell'altro afferrandogli il membro.
«Uhm..»
Hunter rise e lo lasciò fare lo stesso, portandosi le mani dietro la nuca.
«Considera questo come un secondo regalo di compleanno..»
Sebastian si sedette sulle gambe dell'altro, e dopo aver abbassato i suoi slip per andare più comodo continuò a muovere la mano compiaciuto.
«Anche questo vale per una settimana?»
«Ovvio che no!»
Si guardarono e risero contemporaneamente; il ragazzo che stava sotto fu il primo a tornare serio.
«Provo l'impulso di farti un ultimo regalo..»
Portò una mano dietro la sua nuca e lo tirò a se fino a che le loro labbra non si scontrarono.
Era strano: era sempre lui a baciarlo, ma quella volta Clarington aveva preso l'iniziativa, accarezzandogli le labbra e continuando quel contatto lento ma deciso.
Il cuore di Sebastian iniziava a battere sempre più forte, e con la stesso ritmo aumentava anche la velocità dei movimenti della sua mano.
Le loro labbra continuavano a cercarsi, senza smettere un secondo di sfiorarsi, toccarsi, desiderarsi.
Sebastian si staccò e smise anche di muovere la mano.
«Che ti prende? Pensavo ti stesse piacendo..»
Doveva essere serio: Hunter era etero, e tutto quello che stava succedendo era surreale, insomma, avrebbe solo giocato con lui e poi lo avrebbe abbandonato.
«Nulla.. sto bene..»
Ma doveva anche ammettere che lui era Sebastian Smythe, e, che se voleva una cosa l'avrebbe avuta.
Strinse la presa sul membro del ragazzo e tornò a muoverla, nonostante la sua testa fosse in continuo conflitto, lui non voleva arrendersi, avrebbe fatto quel ragazzo suo, si sarebbe fatto amare, anche solo per una notte.



«Sebastian..»
«Hm..?»
«Non approvo questo tuo desiderio..»
Il ragazzo era troppo impegnato a dare attenzione al pezzo di carne tra le gambe del più chiaro per dare retta alle sue richieste.
«Mmh.. vieni su.. tu.. tu non sei una prostituta.. non devi fare certe cose..»
Come pronunciò quelle parole la foga aumentò e, Hunter dovette rilasciare un gemito a gran voce.
«Ti prego..»
Ormai sentiva di non riuscire più a trattenere l'orgasmo, eppure non voleva davvero che succedesse.
Un ultimo gemito di piacere mentre lasciava la presa tra i suoi capelli e si abbandonava a lui esausto.
L'altro ragazzo si assicurò di ripulire tutto, e si alzò dal letto senza che Hunter potesse notare la lacrima che solcava il suo volto.
Dopotutto lui era Sebastian lo stronzo, non era certo uno stupido idiota che credeva nell'amore o in tutti quegli stupidi ideali che propinavano i mass media.
Accese la luce e dopo essersi guardato nello specchio si abbassò a sputare l'orgasmo dell'altro nel lavandino.
Alzò lo sguardo mentre il suo petto si riempiva e svuotava di aria in modo ritmico, ancora sfiancato dalla fatica.
Lo spazzolino, il colluttorio; asciugò il volto assicurandosi di non lasciare segno alcuno della tristezza che lo stava affliggendo, e tornò nell'altra stanza, dove il ragazzo lo stava aspettando ad occhi chiusi, ma ancora sveglio.
«Seb.. vieni..»
Il più alto annuì salendo nel letto per poi stringersi al ragazzo che prontamente gli portò una mano attorno alle spalle.
«Ancora buon compleanno..»
Smythe non commentò, limitandosi a stringersi di più a lui e chiudere gli occhi.
«Buonanotte Hunter..»
«Notte Seb»
Si sporse a baciargli la fronte, e poi si girò sul lato, in modo da poterlo tenere stretto a se per tutta la notte.




***


Io boh, all'inizio volevo scrivere un pornazzo, ma poi non me la sono sentita, e ho voluto 'rovinare' Sebastian facendolo risultare un tantino OOC.
Non saprei cosa pensare del carattere che gli ho dato, percui, se avete dubbi/domande/considerazioni, a voi la parola!



   
 
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