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Autore: GiulizTheBat    01/12/2012    2 recensioni
La storia di Crash Bandicoot avventurosa, appassionante, sentimentale e ricca di azione.
Questa, per ora, è solo la prima serie con tutta la vera storia di Cortex, Crash e altri personaggi che abbiamo amato nei suoi videogiochi ma con inclusi anche OC.
Se apprezzate la mia serie recensite o seguitemi perchè questo sarà solo l'inizio.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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La notte tremenda


Crash udì uno strano suono, una specie di allarme e le gabbie si aprirono.

"Che succede? Ci liberano finalmente?" chiese Coco.
D'improvviso arrivarono due scagnozzi con in mano dei bastoni biforcuti che emettevano elettricità.
"Prendilo come un no" aggiunse Crash guardando le due figure che gli si avvicinavano.
"È l'ora dell'aria aperta" aggiunse Rex.
"Aria aperta?"
Tutti gli animali vennero costretti ad uscire e portati in un giardino gigantesco su una terrazza enorme.
Crash e Coco rimasero sorpresi nel vedere un luogo simile.
"Ogni sera ci portano qua fuori, non so il perché, però almeno riusciamo a respirare aria pura" disse Rex.
D’improvviso arrivò un procione femmina che con tutta la sua euforia salutò.
“CIAO RAGAZZI!”
Crash e Coco la guardarono in modo strano.
“Lei è Ginny” spiegò Rex “Era un animale domestico per la nipote di Cortex, poi è stata portata qui e alla nipote le sono state tagliate le mani”
Crash rimase scioccato da quella storia tanto da allontanarsi per raggiungere Tawna che stava tranquilla su una collinetta artificiale.
“Ecco Ginny, lo hai spaventato” disse Rex alla prociona.
“Io? Ma sei tu che racconti a tutti la mia storia!” rispose lei.
Crash intanto corse verso Tawna, pazzo d’amore, ma si scontrò contro una strana piccola creatura.
Quando Crash di rialzò dallo scontro osservò la creatura, non capiva che cosa fosse: sembrava un cucciolo di volpe ma era troppo piccolo per essere di quella specie, aveva la criniera nera quasi come la pecie, pelo arancione e occhi azzurro-grigio.
La creatura ringhiò contro Crash.
“Ehm, scusa” si terrorizzò il bandicoot “non ti avevo visto…nessun rancore?”
La creatura si scagliò contro Crash tirandogli un pugno con la sua zampa (di rancore ne aveva eccome).
Intanto sempre nell’isola Wumpa, in una capanna entrò una maschera magica per parlare con il potente Aku Aku, nonché il grande saggio.
“Aku Aku, Cortex ha rapito altri due animali”
“Che tipo di animali?”
“Due bandicoot”
Aku pensò a cosa poter fare.
“Dirigiamoci verso la base di quello scienziato e guardiamo che cosa succede”
Aku e altre due maschere magiche si diressero verso la base di Cortex e videro sulla grande terrazza-giardino lo scontro tra Crash e la strana creatura.
L’animaletto percuoteva il bandicoot senza tregua.
“Ti prego basta!” supplicò Crash caduto su un cespuglio “Mi dispiace, basta però!”
La creatura non aveva alcun intenzione di fermarsi finché non intervenne Rex che le morse la coda facendola scappare via.
“Tutto bene Crash?” chiese Rex.
“Più o meno…” rispose tirandosi su.
“Mi ero dimenticato di dirti che qui regna la legge del più forte, non potrai mai essere difeso qui”
Crash provò a consolarsi.
“Per questo lui mi ha attaccato? Voleva mostrarsi superiore a tutti?”
“A dir la verità è una ‘lei’, nessuno la conosce perfettamente, nemmeno io. Sappiamo solo che quella creatura è qui da molto tempo, non ha un nome e non sappiamo che specie è”
Intanto al laboratorio di Cortex tutti rimasero sconcertati nel vedere un animaletto così gracile.
“In tutta la mia vita non ho mai visto un animale così debole da farsi mettere KO da un esemplare femmina che ha anche un mese in meno di lui!” si deluse Cortex.
“Che facciamo capo?”
“L’ora dell’aria aperta è finita, riportateli nelle gabbie!”
Gli scagnozzi uscirono con in mano i bastoni elettrici biforcuti per costringere gli animali a tornare nelle gabbie.
Le tre maschere magiche erano scandalizzate nel vedere la brutalità che Cortex stava adoperando nei confronti di quelle povere bestiole.
Da quando il villaggio venne distrutto da quello scienziato, Aku non faceva altro che cercare di spiare  la base. Purtroppo non aveva il coraggio di attaccare o fare qualcos’altro; ricordava benissimo quella tragedia in cui aveva perso il suo padrone, la base di Cortex si trovava proprio sulle rovine della sua civiltà.
“Aku che facciamo?” chiese una maschera magica.
Aku era ancora terrorizzato da quell’evento “Torniamo indietro”
“Ma…”
“Fate come vi dico!”
Intanto tra le gabbie tutti gli animaletti stavano dormendo eccetto Crash che stava piangendo.
“Papà…” pensò malinconico tra sé “…dove sei?”    

 

  
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