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Autore: Hilarie Winfort    02/12/2012    6 recensioni
"Ti sei mai innamorato? Dopo la mamma intendo, quando hai capito che con lei non era amore... Sei riuscito a trovarlo?"
"Si, poi l'ho trovato"
Accarezzai il profilo della sua guancia.
"E com'è finita?"
Cominciò a ridere senza che capissi il motivo.
"Non lo so Nessie, devo ancora scoprirlo"
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Quileute, Renesmee Cullen | Coppie: Bella/Edward, Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Capitolo 3 ಌ

I giorni seguenti passarono con facilità.
Mi sorpresi di essere così felice di dovere andare a scuola.
Amavo ascoltare storie, era merito di Carlisle, non mi perdevo mai un suo racconto.
Infatti a scuola ero la più interessata alle lezioni di storia.
"Siamo fieri di te",aveva detto papà stringendomi in un abbraccio.
"E' merito dell'apprendimento da vampira",dissi con un sorriso.
"E' merito tuo"
Gli sorrisi e mi sedetti accanto a lui al piano.
Iniziammo a suonare la melodia che mi era tanto familiare, la nostra canzone.
Quella che aveva composto tanti anni prima per me.
La mamma ci guardava dalla soglia della porta, sorridendo.
Poco dopo mi alzai e mi sedetti accanto a Jacob.
Papà prese a muovere le dita sul piano con sicurezza, dando vita alla ninna nanna
che aveva scritto molti anni prima per la mamma, e che continuava a suonarle spesso.
La mamma si avvicinò a lui, fissava la scena rapita con lo sguardo perso su papà.
Se avesse potuto, in quel momento avrebbe sicuramente pianto.
"Ti amo",sussurrò baciandolo sulle labbra.
"Più della mia stessa vita",rispose papà in francese strappandole un altro bacio.
Con un sorriso aprii il medaglione che tenevo al collo, più della mia stessa vita.
Mi voltai verso Jacob e notai che mi stava fissando.
I suoi occhi scuri ardevano sotto la luce fioca.
Mi alzai di scatto dalla sedia, sentendomi stranamente in soggezione.
Un sorso d'acqua, avevo bisogno di bere.
Andai in cucina e mi sedetti al tavolo, era incredibile che dopo tutti quegli anni
i miei genitori continuavano ad amarsi come il primo giorno, come quando
si erano visti la prima volta.
Ammirai mio padre per l'autocontrollo che aveva avuto nel resistere alla sete.
Doveva essere stato difficilissimo per lui resistere alla tentazione.
"A cosa pensi?",la voce di Jacob mi fece sussultare.
"A mamma e papà"
Si sedette accanto a me e attese che continuassi.
"Insomma, papà è davvero unico. Ha resistito per tutto quel tempo, l'amore
che provava era persino più forte della sete"
"Già. Ci ho messo un pò di anni per capirlo"
Lo fissai per un secondo chiedendomi il significato di quella frase.
"Io ero innamorato di Bella molti anni fa. O meglio, pensavo di esserlo. In realtà ero solo
un ragazzino immaturo che credeva di poter fare qualunque cosa. La verità è che io non ho mai
provato per lei quello che prova tuo padre. Non avevo mai provato davvero l'amore.
L'amore vero, quello che non ti fa dormire la notte. Ma pensavo di essere innamorato di tua madre e
così per tanto tempo non ho fatto altro che cercare di dividere i tuoi genitori. Ma fu proprio tuo padre
ad aprirmi gli occhi, avrei potuto vivere mille anni ma non sarei mai riuscito a comprendere quello che provava. E' davvero incredibile il loro legame, ma ero troppo stupido per capirlo"
Lo scrutai per un secondo, sorpresa.
Mi fissò per un tempo che parve interminabile e poi sussurrò:
"I tuoi genitori hanno fatto tanto per me, non puoi immaginare quello che hanno fatto.
Soprattutto tuo padre, anche quando volevo levargli la cosa più importante della sua vita non mi
ha impedito di provarci. Se tua madre avesse scelto me, lui l'avrebbe accettato, questo è l'amore.
Io invece per un sacco di tempo non desideravo altro che ucciderlo. Ora lo considero un amico prezioso"
"Sei davvero saggio, Jacob Black"
Sorrise e mi scompigliò i capelli sulla testa.
"Credo che andrò a dormire",dissi ad un tratto.
"Anche io, ho bisogno di una bella dormita",disse sbadigliando.
Mi avvicinai a lui e attesi che dicesse qualcosa.
Quella sera mi sentivo stranamente a disagio con lui.
"Beh... allora ci vediamo domani",dissi voltandomi in direzione delle scale.
"E non mi abbracci?",sentii la sua voce dietro di me.
Mi voltai accennando un sorriso.
"Certo",dissi in un sussurro prima di cingergli il collo con le braccia.
"Buona notte Nessie",mi sussurrò in un orecchio.
Rabbrividii a quel contatto e mi sentii improvvisamente accaldata.
Avvicinò le labbra alla mia guancia e vi lasciò l'impronta del suo passaggio.
Mosse lentamente le labbra depositandone uno anche sull'altra guancia.
Mi allontanai di scatto da lui, quella sera Jacob era decisamente strano.
Quello non era il suo solito bacio della buona notte.
"Notte Jake",dissi accennando un sorriso.
Rimase fermo sul posto per un secondo, senza che ne comprendessi il motivo.
Con un ultimo sguardo abbandonò la stanza e uscì dalla porta.
Sospirai di sollievo e mi accasciai sulla sedia.
"Tutto bene?",mi chiese la mamma entrando in cucina.
"Si, solo che... niente"
Si sedette accanto a me e mi prese la mano.
"Sai che puoi dirmi tutto amore",disse con un sorriso.
Presi un respiro profondo e avvicinai la mano alla sua guancia.
Si fece risucchiare dal mio ricordo.
Io attesi in ansia che vedesse quello che era successo.
"Capisco. Beh... Jacob ti ha dato il bacio della buonanotte"
"Si, ma non ti è sembrato strano? Era... diverso, non so nemmeno io come spiegarlo"
Mia madre rifletteva sulla risposta da darmi.
Si alzò dalla sedia come se non riuscisse più a trattenersi.
"Ecco... no. Jacob ti vuole molto bene lo sai, magari era solo un
po' stanco per questo ti è sembrato strano"
Annuii con la testa e mi calmai, la mamma aveva ragione, non c'era nulla di strano in Jacob.
Mi sorrise e poi disse:"E' ora di andare a letto"
Mi alzai dalla sedia, aveva ragione era molto tardi.
"Ah, Renesmee. Non farlo vedere a papà"
Non chiesi la ragione, mi limitai ad annuire.
Le diedi un bacio sulla guancia e mi diressi in salotto per salutare papà.
Mi avvicinai a lui e con un sorriso mi arrampicai sulle sue spalle.
"Notte papà",dissi con un bacio sulla guancia.
Sorrise e mi fece scendere dalla sua schiena.
"Buonanotte scimmietta, fai tanti bei sogni",rispose accarezzandomi una guancia.

  
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