Disclaimer: Gioco con le creature degli altri, sperando di non fare
troppo danno.
Note dell'Autore: Sono ancora viva, anche se non sembra... Scusate il
ritardo, ma la maledetta università ha cercato nuovamente di uccidermi.
Prompt: Anthea/Kate, "Di che colore era il cavallo bianco di Napoleone?"
di h_mushroom. Il prompt era stato proposto per lo Sherlock Summer Fest di
millemila mesi fa, avevo detto che ci avrei scritto su e finalmente ci sono
riuscita... Purtroppo, l'ispirazione sembra fuggita verso lidi più caldi (beata
lei!).
Alle meravigliose salierix, Jessie_JLC, Fusterya e
myheadisabook che hanno avuto il coraggio di recensire le mie robette ^^
Kate
Kate si appoggia allo scaffale su cui sono stati ordinatamente riposti
ombrelli di varie taglie e colori e inclina la testa di lato per osservare meglio
la donna che ha di fronte; Miss Adler le ha chiesto di avvicinarla e, come sempre, per lei è un piacere eseguire gli ordini della sua datrice di lavoro.
«Di che colore è il cavallo bianco di Napoleone?» chiede con voce bassa, quasi roca.
«Bianco» risponde Anthea, senza nemmeno alzare lo sguardo dal blackberry.
Le labbra sottili della rossa s'incurvano in un sorriso compiaciuto: era certa che l'altra si fosse accorta
che la stava seguendo già da un po', ma non era altrettanto sicura che le avrebbe rivolto la parola così facilmente.
«La capitale della Francia?» continua, incrociando le braccia al petto.
«Parigi».
«Tory o Whig?».
«Non parlo di politica».
«Casa mia o casa tua?».
Anthea ride e Kate pensa che quello sia un suono che le piacerebbe sentire ogni
giorno.
«Questa sarebbe la tua tecnica di abbordaggio?» le domanda la mora con tono
sarcastico, riponendo lo smartphone nella borsa e guardandola finalmente in
volto
«È pessima!».
«No, mia cara,» replica l'assistente della più famosa dominatrix del Regno Unito «questo quiz mi è
servito solo per far sì che tu alzassi quegli splendidi occhi dal cellulare e ti accorgessi di aver incontrato la donna della tua vita».
«Addirittura?».
Anthea scuote la testa, ma alla rossa non sfugge la sua espressione divertita.
«Allora?» insiste Kate.
«Allora, cosa?» sbuffa l'altra, ostentando un'esasperazione non troppo credibile.
«Casa mia o casa tua?».