Stavo correndo, ero in un ritardo pazzesco e i miei lupi stavano aspettando ma finalmente vidi il cancello di entrata. spensi il motore , infilai le chiavi in tasca e tirai fuori il tesserino per mostrare che lavoravo li poi andai dal mio capo per farmi dire il lavoro che avrei dovuto svolgere quel giorno. " Buongiorno Bil, mi scusi per il ritardo .... " dissi abbassando la testa. " Buongiorno Alice, non ti preoccupare, oggi vai da Moon e da Light , li allatti e li fai giocare... poi vai da Shadow e da Dark, che li devi spostare di gabbia e dargli doppia razione di cibo, poi vieni da me. Capito tutto?? " "Certo che si " e annuendo mi diressi alle gabbie. Appena vidi i miei lupacchiotti preferiti, corsi verso le gabbie: erano dolci e teneri da far impazzire chiunque, perfino Matt che odia i lupi!!! " Moon, Light....... che bello vedervi " Gridai aprendo la gabbia e permettendogli di leccarmi la faccia. " Ok ok adesso calmatevi. Volete o no il latte fresco?? " sembrava che mi capivano, infatti si allontanarono da me e si sedettero da bravi lupacchiotti!! Io tirai fuori il latte e loro avidamente si tuffarono su di esso. Dopo che ebbero finito, tirai fuori tutti i loro giochi e chiudendo la gabbia mi allontanai verso la gabbia di Shadow e di Dark. Dall altra parte mi aspettavano due luponi completamente diversi da Moon e da Light: erano grossi e possenti, ma docili come agnellini. Presi il bastone con cui dovevo tirarli fuori, aprii la gabbia e li presi entrambi e lentamente mi incamminai verso la nuova gabbia con loro al seguito. appena arrivammo con l ' altra mano presi le chiavi, aprii la gabbia e li misi dentro. Gli diedi la doppia razione di cibo, ma proprio in quel momento sentii dei ringhi pazzeschi e delle urla umane che dicevano : " tenetelo fermo, non fatelo scappare. Attenti, questo é pericoloso. " Cosi interessata mi avvicinai e vidi 5 ragazzi che tenevano fermo un nuovo arrivato, era bianco come la luna e gli occhi erano blu come la notte. era bellissimo e già mi aveva rubato il cuore ma in lui c'era qualcosa di strano, qualcosa che mi diceva che doveva essere affidato a me; cosi mi avvicinai a lui e .......