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Autore: Nihal93    02/12/2012    5 recensioni
Tratto dal prologo: Ma mai avrei potuto immaginare, che quella sera avrei rivisto quegli occhi verdi dopo un anno e mezzo; facendo riaffiorare una miriade di ricordi che terminavano con le mie parole: “Ti odio e un giorno forse riuscirai a capire anche il perché!”
Spero che vi piaccia, recensite!
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Buona lettura!





<< Edwaaaaard! Guarda se dentro la borsa di Anya c’è tuttooooo.. >>
Urlai dal bagno del mio appartamento mentre cercavo di rendermi presentabile per il pranzo di Natale a casa di Tatiana.
Ero troppo felice, Edward mi aveva fatto il più bel regalo di sempre, mi sembrava di vivere in un sogno; tanto che questa mattina, quando mi ero svegliata e avevo visto affianco a me un angelo che dormiva mi ero data un pizzicotto.
Uscii dal bagno con il vestito rosso e le mie altissime scarpe nere in mano, per paura di rigare il pavimento di legno, in testa avevo già il mio bellissimo berretto di lana con il pon – pon. Mi mancava solo più il cappotto.
<< Dove pensi di andare vestita così? >>
Due forti mani s’impossessarono dei miei fianchi.
<< Ed.. siamo già in ritardo.. >> provai a protestare mentre il diretto interessato iniziava a mordicchiarmi il collo.
<< Mmm >>
<< Veramente.. ti prego.. >>
Con un sbuffo sonoro si staccò e come un vero gentiluomo mi aiutò a mettere il cappotto, prese in braccio Anya e la borsa maman e insieme, dopo aver chiuso casa, ci dirigemmo verso l’ascensore.
<< Devo abituarmi a vederti con i tacchi così alti.. >> disse ad un certo punto.
<< È un problema? >>
<< No.. tutt’altro! Mi piaci proprio tanto.. >>
Arrossii come un’adolescente, ma riuscii comunque a ringraziarlo con un bacio veloce prima di giungere al piano terra.
<< Buongiorno e Buon Natale signora Swan! La macchina vi sta aspettando fuori >>
<< Grazie Vladimir! Buon Natale anche a te.. che ne dici di andare a festeggiarlo con la tua famiglia? Oggi non credo di aver bisogno di alcuna scorta.. >>
<< Ma il signor Barrington.. >> provò a protestare.
<< Nessun ma! Andate a casa, almeno per pranzo.. >>
Con un ultimo sorriso verso la sua direzione mi diressi alla macchina che ci stava aspettando fuori, salutai l’autista e mi accomodai nei posti posteriori.
<< Wow! >> disse Edward appena l’autista mise in moto.
<< C’è qualcosa che non va? >>
<< No.. tranquilla! Dovrò solo farci l’abitudine! >> affermò con il suo sorriso da infarto.
<< Certo amore.. hai tutto il tempo che vuoi.. >>
 
 
<< Edward vieni un attimo con me che voglio presentarti una persona.. >> dissi ad un certo punto.
Eravamo arrivati a casa di Tatiana da una ventina di minuti, nonostante il nostro ritardo, c’era ancora qualche ospite che doveva arrivare.
Finalmente avevo presentato a tutti Edward come mio marito, lui era stato come sempre gentile ed educato e aveva profuso sorrisi a tutti, stregando completamente tutte le donne presenti. Lo presi per mano e m’inoltrai per le scale, una volta giunta al piano superiore aprii la prima porta che mi trovai davanti.
Una nuvola di pelo, appena percepì la mia presenza, mi si buttò addosso e iniziò poco galantemente a leccarmi la faccia.
<< Seth! A cuccia.. dai basta! Anche tu mi sei mancato.. >>
Quando finalmente il bestione si decise a lasciarmi andare, finalmente riuscii a presentarlo ufficialmente ad Edward.
<< Questo è Seth.. >>
Mio marito era completamente incantato a guardarlo, sapevo che da sempre la sua razza preferita di cani erano i San Bernardo e per lui poterne avere uno davanti era quasi un sogno.
Seth si avvicinò cautamente e iniziò ad annusarlo.
Presi la mani di Edward tra le mie e delicatamente l’appoggiai sul cane, presto la mia mano non fu più necessaria.
Mentre i “due uomini” facevano conoscenza mi avvicinai alla culla dove sia Jacob che Anya dormivano serenamente, era buffo.. Seth in questa stanza mi sembrava tanto la bambinaia di Wendy e i suoi fratelli in Peter Pan.
<< Non era tuo? >>
Mi girai e sorrisi, intenerita dalla scena che mi si parò davanti: Seth sdraiato per terra con Edward intento a carezzargli la pancia.
<< Si ma.. Anthony nel periodo in cui sono stata via si è affezionato tanto a lui, così ho deciso di lasciarglielo.. >>
Stava per rispondere ma fummo interrotti dall’arrivo di Jared, felicemente accompagnato da Marina, che ci avvisava che erano arrivati tutti gli ospiti e che era ora di sederci a tavolo.
Li seguivo a poca distanza, quando Edward mi afferrò il braccio e mi fece fermare.
<< Promettimi che appena saremo ben sistemati ne prenderemo uno solo nostro! >>
Sembrava un bambino, sorrisi felice e lui con me.
 
 
 
<< Grazie per essere venuti Bella.. allora ci vediamo dopo domani per la ricerca al vestito per la festa di tua suocera.. ok? >> chiese Tatiana mentre mi abbracciava.
<< Certo.. ci sentiamo comunque prima.. >>
Uscimmo da casa Barrington mano nella mano e felici come non mai.
 
 
 
<< Oh Bella fatti guardare.. sei un incanto! >> disse la cara Esme, subito appoggiata da Rosalie, Alice e Tatiana.
Noi donne eravamo tutte “stipate” in una suite del Ritz Hotel dove si sarebbe tenuta la festa per Carlisle, mentre i maschi erano già sotto nella grandissima sala da ballo.
I bambini più piccoli, come Anya, Jacob e Daniel, erano stati affidati alle cure della mia amica Angela e del suo ragazzo Vladimir, mentre Anthony avrebbe partecipato alla festa.
<< Anche voi siete stupende.. possiamo andare? >>
<< Certo.. >>
Presi a braccetto Alice, quella sera indossava dei trampoli altissimi, che non erano da meno dei miei e tutte e due non volevamo arroccarci giù dalle scale, sarebbe stato piuttosto imbarazzante.
Arrivate all’enorme scalone agghindato da ghirlande, alberi di Natale con decorazioni rosse e dorate e due tavoli colmi di pietanze ai lati della sala; c’era un’atmosfera quasi magica. Gran parte degli invitati erano già arrivati.
Sulla scala ad attenderci c’era Jasper con un sorriso a trentadue denti, lo stesso che uscì ad Alice quando lo vide.
<< Sei bellissima amore.. pensavo ti servisse aiuto a scendere le scale.. >>
Alice si limitò a prendere la mano che gli porgeva il marito, anche Esme si unì ai due, prendendo Jasper sottobraccio.
M’incamminai anche io giù per gli scalini, avrei voluto vedere l’espressione di Edward mentre scendevo, ma avevo troppa paura di cadere, infatti mi tenevo saldamente al mancorrente.
<< Bella.. >>
Mi fermai e alzai lo sguardo, lui era lì davanti a me che correva in smoking come un pazzo su per le scale.
Mi tese la mano che afferrai sorridendo.
<< Sei bella che fai male.. >>
<< Grazie.. >> dissi arrossendo visibilmente, << anche tu sei bellissimo >>
Una volta approdata sana e salva sul pavimento stabile della sala, feci un sospiro di sollievo e andai a salutare alcune persone che conoscevo.
La serata proseguì tranquilla, tra cibo, chiacchiere e balli, fino a quando giunse il momento tanto atteso del discorso di Carlisle.
Mio suocero, nonostante gli anni aveva conservato una bellezza rara, di quelle che non coltivi con prodotti e sacrifici, ma una bellezza che ti viene donata fin dalla nascita e non puoi cambiarla, farci niente, perché semplicemente ce l’hai.
<< Volevo ringraziare tutti voi, amici e parenti per essere qui con me stasera. Sono quarant’anni che mi dedico.. >> mentre parlava osservai Esme come lo guardava, ed ero sicura che era lo stesso sguardo con cui a volte mi perdevo a guardare Edward.
Il discorso durò una decina di minuti raccontò qualche aneddoto anche divertente della sua vita e qualcuno invece un po’ più triste, pur tenendosi sempre su toni leggeri.
<< Penso di aver parlato troppo.. Ma lasciatemi solo più dire che l’unica cosa per cui rinuncerei anche oggi stesso al mio lavoro è la mia bellissima famiglia a cui devo molto. A partire dalla mia amata Esme, che in tutti questi anni mi ha sopportato e supportato in tutte le scelte che ho fatto, alla mia Alice e a suo marito Jasper che presto mi regaleranno la gioia di essere nonno per la terza volta. >> mi sforzai di non piangere, anche se sapevo che a breve sarei completamente scoppiata.
<< Al mio primogenito Emmet, il burlone della famiglia, ma che quando uno di noi ha bisogno di aiuto è sempre pronto a farsi in quattro, alla sua bellissima Rosalie e al piccolo Daniel che hanno reso la sua vita e di conseguenza anche la mia più bella. >>
Edward mi strinse a se, allacciando da dietro le braccia sui miei fianchi.
<< E infine al mio Edward, così simile a me.. ma allo stesso tempo così diverso, che mi rende orgoglioso di lui ogni giorno che passa e a Bella, che mi ha concesso il grande onore di accompagnarla all’altare. Insieme hanno dato vita a una bambina stupenda, Anya. Grazie di cuore, senza di voi la mia vita non avrebbe senso. >>
Al termine del suo discorso partirono applausi ed ovazioni, mi girai intorno e vidi che noi eravamo tutti commossi dalle bellissime parole usate da Carlisle.
 
 
La serata stava quasi per porgere al termine, alcuni invitati se ne erano già andati.
<< Balliamo signora Cullen? >> chiese mio marito in un sussurro al mio orecchio, che mi fece ricoprire di brividi tutta la pelle.
Insieme ci dirigemmo al centro della sala e iniziammo a volteggiare senza fretta, in un ritmo tutto nostro.
<< Ti amo sai? >>
<< Ti amo anche io Edward.. >>
Felice e paga del mio amore, mi lasciai cullare dall’ondeggiare dei nostri passi, appoggiando la mia testa, nell’incavo del suo collo.




Ne approfitto per sponsorizzate una mia nuovissima ff! Fete un salto e ditemi che cosa ne pensate! Grazie di cuore a tutte le mie lettrici..
UN AMORE IN PORT http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1403001



 

  
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