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Autore: _wallflower13    02/12/2012    9 recensioni
-Tomlinson! Non dietro, davanti! Mettiti vicino a Dickens.-
-E chi cavolo é Dickens?- chiede guardandosi in giro
-La sfigatella lí davanti.- interviene Jessica.
Posso dire che l'anno é cominciato in modo meraviglioso.
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap.17

 

I hope you think of me. 


 

 

 

La notte dopo quel bacio ho avuto gli incubi, per addormentarmi ho dovuto bere due tazze di camomilla, ero così tormentata dalle sue parole, tutte quelle parole non dette, le ha sempre tenute solo per se, e io intanto, cieca come una talpa, non mi accorgevo di niente, ma come al solito, al peggio non c’è mai fine.

Mi faccio accompagnare a scuola da mia madre, che stamattina è particolarmente loquace e appena arrivata mi siedo su una panchina ad aspettare che suoni la campana. Entro in classe e prendo posto, augurandomi di essere invisibile. Louis arriva e si siede sorridente al banco, non so da dove gli viene tutta questa felicità, ah già, lui non è stato messo di fronte ad una scelta in cui due persone soffriranno sicuramente, la prima sarò io, che qualunque decisione prenderò dovrò lasciar andare qualcuno, e la seconda è la persona che non sceglierò, soffrirà, o almeno credo. E se non scegliessi nessuno? Se restassi da sola in modo da non far soffrire nessuno dei due, magari mi trasferisco in qualche isola sperduta del Pacifico e mi creo una nuova identità. Nah, non ne sarei capace. Al banco Louis non fa parola di quello che è successo il giorno prima, il che non mi aiuta per niente, invece Niall quando mi vede al cambio dell’ora è tutto contento e appiccicoso, mentre nel mio cervello la confusione fa da padrona. Prima che in mensa Niall o Louis possano venire a cercarmi per parlarmi scappo nel bagno del secondo piano, che ormai sembra essere diventato il mio rifugio felice. Sono poggiata al termosifone, e quel contatto mi fa venire un flashback, io e Louis, poggiati li che ci baciamo, lo ricaccio via, non mi servirà a chiarire i miei dubbi.

Ma è stato così bello baciarlo. Aah, maledizione, non mi aiuto così. I miei pensieri vengono interrotti.

-Maledizione!- sbraita Emma entrando in bagno, appena mi vede sobbalza, non doveva avermi notato prima.

-Va tutto bene?- chiedo

-Lascia perdere.- dice acida lei

-Ma si può sapere che problemi hai?- sbotto, è ora di chiarire questa situazione.

-Vuoi davvero sapere qual è il mio problema? Sei tu il mio problema carina.- dice tutto d’un fiato, proprio non capisco.

-Io?- domando perplessa

-Si, tu e i tuoi dannati occhietti dolci che tanto ammaliano Niall.-

-Niall? Cosa centra lui?- altra ondata di perplessità.

-Si, devi sapere che poco fa ho provato a baciarlo, ma lui non c’è stato, è troppo innamorato di te.-

-Cosa? Perché lo hai fatto?- chiedo

-Sei davvero più stupida di quanto pensassi. Non ti sei mai chiesta perché di punto in bianco Jessica si è messa a maltrattare una delle sue migliori amiche? Cioè io?-

-Non me ne sono mai accorta.-

-Già, ho chiesto io a Jessica di umiliarmi in quel modo, mi ero accorta che Niall aveva un debole per le donzelle in pericolo, e ho pensato che magari si sarebbe interessato a me, finchè non sei arrivata tu!- dice agitando le braccia –Non ci arrivi? Quel pomeriggio avevo pensato di andare al cinema proprio per sbaciucchiarmi Niall, ma invece mi avete affidato Louis, poi ho finto di avere un debole per lui, magari Niall avrebbe provato un po’ di gelosia! E invece no, nel frattempo te lo stavi lavorando tu.- le sue parole mi colpiscono come un calcio in pieno stomaco. Che ho fatto di male? Penso

-E..adesso?- dico con un groppo in gola, Emma, che tanto sembrava mia amica, ha escogitato tutta questa roba per poter avere Niall, accidenti, bastava chiedere.

-Adesso è il caso che tu gli dica la verità e che lo lasci.- COSA? Quale verità?

-Quale verità?- chiedo

-Quella in cui tu hai baciato Louis, oh tesoro, se c’è una cosa che ho imparato è che non si possono stringere amicizie nei bagni, ma si può origliare in un modo meraviglioso.- dice girandomi intorno –Louis è innamorato di te, oh, chiunque l’avrebbe capito, non volevo farti a metà tra me e lui- dice ripetendo le parole di Louis –Davvero patetico, ora però, o vai dal tuo ragazzo e gli dici la verità, oppure lo farò io.-

-Ma..- protesto io

-Niente ma, hai tempo fino a domani .-dice divertita, ed esce dal bagno. Ma bene. Ho una vita e degli amici davvero meravigliosi. Emma, che sembrava la ragazza in pericolo, che diceva di essere un’autolesionista come me, ha fatto tutta scena. Mi ha posto anche lei davanti ad una scelta, se glielo dice lei dovrò spiegare tante cose a Niall, se lo faccio io dovrò trovare le parole giuste, ma come faccio a lasciarlo? Scivolo a terra e scoppio a piangere, di nuovo le vecchie sensazioni, quelle di non valere niente, quelle di non essere all’altezza della situazione, perché adesso non lo sono davvero, non so come affrontare tutto questo. Esco dal bagno con gli occhi lucidi e corro in classe, non c’è ancora nessuno, tranne Jessica, chiusa nel suo solito angolo dell’aula, vede i miei occhi bruciare di lacrime e si avvicina, per un momento penso che voglia deridermi, ma prende un fazzoletto e me lo porge.

-Grazie.- mormoro con la bocca impastata, lei annuisce e mi sorride. Se solo l’avessi saputo. Se solo avessi saputo che un bacio avrebbe portato a tutto questo, forse non l’avrei fatto, ma infondo in quel momento ero felice “Non pentirti di aver fatto qualcosa se quando l’hai fatta eri felice” dice qualcuno. Ero davvero felice in quell’istante, come non lo sono mai stata prima, come se finalmente la calamita avesse trovato il suo appiglio. E se una calamita trova due appigli? Cosa fa? Forse cerca l’appiglio che l’attira di più. Il problema è che io non lo so, o almeno non lo so più.

Esco nel cortile di scuola, sebbene non abbia voglia di tornare a casa, la folla di studenti mi trascina fuori e mi ritrovo, senza sapere come, nel vialetto davanti l’istituto. Arrivo a casa e appena entro poggio il telefono sul tavolo e mi dirigo in camera mia buttandomi sul letto, cado in un bel sonno profondo. Quando mi sveglio mi accorgo che c’è un biglietto sulla scrivania.

 

 

 

Non dimenticarti di chi ti ama.

Ho letto una frase su un libro e voglio dedicartela: Ti auguro un giorno senza fine.

Ti amo.

                                                                                                      Louis.

 

 

 

 

Leggo quel biglietto scritto a mano e sono su un baratro, tra le lacrime e la gioia. Scendo giù con il biglietto in mano, e sento il cellulare vibrare, è un messaggio di Niall.

 

 

 

Dobbiamo parlare.

 

 

 

Freddo, quel messaggio non mi fa alcun effetto. Ora ho capito. Corro in giardino a prendere il motorino di mio fratello, salgo su e corro all’impazzata per le buie strade di Londra, ci ho messo così tanto a capire di chi avevo bisogno, che stupida, lui era quello che c’era sempre stato, era come un’ombra, sempre dietro di me disposto a farsi in quattro, e io come una stupida l’ho sempre trattato da amico.

Arrivo nel vialetto di casa Tomlinson e mi arrampico superando il cancello, busso un’infinità di volte al campanello finchè l’espressione abbattuta di Lottie non fa capolino dalla porta.

-Devo parlare con Louis, lo fai scendere?- chiedo ansiosa, lei mi guarda in modo strano.

-Ma come non te l’ha detto? È partito due ore fa.- immediatamente mi crolla il mondo addosso.

 

Se n’è andato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SPAZIO AUTRICE

Ehm, questo è il penultimo capitolo, NON ODIATEMI. 

Grazie a martinasannino97 che mi incita sempre a continuare, 

a cami_styles le cui recensioni sono cariche di asijbfiwebfa e anfibunakjnfaijb 

a Lucia che gliene dico poi quattro su facebook u.u ad _Anonymous_ 

e alle sue recensioni chilometriche, a Mob_92 che ha pubblicato il secondo

capitolo della sua ff da sbawwwwwww *-* 

Ora vi lascio, devo tornare a raccogliere fragole. 

.g

   
 
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