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Autore: LordLollemort    03/12/2012    2 recensioni
La mia ff parla della vita ad Hogwarts di Zoe e Mason, due amici che sono a Hogwarts per la prima volta. I primi capitoli di questa storia li ho scritti tipo fantastiliardi di anni fa quindi fanno un po' schifo, ma ora la sto continuando e sta migliorando. Spero che vi piaccia! -Martina.
Genere: Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Zoe
 
Alla fine della colazione ci distribuirono i nostri orari. Quel giorno avevamo:
 
1 ORA                     Pozioni                     con Tassorosso         
2 ORA                     Pozioni                     con Tassorosso
3 ORA                    Trasfiguarzione        con Grifondoro
4 ORA                     Volo                         con Tassorosso
5 ORA                     Volo                         con Tassorosso
PRANZO
 
“Beh, allora meglio sbrigarsi” pensò  “l’aula di Pozioni è nei sotterranei e non voglio arrivare in ritardo.” È difficile orientarsi qui con tutte le scale che si muovono, i gradini che scompaiono, i fantasmi che vanno e vengono, ma soprattutto con Pix il poltergeist che porta scompiglio e ti dà un sacco di informazioni sbagliate. Tutto questo me l’ha detto mia sorella e spero che non sia così perché già sono imbranata adesso ci mancano solo i gradini a scomparsa!
Per fortuna siamo arrivati sani e salvi nell’aula di pozioni, era una sala piccola con un sacco di ingredienti strani dentro dei barattoli disposti sopra gli scaffali. Su ogni banco ci sono i calderoni e sulla lavagna ci sono scritti gli ingredienti per una pozione: Pozione Aguzzaingegno. Alla cattedra c’era il Professor Piton con i suoi capelli unti, il suo naso adunco e i suoi piccoli occhietti neri che scrutavano tutti gli studenti che entravano. Appena fummo tutti seduti disse:- Nel mio corso non verranno usate bacchette. Ogni giorno che verrete qui troverete gli ingredienti scritti sulla lavagna e voi dovrete preparare la pozione. Al termine della lezione porterete le fiale con dentro un po’ della pozione da voi preparata, la pozione rimasta la farò sparire io finché la professoressa McGranitt, l’insegnate di trasfigurazione, non vi insegnerà a farlo. Bene, potete cominciare!-.
Tutti cominciammo presto e, fatemelo dire, la maggior parte non sapevano distinguere nemmeno il calderone dalla loro testa! Io avevo preparato quella pozione molte volte quest’estate prendendo il materiale di Lucy e il suo libro, quindi mi è risultato molto facile prepararla e ogni tanto aiutavo anche Mason che comunque era abbastanza bravo. A fine lezione, dopo aver consegnato le fiale con dentro le nostre pozioni il professor Piton disse:- Male. Davvero molto male… Mi aspettavo di più da voi solo pochi sono riusciti a prepararmi una Pozione Aguzzaingegno degna di essere chiamata così. Questi sono:  Justin Finch-Fletchley, Olive Huler, Hannah Abbott, Mason Crockford e Zoe Smith. Quest’ultima, tuttavia, sembra essere l’unica che…- “Cosa avrò fatto?” pensai. Temevo il peggio e invece:-… è riuscita a preparare una pozione aguzzaingegno perfetta! Dieci punti a Corvonero! Spero che per la prossima volta vi prepariate meglio e da tutti quelli che non ho nominato voglio una relazione scritta di due pergamene sull’uso e la preparazione della pozione aguzzaingegno.-
Tutta felice abbandonai la classe di Pozioni per dirigermi a quella di Trasfigurazione. Io pensavo che avremmo da subito cominciato a fare incantesimi, ma invece la professoressa McGranitt parlò di perché, come e quando andava usata la trasfigurazione. Andò avanti per un’ora intera –blabla blablabla bla- ad un certo punto mi fece quasi addormentare! Intanto mi guardavo intorno: c’era Mason che prendeva appunti, Olive che ascoltava la lezione (secchiona), poi c’era un ragazzo con i capelli rossi che sonnecchiava come me, una ragazza che come Olive ascoltava la McGranitt e poi… non ci posso credere! Quello è Harry Potter! Ho letto di lui su vari libri: lui è l’unico che è riuscito a sopravvivere all’anatema che uccide ed ha sconfitto Voldemort in persona quando era solo un bambino. Mi dispiaceva un po’ per lui in fondo ha perso i genitori quella notte, posso capire com’è vivere senza un punto di riferimento. Tutta assonnata mi diressi a fine lezione verso il giardino perché ci aspettava la prima lezione di volo.
Il giardino di Hogwarts era proprio davanti alla foresta proibita, girava voce che lì ci vivessero alcune delle creature più feroci di tutto il mondo magico! Chissà perché alcune cose seppur pericolose riescono ad attrarti in un modo che solo loro conoscono. La professoressa di volo era Madama Bumb, una donna bassa coi capelli grigi e gli occhi giallognoli.
-Bene, ora che ci siete tutti- cominciò –voglio che vi mettiate a lato della vostra scopa, stendiate la mano su di essa e gridiate: su!-.
-SU!-gridarono in coro.
La scopa non si mosse nemmeno di un millimetro così guardai gli altri: solo due avevano la scopa ben salda in mano ed erano Mason e un ragazzo di Tassorosso. Ad alcuni la scopa rotolava per terra, ad altri, come me, la scopa rimaneva immobile. Per quanto ci provassi essa non accennava a muoversi e, arrivata al fine della mia pazienza, urlai:- Per le mutande zebrate di Merlino, SU!-. La scopa si mosse così velocemente che caddi a terra. Tutti risero compresi i grifondoro che passavano di lì. Tra questi c’erano Fred e George, i gemelli che ho conosciuto sul treno. Si può essere più imbranati di me? Ne dubito.
Mason mi guardò sorridendo e disse:- Mi hai distrutto un mito: ho sempre pensato che le mutande di Merlino fossero leopardate.-.
-Bene-disse Madama Bumb- ora mettetevi a cavalcioni sulla vostra scopa e al mio tre sollevatevi da terra poi riabbassatevi-. In quel momento pensai “Oh Dio, Oh Dio! Come faccio io non mi so alzare in volo, e ora? E se cado? E se faccio una figuraccia? E se la scopa non si muove?”. Mentre pensavo non mi resi nemmeno conto di aver già svolto l’esercizio sana e salva! –Perfetto, siete più bravi di quanto pensassi!- “perché, ci credeva scemi?”- Ora vi spiego le regole del qudditch e vi mostro quali sono le palle che vengono utilizzate-. E così passò una buona mezz’ora a spiegarlo anche se perfino i nati babbani sapevano cos’era. Che nooooooooooooooooooooia! Poi non riuscii a trattenere uno sbadiglio e Madama Bumb disse:- Signorina Smith dato che si annoia così tanto ci spieghi le regole basilari del quidditch e dopo la sottoporrò ad una prova!-. Oh no perché mi caccio sempre nei pasticci!
-Allora… si gioca a quidditch su dei manici di scopa volanti e bisogna far passare la pluffa, la palla più grossa, tra i 3 anelli avversari. Quelli che hanno questo compito si chiamano cacciatori, invece quello che protegge la porta si chiama portiere. Poi ci sono i bolidi che vagano per il campo tentando di disarcionare i giocatori e i battitori con le loro mazze devono cercare di deviare i colpi. Infine c’è il boccino che è la palla più piccola ed è quasi impossibile da vedere. Il cercatore lo deve prendere per guadagnare 150 punti e  far vincere la propria squadra.-. -Bene, 10 punti per Corvonero! Ora come prova lei deve tentare di acchiappare il boccino e deve cercare di non perderlo così guadagnerà 30 punti per la sua casa.- “Ok” pensai “ non è brutta come prova: è ORRIBILE! A mala pena riesco a fare su e giù con la scopa e ora devo anche andare a prendere quella minuscola pallina. Ora mi auto-avada kedavrizzo! E lì ci sono anche altri grifondoro così oltre a fare una figuraccia con quelli della mia casa la farò con quelli di tassorosso e quelli di grifondoro tra cui mia sorella. È terribile”.
Madama Bumb lasciò andare il boccino e io inizialmente lo persi di vista ma poi eccolo vicino al gruppo della classe di mia sorella! Così spinsi in avanti la scopa forse troppo forte tanto che stavo per finire addosso ad uno dei gemelli; doveva essere Fred perché non aveva nei sul collo invece George sì. Sta di fatto che riuscii,non so come, a prendere il boccino. –Hey, se proprio vuoi scappare dalla lezione di volo passa da sopra le torri non da sotto!- scherzò Fred e mi sorrise. Io ricambiai il sorriso e tornai sul campo dove si trovavano il resto dei miei compagni agitando la mano dove avevo il boccino.
La professoressa si complimentò con me per l’abilità e mi disse che se mi fossi allenata durante l’estate l’anno prossimo sarei diventata la nuova cercatrice del corvonero, però a me non importa più di tanto in fondo meglio evitare di fare figuracce davanti a tutta la scuola, no?

 

Angolo dell'autrice
Scusatemi, scusatemi e scusatemi!
L'ho già detto scusatemi? Purtroppo in questi giorni tra
verifiche e cambio di computer non ho potuto pubblicare ma finalmente
ce l'ho fatta. #LikeABoss
Mi fareste il piacere di recensire? cioè mi cagano solo le mie amiche D:
il pc non vi risucchia mica se lo fate #justsayin'
Spero vi piaccia, xoxo -Lolly

  
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