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Autore: Winry977    03/12/2012    1 recensioni
E se i componenti di una band si interessassero a una ragazza incinta incontrata a un loro meeting dopo un concerto?
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo un paio di giorni Alesha poté parlare e mi accorsi, insieme alla gioia degli altri, che la sua voce era molto bella, dolce e rassicurante, per quanto la facesse sembrare timida. Col passare del tempo, diventammo buone amiche e persino confidenti. Eppure io non potevo fare a meno di spiare il modo in cui lei guardava il chitarrista ritmico. Sarebbero stati molto bene insieme. E così, dopo che un pomeriggio i ragazzi e mia figlia se ne andarono dalla nostra stanza non potei fare a meno di parlare del fatidico argomento.

-Ehi, Alesha...

-Si?

-A te piacciono questi ragazzi?- vagheggiai, mentre lei invece prima sbiancava e poi riprendeva violentemente colore, arrossendo.

-Oh... ehm... si... beh... bisogna vedere cosa intendi per piacere. Cioè... sono simpatici, mi fa piacere vederli, e tua figlia e molto dolce e... beh, si, insomma!- mi venne da ridere.

-Ma non c'è qualcuno che ti piace più di tutti?- “Ogni tanto è bello farsi i fatti altrui.” constatai mentalmente e mezza divertita. Il suo rossore aumentò.

-Uhm... forse...- bevve dal bicchiere d'acqua che pochi minuti prima la dottoressa le aveva portato insieme al pranzo.

-Davvero? E chi? Se posso chiedere.- beh, si, mi dovevo pure dare un po' di contegno.

-Oh... è una cosa che è destinata a cancellarsi. E'... E'... Jinxx... hai presente?

“Lo sapevo.” pensai con soddisfazione. -Uh, allora non mi sbagliavo. Mi sembrava che ci fosse qualcosa sotto!

-T..Te n'eri accorta?- si portò le mani sulle guance rosse, incorniciandole con le dita affusolate.

-Oh, si. Però mi sembra che lui ti guardi abbastanza spesso, eh... non credo che sia una cosa destinata a svanire se provate a frequentarvi.- le sorrisi e lei mi ricambiò, affievolendo il suo rossore.

-Mmm... Però... anche tu stai con qualcuno di loro, o sbaglio?- Quel cambiamento di argomento mi sorprese al punto che il suo rossore si trasferì sulla mia faccia. -Beccata!- esclamò lei entusiasta. -E scommetto che è Andy.- annuii piazzandomi in faccia un sorrisetto sghembo. -Bingo! Un altro punto per me. E scommetto pure che vi frequentate!

-Ma come fai a capire tutto?- chiesi ridacchiando.

-Ma si capisce! Da come vi tenete la mano, da come vi fissate e persino da come scherzate!

-Hai vinto, sei un genio.- ridemmo insieme.

 

Quando fui “scagionata” dall'ospedale io e Alesha ci ripromettemmo che ci saremmo rincontrate, e io la invitai a cena non appena avesse avuto un po' di tempo libero. Uscii dalla mia camera dal colore dei limoni e mi avviai serena verso l'uscita di quel posto odorante di medicinali. Neanche giunta davanti alla porta che un leggero venticello mi accarezzò il viso e poco dopo la luce esterna mi offuscò per qualche secondo la vista. Quando riuscii a focalizzare l'ambiente esterno trovai tutti i ragazzi, Andy compreso, ad aspettarmi alla fine della scalinata che portava a me. Gli corsi incontro e gli saltai letteralmente addosso, rischiando di scaraventarci tutti a terra.

-Ehi, piano! Non vorrai rompertele di nuovo quelle costole!- rise Christian.

 

-Nadia dov'è?- io dopo un po' che eravamo in macchina.

-A casa. Si era addormentata sul divano come un gattino, e ci è sembrato brutto svegliarla.- rispose Jake dal posto di guida.

-A proposito!- esclamò Jinxx girandosi verso di me e distogliendo lo sguardo dal paesaggio esterno al finestrino. -Oggi è il suo compleanno!- mi sbattei una mano sulla fronte. -Stamattina ha cominciato a saltellare per la casa sventolando ai quattro venti che oggi è il suo compleanno e che fa quattro anni. Non abbiamo idea di cosa regalarle!

Ci pensai su per un po'. Poi mi illuminai, e spiegai fugacemente cosa si poteva organizzare per l'occasione.

-Ehi, Sam. Tu quando lo fai il compleanno?

-Ehm... Domani...- risposi vagamente guardandomi le scarpe, senza alcun motivo oltretutto.

 

Arrivati a casa, la stessa Nadia ci venne ad aprire. Solo che nella confusione aggrovigliò i suoi sentimenti. -Black Veil Brides cattivi! Mi avete lasciata sola a casa!- poi mi vide. -Mamma! Sei tornata!- mi strinse forte e con felicità le gambe. -Oggi è il mio compleanno, lo sai? Faccio quattro anni. Sono grande! E questi- indicò chi mi stava accanto. -Mi hanno lasciata sola! Oh, mamma sei tornata! Che bello! Festeggiamo!- e mi “trascinò” in casa tirandomi per i pantaloni larghi. In tutto questo noi ammiravamo la piccola Nadia tutti divertiti e la seguivamo ovunque lei ci portasse.

 

Decisi di prendermi una piccola pausa da tutto e mi decisi di farmi una doccia rilassante, mentre tutti si preparavano alla cena e a quello che io avevo proposto di fare. Quando tornai in accappatoio nella stanza mia e di Andy, lo trovai disteso sul letto con gli occhi chiusi e senza alcuna maglietta. Sembrava che riposasse, e non me la sentii di disturbarlo. Quindi mi mossi nella massima discrezione e nel silenzio più totale. Quando fui pronta feci per uscire dalla stanza, ma una mano mi fermò, e, girandomi, mi trovai davanti il ragazzo che amavo con un sogghigno stampato in faccia.

-Dove credi di andare, mia lupa? Sei mancata per troppo tempo, e ora che sei tornata te ne vai già?

-Sempre il solito tu?- risi io. Mi trascinò, letteralmente, sul letto, mentre io cercavo di andare a chiudere la porta, per non farci trovare chissà come da chi ci avesse cercati. Quando riuscii a chiuderla, lui mi prese del tutto in braccio e mi ripose sul letto. Poi si alzò.

-Good job. E ora che vuoi fare, lupo delle nevi?- chiesi io con i capelli cosparsi sulle lenzuola e con un ghigno stampato in faccia.

-Recupero tempo perso e disfo il tuo lavoro.- disse maliziosamente avvicinando le sue mani ai miei vestiti e baciandomi con passione, come non faceva da settimane. -Certo che ti impegni proprio in fatto di strati...- commentò osservandomi. -Ma quante cose ti metti? Mi sa che per stasera non riuscirò a dare sfogo al mio istinto lupesco.- si mise a sedere sul materasso, ma stavolta fui io a tirarlo giù sul materasso. -Mmm... Signorina Samantha. Dove vuole arrivare stasera?- sorrise malevolmente, e lo stesso feci io. Appoggiai il mio palmo destro sul suo petto, e lui rabbrividì, prendendo subito la mia mano.

-Mamma mia, che mani congelate! Sei appena uscita dalla doccia, ma sembra che tu provenga da un frigorifero!- esclamò. -Mi hai fatto rabbrividire!

-Eh... mio caro, è stato il Karma. Ha sentito che mi hai chiamata Samantha e ti ha punito. E' la legge del Karma, bello. Non ci posso fare nulla io.

Lui mi fece stendere accanto a lui.-Vieni qua, donna del Karma.- e mi strinse a sé, baciandomi.

Nello stesso momento qualcuno bussò alla porta. -Se non interrompo niente, di là è pronto da mangiare!- esclamò la voce di Christian dall'altra parte della porta.

Feci un mezzo sorriso. -Arriviamo!

 

A tavola parlammo del più e del meno, finché non si toccò il fatidico argomento Alesha.

-Ehi, che ve ne è parso di Alesha?- chiesi.

-Alesha? La ragazza con cui condividevi la stanza?- chiese Ashley.

-Si, proprio quella.

-Mmm... fattibile.- rispose Ashley.

-Ashley!- esclamò Andy. -C'è una bambina presente! E poi ti sembrano cose da dire a tavola??

-Che c'è? Ha chiesto un parere ed io ho risposto. Era molto carina, ma la sua timidezza è stata la sua unica pecca. Credo che con me non si sarebbe trovata molto bene.- sospirò.

-E meno male che lo sai!- esclamò Jake.

-Col tuo carattere.. ehm.. estroverso, credo che sarebbe morta di timidezza!- sottolineò Christian. Io osservai Jinxx invece. Teneva lo sguardo fisso sul piatto, ed aveva un certo colorito in viso. Lo riscossi. -Ehi, Jinxx. Tu che ne pensi?

Riuscii nel mio intento. -Eh? Chi? Io?

-Vedi altri Jinxx in questa stanza?- mi guardai attorno.

-Oh, beh. Si... carina...

Christian si accigliò. -Cos'è questo vagheggiare? Quando si parla di ragazze sei sempre molto partecipe... com'è che ora dici solo “carina”?

Il chitarrista ritmico si fece scivolare davanti al viso i capelli lunghi fino al collo, e masticò un boccone.

-Mmmm.. fatemi ragionare un attimo...- cominciò Jake. -Silenzioso, capelli davanti il viso, pochi commenti, colore tendente al rosso sul viso... ragazzi. Jinxx è cotto.

Gli andò il boccone di traverso. -Si, decisamente. Hai fatto bingo, Jake.- commentò il vocalist dando delle pacchette sulla schiena di Jinxx.

-Ma... Ma...- balbettò lui.

-Su, su. Ci stareste bene insieme!- dice Christian pattandolo insieme al bassista.

-Dico ma avete finito?!- esclama lui.

 

Quando decidiamo di mettere in pratica la mia fatidica idea per il compleanno di Nadia, Jinxx mi prende da parte. -Senti, Sam... mi chiedevo se... mi puoi dare il numero di Alesha?- la mia faccia si illumina.

-Lo sapevo! Evvai! Mi aspettavo che prima o poi me lo avresti chiesto!- esulto.

-Che cosa?- chiese esternamente a tutto Andy.

-Niente, niente!- si affretta a chiarire Jinxx. -Poi me lo dai?- torna a chiedermi.

-Ma certo, scemo!- gli do una pacca sulla spalla e gli sorrido.

La mia idea consiste nell'allestire un mini concerto per Nadia, come regalo si compleanno. I ragazzi ci invitando ad accomodarci sul divano, mentre loro sistemano gli amplificatori e tutto. Andy si mette davanti il microfono.

-Ebbene, per la gioia delle nostre spettatrici ed in onore della piccola Nadia, ecco a voi Set The World On Fire! Buon compleanno Nadia!- e Christian attacca a suonare la batteria, sotto lo sguardo eccitato di Nadia. Suonano, ci divertiamo, Nadia canta con loro, ed Andy la fa cantare pure con lui prendendola in braccio e lasciandole impugnare il microfono. Non sono mai stata più entusiasta di assistere ad uno spettacolo del genere.

  
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