Questa sarebbe stata la prima notte che avrei dormito in questa nuova, enorme e soprattutto costosa casa. Da un mese ero alla ricerca della casa perfetta: la casa perfetta in cui avrei vissuto con mia moglie e dove avremmo fatto crescere i nostri figli.
Entrai nella mia nuova camera da letto dove trovai mia moglie che guardava un programma in tv sdraiata sul letto. Quando mi vide entrare mi regalò uno dei sorrisi più belli che potessi vedere, lo stesso sorriso che avrei visto tutti i giorni per il resto della mia vita.
Io e Miley ci sposammo un mese prima. Avevamo capito che non riuscivamo a non stare insieme, quindi ci siamo rimessi insieme. Dopo pochi mesi le chiesi di sposarmi e lei non se lo fece ripetere due volte.
Prima del matrimonio non avevamo mai vissuto insieme, in questo mese siamo stati a New York. Ora abbiamo questa casa, costosa, a Los Angeles.
Mi sdraiai sul letto di fianco a lei <<Sono sfinito! Il trasloco mi ha distrutto>> lei annuì mentre cercava il telecomando tra le coperte <<Che stai facendo?>> le chiesi <<Voglio spegnere la tele, anch’io sono stanca>>
In quel momento Lila, uno dei suoi cani, salì sul letto. Miley spense la tele e io buttai il cane giù dal letto.
<<Che fai?>> mi chiese, quasi come avessi commesso chissà quale reato <<Non hai detto che vuoi dormire?>> e in quel momento un altro dei suoi cani, Floyd, salì sul letto. Lei lo prese in braccio quasi come fosse un bambino <<Sì ma i cani dormono con noi>>
Spalancai gli occhi <<Tu scherzi>> salì anche Ziggy sul letto <<Ti sembra che scherzi? Sono serissima>> mi rispose <<Elvis non dorme con me, ha la sua cuccetta>> mi guardò accigliata <<Non mi interessa. I cani sono miei e dormono nel mio letto, li ho abituati così>> le sorrisi <<Tesoro, i cani non possono dormire insieme a noi umani>> lei si mise a ridere <<Tesoro, i miei cani sono speciali, sono come dei bambini>> mi rispose <<Ma non sono bambini!>> urlai <<Non dirmi che Elvis non ha mai dormito insieme a te>>
Intanto il letto si stava popolando.
<<Avrà avuto tre mesi, e poi il letto è anche mio. Decidi: o me o loro>> lei si mise a ridere <<Nick, sei sicuro di voler sapere la risposta?>> un po’ titubante annuì con la testa <<Ciao! Spero che i letti delle stanze degli ospiti siano comodi come questo>> Detto questo si mise coricata e spense l’abat-jour.
Sbuffai divertito. Mi coricai anch’io e l’abbracciai da dietro, facendo attenzione a non schiacciare nessuno <<Ti amo stronza>> le dissi sorridendo <<Anch’io tonto>> mi rispose.
Poco importa se la mattina dopo mi sarei svegliato abbracciato a Floyd al posto di Miley. Per lei questo ed altro.