La mattina seguente tornammo a casa.
Appena arrivai sentii la testa girarmi. Probabilmente non mi ero ancora rimessa del tutto.
Poi delle fitte allucinanti allo stomaco.
Mi piegai in due con le mani sulla parte dolorante.
La vista si appannò.
Jake cercava di tranquillizzarmi ed alzarmi da terra.
Mi portò in braccio fino al divano dove mi appoggiò con delicatezza prima di andare a prendere qualcosa in cucina.
Non vidi più nulla, sentii uno strano calore partire dal petto e diffondersi in tutto il corpo.
Poi all’improvviso rividi, mi guardai le mani.
Caddi dal divano.
Avevo le unghie luminose, come negli anime giapponesi, solo che era vero.
Osservai le braccia e vidi delle righe che partivano una da ogni dito e che mi salivano fino a sparire dentro le maniche corte della T-shit che lampeggiavano di una luce bianca.
Poi sentii la testa pesante e svenni.
***
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Mi trovavo in una chiesa con una figura incappucciata.
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Scusate il ritardo e il capitolo breve però sono stata incasinata e questo capitolo è fondamentale
kira