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Autore: fliflai    03/12/2012    6 recensioni
Ecco il continuo del marmocchio problematico!
Hibari e Tsuna stanno insieme da due mesi, ma qualcuno si opporrà! Cosa succederà?
scopritelo leggendo questa storia! Naturalmente se vi va!
Per problemi con la storia ho dovuto postare nuovamente i capitoli 12 e 13 ma adesso sono disponibili
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kyoya Hibari, Tsunayoshi Sawada
Note: OOC | Avvertimenti: Gender Bender
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un Marmocchio Problematico.'
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Tsunayoshi era fermo, spaventato.

<< Adesso ci divertiamo ti va? >>. Quelle parole lo avevano terrorizzato.

Lo sconosciuto sorrise ancora, in modo davvero poco rassicurante.

Fece scorrere il coltello lungo la spalla del ragazzo, procurandogli un'altra ferita.

Il castano gemette dal dolore, mentre il capotto si ruppe.

L'uomo notò qualcosa. Tolse del tutto la giacca al quattordicenne e sorrise.

<< Ma guarda un po'... il Decimo Vongola è un piccolo pervertito. Uscire con soltanto un cappotto e una camicia... >> mormorò divertito all'orecchio di Sawada.

Quest'ultimo nonostante tutto arrossì.

<< Lasciami! >> urlò in un impeto di coraggio, o forse pazzia, tirando all'altro un calcio nello stinco e cercando di spingerlo via.

Poi si fiondò verso il comodino vicino al letto. Cercò con frenesia le pillole per entrare il Hyper-mode.

<< Merda! >> sentì esclamare l'aggressore mentre cercava di raggiungerlo.

Troppo tardi. Tsunayoshi aveva preso la pillola.

Tuttavia ci mise poco a capire che qualcosa non andava... non sentiva le stesse emozioni che provava quando assumeva la pillola.

<< Uhm che scoperta interessante... e così Il Decimo Vongola non riesce più nemmeno a difendersi? >> disse con tono divertito l'uomo.

Tsuna rabbrividì. Perchè non funzionava?

Tremante si rannicchiò in un angolo.

Vide il coltello che si alzava. Chiuse gli occhi.

Sentì uno spostamento d'aria. L'arma si era conficcata a pochi millimetri dalla sua faccia.

Il castano sgranò gli occhi, mentre il cuore gli batteva a mille e il respiro gli diventava affannoso.

Lo sconosciuto si piegò verso di lui.

<< Davvero credevi che ti avrei ucciso senza neanche farti provare un po' di dolore? Sei davvero ingenuo >> sussurrò ancora l'uomo.

Il quattordicenne rabbrividì nuovamente quando il coltello gli ferì la coscia, strisciando per tutta la sua lunghezza.

Incominciò a piangere.

E ne ebbe tutti i motivi quanto l'arma gli si conficcò con forza nella spalla.

Tsuna si piegò su se stesso, urlando di dolore.

Quando il coltello venne estratto, sporco di sangue, l'aggressore sorrise soddisfatto mentre lo ripuliva leccandolo.

Non aveva uno sguardo da persona normale a parere del castano.

Ma da quando in qua lui incontrava persone normali?

<< Hai un buon sapore... >> mormorò al ragazzo.

Aveva l'impressione che quel pazzo volesse gustarne di più, del suo sangue.

E così fu.

Il coltello quella volta si conficcò nella gamba.

Il Decimo Vongola urlò dal dolore.

<< Urla quanto vuoi, mi diverti da morire >> ridacchiò l'uomo.

Tsuna si chiese disperatamente perchè tutti quelli che incontrava erano pazzi.

Il coltello affondò ancora una volta nella gamba della ragazzo.

<< Ti diverti? Stai tranquillo, abbiamo appena iniziato! >>.

 

*-*-*-*

 

Rokudo raggiunse Reborn in poco tempo.

Appena lo vide l'assassino non ci mise molto a capire che qualcosa non andava.

<< Che succede Mukuro? >> domandò allarmato.

Il ragazzo ci pensò su. Effettivamente non lo sapeva nemmeno lui, cosa stava succedendo.

<< Mukuro? >> disse irritato l'assassino guardando male l'illusionista davanti a sé.

Non aveva tempo da perdere.

<< Kufufu. Mi par di aver capito che sta succedendo qualcosa a Tsunayoshi... il cane bavoso è scappato via bianco come un cencio dopo aver comunicato con quella specie di palla gialla... >> rispose calmo il ragazzo.

Reborn si fece serio, prese il cappello e disse frettoloso al sedicenne: << Ricevuto. Io vado dal Nono. Tu... avverti il più velocemente possibile gli altri Guardiani chiaro Mukuro? >>.

L'illusionista guardò con una certa irritazione il bambino che si allontanava.

Ma perchè quel giorno doveva avvertire sempre tutti?

<< Kufufu... alla fine di questa storia pretenderò un pagamento! >> si lamentò dirigendosi il più velocemente possibile dagli altri.

 

*-*-*-*

 

Tsuna era a terra, sfinito.

Era ormai da diverso tempo che si stavano “divertendo” e il ragazzo stava per svenire a causa della troppa perdita di sangue.

Anche l'uomo parve capirlo, perchè si avvicinò con le chiare intenzioni di farla finita.

Tsunayoshi piangeva.

<< K-Kyoya... >> bisbigliò disperato.

Voleva vedere Hibari. Anche solo per una frazione di secondo, ma voleva vederlo.

Aprì piano gli occhi quando sentì il respiro dello sconosciuto vicino all'orecchio.

Sentì la presa forte dell'uomo che lo sollevava e lo poggiava contro il muro come se fosse stato un oggetto.

<< Adesso mi sono scocciato di giocare >> disse ancora una volta con un sorriso sul volto l'aggressore.

A Sawada non importava più un granché. Tanto non riusciva quasi più a tenere gli occhi aperti.

Sentì lo spostamento dell'aria tipico di un oggetto che stava per essere calato con forza.

Si preparò. Chissà se faceva male...

dubitava che potesse procurargli più dolore di quel tempo passato con l'uomo.

Tuttavia non accadde niente.

Tsunayoshi sentì come dei rumori lontani, e delle grida.

Poi una mano gli si poggiò sulla guancia, in modo gentile.

<< Tsuna! >>.

Il ragazzo aprì piano gli occhi. Provò a capire chi era la persona davanti a lui, nonostante la vista annebbiata.

<< H-Hibari... san? >> bisbigliò incredulo.

Era venuto a prenderlo?

Kyoya era sconvolto. Ci aveva messo troppo tempo!

Si maledisse mentalmente, non poteva correre un po' più veloce?

Appena arrivato si era fiondato sull'uomo, e lo aveva... non ucciso ma quasi.

Comunque se lo meritava.

Guardò ancora il ragazzo davanti a sé.

Sawada era pieno di sangue, ed era evidente che teneva gli occhi aperti a forza.

<< K-Kyoya... >> gemette il castano guardandolo con le lacrime agli occhi. << S-sei venuto p-per m-me? >> chiese il quattordicenne con tono basso.

Hibari lo prese piano in braccio, per non fargli meno male possibile.

<< Si, stai tranquillo Tsuna >> mormorò all'orecchio del suo ragazzo.

Il moro aprì la porta con un calcio, sfondandola. Quando era arrivato aveva rotto la finestra, quindi la porta era ancora chiusa.

<< Adesso andiamo all'ospedale... >> disse con tono rassicurante.

Il più piccolo annuì. Appena arrivò al salotto vi trovò, senza un gran stupore, Reborn, in compagnia di Shamal.

Il ferito venne caricato su un furgone, dove l'infermiere ( con la pistola di Reborn puntata alla tempia e un tonfa di Hibari a pochi centimetri dalla testa ) si affrettò a prestargli le prime cure.

A Kyoya la situazione era chiara fin da subito, non aveva bisogno che gli venisse detto niente.

Tsuna rischiava di morire.

 

  
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