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Autore: GiuliaGiuxi    03/12/2012    2 recensioni
Savannah è una figlia di Atena che risulta essere però...poco "atenosa".E' arrivata da appena tre giorni al Campo,quando viene spedita in missione con Nico di Angelo e Matt Lewis.
Dal capitolo 6 "Missione suicida"
-Questo casino-dico mimando le virgolette alla parola "casino"-è frutto di un grande potere,appunto il "Potere Infinito" e devi imparare a gestirlo.Ma lui non sa come e nemmeno sa perchè tu lo hai.Ha detto che sembri un po' più furbo di tutti i figli che ha avuto-qui mi interrompo per fare un'espressione scettica-ma comunque non più potente o cose così.Quindi il suo consiglio è stato "scopri quel che cavolo devi fare con quel diavolo di potere prima di far crollare tutti ai tuoi piedi.Letteralmente e soprattutto morti."
*Titolo precedente:Savannah Lee saved me
**Possibili Spoiler sui 5 libri
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nico di Angelo, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Pov.Matt
E' successo qualcosa mentre dormivo tra Savannah e Nico.E per "qualcosa" non intendo pace e amore,soprattutto amore,ma qualcosa del tipo "se non stai lontano da me ti strangolo".
Lo vedo negli occhi di Savannah:stanno letteralmente lanciando fiamme ogni volta che si posano per sbaglio su Nico.
Forse era meglio se non dormivo.Si,lo ammetto,non è stata una mossa furba la mia.Ma quel sedile era così morbido e la musica così dolce,è stato inevitabile addormentarsi.
Comunque è inutile piangere sul sangue versato...o era latte?
-Io abito qui.-
Siamo fuori dalla macchina,zaini in spalla,davanti ad un edificio rosso con le scale anti incendio mal ridotte e decisamente vecchie.
-Wow-faccio socchiudendo gli occhi.
-Che c'è?-
Nico mi guarda male allargando le braccia aspettando che io dica qualcosa.
-Almeno questa ha le pareti rosse e non nere.-
-Solo perchè non ho scelto io il colore.-
-Possiamo salire o dobbiamo restare qui?-domanda freddamente Savannah.
Nico sbuffa e pesca le chiavi del portane dalla tasca della giacca e inizia a salire le scale mentre io rimango dietro con Savannah.
Le poggio una mano sulla spalla e la trattengo delicatamente.
-Che è successo?-
-Chiedilo a quello stronzo del tuo migliore amico.-
La continuo a fissare senza mollare la presa sulla sua spalla.
-Matt,io...-
Le si incrina la voce e gli occhi le si fanno più lucidi,così l'abbraccio di slancio.
Sono bravo in queste cose:voglio dire nel consolare la gente e tutto.Soprattutto le ragazze a dire il vero.Forse perchè non resistono al mio fascino.O forse perchè,prima di arrivare al campo,ho vissuto con mia nonna.E da mia nonna bazzicavano sempre le miei zie e le miei cugine che,credetemi,sono tante.Quindi sono parecchio informato sul sistema femminile e ,come ho detto prima,ci so fare.
Infatti Savannah si fa abbracciare senza esitazione e poggio la testa sul mio petto e io non posso fare a meno di notare quanto profumano i suoi capelli:sanno di cocco.
-Scusami davvero,Matt.Non so cosa mi sia preso-scioglie l'abbraccio e si passa le mani sotto agli occhi.-E' che quel cretino patentato...-mugugna pestando un piede per terra.
-Si,lo so come è fatto Nico.E' il mio migliore amico-le dico sorridendo.
-Dovrebbero farti una statua...o dedicarti qualche cosa.O almeno riconoscerti il coraggio-borbotta lei mentre iniziamo a salire le scale.
-Una volta che lo conosci...no,diciamo pure "una volta che lui inizia davvero a fidarsi di te",allora è tutta un'altra cosa.A quel punto darebbe la sua vita per salvare la tua.-
-Io ci credo,assolutamente.Penso solo che non arriveremo mai a quel giorno perchè o lui ucciderà me,e ci ha provato,o io ucciderò lui,il che è molto probabile.Oppure morirò prima,per opera di qualche mostro,date le mie assenti qualità con la spada-sussurra infine guardandosi spaventata i piedi.
-No senti,questo non accadrà mai.Non pensare,nemmeno per un secondo,che ti lasceremmo morire,ok?-
Savannah annuisce sorridendomi debolmente e poi entra in casa.
-Man!Questa casa è fighissima!-urlo appena entro dentro.
L'ingresso è praticamente il salone ed è estremamente enorme.Proprio di fronte alla porta c'è un enorme parete vetrata che da sulla città.Ci sono due enormi divani neri e le pareti,di mattone,sono rosse.
-Si,è carina-risponde Nico tornando dalla cucina,penso,con una Coca in mano.
-Carina?Quanto diamine l'hai pagata?Con che soldi,soprattutto?-
-Diciamo che a volte so essere molto persuasivo.-
Scoppio a ridere buttandomi sul divano e lanciando lo zaino dall'altra parte della stanza.
-Dove poso la mia roba?-chiede Savannah a Nico.
-Oh si.Tu dormi nella mia stanza che è un po' più grossa,mentre io e Matt ci arrangeremo nella stanza degli ospiti.-
-Aspetta-mi intrometto-dormiremo insieme?Io e te?-
-Preferisci il divano?-
-No,ho sempre sognato dormire con te,mio amore-dico mandandogli dei baci con le mani.
-Cretino!-risponde lui gettandomi la lattina ormai finita di Coca in testa.
Ovviamente la evito.Ecco una cosa bellissima dei Mezzosangue:riflessi fantastici.
-Ti accompagno alla tua stanza-sussurra poi Nico facendo strada a Savannah.
 
 
 
 
Pov.Savannah
La stanze è quella in fondo al corridoio,proprio di fronte a quella degli ospiti.E' parecchio grande e sarebbe luminosa se finestra posta a metà del 
muro che prende un'intera parete non fosse coperta da una tenda.Qui i muri sono neri e mettono un po' di ansia,ma tutto sommato non è brutta.
-Lì c'è la cabina armadio,che però è piena dei miei vestiti.Te li tolgo subito,comunque.-
-Non-mi schiarisco la voce perchè è appena un sussurro-non c'è bisogno di tutto questo.Puoi darmi la camera degli ospiti senza problemi e stare nella tua.-
-Assolutamente no.-
Inarco le sopracciglia e incrocio la braccia sotto al petto.
-Perchè no?-
-Perchè sei un ospite.-
-Pensavo che la stanza "per gli ospiti"-mimo le virgolette alla parola "ospiti"-valesse proprio per gli ospiti.-
-Si,ma gli ospiti vanno trattati bene.-
-Anche quando si cerca di ucciderli?-gli chiedo di getto non controllandomi.
E mi accorgo subito che è una cosa assolutamente inappropiata da dire.
Nico fa un passo indietro e i suoi occhi diventano immensamente scuri.Curva le scarpe e infila le mani nella tasca dei jeans.
-Senti,dormi un po' dove cavolo ti pare,ok?-
-Senti,io-
Ma ormai è già uscito dalla stanza sbattendosi dietro la porta.
Ok,questa volta la cretina sono stata io.Il fatto è che quando si tratta di lui non mi riesco a controllare:non sono più la solito dolce Savannah.Mi rende nervoso e il fatto che lui mi renda nervosa mi innervosisce ancora di più,così inizio a rispondergli male.
Anche quando non dovrei.Insomma,stava cercando solo di fare il gentile con me dopo aver cercato di uccidermi e avermi trattato peggio che un insetto in macchina.Se lo meritava.
Poggio lo zaino ai piedi del grande letto che sta proprio sotto la lunga finestra e mi guardo intorno:non è esattamente come l'aspettavo.
Mi aspettavo una specie di caverna buia e nera con il minimo indispensabile,invece è piena di oggetti.Sulla parete opposta alla finestra c'erano delle mensole piene di libri di ogni genere e,in basso,poggiato contro il muro,un dipinto su tela ancora da finire.
Sul comodino vicino al letto c'è una foto di una ragazza che assomiglia a Nico:penso sia Bianca,la sorella di cui mi ha parlato Matt.
Devo ammettere che la stanza mi lascia parecchio interdetta.Voglio dire...i libri e la tela da finire li passo anche,ma la foto?Questo dimostra che il figlio-della-morte ha un cuore.Questo vuol dire che,probabilmente,io solo l'unica che non sopporta e che cerca di uccidere,o paralizzare,o qualsiasi cosa.
Ok,forse dovrei andare avanti e lasciare stare questa storia del "ha tentato di uccidermi" perchè non lo ha fatto apposta.Voglio dire,non riesce a controllare i suoi poteri,non è colpa sua!
E' come incolpare uno studente di non venire a scuola quando deve essere interrogato se stà male.Non è colpa sua se stà male!
Cosa faccio ora?Andare di là non mi sembra molto appropiato dopo quello che ho detto 2 minuti fa.
E così mi butto sul letto,distrutta.Non ho praticamente dormito nulla questa notte e le uniche volte che riuscivo ad addormentarmi mi svegliato terrorizzata con urla di strani animali,non quelli che stavano nel bosco del Campo,nelle orecchie.E così stavo a fissare davanti a me,completamente al buio,ascoltando i lievi respiri dei miei compagni di stanza.
E sono talmente stanca che tempo due minuti e sto dormendo.
Sono in mezzo al campo mentre un fischio mi trafora il timpano e mi guardo intorno spaesata.Sono nella palestra della vecchia scuola,quella dove facevamo le partite.Gli spalti sono gremiti di persone urlanti.Dalla parte destra ci sono tuti quelli con le maglie verdi con un'orca  stampata nel mezzo e la faccia cosparsa da strisce bianche:la mia scuola.
Dalla parte sinistra,invece,c'è il tifo della squadra avversaria:maglie rosse con una grossa pantera nera disegnata a lato e la scritta "We're gonna kick some ass".Faccie dipinte di rosso e nero e volti minacciosi.
Ogni volta era così,in una partita,noi eravamo i ragazzini urlanti e dall'altra parte c'erano le scuole agguerrite e minacciose che si presentavano con slogan del genere convinti di spaventarci e di avere tutto l'occorrente per "kick some ass",come dicevano loro.
In realtà potevano avere tutto quello che volevano,ma erano sprovvisti dell'unica cosa che li avrebbe fatti vincere,l'unica cosa che noi avevamo:Katherine.
Katherine che sta venedo verso di me con il suo passo leggiadro e il suo sorriso splendente.Dall'alto del sue metro e ottanta guarda tutta la squadra con quei suoi occhi color caramello che ti infondono sicurezza e voglia di vivere.
-Time out,Savvy-dice prendendomi per il polso e trascinandomi fuori dal campo per raggiungere il resto della squadra seduta sulla panchina.
Solo lei mi chiamava "Savvy".Questo perchè appena conosciute ci odiavamo e lei pensava di farmi innervosire chiamandomi in quel modo,e in parte era vero.
-Allora-inizia lei sciogliendo i lunghi riccioli castani e rifacendosi una coda alta-squadra!Stiamo vincendo!Maggie il tuo ultimo canestro da 3 è stato fantastico!-
Batte il cinque a una ragazza che sta alla mia destra:Maggie Louth,che le sorride compiaciuta.
-Ora,l'unica cosa che dobbiamo fare è fargli perdere tempo.Abbiamo 2 minuti abbondanti quindi non li facciamo avvicinare al canestro,teniamo alta la guardia,rubiamogli la palla,conto su di te per questo Lisa-dice battendo la mano sulla spalla di Lisa Wod.
-Alla fine di questi due minuti vorranno strappare a morsi quella maglietta!CORAGGIO SQUADRA!-urla infine mentre ci abbracciamo tutte quante.
Le altre ragazze vanno a bere dell'acqua mentre Kat mi si avvicina e mi circonda le spalle con il suo braccio:è parecchio più alta di me quindi devo sempe alzare la testa per guardarla.
-Che ti succede?Sei strana,distratta...-
-Io...penso che ci sia qualcuno.-
Katherine assottiglia lo sguardo e si guarda intorno stringendomi un po' di più a se.
-Nessun mostro oserà avvicinarsi a te,se ci sono io.Li faccio fuori con la palla!-
Le sorrido tristemente e l'abbraccio.
La scena cambia e io mi ritrovo negli spogliatoi semi vuoti,mentre sento le urla della scuola da fuori:abbiamo vinto.
-Ei Savvy,ti devo dare una cosa.-
Katherine fruga nel suo zainetto e poi tira fuori un braccialetto che mi mette al polso.
-Sapevo che avremmo vinto,quindi ho deciso di farti un regalo-mi dice poi sedendosi sulla panca vicino a me.
Porto il polso sotto agli occhi e studio attentamente la spessa catena d'orata.Ci sono appesi due ciondoli:il numero 5 e la palla da basket.
Sorrido commossa e l'abbraccio di slancio:-Grazie-le sussurro nell'orecchio.
-Ho pensato che ti avrebbe fatto piacere averti sempre con me.Insomma Savannah so che la tua vita è dura,molto più della mia e so anche che fra qualche mese partirò per il collage,ma sarò sempre qui,vicno a te.Io verrò in  qualsiasi momento avrai bisogno di me.Per quanto possano parlare gli altri,tu sei mia sorella,e lo sarai per sempre.E spero che vedendo quel numero,quello che c'è sulla mia maglietta,pensarai a me e saprai che non sarai mai sola.Mai,Savannah.Ti voglio bene.-
La scena cambia ancora e,questa volta,siamo proprio dall'uscita secondaria della palestra,quella vicino agli spogliatoi.Ormai siamo rimaste solo io e lei:ci abbracciamo come due ubriache felici.Ridiamo e scherziamo.
Vorrei dirmi...noi,vorrei dirle di fuggire,scappare dentro più velocemente possbile e non guardarsi mai indietro,ma non posso.
-Hai visto poi che faccia ha fatto quella quando hai segnato?-dico imitando una tipo della squadra avversaria che si era tirata la frangia sugli occhi con aria disperata.
-Si-Katherine scoppia a ridere e siamo tutte e due piegate a terra quando veniamo interrotte da una voce maschile fredda come ghiaccio:-Ciao.-
 
-Savannah,sveglia!-
Mi sento scrollare una spalla e spalanco gli occhi trattenendo un urlo.
-Matt...-sussurro.
Matt è seduto sul letto e mi guarda preoccupato:-Tutto bene?-
Sono ora mi accorgo di tremare.
-Si.-
-Sembri morta.-
-Ho avuto un brutto...-mi blocco terrorizzata.
Un sogno?No,non era un sogno.Quello era passato.Momneti della mia vita che avevo già vissuto e che avrei voluto cancellare dalla mio cervello.
-Brutto sogno?-domanda lui.
-Più...brutto ricordo-sussurro abbracciandolo.
Gli ultimo momenti passati con mia sorella.Non facevo quel sogno da mesi:mi ero quasi scordati della morsa di dolore che attanagliava lo stomaco quando mi svegliavo.Mi ero quasi scordata di come sudassi freddo,o di come piangessi.Mi ero quasi scordata del rumore delle mie grida.Ma non mi sarei mai potuto scordare del rumore delle sue,quelle di Katherine.

 
Tornata dalla guerra,o quasi,vi porto il mio capitolo.
Buona sera a tutti!
Questo è il capitolo,finito,dove parla Matt 'per la prima volta e dove capiamo qualcosa di più su Kat-Kat(?)
So che non è un gran che,come al solito tra l'altro,
però ho cercato di farlo meno schifoso possibile.
No,davvero,mi sono impegnata,solo che sono distrutta.
E pensare che domani ho anche una versione di greco T.T 
Ora vi saluto,ovviamente sono felice se recensite :D
Distinti saluti
Giuls

   
 
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