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Autore: xrunawaywithme    03/12/2012    4 recensioni
'Se non senti parlare il tuo cuore ascolta il suo silenzio,a volte il vero amore arriva sottovoce.'
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Juliet's POV.

Justin si diresse alla porta,lo seguii ed insieme la aprimmo.
Dietro di essa trovammo Chaz e una ragazza,sicuramente Amber,che si guardavano sorridenti e con le mani intrecciate. Il biondo accanto a me inarcò un sopracciglio e li guardò scettico.
State insieme? esclamai subito “Vi spieghiamo tutto dentro. rispose quella ragazza.
Ci spostammo nel salone e ci sedemmo sui due divani presenti nella stanza.
Allora,che succede? domandò Justin. Si vedeva chiaramente la sua curiosità-
Beh,prima di tutto lei è Amber. disse Chaz,presentandola a me. Amber mi porse una mano.
Io invece sono Juliet. risposi sorridendo e stringendogliela delicatamente.

I due ragazzi ci spiegarono poi cosa stava succedendo tra loro due.
Si erano incontrati al parco la sera prima ed erano rimasti fino a tardi a parlare e scherzare.
Entrambi sapevano di piacersi a vicenda,così si erano organizzati per rivedersi.
Noi stiamo iniziando a frequentarci. disse infine un Chaz più sorridente del solito.
E noi siamo contenti per voi! esclamai ormai elettrizzata.

Mi spieghi cosa hai contro Amber? A me sembra una brava ragazza. bisbigliai all'orecchio del biondo. Lui scosse la testa e mi fece segno che avremmo parlato dopo,da soli.
Al solo pensiero dei baci di pochi minuti prima e al fatto che dopo saremmo rimasti soli,avvampai.
Dieci minuti dopo Chaz e Amber andarono via.

Non ebbi neanche il tempo di tornare nel salotto poiché la porta suonò nuovamente.
Aprii la porta e scoppiai a ridere per la scena che si presentò davanti ai miei occhi.
Christian e Caitlin ballavano,saltavano e urlavano, e dietro loro Ryan era piegato in due dalle risate.
Ben presto si unì anche Justin alla risata,mentre i due fratelli Beadles non si erano ancora decisi
a terminare quel balletto e spiegarci il motivo della loro felicità.

Ho vinto quattro biglietti per la partita dei Lakers,a Los Angeles.” urlò Christian.
Vidi la bocca di Justin formare una o perfetta. Era stupito e gli brillavano gli occhi.
Andrai con lui,tu?” chiesi a Caitlin,che immediatamente scosse la testa.
E allora perchè sei contenta?” dissi ridendo. “Perchè non ho Chris tra i piedi per 2 giorni.
A quel punto non potemmo far altro che ridere. 
Ovviamente non serve che io lo chieda.
Tu e Ryan verrete con me,a Chaz l'ho detto poco fa.
” disse Christian rivolgendosi a Justin.

Subito iniziò a saltare insieme a lui e lo abbracciò,ringraziandolo una ventina di volte.

Juliet,in questi due giorni staremo insieme a casa mia,se vuoi. Possiamo chiamare anche Amber,dormite da me.” esclamò Caitlin felice,guardandomi speranzosa.
Annuii prima di ricordarmi della febbre e dalla risposta di Justin,sicuramente se ne era appena ricordato anche lui.
Juliet non può assolutamente uscire di casa,stamattina ha avuto la febbre alta ed è svenuta.
Se volete state qui tanto a mia mamma fa piacere.

Tranquillo,possono benissimo venire da me.” risposi io,con un sorriso.
Va bene,quando si parte?” chiese a Christian,molto più calmo rispetto a prima.
Domani mattina presto e torniamo mercoledì sera.” affermò lui subito.
Ora ce ne torniamo a casa noi,bye” continuò sempre lui,mandando un bacio volante a me e Justin e sbattendo le ciglia. Scoppiai immediatamente a ridere,seguita dal biondo.
Quella mattina non avevo fatto altro che ridere e questo sembrava rallegrare molto Justin.
Ci vediamo domani mattina alle 10.00 da te?' chiese Caitlin a Juliet.
Annuii soltanto dopodichè tornai in camera di Justin,avevo bisogno di riposarmi un po'.

 

 

 

Justin's POV.

 

Sentii il telefono di Juliet squillare. Mi avvicinai e risposi subito vedendo che era sua mamma.
Pronto,Juliet ci sei?” “No signora,sono Justin.” quando ero piccolo non la chiamavo mai signora,
bensì con il suo nome ma ora non sapevo come comportarmi,ero cresciuto e non la vedevo da tempo ormai. “Juuustin,quanto tempo. Chiamami pure Cindy,come facevi un tempo. Come stai?
Mi trovai subito a mio agio e cominciai a parlare liberamente con lei.
Mi poggiai alla porta e vidi Juliet sgattaiolare fuori dalla mia stanza,curiosa di sapere con chi stessi parlando.
Mi abbracciò e in quel momento potei sentire le farfalle uccidersi a vicenda dentro la mia pancia.
Mi fermai a fissarla mentre con la bocca leggermente schiusa,avvicinava il viso al mio.

In realtà stava avvicinando il viso al telefono per sentire la conversazione,ma ero troppo imambolato per poterlo capire. Sentii la voce di sua mamma dire “Justin,Justin ci sei?” che mi risvegliò e dovetti,a malincuore,
distrarmi e perdermi la vista di cotanta bellezza.

Ciao mamma” urlò Juliet,per farsi sentire da sua madre.
Poi mi prese il telefono dalle mani e sciolse l'abbraccio andandosene in camera mia a parlare al telefono.

Mentre andava via restai nuovamente incantato dalle sue forme,dalla sua bellezza.
Aveva un fisico mozzafiato e questo lei lo sapeva bene,molto bene. 

I lunghi capelli le ondeggiavano a ritmo dei passi che faceva.
La maglia,che le lasciava la schiena leggermente scoperta in basso,le aderiva perfettamente sulla pelle.
I pantaloni di quella che probabilmente era una tuta,ma usata da lei per pigiama,
erano anch'essi aderenti ma non troppo. Le sue curve mi stavano mandando in estasi. 

Dovetti appoggiarmi completamente al muro per non rischiare di svenirle davanti. 
E prima di entrare dentro la camera,mi gettò un'occhiata e si morse il labbro inferiore.
Innocentemente magari,ma quel movimento suscitò in me una scarica di emozioni.
Desiderai ardemente baciarla,come avevo fatto poco prima.
Poi,un'idea mi balzò in mente. Non sarei dovuto partire,non l'avrei potuta lasciare sola.
Lei sarebbe potuta scappare di nuovo e io questo non potevo permetterlo.

 

 

Author's POV.

 

Juliet era stesa sul letto di Justin. Aveva parlato a lungo con la madre e poi aveva avvertito Clara,
la sua 'nonna' di quello che era successo,dicendole i programmi del giorno dopo.

In quel momento la porta della camera si aprì e il ragazzo si stese accanto a lei.
Si mise poi di fianco e piegò un braccio sotto la testa per sostenerla.
Sorrise alla ragazza che divenne improvvisamente rossa. Poi iniziarono a parlare.
Non sono tanto propenso a partire.” confessò lui in un soffio.
Lei lo guardò con un'espressione interrogativa per incitarlo a spiegarsi meglio e il ragazzo continuò a parlare poco dopo. “Voglio andarci,però non riesco a partire con il pensiero di lasciarti qui con la febbre.
Ci saranno Caitlin ed Amber con me,puoi stare tranquillo di questo.” Lui sospirò.
Lo so,però..” “Però niente,tu partirai e non provare ad obbiettare.
Gli sorrise cercando di rassicurarlo,sapeva che c'era qualcos'altro sotto che lui non voleva dirle.
So che è un altro il motivo. E tu sai che puoi dirmi tutto.” disse lei,iniziando ad incupirsi.
Ok,ok. Il fatto è che ho paura. Ho paura che al mio ritorno tu non ci sarai più. Ti domandi mai perchè,da quando sei tornata,non faccio altro che stare vicino a te? Per non permetterti di andare via,di nuovo.” rispose lui guardandola negli occhi.
Juliet allungò una mano e gli accarezzò la guancia sinistra.
Lui istintivamente poggiò la sua mano su quella di lei e chiuse gli occhi,stringendogliela.
Ti prometto che al tuo ritorno io sarò ancora qui. E poi,se mi venisse voglia di scappare,puoi sempre dire a Caitlin di chiudermi dentro la mia stanza o di legarmi ad una sedia.” disse lei sorridendo.
Vieni qui” sussurrò prima di abbracciarlo e stringerlo a sè.

Dopo un pò tornarono alle posizioni di poco prima e la ragazza continuò ad accarezzarlo.
E poi ora mi stai chiedendo di restare e io ti ho appena promesso che non scapperò. Mantengo sempre le promesse che faccio.” continuò lei.
Intanto la distanza tra i loro visi diminuiva ed entrambi sembravano non curarsene.
Proprio quando si trovarono l'uno ad un soffio dall'altro,Juliet parlò.
Ma tu,puoi sempre darmi un altro motivo per restare.” automaticamente lui,si fiondò sulle labbra della ragazza e lei lo accolse volentieri. Justin si stese su di lei e Juliet incastrò le sue mani nei capelli del biondo.
Le loro labbra si incontravano e non si saziavano mai. Dolcemente,le loro lingue iniziarono ad accarezzarsi,esattamente come le mani di lui accarezzavano il corpo di lei e quelle di lei i capelli di lui.
Mi mancherai,in questi due giorni.” le disse lui,prima di baciarla ancora e ancora,mai sazio.
Mi penserai?” domandò ingenuamente lei,tra un bacio e l'altro.
Sempre,ogni secondo.” e continuarono a baciarsi,fino a perdere il fiato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SWAG.

Purtroppo Giustino mi ha contagiata lol
So che è difficile ma cercate di perdonarmi,
so anche che sono passati 2 mesi e mi dispiace immensamente.
Vi giuro,ogni volta che provavo a scrivere il capitolo,
mi veniva da piangere perchè non avevo ispirazione.
Ora,però,è tornata quindi rieccomi qui.
Ringraziate Neverlethimgo perchè è grazie a lei se ho postato stasera.
E leggete le sue storie,sono tutte meravigliose.
Ora scappo,spero vi piaccia questo capitolo anche se è abbastanza corto.

 

VI AMO TUTTE,anche se leggete soltanto.
VI AMO COMUNQUE TUTTE.

  
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