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Autore: SenzaPH    03/12/2012    0 recensioni
La presente storia ha ottenuto il 5° posto e il Premio Speciale "Miglior Titolo" nel contest "Niente è come sembra"
http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10416819&p=1
Mi è stato chiesto di scrivere una storia illusoria che stupisca il lettore confondendogli le idee e che quindi venga indotto a rileggere tutto da capo per capire meglio. Commentate in tanti se vi aggrada.
Elizabeth, normale 18enne è tormentata da strani sogni dove compare sempre un ragazzo dai tratti irreali. C'è solo un problema, Liz non riesce a capire quando sogna o sta sveglia...
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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DORMIRE

Sarah si disperava, cancellava furiosamente, scarabocchiava con la penna, verniciava di bianco il foglio che aveva davanti, sfruttava la calcolatrice sperando che l’aiutasse a risolvere l’impossibile compito di matematica. Il diabolico professore aveva inserito solo 5 esercizi assurdamente lunghi nello svolgimento, non riuscii a trattenere le risate, completai i miei esercizi allungandole il mio foglio per farle copiare qualcosa.

Driin-driin-driiin!

La campanella suonò sfondandomi i timpani e facendomi tornare il mal di testa << forza ragazzi scrivete il nome e consegnate >> comunicò il professore iniziando a raccoglierne alcuni, Sarah ebbe il tempo di copiare l’ultimo esercizio e poi consegnammo << sono sfinita… >> si afflosciò sulla sedia spaparanzandosi sul banco, risi << dai non fare cosi non è andata poi cosi male >> cercai di consolarla venendo ricambiata solo con uno sguardo omicida << certo facile parlare quando sei un genio con i numeri >> brontolò lei << adesso c’è educazione fisica >> << ecco peggio che mai! Non ho proprio le forze di eseguire gli esercizi kamasutrali di quel folle >> obbiettò lei << qualcosa da ridire sui miei esercizi “kamasutrali”? >> chiese il professore entrando << no signore, i suoi esercizi kamasutrali sono i migliori del mondo >> saltò sull’attenti lei << avanti scendete in palestra >>.

Subito dopo in palestra il professore iniziò a spiegarci cosa avremmo fatto quel giorno << per prima cosa riscaldatevi con 10 giri di campo, poi faremo un po’ di stretching e infine inizieremo i fondamentali di pallavolo, lavoreremo su questo sport a squadre per un bel po’, adesso iniziate a correre >> iniziammo a correre in gruppetti di quattro, spettegolavamo e parlavamo di ragazzi << parlavate di me? >> si intromise Gabriele << no, sta tranquillo >> ridemmo noi << oh giusto, voi andate dietro al professore di educazione fisica … >> ci prese in giro lui scappando subito via per non farsi picchiare << corri Gabriele corri! Se ti prendo ti distruggo! >> gli urlò rabbiosa Sarah che poi mi si accostò << allora quel ragazzo com’era? >> << quale ragazzo? >> chiesi confusa << come quale ragazzo? Questa mattina! Mi avevi detto di aver visto un ragazzo >> << come? Io per la verità credevo … >> mi sentì ancora più confusa e la testa iniziò a pulsare come un tamburo, credevo di aver sognato tutto << Liz? Sei ancora tra di noi? Deve proprio averti ammaliata se non riesci proprio a descriverlo >> sorrise lei << no ecco è che … >> la osservai, sembrava veramente convinta, forse non avevo sognato, forse mi ero solo addormentata a scuola e sognato il momento già vissuto << no ecco lui era strano, sembrava più grande di me eppure aveva un non so ché di innocente che gli dava l’aspetto di un bambino innocuo, magari era albino, capelli biondissimi quasi bianchi, occhi chiari e pelle marmorea >> dissi cercando di spiegarmi il più chiaramente possibile << e cos’era una statua? Sicura di non aver visto un fantasma? >> rise lei oltrepassandomi e correndo più velocemente, le sorrisi: forse aveva ragione magari avevo visto un fantasma … No assurdo i fantasmi non esistono.

 Stavo per completare il sesto giro quando sentii di nuovo quella sensazione, qualcuno mi fissava, tenendomi intrappolata in una gabbia di calore e sicurezza, mi voltai ed eccolo lì, il ragazzo/fantasma/sogno/nonsocomedefinirlo, era seduto sulle tribune della palestra con i gomiti appoggiati sulle ginocchia, mi guardava con fare dolce e amorevole poi mi sorrise, ricambiai timidamente poi mi parlò << dovresti stare attenta… >> eppure non si era mosso da dov'era né aveva aperto bocca, rallentai la mia corsa non capendo, era lontano eppure lo sentivo benissimo come se mi fosse accanto << devi stare attenta a dove cammini… >> << come? >> chiesi confusa << spero solo che ti svegli… >> e poi di nuovo tutto iniziò a vibrare << Liz attenta! >> sentii qualcuno urlare poi caddi a peso morto sul pavimento della palestra.
<< Santo cielo deve aver preso una brutta botta >> << si guarda li che bernoccolo le è spuntato! >> << ssssh non gridare! >> sentii diversi voci attorno a me e iniziai ad aprire gli occhi << ehi si sta svegliando >> << oh per fortuna mi stavo preoccupando! >> << mmmh ma che succede? >> chiesi abbagliata dal sole che filtrava dalla finestra << bhè hai investito il palo della porta ecco cos’è successo! >> mi rispose una << ma come hai fatto a non vederlo! >> mi prese in giro Gabriele << oh lasciatela in pace >> li rimproverò Sarah, mi misi seduta sul lettino dell’infermeria, la testa faceva male << devo aver dato una bella botta >> scherzai << decisamente! Hai un bernoccolo grande come un’ arancia! >> Sarah indicò un punto sulla mia fronte << con un po’ di ghiaccio passerà non vi preoccupate >> li rassicurai << il professore ha chiamato tua madre, è già qui, sta firmando il permesso di uscita in presidenza. Va a casa e riposati >> disse dolcemente Gabriele, annuii cercando di convincere più me stessa che gli altri, si magari avevo solo bisogno di dormire, magari nel mio letto e al sicuro dai pali delle porte …
  
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