Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: ButterflySeven    04/12/2012    3 recensioni
Cit. dal capitolo 1.
"Mi trovo qui, di fronte a te, siamo così vicini che mi basterebbe alzare un braccio per poterti toccare. Allora perché ti sento così distante?
Nel sottofondo il fischio della nave si mescola con il chiacchierio eccitato dei passeggeri dell'Astoria, intenti ad ammirare lo spettacolo delle luci colorate che si allontanano pian piano, lasciando lo spazio ad un cielo sempre più stellato, di potersi finalmente liberare della nube della città.
Mi guardo intorno spaesata, la nave ha lasciato ormai da un pezzo il porto, eppure nel mio tempo interiore mi sembra sia trascorso un solo istante. Il mio sguardo si posa nuovamente sul tuo corpo statuario. Sei veramente bello, Masumi Hayami, ma penso che sei talmente tanto abituato a sentirtelo dire, che se te lo dicessi, mi rideresti in faccia. Come sempre, del resto. Sospiro e mi decido a parlarti."
E' stata scritta prima dell'uscita del volume 47, quindi rappresenta la notte sull'Astoria come l'ho immaginata io.
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Masumi Hayami, Maya Kitajima
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 7

Da bambina, camminando per strada, vedevo tanta gente attorno a me scambiarsi dolci effusioni, allora non sapevo il significato dell’amore, ma mi rendevo conto che quei piccoli gesti come il tenersi per mano o darsi un lieve bacio, rappresentavano qualcosa di magico.
Ora non sono più una bambina, ma sento forte dentro me quello strano sentimento che mi riempiva il cuore alla vista di due innamorati, con la differenza che adesso sono io quella innamorata…
Non so di preciso da quanto tempo siamo qui, per quello che sento mi sembra sia passato un solo istante, eppure non accenniamo a staccarci. Mi sembra assurdo pensare che il nostro primo bacio sia avvenuto in maniera tanto irruenta. Per lo scenario ci siamo: c’è la luna, ci sono le stelle, siamo in una favolosa nave da crociera…
Eppure non mi infastidisce questo nostro primo approccio, tutt'altro. Forse è così che doveva andare dopotutto, era una serata che mi mandava segnali molto chiari, ma io ero troppo presa dai miei flash mentali per rendermene conto.

Quell’ardente passione che ci infiamma l’anima, si addolcisce pian piano, lasciando che le nostre bocche si assaporino in maniera più dolce. Le tue mani vagano sulla mia schiena, un brivido mi percorre, tanto da sospirare nella tua bocca. Ridi alla mia reazione e mi strigi più forte. Ora sono io che voglio esplorarti. Sciolgo l'intreccio delle mani dalla tua nuca e piano inizio ad esplorare la curva delle spalle, l’inarcarsi della schiena, la consistenza degli addominali. Stavolta sei tu a sospirare, sorrido lievemente. Non sapevo di procurarti simili reazioni.
Ci stacchiamo leggermente, senza mai interrompere il contatto visivo. Non avevo mai visto i tuoi occhi brillare così intensamente… Se guardo le stelle dietro te e poi riguardo i tuoi occhi, confondo chi sia l’uno e chi l’altro. Grazie, signore stelle, per avermi concesso un pezzo di voi…
Ora che ci siamo divisi, sembra che il resto del mondo ricompaia dal nulla. Non mi ero accorta di una musica in sottofondo, forse è appena iniziata, o forse no… Anche tu l’hai percepita, perché ti giri cercando di capirne il luogo d’origine. E’ una melodia lenta, ma infinitamente dolce… Poi si sentono le prime strofe…
*“Semplicemente perché questo amore
mi taglia nel petto e poi va dritto al cuore…”

Il tuo sguardo torna a fissarmi, sorridi in modo dolce e mi sfiori nuovamente le labbra. Quanta dolcezza in quel contatto, il mio cuore è trapassato come da una freccia… Cupido, ti fai anche tu beffe di me? Guarda che hai già scagliato la tua freccia. Ma forse, è perché solo ora sento la completezza delle nostre anime, come quella volta, nel fiume della valle dei susini. Come allora, sento le nostre anime così vicine…
“…affondano in lacrime i miei pensieri
è forte il bisogno che ho di amare te…”

A quelle parole, dai miei occhi piccole stelle cadono giù, che vengono prontamente accolte da un pianeta ormai non più sconosciuto… Prendo quella stessa mano e la porto alla mia bocca; vi è il sapore dolciastro delle mie lacrime, voglio fartelo assaggiare, così torno a baciarti.
“… l’amore che io ti darò, fa volare
più in alto del manto di nuvole che copre il sole…”

E’ li che le nostre anime si trovano, vagano insaziabili in ogni pezzo di cielo, per troppo tempo sono rimaste sole, vagavano in cerca l’uno dell’altro, senza mai trovarsi realmente.
“… e ti raggiungerò e sarò nel vento che fa incontrare
ogni attimo del tuo e del mio SENTIMENTO…”

Ti alzi piano, portandomi su con te, riallacci i nostri corpi e ondeggi piano il tuo corpo, lasciando che io ti segua.
“… le ombre che si toccano, la luce le dipingerà
preziosi desideri che stretti a me terrò,
poi ti racconterò…”

E’ così che ci ritroviamo a danzare, dopo tanto tempo, tra le note di questa dolce melodia che sa tanto di me e di te… I nostri occhi non si abbandonano mai, noto che anche dai tuoi si incanalano due piccoli fiumi, e mi emoziono ancora di più.
“… così per sempre sarai il fuoco che mi fa bruciare,
sei la lente che accende per me ogni colore…”

Sì, Masumi, ascolta bene queste parole, è la mia anima che le sta gridando, forse questa stessa melodia è frutto della magia del momento, non può essere un caso che io e te ci troviamo avvinghiati a danzare sui nostri sentimenti. Chiudo gli occhi, trasportata dalle note del piano e poggio il capo sul tuo petto, che mi appare così grande. Un forte calore proviene da lì.
“…l’amore che io ti darò, fa vibrare
I nostri due corpi al ritmo di un unico cuore…”

E lo sento il tuo cuore, lo sento correre inesorabile, pompa velocemente il sangue in tutto il tuo corpo, e ti riscalda e di riflesso riscalda anche me, brucio a contatto di quel calore…
“… e ti raggiungerò e sarò nel vento che fa incontrare
ogni attimo del tuo e del mio SENTIMENTO…”

Sì, care anime, vi siete ritrovate finalmente, non lasciatevi mai, almeno voi…
“… le ombre che si toccano, la luce le dipingerà
preziosi desideri che stretti a me terrò, poi ti racconterò…”

Care anime, donateci, almeno di riflesso, un po’ di quella felicità che sicuramente state provando, dopo esservi finalmente ritrovate… Aiutateci anche voi, amiche stelle, fate in modo che questo sogno diventi realtà, per vivere felicemente questo nostro sentimento…
“…al silenzio di candele
nelle notti per, sognare…”

Il silenzio, non ho mai sentito un silenzio tanto pieno di parole, parole non dette, è certo, ma in questa notte tutto è sogno e realtà, le due cose si sono fuse, irriconoscibili nel buio della notte, accesa dalla magia del nostro sogno… Rullo di tamburi… Mi stacco da te e ti guardo mentre piango.
“…Ah, l’amore che ci fa sentire
dolcemente così uomini, uomini, UOMINI”

E sulle note del piano, la musica si dissolve dolcemente, così com’è venuta.
Singhiozzo in maniera incontrollata, tu mi guardi con quell’espressione che sa tanto di pazzia d’amore ed io non resisto a quello sguardo… Me ne frego se mi prenderai per scema, me ne frego di quello che potrà dire Shiori, Sakurakogi, o chiunque altro. Prendo la rincorsa e mi butto tra le tue braccia, tanto forte da farti barcollare, ma è solo un attimo, poi riprendi subito l’equilibrio e mi stringi accarezzandomi i capelli. Piango sulla tua spalla, non riesco a trattenermi, eppure vorrei dirtelo, voglio dirti quello che sento. Cerco di darmi un contegno, alzo il volto dalla spalla e lo punto su di te.
-Masu…sigh…Masumi…sigh…io…- Mi guardi sorpreso, ah già… E’ la prima volta che ti chiamo per nome senza il “signor” davanti, ma non mi devo distrarre… “Agitare e colpire…” dicevano in un film sulla magia, sì, devo colpire e centrare il bersaglio, devo trovare la forza dentro me…- Masumi…io…io…-
- Ti amo, RAGAZZINA!-
Il mio cuore perde un battito, o forse più di uno. L’hai detto, non ci credo… L’hai detto sul serio, ditemi che non l’ho sognato…
- Cosa…- sono senza parole, ma voglio conferme - …che cos’hai detto?-
Mi stringi forte, poggiandomi delicatamente il capo sulla tua spalla. Mi accarezzi ancora i capelli, come a rassicurarmi, la camicia è ancora umida nel punto dove prima ho versato le mie lacrime, in effetti non ho ancora smesso di piangere. In quel punto il tuo profumo si mischia al mio, creandone uno nuovo davvero invitante… Mi avvicino e annuso meglio, non mi rendo conto che mi stai osservando con la coda dell’occhio… Ridacchi e porti le tue labbra vicine all’orecchio…
- Ho appena detto, che ti amo, ragazzina, e ti amo più di quanto tu possa immaginare…-
Spalanco gli occhi e il pianto mi si blocca (finalmente). Stacco nuovamente il volto dalla spalla e mi porto ad un soffio da te… Mi regali uno di quei sorrisi di cui solo tu sei capace e mi rendo conto della vera importanza di quelle parole. Dopo lo shock, le lacrime tornano a inondarmi (no, vi prego, lasciatemi in pace!), ma per la felicità immensa che sto provando (mi chiedo se questa non è una buona scusa da parte della mia coscienza, non sto regalando una bella immagine di me, ma infondo non mi importa, ben vengano le lacrime se corrispondono a momenti così pieni di pathos).
- Ti amo… sigh… anch’io… sigh- Riesco a malapena a dirti.
Ti afferro con più forza e anche tu lo fai… Siamo stretti in un abbraccio da mozzare il fiato, un simile abbraccio non me lo sarei immaginato nemmeno nei miei sogni più gloriosi. La vicinanza estrema dei nostri corpi riaccende quella folle passione assopitasi giusto il tempo di assimilare ciò che di bello c’è tra noi. Afferri le mie labbra, con lo stesso impeto di prima ed io ti ricambio della stessa moneta. Le mani vagano sui nostri corpi, bramose di esplorare quel mondo tutto nuovo ma sempre conosciuto. Il respiro si affanna, mi appoggi nuovamente al muro per poterti sorreggere. Sento che voglio di più, che noi vogliamo di più… Apro i primi bottoni della tua camicia, mentre le tue labbra scendono a saggiare il mio collo, quando improvvisamente sentiamo delle voci che si avvicinano pian piano. All’inizio non ci faccio caso, ho altro per la testa, sinceramente! Ma ora le sento molto vicine… Volto il capo in direzione delle voci ed anche tu le senti, perché ti stacchi svogliatamente dal mio corpo. Ti giri verso di me donandomi un ultimo bacio.
- Non qui, andiamo in camera…-
Annuisco solamente ed avvampo al significato retorico di quelle parole. Il calore nel mio corpo non cenna a diminuire, mentre lui mi prende per mano e scendiamo frettolosamente le scale. Guardo indietro e sorrido, quel luogo rimarrà segnato a vita nel mio cuore…
Mentre scendiamo, noto che ti guardi intorno come in cerca di qualcosa. Inizialmente credo che sia per via delle nostre mani unite, è normale che non voglia causare uno scandalo, ma poi capisco che non è questo di cui ti preoccupi. Ad un certo punto ti fermi e guardi in direzione di un punto particolarmente in ombra tra le mura della nave. Mi trascini in quel punto e torni a divorarmi con forza. Devo ammetterlo, non pensavo neanche lontanamente che Masumi Hayami, il freddo presidente della Daito fosse, un tipo tanto focoso.
Al suono come di una ventosa, ci stacchiamo ansimanti, mi sorridi e poggi la tua fronte sulla mia, guardandomi di striscio.
- Perdonami, ma non ho resistito –
Rido di cuore, poi mi avvicino nuovamente alle tue labbra… Ma ad un millimetro da esse mi ritraggo ed esco dal buio.
Ti faccio una tenera linguaccia e ti dico:
- Se vuoi avermi mi avrai, ma prima… Prova a prendimi!-
Gli dico iniziando a correre. Lo sento dietro di me. Ridiamo come due bambini, o forse come due adolescenti innamorati.
Poi mi raggiungi e mi afferri la vita con le tue forti braccia, senza mai smettere di ridere.
Ci guardiamo intorno e notiamo una piccola folla che ci osserva. Imbarazzata mi stacco da te, mi afferri la mano e continuiamo a camminare.
Siamo quasi all’entrata dell’atrio, quando un’ufficiale della nave si avvicina a noi.
- Lei è il signor Hayami?-
- Sì, sono io…- Risponde all’ufficiale
- C’è una chiamata per lei, è la signorina Shiori Takamiya-
Ecco come un sogno meraviglioso può frantumarsi in mille pezzi. Eccolo, il richiamo alla realtà…
- Va bene, arrivo – Poi si volta verso di me poggiando le mani sulle mie spalle scuotendomi con forza – tu aspettami qui, non azzardarti a muoverti o ti cercherò per tutta la nave, abbiamo alcune cose da chiarire –
Mi guarda con forza, ma l’amore nei suoi occhi non si è ancora spento. Cercando di darmi forza, annuisco e lo lascio correre dalla sua “fidanzata”, che rabbia!!
Nell’attesa mi appoggio alla balaustra e osservo nuovamente le stelle, la luna, il mare.
Rimugino ancora sull’accaduto, quando sento dei passi dietro di me, il sorriso si allarga, è tornato… Mi volto, ma il sorriso mi muore in gola, un lampo di terrore attraversa i miei occhi, quando vengo afferrata per la gola. Con le braccia intrappolate dietro la schiena, vengo trascinata via con forza.
Ecco che quando un sogno sembra ormai realtà, il richiamo della vita ti riporta con i piedi per terra, torni ad essere l’inutilità di sempre. Mi rendo conto che non tutti i sogni diventano realtà, la vita non è un sogno che si avvera, ma assomiglia di più a quelle tristi storie di anime irrealizzate.

Continua…

* Il testo in corsivo, è tratto da "Sentimento" di Valerio Scanu (in realtà è solo cantata da lui, testo ed arrangiamento musicale gli sono stati ceduti da altri, ecco perchè preferisco i Linkin Park, che possiedono al 100% i loro brani)
http://www.youtube.com/watch?v=BhCk9JAMpE4

NOTE:
Due anni fa, guardando con mia sorella l'edizione di amici di quell'anno, devo ammettere che sono rimasta davvero folgorata da questo testo e dall'arrangiamento musicale. Non amo particolarmente le canzoni che vengono cedute ai ragazzi dei talent, ma questa fa eccezione. Il testo è poesia allo stato puro e l'arrangiamento musicale è simile ad una ninna nanna. L'ho subito ricondotto alla storia di Maya e Masumi, così l'ho inserito appena ho potuto. Devo dire che questa è stata la mia primissima volta che ho inserito un testo musicale per esprimere il pensiero dei protagonisti, spero sia stata all'altezza!
Grazie ancora a chi mi segue, ne sono felicissima!
Alla prossima ;)

  
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