‹‹ Per sapere la risposta deve pazientare ancora un
po’ signorina Granger. Glielo spiegheremo subito ›› disse Albus Silente.
“ Niente abbracci e festa di bentornato” pensarono i gemelli.
‹‹ Hermione ? Ti senti
bene? ›› chiese la più piccola dei Weasley guardando apprensiva la sua
migliore amica che stava camminando silenziosamente verso l'ufficio del preside
che -come aveva constatato negli anni -non era un buon presagio. ‹‹Come
? Oh si certo. Mi sono appena svegliata, ho scoperto di essere svenuta, il mio
aspetto è cambiato e, come se non bastasse, sto andando nell'ufficio del
preside perché a quanto pare, le sorprese non sono finite. ›› disse la
ragazza sospirando. Ginny non riuscì a trattenersi e si fiondò tra le braccia
della grifona che ricambiò. Fred e George si scambiarono un occhiata vedendo
gli occhi della ragazza vitrei e dando una gomitata a Harry e Ron la
circondarono in un abbraccio di gruppo. Hermione sorrise e poco dopo riprese a
camminare.
‹‹ Sapete, qualsiasi cosa succeda non ne sarò dispiaciuta, ho voi e questo mi
basta. ›› Disse ancora la ragazza. ‹‹Oh si, non pensare che ora ti lasceremo in
pace, socia ›› disse George ‹‹ Non ora che abbiamo capito
come strapparti via alla biblioteca ›› aggiunse poi ‹‹ E non ora che abbiamo
visto la tua mente ingegnosa. Un talento per gli scherzi come il tuo non va
sprecato ›› concluse Fred parlando dopo tanto tempo.
I cinque ragazzi entrarono nell'ufficio e prima che qualcuno di loro potesse accorgersene,
Hermione fu circondata da due braccia esili. Una donna dai capelli scuri
raccolti in una crocchia la stava abbracciando mentre le lacrime le rigavano il
volto. Era la copia sputata di Hermione se non fosse per quei piccoli dettagli
‹‹ Jean, lasciala respirare.›› disse un uomo alto dai capelli più chiari della
donna e gli occhi verdi. Era un bell’uomo nonostante avesse oltre quarant’anni.
‹‹Oh scura cara..››
disse la donna ricomponendosi. ‹‹Mamma ? Papà ? Cosa ci fate voi due qui ? ››
chiese la grifondoro dopo essersi schiarita la gola. Tutti i presenti si
voltarono verso la ragazza, chi sorpreso, chi preoccupato e chi triste, immensamente
triste come se quello fosse un addio. ‹‹ Che ne direste se ci sedessimo tutti
quanti e.. poi discuterne ? ›› intervenne la McGranitt lanciando un occhiata di
sbieco ai gemelli che stavano giocando con un buffo oggetto sul tavolo del
preside. ‹‹ È una magnifica idea Minerva. Jean, Andrew desiderate qualcosa da
bere? Un whisky incendiario o magari un’acqua viola.. o –fece una pausa prima
di continuare –un po’ di The allo zenzero? ›› chiese il preside parlando più
alla donna che all’uomo. Jean storse il naso e scosse la testa mentre l’uomo
parve trattenere una risata. ‹‹ Non vorrei risultare scortese.. ma perché siamo
tutti noi qui ? ›› chiese ancora la riccia. Jean prese un lungo respiro ‹‹
Albus, cominci tu ? ›› il Preside si lisciò la barba e dopo aver osservato uno
ad uno gli studenti cominciò ‹‹ Come sapete molti anni fa, quando fu fondato il
Primo Ordine, ai tempi in cui Lord Voldemort era al culmine dei poteri c’è
stata una guerra. Nell’ordine c’erano molte persone di vostra conoscenza, non
serve che mi soffermi qui. Be, dovete sapere che anni prima, quando i Potter e
gli altri Malandrini frequentavano la scuola oltre a Lily Evans c’erano anche
altre ragazze che facevano parte di quella combriccola. Emmaline Vance e
Marlene McKinnon. Le altre due ragazze erano gemelle, conoscevano Lily da prima
ed erano buone amiche. I loro nomi
sono.. Talia e Monica Wilkins. ›› il preside fece una pausa per far si che i
ragazzi cominciassero a capire. Hermione si sedette composta sulla sedia
chiedendosi dove avesse già sentito quel cognome e non si riferiva a scuola
(sapeva che quelle due ragazze avevano vinto molti trofei: erano ottime
giocatrici di Quidditch, entrambe
Prefetto dato che appartenevano a case diverse e in seguito Caposcuola. Erano molto
intelligenti e ai loro tempo splendevano. Erano popolari. E un giorno aveva
anche trovato sotto un tavolo in biblioteca le loro firme incise. ‹‹ Facevano
parte dell’Ordine ? ›› chiese Harry infine. Silente annuì ‹‹ Talia era un
fenomeno, era sempre radiosa ma poi per un .. certo motivo, un disagio se n’è
andata e ha iniziato a lavorare da sola. Monica, ne fa tutt’ora parte ma ..
sotto un’altra veste e ci tiene informati sui cambiamenti del Mondo Babbano e
in caso qualcuno scopra qualcosa sul nostro mondo si occupa di modificare o
eventualmente di obliviare loro la memoria.
Ora voi vi starete chiedendo : cosa centra questo con Hermione, voi voi ? ››
chiese infine Silente. I ragazzi annuirono così Jean prese a parlare ‹‹ Mi
dispiace Hermione.. ›› sussurrò prima ‹‹
Il mio nome è Monica Jean Wilkins. –le bocche dei presenti si spalancarono
mentre Hermione rimase composta, sconcertata e avida di scoprire la verità ‹‹
Io e Tal eravamo migliori amiche, non
solo sorelle. Ci raccontavamo tutto e assieme a Lily eravamo inseparabili. Tal
faceva parte dei Corvonero mentre io dei Grifondoro tuttavia il preside all’epoca
le permise di dormire alla Torre. I nostri genitori erano finanziatori della
scuola e questo era il minimo che potesse fare il preside, o almeno secondo
lui. In ogni modo, non tutto è come sembrava fosse. Ci sono molte cose che
dovrei dirvi ma ora non sono importanti. Con gli anni, mia sorella prese a
frequentare un ragazzo, non so chi fosse, non ha mai voluto dircelo. L’unica
cosa che so è che ne era innamorata da anni.
Una volta superati i M.A.G.O. cominciammo a lavorare. Io lavoravo al
Ministero e lei era una Medimaga. Durante la prima guerra accaddero molte cose.
Molti di noi morirono, i Potter dovettero nascondersi –disse e lanciò un occhiata
amorevole a Harry –e Talia.. rimase incinta. Lo disse soltanto a me e Lily
dopodiché scappò nel mondo Babbano. Gli altri la cercarono ma io e Lily li
dissuademmo dicendo loro che volesse passare del tempo da sola. Quando nacque
la bimba, che era più o meno coetanea di Harry e Neville decise che Lily
sarebbe stata la madrina e Remus il padrino tuttavia una volta finita la
cerimonia gli modificò la memoria facendo si che dimenticasse dell’evento. Non poteva
rischiare. Due anni dopo Talia era felice, ogni tanto visitava a i Potter o gli
altri membri dell’Ordine e da quanto disse, riprese a parlare con il padre
della bambina ma non riuscii mai a scoprire chi fosse. Una sera, poco dopo la
morte di Lily e James, Talia rimase scioccata e tornò a casa piangendo. Si chiuse
in camera con la bambina per qualche giorno e non volle uscire. Remus perse il
contatto con noi, Sirius fu –da quanto ho scoperto –ingiustamente imprigionato
e Peter era morto (anche se ora scappiamo che è in libertà ed è tornato da
colui- che- non- deve-essere- nominato ). Io me ne andai dal mondo magico e
iniziai a svolgere il lavoro che faccio tutt’ora e non mi riferisco al fatto
che sia una dentista. Cambiai il mio
nome in Jean e troncai i rapporti con tutti. Conobbi Andrew e scoprii che era
un magonò. Ci sposammo e poco dopo, durante una tempesta il Patronus di Talia
venne a casa, dicendoci di raggiungerla il prima possibile. Ci materializzammo a qualche isolato da casa
sua che era protetta e una volta li la trovammo morta in una pozza di sangue. Non
scoprimmo mai chi fosse. Non potendo avere figli, prendemmo in custodia la
bambina. ›› disse Jean ‹‹ Talia era mia madre ? ›› chiese Hermione con la voce
rotta. ‹‹ Si. Mi dispiace tanto Hermione ma prima che morisse mi aveva scritto
una lettera. Sapeva che qualcuno sarebbe venuto a cercarla e aveva chiesto a me
di cambiare nome, cosa che avevo già fatto, e prendere te, di proteggerti e
nasconderti da questo mondo. ›› disse la donna singhiozzando. Hermione rimase
impassibile e abbracciò la madre, stringendola forte a se. ‹‹ Cambiammo il tuo
nome e decidemmo di tenerti all’oscuro. Modificammo il tuo aspetto e cercammo
di tenerti fuori dalla magia. Ma non ci siamo riusciti. ›› disse Andrew
accarezzando i capelli alla ragazza che gli sorrise debolmente. Era forte, non
voleva piangere. Non davanti a loro, davanti i professori e ai suoi amici. Non sapeva
cosa pensare ma non voleva mostrarsi fragile. Quante ne aveva affrontate sua
madre, Talia? E chi era suo padre ? Hermione si morse il labbro. ‹‹ Quindi
Hermione è la mia figlioccia e nessuno si è preoccupato di dirmelo ? ›› chiese
una voce. Tutti i presenti si voltarono. Remus Lupin era appoggiato al muro
guardando i ragazzi e notando lo sguardo di Hermione le sorrise. Accanto a lui
c’erano Sirius, Tonks, due auror che Harry non conosceva e Moody che avevano iperturbato la stanza e
stavano attenti che nessuno, tantomeno la Umbridge venissero a sapere di quel
fatto e soprattutto che Sirius fosse li. Remus si scompigliò i capelli e si
avvicinò a Hermione e l’abbracciò ‹‹ Dovremo riprendere un po’ il tempo perduto
non credi ? ›› le chiese facendo ridacchiare la ragazza. ‹‹ Wow. Che gran
casino.. ›› disse Tonks facendo un passo avanti e inciampando ma fortunatamente
Sirius la prese al volo. ‹‹ Mh, si. Questo è tutto.. ›› disse Jean. Allora
Silente si alzò e con un occhiata fece capire ai ragazzi che era il momento di
congedarsi.
Poco dopo
Hermione era in riva al lago seduta sotto una quercia.
I capelli le nascondevano il volto rigato dalle lacrime. Non riusciva a
crederci. Jean e Andrew non erano i suoi genitori, ma da come si erano messi d’accordo,
sarebbero venuti a Grimmalaud Place per Natale. Ora li avrebbe chiamati zia e
zio o semplicemente per nome. Non aveva una madre, aveva solo un album con sue
fotografie, alcune lettere e bigliettini che si scambiava con Jean o meglio
Monica e una fialetta con i ricordi di Jean che le aveva donato in speranza che
si facesse un’idea di chi fosse sua madre. ‹‹ Sapevo di trovarti qui. ›› disse
una voce. Fred. Era li con i capelli scompigliati e un lieve sorriso che gli
increspava le labbra. Era così bello, così ..Fred che Hermione dovette
trattenersi dal spalancare la bocca. Il ragazzo si sedette accanto a lei e le
spostò i capelli dal viso ‹‹ Non farmi mai più una cosa del genere. Mi hai
spaventato come mai è successo in vita mia. ›› sussurrò lui mentre la ragazza
gli si accoccolava sul petto. ‹‹ Grazie ›› disse solamente Hermione rimanendo
in silenzio lasciandosi accarezzare i capelli dal ragazzo che amava, nonostante
non l’avrebbe mai rivelato a nessuno (oltre a Ginny naturalmente).
Nell’ufficio del preside
Erano rimasti ancora in pochi nell’ufficio dopo che i coniugi Granger e i ragazzi se n’erano andati. ‹‹ Sono io suo padre. Non è così ?! ›› chiese una voce ad un tratto. Tutti si voltarono verso di lui. ‹‹ Si. ›› Rispose semplicemente Silente prima che l’uomo uscisse dalla stanza per andare ad osservare la figlia.
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Eccomi qui ! Spero il capitolo sia di vostro
gradimento e vi invito a lasciare un commento sul capitolo o sulla
storia in generale. Sono accette anche le critiche xD.
Ringrazio di cuore chi segue la storia e Julia_Fred Weasley, _Biancaneve_, Giorgia_HP, JoanneBlack, _LenadAvena_ , Dolores1992 e EmmaDiggory15 per aver recensito ♥
P.s. : Julia Fred Weasley, sto leggendo pian piano, ho lasciato qualche
recensione qua e la ma leggere dal telefono mi risulta difficile, mi
dispiace :$
Un bacio a tutti/e
Martinah Slytherin Horan *