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Autore: SheWritess    04/12/2012    0 recensioni
Non vorrei anticipare nulla, perchè questa storia sarà tutta una sorpresa. E' molto diversa dalle altre che ho scritto, perchè utilizzerò molti più particolari. L'argomento centrale è uno: l'amore. Ma l'amore tra chi? Si tratta di un amore complicato, ricco di intrighi, un amore da nascondere, ma un amore sincero. "Le persone dicono che non dovremmo stare insieme, troppo giovani per sapere il significato di 'per sempre'" [cit...]
Chissà, se i protagonisti riusciranno a sfuggire alle incomprensioni, alle minacce, e alle persecuzioni, per poi trovare un posto in cui nascondersi, ed essere quello che sono, facendo fiorire il loro forte amore.
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Alice and Bunny"

*El*

Non alzai neanche lo sguardo per capire chi fosse, ero ancora troppo imbarazzata.
-Potrebbe uscire un istante, Mr. Black?- chiede una voce cortesemente.
Mi sembrava di conoscere quella voce, era familiare. Alzai lo sguardo, la porta era socchiusa,riuscivo ad intravedere solo le dita del ragazzo.
Il prof si alzò violentamente, quasi innervosito e corre dal ragazzo, chiudendo la porta bruscamente.
-Iniziamo bene!-esclama Harry disgustato dagli atteggiamenti del prof.
Non rispondo, e riabbasso lo sguardo.
Afferro una matita e inizio a scarabocchiare il diario.
-Tutto apposto?-mi chiede con un tono preoccupato.
Scosta i miei capelli dal viso, e mi osserva.
I nostri sguardi si dissociano dall'entrata del prof che con un sorrisetto malizioso mi dice:
-Signorina Calder.-marcando il tone di voce sulla prima parola- se mi avessi detto che il tuo ragazzo, ti aveva trattenuta, non ti avrei messo il ritardo! Per stavolta, sei giustificata.-esclama.
L'intera classe si voltò verso me con un'aria sbalottita, Harry si osservò con un'aria dubbiosa. Incarcò le sopracciglia e aprì leggermente le labbra sul punto di iniziare a scaricarmi un'ondata di insulti. Poi prende un respiro profondo e dice:
-Cara El-si sofferma per istanti-c'è niente che dovresti dirmi? Qualcosa che dovrei sapere?-dice ad alta voce, rimproverandomi.
-Posso spiegare Harry, ti spiego dopo.-sussurro seccata nella paura di esser sentita dal prof.
-Il tuo ragazzo eh!?-insiste.
-Signor Styles!-urla il prof impaziente-bene, ho già imparato il tuo nome.-continua.
Harry zittisce all'istante, passa velocemente una mano tra i suoi folti ricci, e abbassa lo sguardo imbarazzato.

Louis? Era forse stato lui a difendermi? E perchè l'avrebbe fatto? Non sono la sua ragazza, non è il mio ragazzo. Perchè avrebbe dovuto difendermi?
Non riuscivo a spiegarmelo. Pensavo ai  suoi occhi color mare, i suoi capelli al vento così sexy, quella voce così calda e amichevole, perchè continuavo a pensare a lui?



*Harry*

Un cretino, ecco cosa sono. Mi preoccupo se arrivo in ritardo, se sta male, se mangia,se non, e lei? Lei mi ricambia in questo modo? Andando a fare la prostituta col primo che capita? E soprattutto non mi dice niente?
Io mi apro con lei, sa tutto di me. Ma è così fredda oggi! 
Se ne sta nel suo mondo con lo sguardo rivolto a terra, ogni talto guarda in alto, tenendo in mano una matita, facendo dei sorrisetti ridicoli e arricciando i capelli.
Dov'è? Non riesco a farla connettere. E' tutta per conto suo, non so cosa le succede, fà la misteriosa, e non mi rivolge la parola. Non si è mai comportata così, il che mi preoccupa.
Ma anche se volesse parlarmi, mi direbbe la verità?


*Louis*
Non so perchè lo stavo facendo, so solo che da quando ho incontrato quella ragazza me ne sono innamorato. Non riesco a togliermela dalla testa. E' stupenda, e misteriosa, mi piace. Il suo viso imbarazzato che chiede spiegazioni, il suo modo di portarsi i capelli dietro le orecchie, il suo sorriso così innoccente, la sua voce timida, questo è quello che la fa bella.
Anche se la conosco da un'ora, sento quasi di amarla.
Sono entrato la seconda ora per lei, beccandomi una valanga di rimproveri da parte del prof per aver saltato il compito della prima ora, ma .. ne è valso la pena.
L'unica cosa che spero è quella di rivederla al più presto, perchè non so come...ne perchè..ma ne sento il bisogno, e mi manca.


*El*

Le prime ore passano, e la campanella della pausa pranzo squilla alle 12.
Io ed Harry non ci rivolgiamo la parola da un pò, sembra arrabbiato, e deluso, ma allo stesso tempo sembra avere voglia di parlarmi, in privato.
Ho paura, non so cosa dirgli. Non so neanch'io perchè Louis l'avesse fatto, e non sapevo come spiegarlo ad Harry. Siamo migliori amici da otto anni, ed è sempre stato facile per me raccontargli delle mie cotte passeggere, ma questa no.. questa volta è diverso. Non è una semplice cotta questa, io sono totalmente innamorata di Louis. E non esagero, sarà stato un colpo di fulmine.
Al sentire la campanella corro via, scappo da Harry, e cerco di nascondermi tra la folla, per non esser ritrovata.
Mi intrufolo in mezzo alla gente sbadatamente, facendo quasi cadere ogni persona che sfioro.
La folla scompare, l'ansia sale. Adesso Harry potrebbe vedermi, che fare? Mi guardo intorno, e all'improvviso mi sento presa per i fianchi da dietro, da qualcuno.
Sto per urlare, ma girandomi mi accorgo della presenza di Louis.
Eccolo lì, proprio come la prima ora, col suo look impeccabile. Quel sorriso sbarazzino, e quelle mani che mostrano insicurezza dentro le sue tasche. 
Sorrido.
-Da chi scappi? Ti sta per caso inseguendo un coniglio affamato?-dice sarcasticamente aspettandosi una mia risata.
Lo persuado, e rido.
-Conigli? Mai sentito dire prima. Di solito si dice "ti stanno mica inseguendo un branco di lupi?". -chiedo io.
-Si dice.. Ma io vengo dal paese delle meraviglie. E so cosa significa essere inseguiti da un coniglio con tanta voglia di carote.-prova a dire seriamente lui, per farmi credere nella favola che si era appena inventato, ma guardandomi negli occhi ride, e perde tutto.
Rido anch'io, ha tanta fantasia.
-E tu chi saresti? Alice?- provo a dire io scherzando.
-No, sono il coniglio che insegue Alice. In questo caso la bella Alice sei tu.-dice lui poi dolcemente.
-Ma la storia non dice che...-non riesco a completare la frase che Louis mi tappa la bocca e prende a parlare.
-La storia dice..La gente dice... Noi possiamo cambiare la realtà lo sai? Mettendoci un pò di fantasia e buon umore, potremmo cambiare tutto!-esclama lui stringendomi le mani.
-Perchè oggi mi hai difesa?-cambio subito argomento presa dall'imbarazzo.
-Coniglio voleva ottenere la fiducia di Alice.-risponde subito con un sorrisetto.
-E perchè?-chiedo confusa.
-Perchè Coniglio trova Alice davvero stupenda, e vorrebbe portarsela al cena. Si chiede se lei accetterebbe.-dice dolcemente, senza smettere di sorridere.
Arrossisco, prendo fiato e rispondo.
-Alice ne sarebbe davvero grata!-esclamo io.
-Ma ad una condizione..-fà misteriosamente.
-Quale?-chiedo curiosa.
-Alice non deve mangiare Coniglio. Non lo farà, vero?-dice mettendo su un finto broncio da cane bastonato.
Cerco di trattenermi, ma scoppio a ridere senza sosta. E' così buffo il modo in cui sa sempre avere una battuta pronta.
-Non lo farà, stai tranquillo.-dico io tra una risata ed un'altra.
-Allora Coniglio sarà onorato di venirla a prenderla alle sette, direttamente a casa.- continua con un tono elegante.
-No. Non a casa, è meglio di no...-interrompo il tutto diventando seria.
-C'è qualche problema?-riacquista la serietà anche lui.
-No è che...-mi fermo abbassando lo sguardo.
-Se non va bene allora ci vediamo qui, davanti al cancello del college.- dice lui riacquistando il sorriso.
-Va benissimo!-esclamo io felice.
-Questo è il mio numero.
Ci scambiamo i numeri, poi ci separiamo, ognuno nella propria classe.




*Harry*
Ho passato l'intera ricreazione alla sua ricerca. Ma perchè lo faccio? Lei se ne sta fregando di me, eppure io ci tengo così tanto che mi preoccupo. Ma devo parlarle. Una volta per tutte.
Alle 12:45 si precipita in classe, dopo la pausa pranzo, si siede accanto a me senza neanche rivolgermi lo sguardo.
-Dobbiamo parlare.-dico seriamente cercando il suo sguardo.
-Ti ho detto va bene, ne parleremo.-risponde scorbuticamente.
-Quando? Dov'eri per la pausa pranzo? Ti ho cercata ovunque! Dovevo parlarti.-dico furioso.
-Lasciami stare,cazzo!-urla lei.
Mi si ferma il cuore all'istante.
Come..come ha potuto dirmi questo?
E' sempre stata così dolce con me, così vicina, non mi ha mai deluso. E ora? Vuole che la lasci stare? Dopo otto anni che siamo migliori amici, adesso vuole rovinare tutto per...per un nonsochè, un ragazzo? Forse, io non lo so, se lei non me lo dice.
Vorrei subito chiarire, e tornare ad essere amici come prima, ma stavolta fa troppo male. Così al finire delle lezioni, corro verso casa da solo, senza curarmi di lei, che solitamente, percorreva la strada con me.
Torno a casa, poggio a terra la tracolla, mi sfilo la giacca, e mi siedo a terra a piangere, quasi disperatamente.
All'improvviso vengo interrotto dallo squillare del telefono.
Ma dalla suoneria riconosco che non è il mio. Apro velocemente la borsa e trovo il cellulare di El.
Dice così:

"Louis ti sta chiamando, rispondi o riattacchi?"

Louis? E chi sarebbe? 

 

  
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