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Autore: grofflicious    04/12/2012    5 recensioni
"Rachel guardò quella fotografia, ancora incorniciata. Jesse le stava dando un bacio sulla guancia, mentre lei guardava l'obiettivo e sorrideva raggiante. Amore. Era tutto ciò che vedeva all'interno di quella foto. Amore puro, rosso, intenso."
Raccolta di Oneshoot St.Berry, completamente ispirate alle canzoni di " Red " il nuovo album di Taylor Swift.
Genere: Fluff, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jessie St. James, Rachel Berry | Coppie: Jessie/Rachel
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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STARLIGHT.

 

 I met Bobby Jesse on the boardwalk, summer of '45.
Pucks me up late one night, out the window
we were 17 and crazy running wild, wild. 

 

Faceva molto caldo quel pomeriggio d'estate. Era il 1945 e  come ogni anno i suoi genitori lo avevano costretto ad una vacanza familiare a Monte Carlo. Niente di più snob. Ed era così ogni anno fin da quando Jesse riusciva a ricordare. Avevano lo yacht di famiglia, facevano parte dello yacht club, erano ricchi e tutti bellissimi. Sua madre, Amanda, si vantava della sua famiglia, soprattutto dei suoi figli, come se fossero dei trofei. Bobby, il maggiore dei due fratelli St.James, diceva che era come se andasse in giro a dire " questo è il risultato delle scopate con mio marito! visto quanto ci siamo impegnati?".
Jesse rideva sempre a quella battuta. Anche in quel momento, mentre se ne stava sdraiato sotto il sole francese, ripensandoci, sorrise divertito. Poi ad un tratto, si alzò. Si stava annoiando a morte. Bobby, suo fratello, l'aveva lasciato solo per andare a corteggiare una bella ragazza dai capelli rossicci. A quanto pare era irlandese.. Jesse sapeva solo questo. 
Così, annoiato com'era, cominciò a camminare in riva al mare. 
Fu così che Jesse St.James incontrò Rachel Berry. Lei aveva perso il suo cappello di  paglia, adornato da un grazioso fiocco rosa, e lo stava rincorrendo mentre rotolava fra le onde sulla battigia. 
" Fermalo, fermalo, per favore!" gli gridò, mentre il cappello di fermava contro le caviglie del ragazzo riccioluto.
Jesse si chinò e lo raccolse, porgendolo alla ragazza ansimante per la lunga corsa.
" grazie!" gli sorrise, prendendo il capello, facendo dei respiri profondi per recuperare fiato. " Una folata di vento me lo ha fatto volare via dalla testa!"
" magari usa il fiocco per allacciartelo sotto il collo... Hai presente? come va di moda ora!" disse Jesse.
Rachel lo guardò, divertita. " Beh, grazie per il consiglio.....?" lasciò cadere la frase, come a chiedergli il suo nome.
" Jesse!" rispose il ragazzo, sorridendole.
" Io mi chiamo Rachel Berry! Grazie per aver aver salvato il mio cappello!" 
" Prego, Miss Berry." disse Jesse, facendole l'occhiolino. " sempre al vostro servizio!"

Fu l'inizio di un'estate più gradevole delle precedenti. La migliore estate della vita di Jesse. Ora aveva Rachel con la quale poter passare le sue giornate estive. Niente più ragazzine sedicenni con le tette rifatte, figlie degli altri membri dello yacht club. No, Rachel era speciale, migliore di tutte loro. E Jesse se ne innamorò in modo veloce, veloce come la folata di vento che aveva fatto volare via il cappello di Rachel il giorno del loro primo incontro. 
Ma non glielo disse mai. Continuò ad aspettare e aspettare, senza mai trovare il coraggio di rivelare il suo amore. 
Ogni notte Jesse andava a prenderla. La aiutava ad uscire dalla finestra di camera sua, che per fortuna si trovava al primo piano di una graziosa villetta a schiera che la famiglia Berry aveva affittato per le vacanze estive. 
E poi correvano, correvano più veloci del vento, verso la piccola baia a guardare la luna che si rifletteva sull'acqua, a raccontarsi i loro segreti, a fare il bagno di notte,  a vivere l'estate dei loro diciassette anni. 

 Can't remember what song it was playing 
when we walked in
the night we snuck into a yacht club party
pretending to be a duchess and a prince. 

 

Una notte di metà agosto, Jesse si presentò sotto la finestra di Rachel vestito con smoking e papillon neri. Era bello da mozzare il fiato alla fioca luce dei lampioni che arrivava da in fondo alla strada. 
" scommetto che quello che non ti serve per fare il bagno, Jesse!" disse Rachel, guardandolo. Era così affascinante. Sembrava più adulto, meno pazzo e selvaggio come amava descriverlo lei. Per la prima volta da quando si erano incontrati si ritrovò a desiderarlo. Fino ad allora, aveva guardato Jesse sotto una luce ben diversa. Lo reputava soltanto un amico. Un amico fantastico, il migliore che avesse mai avuto fino ad allora. Fino ad allora, quando le loro mani si stringevano poco prima di saltare giù dalla scogliera insieme per tuffarsi in acqua, Rachel non pensava a niente di malizioso. Fino ad allora, quando guardava Jesse bagnato nel suo costume da bagno blu come i suoi occhi, non desiderava di strapparglielo via. 
Ma quella notte, mentre le stelle brillavano alte in cielo, quando l'estate era ormai agli sgoccioli, Rachel si rese conto che tutto era cambiato. Ora desiderava Jesse. Desiderava che le stringesse la mano non solo poco prima di tuffarsi, ma per sempre. Desiderava che si togliesse quello smoking e tornasse ad indossare il suo costume blu dentro al quale era così sexy. Desiderava che non fosse solo un amico fantastico. Desiderava che fosse suo. 
Ma ovviamente, tacque. Perché certe cose sono troppo difficili da rivelare, e l'ultima cosa che Rachel desiderava era spezzare la magia di quell'estate.
Così, quando Jesse le disse di mettere un abito elegante perché si sarebbero imbucati ad una festa allo yacht club, lei non batté ciglio e si preparò.
Arrivarono al molo, e già da lontano potevano sentire la musica che proveniva dal grande yacht attraccato lì. 
Un uomo della sicurezza vigilava l'entrata, con tanto di pistola legata alla cintura dei pantaloni. 
" come facciamo?" bisbigliò Rachel, guardando Jesse.
Riconobbe che stava escogitando qualcosa dalla fossetta che si era formata in mezzo alle sue sopracciglia.
" dobbiamo fingere di essere due persone importanti." disse, infine.
" che genio, grazie per averlo detto!" fece Rachel sarcastica. " puoi dirmi qualcosa di più preciso?"
" Sì." rispose Jesse, sorridendole. " facciamo che tu sei una duchessa, e io un principe."
Rachel si tappò la bocca con una mano, soffocando una risata per non farsi sentire dall'uomo, mentre stavano nascosti dietro un gruppo di barili che contenevano chissà cosa. 
" Dai, Jesse, non ci crederanno  mai!" gli disse.
" oh, hai ragione..." fece lui, ridendo. " Beh, allora per entrare diremo il mio nome vero. Di sicuro conosce i miei genitori, loro dovrebbero essere degli invitati. Però promettimi che con gli invitati faremo finta di essere una duchessa e un principe!"
Rachel sorrise, prendendogli la mano. " okay, stramboide, affare fatto!" 

♫ I said " oh my, what a marvelous tune,
It was the best night never would forget how we moved"
The whole place was dressed to the nines 
and we were dancing, dancing
like we're made of Starlight.  

 

Alla festa riuscirono ad imbucarsi. Jesse aveva ragione, i suoi genitori erano fra gli invitati e quando l'uomo della sicurezza aveva sentito " St.James " li aveva fatti entrare pur senza chiedere loro i biglietti. 
" oh mio dio, che meraviglia..." disse Rachel, guardandosi attorno. Mai in vita sua aveva visto niente di così lussuoso. Era impensabile per lei credere che tutta quelle festa, le persone vestite tutte in tiro, i lampadari fatti da piccoli diamanti luccicanti, i camerieri, la musica, il cibo, la pista da ballo, fosse tutto dentro una nave. Era maestoso, più che incredibile.
" vieni, balliamo!" disse Jesse, sorridendole, prendendole la mano, cogliendola di sorpresa, e tirandola verso la pista da ballo. 
Ballarono in modo scoordinato, mentre la maggior parte degli invitati snob ridevano di loro. Ballarono per un sacco di tempo, senza seguire il ritmo della musica. I loro corpi si scontrarono in più di un'occasione, e poi si strusciarono, quasi si volessero provocare a vicenda. Dopotutto, ora entrambi si desideravano. A fare leva sulla loro già naturale follia, si aggiunse l'alcol. Jesse passò a Rachel un bicchiere di champagne in più di un'occasione, ma chi bevve di più, fu proprio lui. 
" E' buono!" disse, gridando nell'orecchio a Rachel.
" è vero.." disse lei, ridendo. 
" ma tu stai bevendo poco." notò lui.
" non sono assetata quanto te." scherzò Rachel.
Jesse sorrise, ma poi la sua espressione si tramutò, quando il dj cambiò genere musicale. Improvvisamente, l'atmosfera della pista da ballo divenne più intima, romantica, e le coppie cominciarono a ballare un lento, stringendosi forte.
" questa musica mi fa venire voglia di piangere." 
" non dire scemenze!" disse Rachel, ridendo. " forza, balla con me, Jesse St.James!"
Si strinse a lui, poggiando la testa contro il suo petto, cominciando a dondolarsi seguendo la dolce melodia della canzone. 
Jesse la avvolse in un goffo abbraccio, cominciando anche lui a dondolarsi leggermente sul posto. 
" non mi dimenticherò mai di questa nottata!" 
" forse sì, domani mattina non ricorderai molto." ridacchiò Rachel, restando in quella posizione.
" non sono così ubriaco." garantì Jesse, sorridendole. La scostò da se delicatamente, e le prese una mano. " andiamo a ballare fuori, vieni con me!"
Si fecero largo fra la folla, fino ad uscire fuori, alla luce delle stelle, sulla prua della nave. 

♫ oh, oh, he's talking crazy
oh, oh, dancing with me
oh, oh, we could get married
have ten kids and teach them how to dream. 

 


Jesse coinvolse Rachel in un lento, cercando di seguire il ritmo della musica che ormai sentivano solo in lontananza. C'era una leggera brezza, ma era una bellissima serata.
D'un tratto, il ragazzo cominciò a parlare, rompendo il silenzio, attirando l'attenzione di Rachel, mentre ballavano insieme.
" Sai, Rachel, potremmo sposarci!" 
Rachel lo fissò per qualche momento, prima di sorridere divertita. " ubriaco!" lo canzonò. 
" no, dico sul serio! Potremmo sposarci e avere moltissimi bambini!" 
" molti quanti?"
" dieci!"
Rachel scoppiò a ridere, nascondendo poi il viso contro il suo petto. " No, dieci sono troppi."
" Rachel, i bambini non sono mai troppi!" disse Jesse. " e potremmo insegnare loro come sognare... Come abbiamo fatto noi quest'estate!"
" E' un progetto carino, Jesse. Ma tu sei ubriaco, e queste sono cose troppo importanti. Non si possono discutere in questo modo." gli disse la ragazza, poggiandogli una mano sulla guancia, sorridendogli dolcemente.
" Come ti ho detto, non sono così ubriaco!" sostenne lui.
" oh, si che lo sei."
" ma ti amo." 
Rachel sgranò gli occhi. D'un tratto sentì il suo cuore battere a mille e le sue guance bruciare. " Jesse...sei..."
" ubriaco." annuì lui." ma domani mattina non lo sarò più, eppure continuerò ad amarti."
Con cautela, quasi avesse paura, Jesse avvicinò il suo viso a quello di Rachel e premette le labbra contro le sue. 
" è da tanto che volevo farlo..." le confessò, sussurrando contro le sue labbra.
" grazie per averlo fatto...lo volevo..." confessò anche Rachel, sorridendo, infilando una mano fra i ricci di lui.
" sul serio?"
Rachel annuì, mordendosi un labbro, sempre col sorriso. " e c'è anche un'altra cosa che voglio fare."
Sesso, ti prego, fa che sia sesso, pensò Jesse.
" cosa?"
Rachel avvicinò le labbra al suo orecchio, sussurrando " sesso."
" evvai!" esultò Jesse, facendola ridere.
" sei sempre così entusiasta quando si tratta di quest'argomento?"
" oh, andiamo... Aspettavo questo momento da due mesi! Non dovrei forse festeggiare?" 
" noto con piacere che sei tornato lucido!" ridacchiò Rachel.
" te l'avevo detto che non ero così ubriaco!" gli ricordò Jesse, sorridendole. " ma..."
" Non ci sono ma." disse la ragazza, capendo al volo. " perché ti amo anch'io."
Magari ci aveva messo un po' di più rispetto a Jesse, per realizzarlo, ma l'importante era averlo fatto, no?
E le follie che Jesse propose a Rachel si avverarono.
Si sposarono.
Ebbero dei bambini. Beh, non dieci, soltanto due. Ma badarono bene di raccontare loro la magia di quell'estate che nei loro ricordi brillava come la luce delle stelle. 


 

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♕ Fra's corner.
Mi piace questo simbolo con la coroncina :3
Vabbè, parlando di cose attinenti alla OS! Come scritto sopra, si ispira alla canzone di Taylor " Starlight " ( cliccateci sopra per ascoltarla :D ) e direi che ci stava bene un lieto fine dopo la tristezza della scorsa one shoot, che dite? 
Oh, e vorrei dedicarla tutta a Rachele, che come al solito legge in anteprima i miei lavori e mi da buoni consigli  A quanto pare questa è una delle sue preferite!
Okay, detto questo, ringrazio tutte voi che leggete e recensite ogni volta!
Scusate se vi ho fatte aspettare troppo :)
A presto,
Francesca. 

   
 
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