Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn
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Autore: Wolfgirl93    04/12/2012    2 recensioni
E' la mia prima FF ispirata a Katekyo Hitman Reborn, spero che siate clementi e che vi piaccia.
La storia è ambientata dopo la saga degli Arcobaleno.
Dal Testo:"Sembrava che ogni battaglia fosse finita, tutti gli Arcobaleno avevano ripreso la loro forma adulta e finalmente la pace era ritornata a Namimori.
Finalmente il decimo boss dei Vongola, Tsunayoshi Sawada, poteva prendersi una pausa da tutta quella storia di mafia, faide e chi più ne ha più ne metta.
Tutti i guardiani però, anche se ogni conflitto era finito, vollero restare assieme al loro boss, tutti tranne due; Mukuro Rokudo aveva lasciato l'incarico di guardiano della Nebbia alla piccola Chrome che in quei giorni se ne restava da sola nella sua tristezza. Hibari Kyoya invece se ne stava sempre a vigilare la sua amata scuola e a punire eventuali disertori che osavano disturbare la quiete di Namimori...."
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Chrome Dokuro, Kyoya Hibari, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi arrivata all'ultimo capitolo. Ringrazio tutti coloro che hanno seguito la mia storia, tutti coloro che l'hanno recensita e tutti coloro che l'anno messa fra le seguite o le preferite. Grazie di cuore a tutti. Spero che anche questo capitolo vi piaccia. Come sempre, buona lettura ^^

Nuvola bianca

 

Tsuna e Gokudera era concentrati a mandare sms ai loro amici, era da qualche mese che non vedevano gli altri e adesso avevano deciso di fare una piccola riunione per poter incontrare. Avrebbe invitato solo i guardiani e adesso stavano provvedendo ad avvertirli tutti.
“Non vedo l'ora di rivedere gli altri.” Pigolò il castano raggiante, in quei dieci anni era cresciuto, eppure il suo essere un eterno bambino non era mai cambiato. I capelli gli erano cresciuti fin sotto le spalle e lui aveva deciso di volerli lasciare così; la stessa cosa era successa anche al suo ragazzo: Gokudera era diventato decisamente troppo alto e doveva ammettere che era anche diventato fin troppo bello per credere che fosse il suo fidanzato.
“Sì, sarà bello incontrare tutti di nuovo.” Disse tranquillo il guardiano che sorrise nel vedere l'espressione dolce e gioiosa del suo boss.
“Finito! Finalmente ho inviato i messaggi a tutti.” Urlò Tsuna esuberante.
Il guardiano della tempesta gli scompigliò i capelli e poi sorrise “Non cambierai mai tu, sarai sempre il mio Tsunayoshi dolce e bambino.” Sussurrò dolcemente prima di baciare l'altro.

Le loro labbra restarono a stretto contatto per alcuni minuti, dopodiché il castano interruppe quel contatto bisognoso di aria. “Ti amo.” Sussurrò con le guance e le labbra gonfie per quel bacio.
“Ti amo anch'io.” Disse di rimando Gokudera stringendo a se il suo boss.

Chrome se ne stava seduta su una poltrona, accanto a lei come sempre vi era Mukurou che in quegli anni era cresciuto.
“E' arrivato un messaggio da Tsunayoshi.” Esordì Hibari entrando nel salotto, la ragazza si voltò incontrando gli occhi grigi dell'altro. Era davvero cambiato, se prima doveva mettersi sulle punte per poterlo baciare, adesso doveva di certo prendere una scaletta.
“E cosa dice?” Chiese la ragazza, anche lei cambiata, i capelli lunghi le ricoprivano le spalle e la lunga frangia le copriva l'occhio destro.
“Vuole fare una riunione con tutti noi guardiani.” Disse prima di essere sovrastato da una voce squillante.
“Zio Tsu, andiamo da zio Tsu.” Disse un bambino moro entrando correndo nel salotto.
“Non correre Nowaki. Sì andiamo da zio Tsu.” Disse la mamma del piccolo alzandosi a fatica dalla poltrona.
In pochi secondi Hibari fu vicino a lei aiutandola a mettersi in piedi. “Sicura di farcela?” Chiese accarezzando il pancione tondo della ragazza.
“Certo, ho camminato sempre anche con Nowaki e ora con lei non cambierà nulla.” Spiegò la guardiana sorridendo.
“Nowaki è un maschio e quindi più forte, Nagi invece è una femminuccia.” Hibari aveva insistito fino alla fine per dare quel nome alla bambina. Quando lo aveva detto a Chrome, quest'ultima si era messa a piangere mormorando un “Grazie” sommesso.
“Amma?” Nowaki si avvicinò alla mamma e allungò le manine verso di lei, con un sorriso dolce la ragazza prese il piccolo fra le braccia.
“Nowaki, la mamma è stanca, deve già tenere la tua sorellina. Vieni in braccio a papà.” Disse Hibari guardando i due.
“Non preoccuparti, Kyoya.” Sussurrò dolcemente la ragazza posando un bacio sulla fronte del piccolo. Nowaki aveva quattro anni ed era del tutto identico al padre, l'unica cosa che aveva preso dalla madre era il colore degli occhi: color ametista.
“Mando un messaggio a Tsunayoshi, gli dico che ci saremo.” Disse Hibari prendendo in mano il cellulare, non riuscì a scrivere nemmeno mezzo messaggio che fu interrotto dalle labbra di Chrome che reclamavano le sue. “Ti amo.” Sussurrò quest'ultima contro le sue labbra.
Il ragazzo sorrise dolcemente e poi strinse fra le braccia la ragazza e il piccolo “Vi amo anch'io.”

 

Chrome stava cercando di mettersi il suo solito completo nero, ma con il pancione le era alquanto impossibile; per questo aveva optato per un paio di pantaloni pre-maman e una normale maglia.
Appena lei fu pronta si dedicò al piccolo Nowaki che vestì con un completo nero con tanto di cravatta del medesimo colore. “Sei bellissimo amore mio.” Sussurrò dolcemente la ragazza baciando il figlioletto sulla guancia, in tutta risposta il piccolo le fece un grande sorriso. “Andiamo a vedere se papà e pronto.” Disse Chrome prendendo la manina del piccolo e conducendolo con se nella stanza dove Hibari si stava vestendo. “Sei pronto?” Chiese dolcemente Chrome e sorrise nel vederlo sempre impacciato con il nodo della cravatta.
“Posso andare a giocare a palla?” Chiese il piccolo facendo voltare i due genitori verso di lui, entrambi annuirono “Non ti sporcare.” Dissero assieme i due.
“Non riesci ancora ad allacciarti la cravatta?” Scherzò la ragazza avvicinandosi ad Hibari, sorridendo gliela slacciò e poi gliela rimise facendo, come sempre, un nodo perfetto.
“Cosa farei senza di te?” Sussurrò il ragazzo stringendola dolcemente a se. Chrome sorride dolcemente e poi posò le labbra su quelle del moro “Saresti perso senza di me.” Disse la ragazza sorridendo.
Con un unico movimento Hibari si abbassò fino al ventre di Chrome e dopo averle alzato la maglia posò un bacio sul suo pancione gravido “Ciao piccola Nagi.” Sussurrò dolcemente prima di dare un ennesimo bacio sul ventre della ragazza. “Ti amo, no anzi, vi amo.” Sussurrò il ragazza prima di alzarsi e baciare la guardiana, quest'ultima sorrise e dopo averlo preso per mano uscì con lui dalla stanza per andare nel salotto a prendere il piccolo che giocava.
I tre uscirono di casa e Chrome alzò gli occhi al cielo, quel pomeriggio il cielo era chiaro e delle nuvole bianche era sparse per il cielo limpido; le sfuggì un sorriso e poi prese la mano del ragazzo. Il suo guardiano della nuvola era cambiato, da nuvola scura e solitaria era diventata una nuvola bianca che ama giocare nel cielo.

   
 
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