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Autore: I am a Promise    04/12/2012    1 recensioni
Chi vi dice che le relazioni su facebook sono sempre false?
Heaven ha trovato il modo per dimostrare il contrario.
Tratto da una storia realmente accaduta.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 3.

Passò un mese da quella sera.
Justin si rivelò un amico veramente speciale.
Era sempre accanto a me e faceva di tutto per farmi sorridere.
Pensai di avere una cotta per lui in un momento, poi cancellai quel pensiero dalla mia mente, non avrei voluto mai  più soffrire per amore.
-Buongiorno panda, come hai dormito?- quella mattina fu Justin a svegliarmi.
Mi baciò una guancia e tutto d’un tratto immaginai il mio viso viola per l’imbarazzo.
Spaventata,  mi sedetti sul letto con la schiena appoggiata alla testiera del letto.
-Che c’è? Qualcosa non va?- sorrise.
Dio, il suo sorriso mi metteva a disagio. Era perfetto, anche troppo, forse.
- N-no.. è che..- balbettai -insomma, dov’è mia madre?- sbottai.
-E’ andata a lavorare prima. Mi ha detto di svegliarti come fa lei, e pensavo che facesse così!- mi guardò perplesso.
-No, mia madre ha una tattica: prima mi alza dolcemente, poi, dato che non mi sveglio, mi scuote energicamente e, quando vede che mi oppongo, mi spinge giù. Semplice, no?- gli spiegai.
Lui mi guardò con aria sbalordita e fece per parlare, ma poi si bloccò, perciò quella che dovette proferire parola fui io.
-Senti,  io ho fame, che ne dici di uscire da camera mia o ti ci devo fiondare fuori a calci in culo?- sentendo le mie parole Justin scoppiò a ridere e, in men che non si dica, lo fiondai fuori dalla mia camera con uno spintone.
mi vestii e uscii dalla camera.
Appena scesi in cucina vidi dei pancake fumanti sulla tavola e mia madre dietro che sorrideva compiaciuta alla vista della mia faccia.
-Buongiorno amore, spero abbia avuto un buon risveglio.-  sbottò mia madre facendo l’occhiolino a Justin.
Quei due non me la raccontavano giusta.
-Come? Justin mi ha detto che tu eri..-
-Eri andata a prendere gli ingredienti per i pancake.- Justin mi interruppe.
-Justin, che cazzo stai dicendo?- sbottai.
-Heaven Margarita Parks! Questo linguaggio?- urlò mia madre.
-Si, si, ok. Comunque che sta succedendo?- vidi mia madre e Justin fissarsi in continuazione e quest’ultimo sembrò mangiarsi mia madre con lo sguardo.
-Ehm.. si, cioè..- balbettò Justin.
-Si, dai, ho capito. Vado a mangiare da Arnold, ci vediamo dopo.- presi i soldi e li misi nella borsa, poi, acceso il cellulare, uscii di casa più furiosa che mai inviando un sms a Malcolm.
Quanto mi mancava.
Non lo sentivo da due settimane e Dio solo sa il perché.
Il mio polso venne bloccato da qualcosa, o meglio, qualcuno.
Finii di scrivere il messaggio e mi voltai.
Presto fui invasa da delle braccia.
Braccia forti che non intendevano lasciarmi andare.
-Justin, ehm.. che stai facendo?- gli domandai.
Lui si staccò dall’abbraccio e mi guardò quasi shockato.
Mi scaraventò alla sua destra e corse via.
Ed ora che avevo fatto?
Nel frattempo Malcolm mi rispose.
“Piccola, credimi, ti sono stato più vicino di quanto tu non possa mai immaginare.”
Non potevo crederci.
Justin era scappato senza dire una parola.
Ma aspetta, il messaggio di Malcolm!
Risponderò prima o poi, credo.
Rimasi davanti a casa mia per qualche minuto, giusto il tempo di aspettare che il mio stomaco mi dicesse “Vuoi muovere quelle fottute gambe e riempirmi o devo fare tutto da solo?”
Corsi da Arnold e vidi una ragazza che mentre mi fissava annuiva.
-Scusami, devi rimanere lì ad annuire come se avessi visto la tua preda o prendi il mio ordine?- gridai abbastanza irritata.
Lei scosse la testa velocemente e mi sorrise.
Che cazzo aveva ora?
-Scusami tu, il tuo ordine è già stato preso. In quel tavolo col cartellino ‘RISERVATO’ c’è tutto quanto, è stato già pagato tutto quanto, tu devi solo gustare la tua colazione!- rispose lei con un sorriso a trecentoventiquattro denti.
Mi sedetti al tavolo con gli occhi di tutti addosso.
Mi controllai allo specchio: no, non avevo nulla tra i denti, né avevo le ascelle pezzate o altre cose imbarazzanti.
Ma allora perché cazzo mi fissavano tutti?
Finii la mia colazione e feci per andarmene, quando, per la seconda volta, qualcuno mi bloccò il polso.
Era Justin.
Di nuovo.
-Allora, fammi indovinare, adesso mi abbracci e te ne vai di nuo..- non finii la frase perché le mie labbra vennero sigillate.
Solo dopo qualche istante capii ciò che stava succedendo.
Le mie labbra erano serrate dalle sue.
Mi stava baciando.
Subito dopo allontanò il mio viso dal suo.
Mi ha lasciato un leggero, soffice, innocuo bacio a stampo.
Questa volta fui io a scappare.
Inviai in fretta un messaggio a Malcolm.

Justin’s Pov.

Heaven dopo il bacio mi guardò negli occhi e scappò.
Mi sembrava sull’orlo di un pianto isterico.
Il trillo del mio cellulare bloccò tutti i miei pensieri.
‘Oddip, non sai cje mi è sucxessp.’
Poi squillò di nuovo.
‘Oddio, non sai che mi è successo*, scusami.’
Sorrisi. Sembrava così dolce nonostante non la vedessi in viso.
O almeno, l’avevo vista tre secondi prima, ma aveva un’aria triste e disperata.
‘LOL, tranquilla piccola, respira e raccontami.’
Il ragazzo che mi piace..mi ha appena baciata.
Oddio.
Le piacevo.
Io piacevo a Heaven.
‘E tu come hai reagito?’
‘Oh..mi sento uno schifo per questo. Ho preso e me ne sono andata correndo. Lui ci sarà rimasto malissimo. Il fatto è che io sono confusa.’
‘In che senso scusa?’
‘Nel senso che..mi piaci, Malcolm. E non sentirti per queste due settimane per me è stato come alloggiare all’inferno. Ma Justin (il mio vicino) è il mio migliore amico ed è sa un po’ che credevo mi piacesse..
ora ne ho la conferma..’
MERDA.
A lei piacevo io ed un’altra persona, che sarei io.
Ok, da dire è strano, ma arrivateci.
Che potevo fare?
Insomma, lei ancora non sapeva che Malcolm ero io!
‘Io ti piaccio?’
‘Si, Malcolm, anche tanto. Non sapevo come dirtelo ed ora il bacio con Justin mi ha confusa ancora di più.’
MERDA. MERDA.
‘Si, dai, posso capirti, ora devo andare, scusami, ci sentiamo :)’

Heaven’s Pov.

Non potevo crederci.
Ho detto a Malcolm quel che provavo sia per lui che per Justin.
Arrivai a casa in lacrime e mi fiondai alla finestra.
Vidi una figura familiare: Justin.
Aveva un’aria incredibilmente avvilita, si toccava i capelli ogni tre secondi e sbuffava.
Passò davanti a casa mia e si fermò, vidi una lacrima solcargli il viso mentre se ne andava.
Sono stata una stupida.

 
 
 
 
 

PERDONATEMI, PER FAVORE.
Vi chiedo per favore di perdonarmi, lo so, non aggiorno da una settimana e mezzo, ma non sono riuscita a scrivere per un po’ a causa della scuola.
Aggiornerò molto tardi, vi avviso, ho dei problemi con lo studio e mi sto facendo trascinare troppo da efp.
Sono MORTIFICATA.
Cercate di capirmi, su.
Spero vi piaccia questa specie di cosa chiamata capitolo.
Ne approfitto per ringraziare tutti quelli che hanno messo la mia storia tra le preferite, vi chiedo solo di aggiungerla anche nelle seguite se non vi spiace:

alohadrew
Francesca J MF
justinshake_
xrunawaywithme
Grazie anche a Chiara_Biebs che ha messo la mia storia nelle seguite.
E a Francesca J MF che ha anche messo la storia nelle ricordate.
Un grazie immenso va a chi recensisce.
Per favore, pubblicizzatemi e recensite, ci tengo davvero alla vostra opinione.

Un bacione.
Den’z.

   
 
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