Dopo taaaaaaaaaaaaaanto
tempo…rieccomi!!!
Mi stra-scuso con tutte le Ecchan-fan e con
coloro che seguono la storia, ma tra le verifiche di fine anno, tutte le
interrogazioni e le vacanze…sono rimasta un po’ (molto…^^) indietro col
lavoro…perdonooooo!!!
Tra l’altro sono passata anche per il
“blocco dello scrittore”…O_O’
Bene! The show
must go on!!! XD
(Alleluja! Dopo decenni ci si rivede!!!
ndEnvy) (Oh
Envy!!! Mi sei mancato!!!^^
ndAly) (Si…bene saltiamo i convenevoli e passiamo alla storia!!! *__*
bwahaha…ndEnvy) (… -.- ndAly) ( *_* ndEnvy)
Complicazioni
Paura.
Paura immensa di perdere ciò a cui più
tengo.
Per cosa poi…?
Complicazioni…assurde ed insensate
complicazioni.
***
Il laboratorio si era animato di un insano
via vai, chi prendeva libri spropositatamente grandi in cerca di un rimedio, chi
portava l’acqua, chi…chi era in preda al panico.
“Envy…senti forse non é il momento più
adatto, ma volev…” iniziò Greed.
“Taci. No, non è il momento. Vattene.”
Rispose acido Envy.
Greed non potè che obbedire… e chi poteva
biasimarlo? Pain stava lì, ora in preda a convulsioni ed ora immobile e
fredda.
[Credeva di morire.]
“Cos’è successo di preciso?” Lust cercava
di ottenere più informazioni possibili da Greed, dato che Envy era
inavvicinabile.
“Credo… credo abbia assunto troppa pietra
rossa. Un container è rotto, giù nei sotterranei, e lei si trovava li. Si, deve
aver assunto troppa pietra…”
Greed era in preda ai sensi di
colpa.
Lust si dannava per un rimedio, correva
avanti e indietro con dei gran libroni.
Gluttony stava in un angolino a fissare la
scena, spaventato.
Envy. Oh, si… il nostro Envy non era mai
stato più terrorizzato che in quel momento.
Tremava.
Gli mancava l’aria.
Non poteva che starle accanto, tenerle la
mano e sussurrarle all’orecchio che ce l’avrebbe fatta… in un modo o
nell’altro.
***
Era tutto bianco.
Tutto luminoso.
Troppo luminoso,
maledizione!
Non riusciva a vedere
niente.
Non poteva che portare la mano al viso
coprendolo, cercando di sbirciare qualcosa tra le
dita.
E tutto solo per intravedere un’infinita
distesa di bianco.
***
Pain era rigida e fredda, immobile, solo il
respiro affannoso e il placido pulsare del cuore assicuravano ad Envy che fosse
ancora “viva”.
Si, perché viva non era… morta nemmeno, e
allora cos’era? Cos’erano tutti loro?
Sfide al giudizio di che da e toglie la
vita?
Scherzi della natura?
Erano homunculus, non trovavano altra
definizione.
“Non stare li impalato maledizione!!! Vieni
qui e aiutami!” Lust gridava contro un’alquanto sperduto
Greed.
“S-si arrivo…”
Al momento il caro Greed si sentiva come
divorare dall’interno da una sensazione di colpevolezza, la colpa era sua, sua!
Se non avesse fatto il cretino per provocare Envy tutto ciò non sarebbe mai
accaduto.
***
Il bagliore si era attenuato un pochino,
tanto da consentire alla ragazza di distinguere delle figure non lontano da
lei.
Doveva
avvicinarsi?
Erano pericolose?
Ma soprattutto…chi erano?
***
“Tks…non c’è scritto un bel niente in
questi maledetti libri…”
Biascicò Lust portando una mano alla
tempia.
C’erano almeno sei libri accatastati sul
tavolo, e di notevole grandezza per giunta, nessuno conteneva informazioni
utili.
“Lust… Perché Envy non ci aiuta?” Gluttony
si era avvicinato timoroso a Lust.
“Envy…non credo che possa essere d’aiuto al
momento.” Spiegò la donna.
Il ragazzo era sempre stato accanto a Pain,
non si era allontanato per un secondo, tenendole saldamente la gracile e fredda
mano, sperava che potesse servire a qualcosa.
“Sono sicuro che ce la farai…non può finire
tutto così…!” Envy usava le parole forse più per rassicurarsi che per
rassicurare Pain, lei non lo poteva sentire.
Era successo tutto troppo in fretta, attimi
sfuggenti.
Una storia nata da poco e quasi stroncata
dalla stessa cosa che l’aveva fatta nascere.
[E’ la pietra rossa.]
Elemento introvabile in natura, mistico,
terribile.
Capace di dare la vita… e di
toglierla?
Che fosse questa la punizione di chi da e
toglie la vita?
[Ti sei impiccato con le tue stesse
mani]
Stupido. Si sentiva un grande stupido per
tutto quello che aveva fatto.
“Ci servono altri compagni, trova degli
umani adatti al cambiamento in homunculus…”
Gli aveva detto a suo tempo
Lust.
“Mi divertirò molto a spiare questi
sciocchi umani…!”
Ripensandoci si sentiva ancora più
stupido.
“Bene…ho finalmente trovato un’umana che
vuole morire! Tks! Che stupidi gli umani…Ahahahahaha…perché non darle una
mano?”
Rideva, rideva, rideva di
lei.
[E qualcosa iniziava a crescere
dentro.]
“Posso ucciderla io, eh Lust? Sarà molto
divertente…”
[Quel qualcosa
cresceva…]
“Stupida ragazzina, vedrai quanto è bella
la morte…”
[Cresceva troppo.]
“Avanti, voglio solo
ucciderti…!”
[Saturazione.]
“…morta.”
[Qualcosa esplodeva.]
“…L’ho uccisa io, l’ho condannata io a
tutto questo.”
[E fa male]
“L’ho uccisa due
volte.”
[…]
***
Alice si avvicinò alle strane
figure.
Non erano ben
definite.
Erano ombre.
“Chi siete?”
“Noi non siamo”
La ragazza non
capiva.
***
“Lust!!! LUST!!! Non va affatto bene
qui!”
Greed stava monitorando lo stato di Pain,
peggiorava.
“Non si sente quasi più il cuore!” Spiegava
Greed preoccupato.
“Sta...sta…”
Envy pareva più pallido del
solito.
“Lei…”
Sudava freddo.
“…”
Non voleva dirlo
[Tum…Tum……Tum………]
[Tum................................]
[........................................]
“E’ morta.“
Sguardo fisso su quel corpicino
esanime.
Non poteva crederci.
[Stupide…stupidissime
complicazioni]
“Non è possibile…un homunculus non può
morire così!” Greed era esterrefatto.
“Lei non era come noi.” Iniziò
Envy.
Si asciugò una
lacrima.
“Non lo è mai
stata...”
Un'altra.
“…e non lo poteva
essere.”
***
“E allora cosa
siete?”
“Noi non siamo mai stati e niente
saremo”
Il bianco iniziava a
brillare.
“Cosa ci faccio
qui?”
“Niente, come
noi.”
Il bagliore la costrinse a riportare la
mano al viso.
***
Niente più lacrime.
Solo cattiveria.
Oh, la sua cara e dolce
invidia.
Aveva voglia di
distruggere.
Sangue.
Sangue e morte erano quello che voleva
vedere.
[Accetta quello che sei, tu non puoi
cambiare.]
“Non aspettatemi.”
Così dicendo Envy lasciò il laboratorio:
andava in cerca di distruzione.
[Nulla eri e nulla resti, né vivo né morto,
tu sei solo questo.]
Boati di terrore.
Esplosioni e morte.
Sangue d’innocenti.
[La cattiveria, sarà questa l’unica strada
che percorrerai.]
Morte.
Morte.
Morte.
[Invidia i vivi e le loro emozioni, perché
mai ne potrai provare una.]
Ansimava.
Rasa al suolo la città l’homunculus si
buttò a terra.
“Ahahahahahahahahahahahahahaha!!!”
Insana, una risata da far gelare il sangue
nelle vene.
“Ahahahahahaha…Tks! E che ha bisogno di
sentimenti???!!! Puah! Io sto bene, sto benissimo così!!!”
[Crogiolati nella tua perfidia, sarà tutto
quello che avrai.]
“No…non fa per me provare emozioni…quello
che mi fa star bene è vedere morte! Morte e sofferenza!!!”
Ansimava, eccitato dal
sangue.
[Immonda creatura, tu che non dovresti
esistere.]
“Io sto bene…sto
bene…”
[Da come lo ripeti, sembri volertene
convincere, sai?]
“…Benissimo…”
[Plick]
“…Maledetti umani…”
[Plick]
“E maledetti i loro stupidi
sentimenti!”
[Plick]
Allora perché stai piangendo,
stupido?
***
Alice iniziò a studiare il
luogo.
Ovunque c’era
bianco.
Ma guardando bene c’erano anche delle
sagome.
Le stesse di
prima.
Ce n’erano di
più.
***
Scene pietosa.
Città ridotta ad un cumulo di macerie,
morti, sangue, e lui.
Si, quell’immonda
creatura.
Steso li, in mezzo alla distruzione, che
rideva cercando di fermare quelle lacrime che tanto lo
infastidivano.
[No scemo, tu hai bisogno di
lei.]
D’un tratto…
“E’ morta.”
Envy aveva
razionalizzato.
“Morta.”
Ed è brutto essere pienamente consapevoli
di una cosa tanto triste.
Le lacrime avevano un
senso.
E non intendeva
fermarle.
***
Un tuffo al cuore
“Sono…sono
morta?”
“Tu morta lo eri già, qui inizia la tua
punizione.”
“Punizione?”
“Hai sfidato il creatore, hai sfidato la
vita, ti aspetta una punizione.”
Davvero
inquietante.
***
Chi piange.
Chi si rassegna.
Chi è morto ma
respira.
Chi è morta e deve essere punita per aver
respirato ancora.
***
“Hai desiderato la
morte?”
“Beh…”
“Sei morta per rinascere sottoforma di ciò
che non dovrebbe essere?”
“Ma io…”
“Colpevole”
“Cosa…?”
“Mille anni di punizione per
iniziare.”
“…”
***
Envy, tu stai
soffrendo.
Alice, la tua sofferenza inizia da
ora.
No, Envy, non ci puoi fare niente
.
No, Alice, non ci puoi fare niente.
Invidia il suo
dolore.
Soffri per la tua
invidia.
[Se fossi un
homunculus?]
Accetto di esserlo.
Non vorrei esserlo
stata.
Fine
Mamma mia!
Fine. Ç__ç
Mi stra-scuso ancora con tutti *me tapina*,
ma alla fine sono riuscita a concludere la fic.
Un po’ tragica?
Credo che gli homunculus siano condannati a
non essere felici, un po’ utopistico.
Povero Envy ç_ç
Beh…che
dire…Recensite!!!
Accettasi cazziatoni per la mia
lentezza^^
Alla prossima fic con il mio tttenerissio
Envy!!!
Owari^^
Aly_Chan92