[ Gohan si spostò per andare alla tavolata con tutte le bevande, ma non si
accorse che una luce puntava su di lui.
Videl era seduta su una sedia, appoggiata completamente allo schienale.
Respirava lentamente e profondamente, felice di essere andata a quella festa.
Ma con gli occhi chiusi, neanche lei si era accorta di una luce che puntava sul
suo visino rilassato… ]
Nessuno dei due ragazzi si era accorto dell’improvvisa
luce biancastra che li illuminava. Senza rendersene conto, tutti e due si
trovarono catapultati sul palco miniaturizzato creato per l’occasione con una
decina di panche di legno. Davanti a loro, degli schermi piatti neri.
<< Ed ora, il Karaoke! Karaoke per i nostri
Gohan e Videl! >> Disse un ragazzo con un buffo cappello da clown verde e
rosso. Poi si avvicinò ai due ragazzi e sussurrò loro: << Un giorno mi
ringrazierete… o forse no. >> Sorrise, alzò una mano e fece partire una
base.
<< Beh… tieni. >> Disse Gohan in un
sussurro, porgendo a Videl un bicchiere con del liquido rossastro dentro. Lei
lo prese e lo posò a terra. Di certo non era la sua preoccupazione principale.
Improvvisamente gli schermi si colorarono e comparvero
delle parole. Le prime battute erano di Gohan, che cominciò a cantare.
Living in my own world
Didn’t understand
That anything can happen
When you take a chance
Guardò speranzoso Videl, che però non accennava a
cantare. Aveva sempre cantato lei, ovunque e non capiva quella sensazione.
Forse erano i suoi compagni che la osservavano? Forse erano solo i suoi
compagni? O forse ancora era Gohan, che la faceva sentire strana. Ma doveva
decidere in fretta cosa fare, perché stava per toccare a lei…
Gohan continuava a fissarla, quando decise che non
avrebbe cantato. Stava per scendere, quando una voce dolce lo fermò. Videl sospirò,
ora toccava a lei.
I never believed in
What I culden’t see
I never open my heart
To all the possibilities
Era sempre stata fredda con i ragazzi, non aveva mai
aperto il suo cuore… ma quella notte… quella notte era nato qualcosa… qualcosa
di nuovo.
I know
That something has changed
Never felt this way
And right here tonight
Già, quella notte… stava nascendo qualcosa… qualcosa
di nuovo… qualcosa di bello…
This could be the start
Of something new
It feels so right
To be here with you
And now
Looking in your eyes
I feel in my heart
The start of something new
Ora sorridevano. Potevano farcela insieme. Insieme.
Nessuno se lo sarebbe mai immaginato che due ragazzi così… belli ed
intelligenti… potessero cantare così in sintonia…
Erano favolosi insieme. Non solo Videl, con gli occhi
di ghiaccio e la forza di un maschio, e non solo Gohan, con il fisico da
guerriero e gli occhi magnetici. Insieme, semplicemente. Da amici, fidanzati,
coniugi… solo insieme.
Now how’d to ever thought that
We’d both be here tonight
And the world looks so much brighter
With you by my side
I know
That something has changed
I never felt this way
I know it for real
Nessuno ci poteva credere. Cantavano, decisi.
Divertendosi a intonare giustamente. Erano perfetti. Ridevano e si spintonavano
quasi.
This could be the start
Of something new
It feels so right
To be here with you
And now
Looking in your eyes
I feel in my heart
The start of something new
Gohan rise. Ormai l’aveva imparata quella canzone. La loro
canzone.
I never knew that it could it happen
Till it happen to me
I didn’t know it before
But now, it’s easy to see
Videl si portò il microfono alla bocca e cantò a
squarciagola… movendosi a tempo. Era entrata in lei quella canzone. Quelle
note, la possedevano.
It’s the start
Of something new
It feels so right
To be here with you
And now
I feel in my heart
That it’s the start
Of something new
It feels so right
To be here with you
And now
I feel in my heart
The start of something new
Start of something new
The start of something new
La canzone finì tra gli assordanti applausi del
pubblico sudentesco, rimasto a bocca aperta.
Alcuni urlavano: << Bis! Bis! >>, altri
battevano solo le mani. Videl e Gohan si guardarono negli occhi e si sorrisero.
Sia per uno che per l’altra, quella cavolo di canzonetta aveva significato
qualcosa.
Videl stava per scendere dal palco, quando una mano la
bloccò. Gohan la stava fissando e l’aveva riportata su quelle panche. Intanto,
era arrivato anche il ragazzo con il cappello da clown.
<< Allora… che mi dice la coppia meglio
assortita della scuola? >> Chiese, passando il microfono a Videl.
<< Beh, per prima cosa che non siamo una coppia,
per seconda che mi sono divertita a cantare questa sera. Poi non so il mio
cavaliere. >> Passò il microfono a Gohan.
<< Mi sono divertito anche io, e ribadisco il
concetto. Noi due, non stiamo insieme. >> Sorrise, ripose il microfono al
ragazzo, e scese dalle panche, aiutando anche Videl.
<< AAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHH Videl!!!!!!
Sei stata grandiosaaaaaa! >> Kyra le corse in contro e la abbracciò
forte. Chris si avvicinò cautamente e si complimentò prima con Videl, e poi con
Gohan.
<< Bravi, siete stati bravissimi. >>
Disse, porgendo la mano a Videl, che la afferrò sorridente. Poi si ricordò
della bibita sul palco. Si staccò Kyra di dosso e si avviò alle panche per
prendere il bicchiere. Non ne vedeva l’utilità, ma sapeva che era importante.
Lo prese e se lo portò alla bocca. Sentì che era umido. Qualcuno aveva bevuto
dal suo bicchiere nel suo stesso punto. È stato Gohan a bere?
La prospettiva di un bacio indiretto con Gohan la fece arrossire
spaventosamente. Prima di tornare dagli altri, aspettò di essere sicura di
esser tornata rosea. Sorrise e si trascinò dai suoi amici ma una mano la
bloccò. Sì
che palle. Ma non potete semplicemente chiamarmi? Si girò e vide di nuovo
quella faccia da scimmia di Shin.
<< Miseriaccia, mi lasci in pace Shin?!?!
>> Urlò, strattonando la mano.
<< No, Videl, finché non mi baci e finché non mi
dirai che mi ami. >> Rispose tenendo la presa ferma.
<< Lasciami Shin. >> Lui scosse la testa.
La ragazza sentiva che le si stava appannando la vista. Si stava arrabbiando.
<< Lasciami. Ho detto. Lasciami. >> Ripetè
nervosamente, con il capo chino. Sentiva qualcosa nascere dentro di lei,
crescere. Stava per esplodere e lo sapeva. Shin la osservava. Il polso della
ragazza stava diventando bollente. Che le stava succedendo?? Nessuno lo sapeva.
Neanche lei. Sentiva solo che si stava accaldando e che stava per scoppiare.
Con una mossa fulminea storse il braccio e si trovò dietro a Shin. Gli inclinò
il collo e improvvisamente provò un’attrazione fatale per quel collo candido.
Si passò la lingua sulle labbra, per assaporare ancora quel sapore di bacio
indiretto… e poi lentamente si inclinò verso il collo di Shin. Stava per
morderlo, non avrebbe resistito ad assaporare quel sangue… sangue, perché era
quello che voleva. Voleva il suo sangue. Ma quando mancavano solo circa 5
centimetri al collo di Shin, un braccio forte la trascinò via per la vita,
facendole lasciare la sua preda.
Quel qualcuno la trascinò per un pezzo della palestra,
poi aprì con un calcio la porta e la sbattè a terra delicatamente per quanto
fosse possibile.
<< Videl, che ti è successo? >> Chiese
quel ragazzo, chinandosi verso la ragazza. Videl aveva perso i sensi. Era
sdraiata sul prato, pallida, con gli occhi chiusi. Li riaprì lentamente e la
figura che trovò davanti a sé la sorprese. L’ultima cosa che ricordava era Shin
che la tratteneva per il polso. Poi era tutto annebbiato.
<< Gohan? Che… cosa è successo? Shin… Shin mi ha
preso il polso… e poi non ricordo. Che fine ha fatto? Perché sono qui sdraiata
sul prato? Perché ci sei anche tu?? Che diavolo è successo?? Non dirmi che…
>> Bloccò la mente che stava vorticando spaventosamente. Non era
possibile…
<< Che cosa? >> Chiese incitandola a
parlare Gohan.
<< AAAAAAAHHHH! Lasciami pervertito!!! >>
Urlò Videl, arretrando velocemente. Non poteva essere. Non Gohan.
<< No! Ehi, che vai a pensare!!! Non ho fatto
niente! >> Si difese Gohan alzando le mani. Non poteva pensare veramente
che lui… no, ci doveva essere un equivoco.
<< Non mi toccare. >> Rispose invece
Videl, convintissima di quello che pensava.
<< Ti ho detto che non ti ho fatto niente! Ma
seriamente non ricordi che è successo? >>
<< No… perché? Cos’è successo?? >> Videl
decise di ascoltare Gohan. In fondo… beh, voleva solo ascoltare e ricordare.
<< Stavi per azzannare il collo di Shin…
>> Disse il ragazzo sedendosi accanto a Videl.
<< Cosa?
Perché avrei dovuto…?? Oh mio Dio… >> Videl aveva gli occhi
lucidi. Stava per scoppiare a piangere. Aveva la sensazione che suo padre
sapesse… no, non era solo una sensazione. Era assolutamente sicura che suo
padre sapesse che cosa le stava succedendo.
<< Dai… Videl, non piangere… >> Cercava di
consolarla lui. Aveva visto solo qualche volta una donna piangere, e quella
donna era sua madre. Non aveva mai considerato la possibilità che anche altre
persone potessero piangere, sulla sua spalla. Soprattutto non Videl. Lei era
l’icona della forza e della bellezza, non avrebbe mai pensato che potesse
piangere. Che sapesse piangere.
Mentre Gohan rifletteva sul da farsi, Videl era ormai
scoppiata in lacrime. Non era lei quella ragazza. Non era quella che azzannava
il collo di un compagno! Si nascose il viso tra le mani e si rannicchiò tutta.
Il ragazzo accanto a lei, stava avendo un nodo allo stomaco. Non gli piaceva
per niente quella vista. Videl che piangeva non si augura a nessuno.
Sospirando, mise un braccio attorno alle spalle della ragazza e la tirò a sé,
come se volesse proteggerla. Incrociò le sue mani e Videl si trovò
rannicchiata, dentro Gohan. Si sentiva stranamente protetta da quell’abbraccio,
così si appoggiò a lui completamente. Di nuovo, il profumo di vaniglia invase le
narici di Gohan. Passarono secondi, minuti, ore… nessuno sapeva con precisione
quanto, ma quando Kyra uscì dalla palestra con Chris per farsi portare a casa,
Videl e Gohan erano ancora abbracciati sul prato.
<< Che è successo? Perché piange? Gohan, c’entri
qualcosa???? >> Disse preoccupata Kyra, guardando in cagnesco il ragazzo
che abbracciava la sua migliore amica.
<< Ma ce l’avete con me??? Non ho fatto niente,
solo che è scoppiata a piangere. >> Rispose ormai annoiato il ragazzo.
Non capiva il perché ce l’avessero tutti con lui. Lui, che poi non aveva fatto
niente. E che aveva fermato Videl, prima che lei potesse fare qualcosa di
stupido. Sbuffò, ma continuò a stringere la ragazza.
<< Okay… ora però dobbiamo andare. Videl, amica
mia, io e Chris andiamo a casa. Vuoi restare ancora o ti riportiamo?? >>
Kyra si inginocchiò davanti a Videl e le prese una mano. Sentì che era
bollente. Preoccupata, le mise una mano sulla fronte, ma era stranamente
gelata. Era diversa di temperatura dalla fronte al polso. Come poteva essere?
<< N… no… resto… resto ancora… ancora un po’…
fino alle due… >> Singhiozzò. Si nascose completamente tra le braccia di
Gohan, che la strinse forte a sé. Sentiva che quella ragazza aveva bisogno di
protezione, e lui era lì per quello.
Kyra allora, salutò Gohan e si allontanò con Chris.
Videl, decise di aver pianto abbastanza. Si rimise
seduta, inspirò la calda aria che profumava di prato e sorrise. Si voltò verso
Gohan, che dal canto suo era stupito dell’improvvisa reazione della ragazza, e
si asciugò le lacrime. si stiracchiò le braccia e si buttò a terra.
<< Senti Gohan… devo chiederti scusa… non volevo
darti del pervertito… >> Si scusò, chiudendo gli occhi.
<< Va bene, non importa. Chiunque avrebbe
pensato male… ma sappi che io non te ne farei mai. >> Gohan sorrise alla
vista di quel viso, pulito da ogni sorta di trucco, rilassato e beato. Ma poi,
accorgendosi di quello che aveva detto, si tappò la bocca.
Videl, infatti, a quelle parole aveva sgranato gli
occhi e li aveva roteati verso Gohan, che era diventato tutto rosso.
<< No, cioè… non solo a te… non farei male a
nessuno… ecco. >> Si affrettò a spiegare il ragazzo, distogliendo lo
sguardo da quello di Videl, che si mise a ridere. Gohan la seguì poco dopo. Con
quella ragazza era tutto una sorpresa.
<< Quindi, ricapitolando… abbiamo cantato,
abbiamo destato sospetti che non esistono e io ho cercato di azzannare il collo
di Shin… chissà che mi succede. >> Si distese meglio sul prato e poi,
saltando, si alzò. Porse una mano a Gohan, che l’afferrò, e si avviarono
sorridenti in palestra. Entrarono ridendo, facendo infuriare sia Erin che Shin.
Infatti si trovarono presto faccia a faccia. Erin con lo sguardo di fuoco e
Shin con i pugni chiusi in una morsa.
<< Erin, Shin. >> Salutò Videl, con lo
stranamente allegro sorriso sulle labbra.
<< Videl! Vieni con me! >> Disse Shin, che
stava ribollendo di rabbia.
<< No. Shin, rassegnati. Io non sarò mai la tua
ragazza. Mai! Comprendi? >> Rispose la ragazza incrociando le braccia al
petto, ormai annoiata di doverglielo dire tutti i santi gironi.
<< Gohan… devi capire… lei non fa per te… tu hai
bisogno di una donna, una vera donna, non di una ragazzina
maschiaccio. >> Disse invece zuccherosa Erin a Gohan.
<< Ma ve lo mettete in testa tutti che io e lei
non stiamo insieme??? E poi, Erin, scusami, ma tu non sei per niente la mia
ragazza ideale. >> Rispose per la prima volta brusco Gohan. Cominciava
seriamente a dargli sui nervi quella ragazza.
<< Ma Gohan, amore… >> Si avvicinò
pericolosamente a Gohan, ma a dividerli fu il braccio di Videl, che si
intromise tra di loro.
<< Non provare a toccarlo, ha detto di no.
>> Disse a denti stretti mettendosi davanti a Gohan.
<< Videl, allontanati da lui. Non ti merita!
>> Urlò nervosissimo Shin, che stava cominciando a gesticolare.
<< Ah! E mi meriteresti tu????? Porco schifoso,
verme senza spina dorsale, mostro! Come ti permetti???? Tu dicevi di amare
Kyra!!!!!!!! E poi?????????? E poi che le hai fatto bastardo! L’ hai
violentata… era la tua ragazza… è stata malissimo per delle settimane. Non per
il fatto di essere stata violentata. Ma sai per cosa era dispiaciuta???? Perché
ad averla violentata eri stato tu. >> Gridò Videl. Ora, quello era il
momento per rinfacciare a Shin tutto quello che aveva fatto alla sua migliore
amica!
Videl se lo ricordava benissimo quello che era
successo. All’una di notte Kyra aveva suonato al campanello e appena erano
entrate in camera, era scoppiata a piangere, non per la prima volta quella
sera.
Videl l’aveva abbracciata subito e poi avevano parlato
per tutta la notte. In quei due giorni in cui Kyra era rimasta a vivere da
Videl, avevano scritto le loro due canzoni.
Gohan era esterrefatto. Non aveva idea di quello che
era successo… anche se la mancanza di Kyra si era sentita parecchio a scuola,
nessuno sapeva realmente cosa fosse accaduto. In quel momento provò talmente
tanta pena per quel ragazzo che stava per farlo fuori con una sfera di energia.
E Shin non dava segno di essere dispiaciuto.
<< Era frigida. >> Si scusò solo con un’alzata
di spalle. Videl era furiosa. Non poteva permettersi di dire quelle cose sulla
sua migliore amica. Non poteva e non ne aveva il diritto.
<< Sei solo un mostro senza cuore. >>
Disse abbassando il capo. Gohan si spaventò. La sua aura stava diventando
sempre più forte… era sempre più potente. Stava succedendo qualcosa a quella
ragazza. E quel qualcosa lo preoccupava molto.
Come una nuvola di fumo, si posò sulla ragazza, che
rimaneva con il capo chino. Quel fumo diventò azzurro… e poi rosso… e poi scomparve,
lasciando Videl con indosso un paio di pantaloncini, degli stivali alti fino
alle ginocchia, una canottiera nera e una fascia nei capelli. Nessuno dei
quattro sapeva cosa le era successo ed erano impietriti da quella
trasformazione.
Videl alzò il viso e Shin poté constatare che i suoi
occhi così celestiali erano rossi. Videl si scagliò su Shin. Gli si fermò
davanti a pochi centimetri dal viso. Alzò una gamba da dietro, fece una
capriola e si trovò dietro a Shin, per poi girarsi e tirargli un calcio nella
schiena. Gli prese i capelli, lo inclinò indietro e lo fece cadere con un
calcio a gamba tesa dritto in pancia. Appena toccò terra con la schiena, Videl
gli posò una mano sul petto e spinse in giù. Voleva ucciderlo per quello che
aveva fatto alla sua amica. E ci sarebbe riuscita se Gohan non fosse arrivato
prendendola per la vita. La strinse a sé, ma la ragazza continuava a dimenarsi.
Dopo un po’, però, tornò il fumo. Prima rosso e poi azzurro. Quando si tornò
all’aria normale, Videl era di nuovo vestita da festa, con nuovamente trucco,
scarpe, coda, borsa e vestito lungo.
<< Forse è meglio se andiamo. >> Le disse
Gohan, continuando a stringerla. Videl annuì e si tolse dalla presa del
ragazzo, che riferendosi ad Erin continuò: << Vedi di aiutarlo. >>
e portò Videl fuori dalla palestra.
<< Questa volta lo so che mi è successo. Mi ero
arrabbiata troppo e mi sono trasformata. Ma non so in cosa. >> Disse
Videl appena furono usciti dalla palestra.
<< Hai rischiato di uccidere Shin… >> Le
fece notare subito Gohan.
<< Forse, ma non mi importa. Lui ha ucciso
dentro Kyra, si meritava di morire. >> Rispose lei, a denti stretti.
Sentì però due spuntoni in bocca. La aprì e si passò la lingua sui denti. Ecco,
gli spuntoni erano i due canini superiori che si erano allungati. Una orribile
sensazione la pervase. Non poteva essere…
<< Che succede?? >> Chiese il ragazzo
vedendola un po’ preoccupata. Lei in risposta aprì la bocca e gli fece vedere i
canini.
<< Ecco cosa succede. Sono un vampiro! >>
Sentì che i canini tornavano lentamente al proprio stato originale. Camminarono
in silenzio, fino a quando si trovarono davanti a casa della ragazza. Salutò
Gohan ed entrò, sperando di trovare ancora suo padre sveglio.
Guardò l’orologio. L’una e mezza. Era in anticipo,
quindi suo padre era ancora sveglio. Era sicura che l’avrebbe aspettata alzato.
E così infatti era. Mr. Satan era seduto sul divano a contemplare le rose
bianche che aveva messo in un vaso.
<< Papà, ti devo parlare. >> Disse Videl,
andandosi a sedere accanto al padre.
<< Dimmi piccola. >> Rispose l’uomo
sconsolato continuando a fissare le rose.
<< Dimmi la verità. Io sono un vampiro? >>
A quelle parole, Mr. Satan si voltò verso la sua piccola e le sorrise
dolcemente.
<< Perché dici così? >> Chiese infatti, accarezzandole
i capelli morbidi.
<< Perché mi sono trasformata e mi sono
cresciuti i canini. Papà dimmi la verità. Sono o non sono un vampiro? >>
Ribadì, togliendo la mano del padre dai capelli.
<< Okay, va bene. Sì lo sei… >> Si voltò
verso la figlia 16’enne. Era la sua piccola, non poteva essere cresciuta così
velocemente. Sospirò e Videl si portò la testa tra le mani.
<< Perché non me l’ hai detto??? >>
<< Perché per me e tua madre eri ancora troppo
piccola. Sai chi era quella persona con cui parlavo al telefono ieri??? Era tua
madre. Jodel… vampira. >> Mr. Satan sprofondò nel divano. La sua piccola
Videl era cresciuta, troppo in fretta per i suoi gusti.
<< Ma la mamma è morta. >> Disse confusa
la ragazza. Era vissuta con la convinzione che sua madre fosse morta nel parto…
perché adesso veniva a sapere quelle cose???
<< No, non è morta. Se n’è andata quando ha
scoperto che eri una vampira pure tu. Ha deciso che era meglio per tutti se se
ne andava. Ieri mi ha detto che sta bene. Sta con quelli della sua razza. Ma
ora vai a dormire. Ti spiegherò tutto domani. >> Mr. Satan la baciò sulla
guancia e si alzò per andare a letto.
Videl non poteva crederci. Era la figlia di un
vampiro… e non l’aveva mai sospettato. E poi, una stramaledettissima
fottutissima sera, l’aveva scoperto, rischiando di uccidere un ragazzo. Ma era
troppo stanca per pensare. Si alzò dal divano e si mise a letto. Non dormì
quella notte. non riusciva ad addormentarsi, così passò la nottata al computer
a chattare.
Eccomi gente! Bene… quante scoperte! ^^ ringraziamenti:
minisirena:
ecco svelato il mistero! Li avevano puntati per il karaoke! ^^ ammetto, la
scena l’ ho resa da High School Musicol, ma per me ci sta abbastanza bene. no?
Comunque, grazie molte! Spero la continuerai a seguire.
Bulma_92:
visto che li prendo seriamente i consigli??? XDD comunque visto cos’era? ^^
grazie tantissime!
Aras: grazie, grazie! Mi piace
troppo ricevere recensioni!! ^^
Valentina:
bene, se lo vuoi sapere, sono andata abbastanza bene… e tu?? Comunque, io riesco
a camminare sui 10 centimetri. Sarò aliena, ma ce la faccio abbastanza bene
tutto sommato. Ora, su Kyra e sulle lucine è tutto chiaro… ora c’è una parte
della vita di Videl nuova! Fammi sapere come l’ hai presa… okay?? Poi, la
canzone non l’ ho scritta io, solo che mi sono dimenticata di dirlo… è Because
of you, di Kelly Klrarcson, canzone che io adoro. Bom, vado. Grazie tantissime
kiss
Ho finito con i ringraziamenti e volevo solo dire un’ultima cosa.
Allora, Videl, Gohan
e insieme. Poi, la canzone che ho usato qui,
è Start of something new, di High School Musicol come ho già detto. Bene, spero
ovviamente che con questo stravolgimento la seguiate ancora questa storia. Kiss
a todos Barbycam