6 – I’ll change my mind.
 
“Non ci credo” dice subito Allyson appena ho finito di raccontare la mia avventura pomeridiana. “Fammi capire” dice Leigh con la sua solita calma. “Tu hai incontrato Harry Styles? E lui ti ha dato il suo numero?!”. Annuisco lentamente. “Non ci credo” ripete ancora Ally. “Ma ti ha davvero dato il suo numero?” chiede ancora. “Sì, per l’ennesima volta, sì! Volete un disegnino colorato così capite meglio?” rispondo ironica. Loro mi guardano ancora scioccate. “Eddai, dite qualcosa!” le imploro. Improvvisamente, arriva di soppiatto Harold che mi salta in grembo. “Pure te, Harold, aiutami.. Ma tu sei un gattino troppo stupido” dico con un sorriso mentre lo accarezzo e lui fa le fusa. “Un mio amico ha detto che se un animale è stupido è colpa del padrone” dice Leigh. “Stai insinuando che io sia stupida?” – “Per l’amore del cielo, SI! Non so se ha capito, ma ti sei lasciata sfuggire un’occasione d’oro” mi rimprovera Ally.
 
E purtroppo lo sapevo. Non so per quale motivo io abbia reagito così, non so cosa mi abbia portato a dirgli quelle cose. Forse era davvero il suo atteggiamento, il suo modo di fare, che io non riuscivo a sopportare. Forse avevo anche fatto bene.. “Io ho il numero, se vuoi chiamalo tu” rispondo, quasi fregandomene. “Ma a me lui non interessa!” ribatte subito Ally. “Io voglio Zayn!” aggiunge. Scoppio a ridere. “Zayn? Intendi, quello tutto pieno di tatuaggi e che un po’ di tempo fa aveva un ciuffo biondo che sembrava Goku in versione Super Sayan?” chiede Leigh. Rido ancora più forte, seguita da Allyson. Delle tre, Leighton è quella che li conosce meno, mentre Ally sembra la fan più sfegatata. “Proprio lui!” risponde Ally tra una risata e l’altra. “Ma no, Allyson, mi cadi in basso! Ma lo hai visto? Sembra un tamarro barra truzzo barra super Sayan! Io qualche domanda me la farei..” continua sicura Leigh. “Leighton, cara Leighton, se te lo trovassi davanti sono sicura che gli salteresti addosso” risponde l’altra. Io guardo la scena divertita, soffocata talmente tanto dalle risate da non riuscire a formulare una frase. “Piuttosto preferisco quell’altro..” – “Quale degli altri quattro?” chiediamo in coro io e Ally, divertite. “Mmh.. Quello con gli occhi azzurri e i capelli castani, mi sembra..” ci descrive Leigh. “Louis!” rispondo risolvendo l’indovinello. “Esatto! E’ single, vero?” si informa. “Oh yes! Sono tutti single, tranne Liam” risponde Ally, acculturata. “Ma io non mi metterei mai con Louis.. Mi sembra, non so, un po’ immaturo.. E poi non è il mio tipo..” tentenna lei. Faccio spallucce. “Comunque” intervengo io, chiudendo l’argomento “cosa faccio con questo?” chiedo girandomi nelle mani il cartoncino col numero di Harry. Ho bisogno dell’aiuto del pubblico o della telefonata a casa, come in quel gioco, ‘Who wants to be a Millionaire?’.
 
“Chiamalo” mi dice Ally, diretta. “Perché? E poi, cosa minchia gli dico? ‘Ciao, sono quella che hai incontrato al London Eye, quella che ti ha quasi insultato, quella a cui hai lasciato il numero, come stai?’” dico mimando una possibile conversazione. “Chiedigli di andare a prendere un caffè da qualche parte” propone Leigh. “Sì, magari nel vostro Starbucks!” aggiunge Ally. “E magari potreste mettervi nel saloncino sul retro, quello con le poltroncine rosse!” dice la bionda, entusiasta. “E poi andrete a fare un giro, mano nella mano, lungo il Tamigi.. Non è una cosa così..” – “Romantica?” dicono all’unisono, trasognanti.
Le guardo stranita, indecisa se scoppiare a ridere o a piangere. “Voi avete bisogno di una visita da un bravo dottore” dichiaro con un sorriso, alzandomi dal divano e facendo sobbalzare Harold, che era comodamente accucciato sulle mie gambe. Lui soffia contro di me. “Harold, non rompere pure tu” dico. “Mmh, Harold, eh? Lo sai, Julie, che il vero nome di Harry è Harold?” mi stuzzica Ally. “Ho capito che ci devo andare io da un bravo dottore” dico malinconica avviandomi verso la mia stanza e lasciando le mie due amiche a parlare dei miei futuri progetti amorosi con Harry Styles.
 
“Lo chiamo, non lo chiamo. Lo chiamo, non lo chiamo” mi ripeto chiusa in camera mia, sdraiata sul letto a fissare il soffitto. Cosa faccio? Prendo il cellulare. E poi cosa gli dico? Digito il numero con mano tremante, ricontrollando di averlo scritto esatto almeno una trentina di volte. Sento la gola secca, il cuore mi batte fortissimo e il mio I-Phone quasi mi scivola dalle mani da tanto sono sudate. Faccio un bel respiro. “Okay, non guardo..”. Chiudo gli occhi e schiaccio sul tasto di chiamata. “OCCAZZO!” urlo subito. Nono, cancella, cancella! “Cosa è successo?” chiede Leigh aprendo la porta. “L’ho chiamato!” rispondo fissando ancora il cellulare. “Davvero?! E cosa vi siete detti?” – “Niente, ho chiuso la chiamata prima ancora che iniziasse a squillare”. Leigh alza gli occhi al cielo. “Julie..” mi rimprovera quasi. “Non è colpa mia, lo sai che non riesco.. Ho sempre paura” spiego abbandonandomi al letto. “Non sono portata per queste cose” continuo, sbuffando. Lei si siede accanto a me. “Magari ti richiama” dice, cercando di farmi tornare il sorriso. Più facile a dirsi che a farsi. Mi tremano ancora le mani, ma il cuore è tornato a battere normalmente. “Sai cosa faccio?” dico alzandomi all’improvviso. “Cosa?” – “Venderò il numero di Harry Styles su E-bay e diventerò ricchissima” dico convinta. Io e la mia amica scoppiamo a ridere, ma ci interrompiamo subito sentendo la classica suoneria dell’I-Phone.
 
Mi precipito a rispondere, ancora ridendo. “Pronto?” chiedo sovrappensiero. “Ciao, ehm.. mi senti?” rispondono dall’altra parte. Leigh mi guarda interrogativa. Faccio segno con la testa di non sapere chi sia e lei si siede accanto a me, guardandomi incuriosita. “Sì, ti sento.. Chi sei?” – “Sono Harry Styles” dice lui dall’altra parte. Spalanco la bocca, strabuzzo gli occhi, il cuore torna a battere veloce, le mani sudano e la mente si svuota. Mi volto di scatto verso Leigh. “E’ lui?” chiede sorpresa quasi quanto me. Annuisco, gli occhi ancora spalancati. “Pronto? C’è nessuno?” chiede ancora dall’altra parte. “Ehh..” balbetto. “Ciao Harry, sono..” – “Sei la ragazza del London Eye?” mi interrompe lui, riconoscendomi. “Sì.. Mi dispiace per quello che ti ho detto oggi, ti chiedo..” – “Scuse accettate” taglia corto lui. “Bene.. ehm, allora penso che..” – “Se vuoi possiamo..” – “MA LA SMETTI DI INTERROMPERMI MENTRE PARLO?!” urlo facendo scoppiare a ridere Leigh. Cerco di contenermi. “Hai ragione, pardon, continua pure”. Sbuffo. Che ragazzo impossibile, oh! “Mi sono dimenticata cosa stavo dicendo” dico spazientita. “Bene, allora è il mio turno.. Ti andrebbe di andare a prenderci un caffè?” – “Cosa?” chiedo, pensando di non aver capito bene. “Cosa cosa?” domanda enigmatico. “Cosa hai detto un secondo fa” gli ripeto. “Se vuoi venire a prendere con me un caffè, domani”. Deglutisco, forse un po’ troppo rumorosamente. “Va bene” dico. “Solo ‘va bene’?” – “Va bene, Harry, sarei felicissima di prendere un caffè in tua compagnia” rispondo con tono mieloso. Lo sento ridere dall’altra parte. E’ più simpatico quando ride… “Molto meglio! Alle quattro domani davanti al London Eye?” – “D’accordo” rispondo, accennando un sorriso. Leigh inizia a saltellare felice per la stanza. La fulmino con uno sguardo, ma lei continua a saltare e a fare gridolini strani. “Ehm, devo andare ora, ho dei problemi in casa..” dico riferendomi a Leigh, che inizia anche a ballare in piedi sul mio letto. Saluto Harry e lancio il cellulare sul letto. “Oh madre” dico mettendomi le mani sulla faccia. Lei inizia a gridare. “Hey, hey, hey” dice Allyson entrando in camera mia, facendo ritornare l’ordine. “Fino a prova contraria l’appartamento è mio, quindi non distruggetemelo. E poi, cosa avete da urlare?” chiede allibita. “E’ lei quella che sta urlando” riesco a rispondere, ancora un po’ scioccata indicando Leigh. “VANNO A PRENDERE UN CAFFE’!” risponde lei. “Ma chi?” chiede l’altra iniziando a spazientirsi. “MA JULIE E HARRY, OVVIAMENTE!” continua la bionda, battendo le mani felice. Ally mi guarda spalancando la bocca. Io sorrido innocente. Non riesco a capire i suoi pensieri: o mi sta per saltare addosso per strangolarmi oppure sta per correre in cucina a prendere un coltello per uccidermi. Invece, al contrario di quello che pensavo, comincia a saltare e a battere i piedi come una bambina a cui la mamma ha appena comprato le sue caramelle preferite. E urla quasi più forte di Leigh, il che è tutto dire. “Ti prego, digli di presentarmi Zayn!” implora subito Allyson. “E a me Louis” interviene Leigh. “Sìsì, certo, combinerò i vostri matrimoni meglio di cupido, non preoccupatevi!” rispondo facendo un ‘okay’ con le dita e arricciando le labbra.
 
 
La puntualità non è il suo forte. Ecco un altro difetto, oltre a quello di atteggiarsi, credersi chissà chi, fare il presuntuoso e di interrompermi sempre mentre parlo. E lo conosco da un giorno. Bah, uomini. “Ehi” dice una voce mettendomi una mano sulla spalla. Sobbalzo e mi volto di scatto. Ah, è Harry, alleluia! “Alla buon’ora! E’ mezz’ora che ti aspetto!” gli rimprovero. “Meglio tardi che mai” risponde lui. Mi fa segno di seguirlo e ci rechiamo in un bar molto lussuoso a pochi passi dal Globe Theatre. “Non mi hai ancora detto il tuo nome” mi dice mentre prendiamo posto. Davvero? E lui è uscito con qualcuno di cui non sapeva neanche il nome? Wow. “Julie, mi chiamo Julie” rispondo. “Molto piacere, Julie” dice sfoggiando un grande sorriso, mostrando due fossette ai lati della bocca. Ordiniamo qualcosa da bere, e parliamo del più e del meno, come se ci conoscessimo fin da bambini. Gli racconto praticamente tutto della mia esperienza qui a Londra, del lavoro con Leigh, dell’appartamento che ci avevano dato, di Allyson che ci aveva salvato la vita e.. “Hai un gatto che si chiama Harold?!” mi chiede scoppiando a ridere. “Non prenderlo in giro, è sicuramente più intelligente di te!” dico scherzosamente. “Toglimi una curiosità: gli hai dato quel nome per me?”. Assolutamente sì. “Assolutamente no!” rispondo facendo un gesto della mano come per dire ‘che cosa sciocca!’. In realtà, mi aveva sgamato in pieno. “E tu toglimi una curiosità” dico per cambiare discorso. “cosa ci facevi sul London Eye?”. Lui beve un sorso del suo caffè al ginseng e poi mi risponde tranquillamente. “E’ il posto che preferisco di Londra. Quando sono in cima posso godermi una delle viste migliori della città, anche se questo è stato impossibile l’altro ieri, visto che qualcuno stava per svenire e se non fosse stato per me…” – “Oh sì certo, sei stato il mio superman!” dico ironizzando. “Io mi stavo riferendo alla signora anziana” dice spiazzandomi. Scoppio a ridere in una fragorosa risata, contagiando anche lui. Improvvisamente si avvicina a noi una ragazzina di non più di dieci anni, con spessi occhiali sul naso, i capelli scuri, l’apparecchio ai denti e due occhi azzurri bellissimi. “Tu sei Harry?” gli chiede titubante. “Sì, sono io” risponde con gentilezza. “Puoi firmare la mia maglietta? Così le mie amiche vedranno che anch’io ho avuto il tuo autografo”. Era tenerissima, parlava lentamente e si contorceva le mani. Le sorrisi, anche se lei, ovviamente, aveva occhi solo per Harry. “Ma certo. Come ti chiami?” – “Kate” risponde lei. “Come la principessa Kate. Ma tu sei più bella della principessa” dice Harry firmando la maglietta. Gli occhi della ragazzina si illuminarono e una volta avuto l’autografo, si allontanò felice, salutandolo con la mano. “Dove eravamo?” chiese ancora con il suo sorriso. Ma non gli risposi. “Sei stato dolcissimo con quella bambina” gli dissi. Non so per quale motivo, ma quasi mi vennero le lacrime agli occhi. No, Julie, non fare la sentimentale. “E’ una mia fan, si merita questo e altro” risponde semplicemente, guardandomi negli occhi. Gli sorrido, non sapendo cos’altro dirgli. “Allora, forse, e sottolineo, forse, mi sono sbagliata sul tuo conto e sei davvero il ragazzo degli One Direction che mi ero immaginata” gli dico. Mi guarda compiaciuto, come se avesse appena ricevuto un premio. “E per convincerti ancora di più che sono migliore di quello che pensi, ti invito al nostro concerto!” mi propone schioccando un dito.
 
Se in quel momento fossi su twitter, probabilmente avrei scritto una cosa come: ‘kjajsbdnhasbdhgasvdhasbhdbaefagtdvdeahdgahybsduatsyagbd omg *u*’ ma risposi in tono decisamente più formale: “Mi piacerebbe molto, non sono mai stata ad un concerto, però..” – “Però?” incalza lui. “..però verranno anche le mie due amiche” gli impongo. Lui alza le spalle. “Nessun problema!” risponde. “Allora è perfetto!” rispondo allegra. “Ma ad una condizione…” aggiungo. “E quale sarebbe?” domanda subito preoccupato. Intreccio le dita e lo guardo con un sorriso. “Dovrai dedicarmi una canzone”.
 
 
BUONGIOOOOOOOOORNO PIPOL!
Lo so, sono imperdonabile, è da un sacco di tempo che non aggiorno ma ho avuto tantissimo impegni ç.ç in compenso, però, il capitolo è beeeello luuuungo *u*
Vorrei precisare solo una cosa (?): quello che Leigh e Allyson o Julie pensano dei ragazzi, io non lo penso affatto, ma è solo ed esclusivamente per la fanfiction ajkdhe
 
Ringrazio anche la mia @acciologan a cui voglio tanto bbbene, e @Homerlaugh che è fantastica asdbhe
 
Nel prossimo capitolo, le nostre protagoniste andranno al concerto… COSA SUCCEDERA’? TAN TAN TAN TAAAAAAAN *musichetta*
A preeesto belli, amore e pace a tutti <3
Vi lovvo <3