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Autore: Pan_z    06/07/2004    3 recensioni
Ho perduto una lacrima nell'oceano.. chi ha visto la mia lacrima? Porta la speranza.. E' sparita nell'acqua salmastra, dicendo addio
Genere: Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nulla č bene o male, se non si pensa di fare bene o male

 

NdA: Voglio solo dire che č la prima poesia che pubblico, nata in meno di mezz’oradi questo dģ assolato. Chiedo commenti, sģ, ed anche clemenza. Siate buoni! Vi auguro buona lettura

Pan_z

 

 

Nulla č bene o male, se non si pensa di fare bene o male

W.Shakespeare

 

 

 

 

LĄGRIMA

***

A colui che cerca di darmi speranza..

.. ma non si accorge di regalarmi solo

confusione..

(2004-06-26)

***

 

 

Ho smarrito una lacrima nell’oceano

Il quieto, trasparente specchio d’acqua

Che riflette i dolori del mondo.

L’ho lasciata cadere sperando

Che non si confondesse con la torbida acqua

Di anime peccatrici.

 

Qualcuno ha visto la mia lacrima?

Č una piccola goccia salata, simile a quelle

Che il cielo piange per la disperazione di questo mondo.

Č solo una lacrima..

.. un dolce pensiero che ho lasciato volare via col vento.

 

Quale dolce pensiero per l’acqua salmastra?

Pił non lo ricordo perché č fuggito con la marea della sera..

Non trovo pił la mia lacrima

La stessa che pensavo di aver custodito

In un baule segreto.

Ho perso una lacrima che mi desse conforto

Quando fosse venuto l’inverno

E tutto fosse stato buio.

Quindi non c’č pił conforto?

.. tutto č andato via con la mia lacrima..

 

Qualcuno ha visto una lacrima?

Č piccola quanto una stella

Grande quanto l’infinito pensiero.

Brilla nell’acqua profonda della meditazione

Ed accende la speranza nei giorni cupi.

Ma quella lacrima č ormai disciolta

Nel sangue degli innocenti

Che scorre e scorre e scorre

Senza trovare tregua.

Cosģ io non riesco pił stillare

Nessuna goccia di pianto,

tanto la natura non mi ridonerą pił

il barlume tanto agognato dal mio cuore in tumulto.

 

E passano, scalpitando, gli anni,

le popolazioni, ma il mondo resta lo stesso

Cosģ come quell’oceano immenso

Di indifferenza e dolore.

Qualcuno ha poi ritrovato la speranza?

Lo chiedo agli alberi, a questo stesso mare

In cui sogno di perdermi per incontrare

La mia lacrima con cui firmare un armistizio.

Ma, silenti, gli alberi rispondono

E il fuoco che avvolge le cittą,

carpisce anche la mia anima senza spirito.

Qualcuno ha poi ritrovato la speranza?

Tutti quanti sanno che non esiste pił,

nessuno č stato capace

Di conservarla in una lacrima.

 

Allora lasciamoci diventare schiavi

Della passione ardente nei cuori.

Lasciamoci inghiottire da questo mare impetuoso

Pregando Dio di allontanare il ricordo di speranza

E di regalarci pace. 

 

  
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