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Autore: MegJung    05/12/2012    4 recensioni
Come reagireste alla sola idea di scoprire che la vostra migliore amica, in realtà è un extraterrestre, inconsapevole di esserlo? Sophie, una liceale qualunque, avrà a che fare con una ragazza particolare e insieme a lei e alle persone vicine dovranno affrontare un'impresa immensa, scopriranno segreti inconfessabili e entità misteriose, il tutto con avventura e, ogni tanto, anche a suon di risate!
Genere: Azione, Mistero, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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-         Accidenti! Ci hanno scoperto! – disse Esther spaventata.
Non mi diede il tempo di replicare che mi prese per il polso e mi trascinò con sé.
-         Muoviti ci stanno seguendo! – mi puntualizzò la bionda.
Vidi dietro di noi Nathalie furiosa che ci stava inseguendo, pronta per prenderci a pugni, mentre Aster camminava calmo e si vedeva lo spettacolo.
-         Se vi prendo! – ci minacciò Nathalie.
Per sua grande fortuna, Esther era decisamente più veloce di Nathalie, il problema era mio, visto che già ero una frana ad educazione fisica! Per grande gioia, riuscimmo ad entrare nella nostra nuova casa, prima che la mora ci scuoiasse vive.
-         Sidus aiuto! Nathalie vuole farci del male! – dissi all’alieno disperata.
-         Che è successo? – chiese perplesso.
-         L’abbiamo spiata, ti prego ci devi aiutare! -.
-         D’accordo, che non succeda più però! – ci intimò.
Entrò in casa Nathalie furiosa come un cane rabbioso a cui gli è stato tolto l’osso. Ci vide e cercò di fiondarsi addosso a noi. Improvvisamente Sidus si avvicinò a lei e quest’ultima diventò calma e rilassata. Che razza di magia aveva fatto?
-         Cosa… cosa hai fatto? – balbettai.
-         Gli ho rimosso l’energia della rabbia, è un potere che si ha con l’elevazione dello spirito -.
I poteri dei pleiadiani erano una benedizione. Dunque attraverso lo spirito si poteva controllare la propria energia interiore, quindi le emozioni. Ecco perché quegli splendidi alieni non si arrabbiavano mai.
-         Voi pleiadiani siete fantastici – dissi.
-         No – affermò Sidus – tutto quello che abbiamo, sono capacità accessibili anche per voi umani, altrimenti non si spiegherebbe la presenza di alcuni di loro qui -.
-         Noi possiamo impararlo? – chiese Nathalie.
-         Certo – rispose, poi posò lo sguardo su Esther – per te è una capacità innata -.
-         Ci aiuterete in tutto questo? -.
-         Ci proveremo -.
Ormai era calata la notte e dopo un lungo viaggio spaziale eravamo tutti stanchi e puzzolenti. Dopo lunghe file nei due bagni finalmente ci lavammo tutti, messo il pigiama e andati a dormire.
Avevamo una camera da letto per ognuna al secondo piano, la mia aveva le pareti lilla e una grande finestra che dava sul bosco. Il pavimento era soffice, era di moquette beige, era così bella da sentire sotto i piedi nudi. A una parete un grosso armadio lilla e bianco, probabilmente fatto di un materiale simile a quello degli edifici pleiadiani a quattro ante scorrevoli, non avrei avuto di certo problemi con i vestiti. Accanto al grande mobile vi era una scrivania color panna, sopra di essa c’era un congegno che doveva essere un computer super avanzato. Vicino alla finestra vi era un grande letto da una piazza e mezzo, con grandi cuscini bianchi e copriletto viola chiaro, aveva l’aria di essere davvero comodo.
La vista dalla finestra era magnifica, si vedeva il cielo di Antea, che a prima vista pareva quasi uguale a quello terrestre. Chiusi le tende celesti e andai a dormire, la luce intensa di Alcyone, il sole di Antea, avrebbe pensato a svegliarmi.
Il giorno arrivò dolcemente, la luce era piacevole e non accecava, era tanto tempo che non mi svegliavo così dolcemente, mancava solo la colazione a letto e sarebbe stato perfetto. Tuttavia non avevo il principe azzurro pleiadiano che mi avrebbe portato un vassoio pieno di roba da mangiare, al massimo Nathalie avrebbe avuto forse la fortuna di Aster che gli avrebbe dato un dolce buongiorno.
A proposito di loro, dopo quello che era successo la notte precedente, non avrei mollato gli occhi di dosso a Nathalie. Dovevo controllarla, non volevo che le accadessero le stesse cose che mi erano successe. Aster sembrava tanto un bravo ragazzo, ma qualunque maschio, anche terrestre è capace di fare il principe azzurro finché non ottiene quello che vuole. Aaron aveva fatto lo stesso con me, mi aveva sfruttata e nonostante sapessi che era stato uno stronzo, io continuavo ad amarlo.
Scesi al piano terra nella cucina, al centro vi era un grande tavolo basso ovale trasparente e attorno vi erano delle piccole poltroncine dove ci si poteva accomodare. Sulla tavola vi erano diversi vassoi pieni di cibo, tutti dall’aspetto delizioso, l’odore era così invitante. Nathalie ed Esther erano già sedute, la prima stava lanciando occhiati ad Aster che stava dall’altra parte del tavolo, la seconda stava mangiando a sbafo cornetti. Mi accomodai e presi una brioche al cioccolato, era squisita.
-         Ti piace? – mi chiese Nathalie.
-         Si, davvero buona -.
-         Ha cucinato Aster – disse sognante.
Sidus ci avvisò che quel giorno ci avrebbe insegnato qualche cosina sui poteri spirituali dei pleiadiani e che saremo andati in un posto speciale. Finimmo colazione e ci vestimmo velocemente.
Arrivammo in una grande campagna fiorita, vi erano alcune statue di personaggi strani fatte di uno strano materiale blu e lucente. Sotto di esse c’erano dei stravaganti pezzi di quello stesso materiale, parevano delle lapidi e anche se lo fossero quello era il cimitero più bello dell’universo. La mia intuizione non fallì, Sidus poco dopo essere entrati in quel posto incantevole ci informò che quello era il camposanto di Taygete. Il cimitero per i pleiadiani non era il luogo tetro e triste che noi terrestri visitavamo una o due volte l’anno. Ad Antea il camposanto era un luogo dove anche i vivi cercavano la pace, dove lasciavano fluire la loro energia e a contatto con il proprio spirito.
-         Qui cercheremo di elevare il vostro spirito – affermò Sidus.
Devo ammettere che non è stato facile, vi era tutto un procedimento strano, ma alla fine mi è arrivata una sorta di illuminazione, era una bellissima sensazione. Ero tranquilla, rilassata, stesa sul prato a osservare il cielo limpido, mentre sentivo che stavo interiormente bene. Nathalie accanto a me osservava  gli alti alberi con aria serafica, Esther stranamente sembrava non provar nulla.
Fu bellissimo, anche Nathalie riuscì a percepire quella splendida sensazione, Esther, chissà perché non era riuscita ad elevarsi. Ci facemmo un giro del posto, la vegetazione era meravigliosa e altrettanto le statue. Improvvisamente Nathalie si fermò davanti alla statua di un giovane uomo barbuto.
-         Chi è quello? – chiese Esther.
-         Lui è Yoshua – rispose Aster – quello che voi sulla Terra chiamate Gesù -.
-         È esistito davvero? – chiese la bionda sorpresa, non aveva mai avuta una grande fede nei confronti della religione.
-         Si ed era un pleiadiano, come te – rispose Sidus.
-         Gesù era un pleiadiano? – dicemmo stupite Nathalie ed io in coro.
-         Si, è giunto sulla Terra tanti anni fa, ha insegnato tanto a voi terrestri anche se lo avete crocifisso. Noi possiamo sopravvivere a queste cose ecco perché per voi sembra risorto e dopo è ritornato ad Antea, quella che voi chiamate la sua ascesa al cielo – Sidus fu più che esaustivo.
-         Ha vissuto il resto della vita qui, è morto a 700 anni, come tutti noi – aggiunse Aster.
Non potevo credere che il nostro messia fosse stato in realtà un alieno, non mi era mai passato per la mente che lui poteva essere un pleiadiano.
-         In un certo senso gli umani sanno che esistiamo – affermò Sidus – ci hanno dato lo strano nome di “angeli” -.
Dunque era tutto vero? Quello che dicevano le religioni era reale, tuttavia quello che professavano non era così lontano come volevano far credere. A nessun terrestre sarebbe passato per la mente che tutto ciò in cui credeva in realtà era solo in un altro pianeta.
-         È una mia ho impressione o da dietro quel cespuglio è apparsa davvero una figura simile alla Madonna? -.
Aster le sorrise – sono esseri di luce, anche loro ogni tanto appaiono sulla Terra. Quando li vedete credete che avete avuto l’apparizione di una delle vostre entità sacre -.
-         Ma sono buoni? -.
-         Si, loro non fanno del male, vivono pacificamente -.
Nel giro di una giornata ero venuta a conoscenza della verità su tanti fondamenti religiosi. Era incredibile scoprire questi segreti, non mi sarebbe mai passato nella mente di connettere certi argomenti sacri, con gli alieni. La mia amica era un’aliena che corrispondeva agli angeli (anche se il suo caratteraccio non la faceva sembrare affatto).
Passammo un’oretta in quel posto dopodiché ritornammo a casa, Nathalie ed io eravamo felici di essere riuscite ad elevarci. Esther sembrava delusa di non esserci riuscita, dopotutto, tutti quelli della sua specie ci riuscivano per talento innato. Capivo la sua frustrazione, probabilmente si sentiva un’incapace.
Stranamente quando giungemmo all’elevazione, accadde a Nathalie qualcosa di strano. Aveva intorno a sé come un’aura ed era di colore verde, quando lo dissi a Nat rimase un po’stupita. Anche lei aveva notato in me quell’alone colorato, solo che il mio non era verde. Era di colore rosso.
   
 
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