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Autore: sberio    06/12/2012    6 recensioni
Una Bella fisioterapista ed un Edward suo paziente alle prese con un problema di amnesia. Riuscira' lui a ricordare la loro breve ma intensa storia d'amore?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Il mattino seguente Bella aveva partecipato ad un altro seminario assieme ai suoi compagni di corso, ma questa volta Edward non si era fatto vedere. Già la sera prima le aveva annunciato che il mattino seguente sarebbe stato impegnato in una serie di riunioni ufficiali al fine di discutere e definire tutti i punti della fusione che da lì a pochi giorni sarebbe diventata effettiva.
Al termine del seminario, che stavolta Bella seguì con attenzione, gli altri ragazzi proposero di fare un giro per le vie di Miami, avendo il resto della giornata libero.
Bella, non avendo di meglio da fare, si  unì volentieri a loro e James parve soddisfatto della cosa.
“Dì un po’ Bella” esordì infatti lui  quasi subito “oggi ti ho visto parecchio interessata al seminario….per caso avevi ancora paura che Masen entrasse improvvisamente e ti interrogasse un’altra volta?” le chiese con ironia.
“No” rispose lei candidamente “che tu ci creda o no, oggi ero interessata all’argomento….non è che seguo le lezioni solo per paura di venire interrogata”
“Comunque” ribatté uno degli altri ragazzi del gruppo “trovo molto strano il comportamento del presidente nei vostri confronti. Di solito gente di quel calibro non li vede neanche i corsisti come noi…e invece lui sembrava che tenesse d’occhio proprio voi due. Per caso gli avete fatto qualche torto?”
“Io non ho mai avuto neanche l’occasione di rivolgergli la parola…fino a ieri s’intende…figurati conoscerlo” rispose James
“Io?” rispose Bella ai loro sguardi interrogativi “no..ehm..neanche io ho mai avuto occasione di parlargli” –se sapeste invece!!!- continuava a pensare cercando di apparire credibile mentre mentiva spudoratamente a tutti.
“Io lo so perché si è comportato così” disse James “è uno str**** come tutti quelli che appartengono alla sua categoria che credono di poter guardare tutti dall’alto in basso”
“Mah” rispose un'altra ragazza del gruppo “non lo so…a me ha sempre dato l’impressione di una persona diversa invece….di uno che potrebbe darsi tante arie rispetto ad altri ma che invece mantiene sempre un comportamento molto professionale. E si che non mi dispiacerebbe essere sgridata da lui….” Bella e gli altri si girarono di scatto a quest’ultima affermazione “bè? Che ci trovate di strano? È l‘uomo dei sogni di qualunque donna…me compresa…e se servisse a fare in modo che mi possa notare…allora ben vengano i suoi rimproveri” spiegò la ragazza.
Bella sentì un moto di gelosia montarle dentro, ma d’altronde quella tipa aveva detto una cosa sacrosanta: Edward era l’uomo dei sogni di ogni donna e lei avrebbe dovuto accettarlo e cercare di convivere con questa verità…altrimenti sarebbe stata gelosa dell’intero universo femminile.
“Ma fammi il favore” replicò James quasi come punto sul vivo “Per me è il classico figlio di papà che non ha mai dovuto faticare per ottenere nulla…e adesso dulcis in fundo eccogli servita la presidenza su di un bel piatto d’argento!”
A quel punto fu Bella invece a sentirsi punta sul vivo e non poté fare a meno di replicare” Mi dispiace James ma io non condivido per nulla il tuo pensiero. Ed….cioè il sig. Masen verrà anche da una famiglia facoltosa che gli ha aperto molte porte… ma in questo lavoro non basta avere un’occasione, bisogna poi saperci fare, altrimenti neanche le migliori conoscenze non possono fare nulla. Io credo che se è arrivato a diventare il presidente di questa nuova e grossa società che sta nascendo, significa che sia bravo nel suo lavoro, e non possiamo certo dire il contrario….senza contare che questo tipo d’incarico comporta certamente tanti onori…ma non dimentichiamoci degli oneri….riesci ad immaginare che responsabilità  dovrà far fronte il futuro presidente? E considera che ha solo qualche anno in più di noi”
“Bella!” esclamò James “anche tu sei finita nella tela di Masen grande ammaliatore di donne, visto che lo difendi a spada tratta?”
“James…per favore sii serio” replicò Bella “qui il fascino non c’entra nulla”
“Anche io la penso come lei” fece eco un altro ragazzo “ e per me non si tratta di questione di fascino. Io ammiro Masen come un grande manager. L’ho ascoltato parlare più di una volta e ho una profonda ammirazione per il suo modo di condurre gli affari. E’ il mio punto di riferimento. Ma allo stesso tempo credo che la sua vita non debba essere così semplice come si possa immaginare”
“Mi faresti un esempio allora?” chiede James
“Bè, se consideri che è stato piantato il giorno del suo matrimonio praticamente all’altare…”
“Infatti” gli fa eco la ragazza di prima “come vedi James, anche se ha tanti soldi e una brillante carriera non è detto che la sua vita sia tutta in discesa…..che poi come abbia fatto quella Tanya a piantare uno come Edward Masen non potrò mai capirlo!!!”
“Bè, i giornali hanno detto che lei all’ultimo momento non se l’è sentita” replica il ragazzo “ma a me pare tutto molto strano”
“Già” gli fa eco James “secondo me c’è qualcosa sotto”
“Tipo?”
“Magari lei all’ultimo momento ha scoperto qualcosa sul conto di Masen di poco piacevole”
“Ma come?” chiede la ragazza “se sono stati fidanzati per tanto tempo…”
“E cosa significa?” replica James “a quei livelli credi che non ci sia qualche scheletro nell’armadio? Ma figurati…Ti dico io cosa è successo: la povera Tanya deve aver scoperto qualche losco segreto della famiglia Masen che le avevano sempre taciuto e non se l’è sentita più di entrare nella famiglia”
“Ma scusa” risponde il ragazzo “allora perché ha dichiarato di non sentirsela più di sposarsi invece di dire il vero motivo?”
“Ma tu sei proprio ingenuo” risponde James “e secondo te i  Masen glielo avrebbero lasciato fare? La poveretta si sarà dovuta accollare tutte le colpe se ne voleva uscire indenne…”
“James, ne parli come se fossero un clan di mafiosi”
Bella fino a quel punto si era tenuta in disparte, un po’ per la curiosità di capire come il mondo esterno potesse vedere la figura di Edward e tutta la famiglia, un po’ perché, se avesse preso parte alla discussione, aveva paura di lasciarsi scappare qualche frase di troppo. Ma quando capì che piega stava prendendo il discorso di James, non riuscì più a tacere.
“James, ma non ti sembra di esagerare con le tue supposizioni? Non vorrei che a parlare fosse piuttosto la tua invidia verso Edward Masen”
“IO? Invidioso?” James era stato punto sul vivo “ti sbagli proprio Bella”
“No, perché ti stai lambiccando il cervello per trovare delle motivazioni così subdole, che forse le cose sono più semplici di quanto tu possa credere”
“Ah, e sentiamo….secondo te quale sarebbe la ragione allora?”
“Forse la signorina Denali si è veramente resa conto all’ultimo momento di avere poco in comune con lui, non dimentichiamoci che anche lei è una bellissima donna e molto ricca. Quindi non aveva certo bisogno di sposare uno come Edward Masen per dare una svolta alla sua vita. Oppure il motivo potrebbe essere del tutto diverso…magari si è semplicemente innamorati di qualcun altro ma, per non suscitare scandali, ha trovato quella scusa”
“Innamorata di un altro?” replica la ragazza “come si può amare un altro quando si ha a disposizione Edward Masen???”
Questo sembrava impossibile anche a Bella stessa, eppure ironia della sorte, era proprio quello che era successo…in un certo senso.
“Comunque” continuò Bella “in un modo o nell’altro, non vedo perché dobbiamo stare qui a distribuire malignità gratuite su di una famiglia di cui non conosciamo praticamente niente. Io credo che le persone si debbano giudicare dai fatti. Edward Masen non ha certo scelto di nascere in quella famiglia, avrebbe potuto benissimo fare il classico figlio di papà vivendo di rendita e non combinando niente nella vita. Invece, si è dato da fare per diventare il futuro capo dell’azienda di famiglia, con tutti gli onori e oneri che questo comporta. Noi siamo qui a studiare per poter diventare un giorno dei futuri manager e sappiamo benissimo che la cosa non è così semplice. Lui ha percorso questa strada prima di noi e la posizione che adesso dovrà ricoprire lo farà diventare uno dei personaggi più in vista del paese…ma io credo che gli toglierà anche molto. In questi giorni vi è mai per caso capitato di vederlo passeggiare in giro come stiamo facendo noi adesso? No. Perché? Perché passa di continuo da una riunione all’altra…e non è ancora presidente…figuriamoci dopo. Quindi James, prima di giudicare gli altri in maniera così affrettata, io ci rifletterei un attimo sopra” terminò Bella.
“Giusto” disse il ragazzo
“Pienamente d’accordo con te” aggiunse la ragazza
“E adesso perché non pensiamo alla nostra passeggiata?” chiese Bella “avete già deciso cosa visitare per primo?”
E la conversazione si spostò sulle possibili mete che Miami offriva abbandonando definitivamente il capitolo famiglia Masen.
James rimase taciturno. Non condivideva l’opinione di Bella e non replicò nulla ma si intuiva facilmente che era l’invidia a farlo parlare, non certo l’obbiettività.
Bella invece dal canto suo, si era sentita in dovere di difendere Edward. La gente sapeva così poco di lui e preferiva partorire delle spiegazioni a dir poco macchinose che considerare le cose sotto l’aspetto più semplice.
Edward era un bravo ragazzo che faceva sempre e comunque quello che gli altri si aspettavano da lui, senza mai tirarsi indietro. Tutti pensavano che essere nati in quella famiglia significasse per forza felicità e soddisfazioni, ma le cose non stavano così. D’altra parte se Edward non fosse un Masen, certamente a quell’ora sarebbe stato mano nella mano con lei a godersi questo giro turistico di Miami, invece che chiuso in una sala riunioni all’ultimo piano di un grattacielo.
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Bella e gli altri ragazzi tornarono in hotel dopo cena. Lei ed Edward si erano sentiti via sms durante la giornata e lui l’aveva incoraggiata a godersi la gita con gli altri, visto e considerato che lui sarebbe stato impegnato tutto il giorno. Un altro punto a suo favore: l’altruismo.
Una volta salutati gli altri, Bella fece finta di andare verso la sua stanza e invece si diresse verso quella di Edward. Lui le aveva lasciato una copia della sua chiave e quindi Bella non si preoccupò neanche di bussare.
Entrò e sentì un silenzio totale nella suite. Fece qualche passo e si accorse che nell’anticamera era stato apparecchiato il tavolo per due persone. La prima immagine che le venne in mente fu quella di Vittoria ed Edward che cenavano a lume di candela indisturbati. Cercò di mandare via quell’immagine mentale e si diresse verso la porta chiusa della camera da letto.
- E se adesso me li trovo tutti e due nel letto? – si chiese – che faccio? Scappo via oppure prima li uccido entrambi e poi scappo via?- si ripeteva nella testa –Bella…non dire idiozie, tu ti fidi di lui…non te la farebbe mai una cosa del genere, tu lo sai, tu lo conosci….ma allora perché mi sta tremando la mano?- si chiese mentre si avvicinava alla maniglia della porta.
Fece un respiro e si decise ad aprire la porta della camera da letto….e quello che vide la lasciò senza parole.
Edward giaceva addormentato semi sdraiato sul letto, vicino a lui…. una moltitudine di fogli sparpagliati nonché il suo laptop ancora acceso: si era addormentato lavorando.
Bella si sentì una carogna, per il solo fatto di aver dubitato di lui, che adesso le appariva come la creatura più bella che lei avesse mai visto. Si avvicinò in punta di piedi per non svegliarlo e sentì dentro di lei una tristezza infinita perché questo ragazzo così meraviglioso era facile oggetto della malignità gratuita di tutti, lei compresa.
Edward dovette sentire la sua presenza in qualche modo, perché improvvisamente si destò, aprì piano piano i suoi splendidi occhi verdi e non appena mise a fuoco il viso di Bella, si aprì in uno splendido sorriso.
“Scusa” mormorò lei “ti ho svegliato”
“Ti stavo aspettando” rispose lui
“Aspettavi me?” chiese lei stupita “Ma non mi avevi detto di passare”
“Perché immaginavo saresti tornata stanca dalla tua gita turistica, ma speravo tu lo facessi lo stesso..”
“E quindi la tavola qua fuori?”
“Ho ordinato frutta e dessert per due nel caso fossi venuta….e così è stato”
In effetti pensò Bella era sì apparecchiato per due là fuori ma era tutto ancora intatto. Questo aumentò in lei il senso di colpa per aver pensato male.
“Cosa c’è Bella?” chiese Edward vedendola rattristarsi “la tua passeggiata non è stata piacevole?”
“No, no, affatto” rispose lei e si rese conto che non voleva rattristarlo e deluderlo parlandogli delle sue sciocche paure…lui che era stato così gentile con lei da aspettarla nonostante la giornata di lavoro intenso che aveva trascorso …mentre lei se ne andava piacevolmente in giro a fare la turista. Optò allora per una mezza verità: “E’ solo che mi sarebbe tanto piaciuto che oggi ci fossi stato anche tu…e visitare insieme tutta la città”
“Anche a me sarebbe tanto piaciuto esserci credimi.” Rispose lui abbracciandola “ e invece mi  sono toccate solo riunioni, beghe e discussioni…eccitante vero? Ma ti prometto che la prossima volta ci sarò…ormai non manca molto”
“Non manca molto a cosa?” chiese lei curiosa
“Presto lo saprai….ma adesso perché non andiamo di là ad assaggiare qualcuno di quei dolci che mi sono fatto portare?”
“Ottima idea” rispose lei ed insieme si incamminarono.
Passarono il resto della serata a chiacchierare. Tra un dolce e l’altro Bella raccontò per filo e per segno tutto quello che avevano visitato mentre Edward l’ascoltava con uno sguardo tenero.
Quando il sonno cominciò a farsi sentire, Edward chiese a Bella di restare a dormire lì con lui e lei accettò volentieri.
La mattina seguente, quando Bella si svegliò, si accorse di essere sola nel letto. Pensò che era tardi e che forse Edward era già andato via, invece da lì a poco, lo sentì nel bagno che stava facendo la doccia.
Dopo pochi minuti Edward si affacciò nella stanza, era a petto nudo e con un asciugamano avvolto intorno alla vita: una visione paradisiaca.
“Buongiorno dormigliona” le disse
“Buongiorno” rispose lei
“Che ne dici se facciamo colazione in camera?” chiese lui
“Sarebbe fantastico”
“Ok, allora ....” Edward non fece in tempo a finire la frase che qualcuno bussò alla porta.
“WOW” disse Bella “il servizio è proprio veloce qui”
“Veramente” rispose Edward “stavo per chiamare la reception per ordinarla…”
“Ma allora chi può essere a quest’ora?” chiese Bella preoccupata che qualcuno la potesse vedere lì, nel letto del quasi presidente.
“Non lo so, non aspettavo nessuno” rispose Edward con tono lievemente preoccupato.  Poi si avvicinò alla porta e chiese “Chi è?”
“Edward…sono io…Vittoria. Mi apri per favore? Ho qui due cappuccini e due cornetti caldi caldi….”
“E ora?” chiese Bella con sgomento “che facciamo?”
 
Ringrazio tutti per gli auguri che mi avete mandato per il lieto evento. Adesso le mie giornate sono allietate da due splendidi marmocchietti: il grande, se così si può definire, di 3 anni e il piccolo di circa un mese e mezzo…. Quante notti insonni sto vivendo e quante ancora mi aspettano!!

  
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