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Autore: Jawaadeena    06/12/2012    1 recensioni
Una ragazza. Un solo sogno che si realizza, sconvolgendole la vita. Facciamo più sogni, và. Non la classica ragazzetta che si innamora del suo idolo, non una storia qualunque.Questa è la storia di una vita che cambia,di gente che va e gente che arriva. Una storia che spero, avrete il piacere di supportare e sopportare, criticare, amare o odiare. Fate voi.
Genere: Comico, Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Una delle assistenti si era offerta di accompagnarmi in auto a casa perché, of course, pioveva. Rifiuto, piuttosto ho in mente altro. Passo dal primo negozio di dischi sulla via e compro tutto il materiale necessario sui ragazzi. Cd, DVD, libro. Torno a casa e trovo un messaggio di Marco. L’ansia mi assale,non lascia mai messaggi.
“Honey, è così che devo chiamarti? Stiamo facendo un trasferimento di base, non potrò usare il pc per una settimana circa. Non essere in pensiero, ti chiamerò nell’ora di pausa. Ti voglio bene stellina, spero tutto proceda per il meglio. Ti voglio bene. M.”
Era tutto troppo bello per essere una giornata con i fiocchi. Non voglio pensarci. Infondo è il suo lavoro e io non posso farci niente, se non aspettare che questa settimana passi in fretta.
Decido di rilassarmi e preparo un bagno caldo, verso i Sali profumati dentro e porto il mini stereo in bagno. Mi spoglio e faccio scivolare la mano sul fianco destro, percorrendo i bordi del mio tatuaggio: “ impossible is nothing”. Niente è impossibile. Era la sua frase preferita, il suo motto di vita, la sua vita era niente di impossibile. Trattengo le lacrime. Metto su il cd che ho comprato e mi immergo. Il cd parte e quasi stento a crederci.
A differenza di quei 5 scalmanati e strani ragazzi che avevo conosciuto qualche ora prima, le loro voci erano incredibilmente armoniose e legate l’una con l’altra. Riconosco subito la voce calda e roca di Harry, quella pulita e intonata di Liam, quella dolce e adorabilmente irlandese di Niall, quella sorprendente di Louis, così chiara e incantevole e poi quella di Zayn. Pensavo a lui come quello entrato nel gruppo per grazia ricevuta,  per il ciuffo di 2 metri e per lo sguardo da figo e cattivo ragazzo. Insomma, quelli che fanno impazzire le ragazzine. Invece è proprio quello con la voce più alta e profonda. Ammetto a me stessa di essere sorpresa.
Mi tiro fuori dalla vasca, mi asciugo e mi metto in pigiama. Con i capelli ancora bagnati infilo il dvd nel pc. Sono curiosa di sapere tutto di questi ragazzi, anche perché da domani, saranno la mia nuova vita.  Studio le loro mosse, le loro voci, i sorrisi, belli e luminosi, le loro emozioni, su  ogni palco una diversa, e anche le loro cretinate. Mi addormento così.
Suona il telefono.
“Pronto?”
“ Serena, ma come dormi ancora?”
“ Con chi parlo prego?”
“Ma come!! Non riconosci la mia voce. Così mi offendo.”
“ mi hai svegliato, non riconoscerei neanche la mia voce ora”
“ Beh, era anche ora che ti svegliassi, sono le 9 e mezza”
“ Cazzo. Devo andare a lavoro, scusa, devo chiudere.”
“ E’ per questo che sono qui. Serena, sono Paul. ho preso il tuo indirizzo dall’assistente. Ci andiamo insieme, è abbastanza lontano di qui.”
Paul? Come diavolo ha fatto a sapere dove abito? E perché è qui, posso andarci da sola, mica ho 5 anni. Fingo la voce più gentile che posso.
“ grazie Paul, ma non preoccuparti, arriverò tra poco in pullman. Non disturbarti.”
“Andiamo Serena, sono qui sotto. Ti aspetto qui se vuoi.”
Insistente.
“ Sali.” Non vorrei avere sulla coscienza nessuno malato per colpa mia.
Apro la porta e mi chiudo in bagno. Vedrà la topaia in cui vivo ma non me appena sveglia. È uno spettacolo che riservo davvero a pochi.
“ Permesso, posso entrare Serena?”
“Si, finisco e arrivo.”
Faccio tutto abbastanza in fretta, mi fiondo sotto la doccia, per poco non mi ammazzo scivolando sulle piastrelle bagnate, mi infilo un leggins e una felpa verde scuro, blazer e sono pronta. Un filo di mascara e matita. Per colpa di quel simpaticone non potrò dare una direzione ai miei capelli ondulati e ribelli. Esco sconsolata dal bagno.
“ Bella questa foto, è tua mamma? Vi somigliate tanto. L’hai già detto che hai beccato uno dei lavori più richiesti oggi?” mi sorride.
“Mia mamma è morta.”
Arrossisce. Il sorriso  scompare per lasciare il posto ad una faccia cupa e dispiaciuta.
“Scusa” diciamo poi, all’unisono.
“No scusami tu, non volevo essere invadente. Non potevo saperlo e..”
“Paul, scusami tu invece. Solo che ho avuto una notte tormentata e un risveglio poco piacevole, non per te. Per il telefono che suonava.
“Per colpa mia”
“ Allora è colpa tua, si.” Poi gli sorrido.
“Ecco. Ho del caffè e muffin al cioccolato. Oggi avremo una giornata molto intensa e ti stancherai parecchio. Così ti sono passato a prendere, i pullman sono stressanti.
Sono incuriosita da tutto questo interessamento.
“ Grazie. Posso chiederti una cosa”
“Si”.
“ perché tutto questo? Ci “ conosciamo” da 2 giorni.”
“ vedi, ieri sono rimasto colpito da te. In senso buono, sia chiaro. Quando ti hanno comunicato che eri la nuova corista non hai gioito, non hai preso il telefono per avvisare qualcuno, non hai sorriso. È come se ti avessero detto sei la nuova cameriera di Nandos. Insomma, chiunque impazzirebbe nel sapere che lavora con i One Direction”
Appunto...io non so neanche chi sono.  Sorrido debolmente.
“ sono a Londra da 3 giorni, mi serviva un lavoro e sono contenta di averne avuto uno così importante. Sono un po’ confusa, per me è tutto nuovo qui e non conosco ancora nessuno. Con il tempo prometto di essere meno acida. Mi ambienterò e tutto sarà diverso.“
Sorride. “ perfetto, Serena. Andiamo?
Scendiamo le scale e appena fuori dal portone non scorgo nessuna macchina. Solo un furgone grigio dai vetri oscurati.
“Come mai siamo con un furgone e siamo solo due persone?”
“Ehm…” apre la porta. 5 facce allegre e già sorridenti mi salutano in coro.
“ Buongiorno Sereeena, ben arrivata!” fa eco Louis dal fondo del furgone.
“Ehm.. Buongiorno.”
Niall si sposta un po’  e mi fa posto, sorridendomi. Lo ringrazio e mi siedo affianco a lui.
“Allora, dormito bene?” chiede sempre il castano dagli occhi di ghiaccio.
“ si”
“ Sei di molte parole la mattina eh?” continua.
Annuisco.
“ Bene Zayn, un’altra come te” ridacchia poi.
Zayn. Lo osservo. Ha solo fatto un cenno con la testa. Ha gli occhi coperti da occhiali scuri. Un jeans e una maglietta che sembrano essere stati scelti al buio e una giacca di pelle nera. Ovviamente, i capelli sono perfetti. Ovviamente.
“ mi riprenderò tra poco” asserisco e sorrido.
Gli altri ragazzi non sembrano in condizioni diverse dalle mie e da quelle del moro. Harry ha gli occhi chiusi, Liam è appoggiato allo sportello e si guarda un po’ intorno, ogni tanto sorride. Niall ha delle enormi cuffie verdi. Louis è effettivamente l’unico sveglio del gruppo, con gli occhi spalancati e i capelli arruffati, che lo rendono ancora più carino.
“ Che palle però, mica posso farmi il viaggio con 4, pardon, 5 morti. Su, è solo mattina, mica andiamo in guerra.”
Guerra. Cerco di mascherare il tripudio mi sensazioni che mi invadono e il pugno allo stomaco che mi prende in pieno.
Quando nota che nessuno gli ha risposto si gira verso il finestrino, fingendosi arrabbiato.
“ Dai Boo, non fare così. È solo mattina, tra poco saremo più attivi tutti” e gli poggia una mano sulla gamba, poi la testa sulle sue spalle. E chiude gli occhi. È inspiegabile lo sguardo che c’è stato tra i due, ricco di alchimia e… boh.
L’auto si ferma. Paul scende ma nessuno dei 5 ragazzi si muove. Così resto ferma anche io. Poi lo vedo. Oh no, il mio risveglio aveva già fatto schifo.
“ Bonjour” . la voce stridula di Pierre risuona in tutto il furgone. Gli occhi di Louis si illuminano.
“ Finalmente un vivo tra questi cadaveri” esclama, alzandosi e facendo scivolare in avanti il riccio, che sbotta qualcosa di indecifrabile. Scavalca la prima fila di sedili per spostarsi in quella di dietro dove si è seduto Pierre, che mi sorride, eccitatissimo. Ricambio, ovviamente fingendomi eccitata e sveglia, soprattutto.
I due cominciano a parlare. Non posso sopportare 2 voci stridule appena sveglia, così frugo nella borsa alla ricerca delle cuffie. Che ovviamente non trovo.
“Cazzo.” Sibilo tra me e me.
Sto per rimettere l’ipod nella borsa quando un paio di cuffie atterra sulla mia borsa. Sollevo lo sguardo e gli occhi di Zayn fanno capolino dagli occhiali.
“Forse la mattina dovresti svegliarti prima e ricordarti di prendere tutte le cose, o no? “
“ Grazie, mi è passata la voglia.” Rispondo, acidamente, tirandogli indietro le cuffie.
Si stringe nelle spalle, fissandomi, recupera le cuffie e le butta nello zaino. Si rinfila gli occhiali e volta lo sguardo.
Fanculo, penso nel frattempo.
Arriviamo. Un boato mi riempie le orecchie.
“ Dovrai abituarti” mi dice gentilmente Liam.
Abituarmi? A prima mattina dovrei abituarmi a questa massa di ovaie impazzite che gridano? Oddio, perché mi sono presentata ai provini? Avrei dovuto capirlo subito.
“ Ragazzi appena apro correte negli studio, non vi fermate, Niall niente autografi o foto o abbracci. Se dopo c’è meno gente ti faccio uscire un po’. Scendete in ordine Harry, Louis, Niall, Liam, Pierre, Serena, Zayn. Chiaro?
Neanche ci avesse preparato ad un lancio spaziale. Che sarà mai?
Lo scopro appena apre la porta e una 40ina di ragazzine si buttano sui ragazzi che ad uno ad uno scendono dal furgone. Se non ci fosse Paul penso li avrebbero mangiati. Mani che tirano le felpe, gridano, piangono.
“ Scendi o no?” la voce rude del moro mi ricorda che è il mio turno. Così scendo e le braccia di Paul cingono le mie spalle e mi guida verso l’entrata a passo svelto.
“ Puttana!!”
 una voce si leva dalla massa e mi indica. Mi giro di scatto e vedo la ragazza che mi aveva appena dato della puttana. Puttana a me?
“ Cos’hai detto? Mi volto di scatto verso le ragazzine ma Paul mi tira dentro l’edificio ma prima di chiudere la porta una voce si leva:
“ Abbassa i toni ,ragazzina” .
La voce è la sua e incredibilmente non ha fatto lo stronzo come il suo solito. Poi la porta si chiude e un silenzio incredibile e Zayn è dietro di me.
“ Grazie” . cerco di guardarlo negli occhi.
“ Abituati”
“ Ad essere difesa da Mister simpatia o a sentirmi dare della puttana?”
“Entrambe. Ora sarà un inferno. Sei l’unica donna tra noi.”
“ E quindi? È il mio lavoro questo, mica mi scopo qualcuno.”
“ Non ancora” sorride beffardo.
“ Io non sono quel tipo di ragazza, chiaro? Per le scopate ci sono le tipe lì fuori, non vedono l’ora.” Sibilo a pochi centimenti dal suo viso, incazzata come non mai.
“  calma Serena, calma. Rilassati un po’.  Chi te lo dice che non ti innamorerai presto di uno di noi? “
“ Te lo assicuro io. In ogni caso farò molta attenzione ad evitarti, che Dio non mi voglia infliggere quest’altra punizione.”
Ride, e di gusto anche. Lo odio, vorrei prenderlo a schiaffi in faccia.
“ Posso offrirti un caffè? “ e mi porge la mano, come a volermi chiedere scusa, come a voler ricominciare da capo.
Gli stringo la mano e gli sorrido.
No”.
Mi volto e vado via, entro nella stanza dove sono gli altri. Che giornata di merda mi aspetta?
 
Piccolo spazio per me
Ciao piccole lettrici!!! Come starete osservando, il personaggio di Serena sta cominciando a prendere forma e a fare conoscenza con i ragazzi. Avrete già intuito che Serena avrà non pochi problemi ad essere accettata dalle fan e soprattutto, avrà non pochi problemi con Zayn. Scrivetemi se vi va e recensite, mi piacerebbe sapere quali sono i punti estremamente autobiografici.  Grazie a chi legge, vi abbraccio virtualmente.
  
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