Fanfic su artisti musicali > Black Veil Brides
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Autore: xblackthumbnail    06/12/2012    1 recensioni
Sam ha bisogno di un cambiamento,la sua vita insostenibile lo sta diventando ancora di più e una sera decide di andare via.
Da lì inizia quella che considera la sua nuova vita e decide cosa affrontare e come farlo.
E' la mia prima FF,siate buoni.
(Siate buoni fa tanto signor Balocco,non vi pare?)
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Chapter Four.

E' ormai qualche giorno che sono a casa con i ragazzi e mancano solo 2 giorni a Natale e Jinxx è in pieno spirito natalizio,incentivato dal fatto che stanotte ha nevicato.

-A NATALE PUOOOOI,FARE QUELLO CHE NON PUOOOI FAREEE MAAAAAAAAI…-

-JINXX CHIUDI QUELLA FOTTUTA BOCCA E USCIAMO.- Ash con tenuta da neve consistente in un giubbotto nero,guanti a mezze dita,cappello da Babbo Natale sgrida Jinxx che si zittisce ed esce fuori dove ci sono gli altri che cazzeggiano lanciandosi palle di neve.

-Amen,ce l'avete fatta ad uscire!- Jake lancia una palla di neve ad Ash che inizia ad imprecare sottovoce acclamando vendetta.

Inizia così una violenta e divertentissima battaglia di palle di neve nel vicoletto davanti casa,che causa lo sdegno di una vecchietta che abita di fronte che ci fa decidere di smammare e andare al bar in piazza a prendere una cioccolata calda.

-Ash,togliti quel cappello,sei ridicolo.-

-Parla quello col cappello di Batman. A 18 anni.- Andy mette il broncio e fa il labbruccio mentre tutti ridacchiamo. Entriamo nel bar piuttosto affollato e ci sediamo vicino alla finestra e ordiniamo le nostre cioccolate calde continuando a punzecchiarci e sparare cavolate e finiamo a parlare di musica.

-Che musica ascolti,Sam?- Jake mi rivolse la domanda e Andy fece zittire tutti,neanche mi avesse chiesto il segreto per essere immortali.

-Praticamente i Green Day sono il mio gruppo preferito da quando avevo 12 anni,e poi ho continuato ad allargarmi sul punk e il rock,anche un pò di metal e alternative.- 

-MENO MALE.- Andy ha fatto finta di asciugarsi il sudore e mi ha sorriso.

-Noi siamo una band.- la mia espressione di stupore non lo ha interrotto. -Io canto,Ash suona il basso,CC la batteria e Jake e Jinxx sono i chitarristi.-

-CHE. FIGATA. ASSURDA.- iniziano a ridere mentre inizio ad inondarli di domande a cui cercano di rispondermi anche se l'arrivo della cioccolata calda sospende tutti i discorsi.

Finita la cioccolata usciamo e ci dedichiamo ancora un po' a fare gli scemi sulla neve e verso le sei rientriamo in casa,quando aveva ricominciato a nevicare.

-Stasera cucino io.- Alla mia affermazione si girano tutti con aria stupita. -Dai,è il minimo che posso fare,però prima che la neve si inizi a posare dovete andarmi a comprare gli ingredienti!-

-Affare fatto!- Ash mi porge un foglio dove scrivo tutto quello che mi serve che non abbiamo in frigo per fare dei semplici spaghetti alla carbonara.

-Io vado a farmi una doccia,andate voi altri a fare la spesa.- Andy si dirige verso il bagno.

-SCANSAFATICHE!- CC lo rincorre e lo strapazza un po'.

-Non è colpa mia se son caduto una quarantina di volte e sembro un cubetto di ghiaccio umano.-

-Vabbè,come dici tu,andiamo,dai.- Escono tutti e quattro e mentre Andy va in bagno preparo la tavola. 

Vado in camera a cambiarmi e mi squilla il cellulare. Dovevo immaginarlo,era stata una giornata troppo bella. Lo presi. Papà.

-Pronto.- la mia voce è fredda,scocciata.

-E' la quinta volta che ti chiamo. Per questi giorni ti ho lasciata fare. Cosa credi? Che le voci in paese non girino?- E' arrabbiato e urlava.

-Quali vo…-

-Non solo devo sopportare di avere una figlia che viene da chiamata da tutti 'schifosa depressa' ora devo sentirmi dire anche che mia figlia è una puttanella che vive con i cinque ragazzi strani che son arrivati quest'estate. COSA CREDI DI FARE,DIMMELO.-

-Nulla. Quei cinque ragazzi strani,come li chiami tu,mi stanno dando più conforto di quanto avete fatto tu e mamma nei 17 anni della mia misera vita. E tanto meno sono la loro putt…-

-COSA FANNO PER DARTI TUTTO QUESTO CONFORTO,SPIEGAMELO!- continuava ad urlare sempre più forte.

-MI ASCOLTANO.- 

-Non finisce qui.- ha chiuso la chiamata. Mi accascio al muro dietro di me con le lacrime che mi scorrono sul viso e appoggio la testa sulle gambe,chiudendomi come un riccio.

Smarrimento,confusione,insicurezza,paura.

Sono solo poche delle sensazioni che provi dopo una chiamata come questa. Una chiamata così ti sconvolge. 

Ero finalmente serena e questo doveva rovinarmi tutto.

Una figura mi abbraccia e nei singhiozzi riesco a chiedergli se ha sentito tutto.

Risponde di sì e nel silenzio mi trasmette tutto quello che avrebbe voluto dirmi.

  
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