Chapter Four.
E' ormai qualche giorno che sono a casa con i ragazzi e mancano solo 2 giorni a Natale e Jinxx è in pieno spirito natalizio,incentivato dal fatto che stanotte ha nevicato.
-A NATALE PUOOOOI,FARE QUELLO CHE NON PUOOOI FAREEE MAAAAAAAAI…-
-JINXX CHIUDI QUELLA FOTTUTA BOCCA E USCIAMO.- Ash con tenuta da neve consistente in un giubbotto nero,guanti a mezze dita,cappello da Babbo Natale sgrida Jinxx che si zittisce ed esce fuori dove ci sono gli altri che cazzeggiano lanciandosi palle di neve.
-Amen,ce l'avete fatta ad uscire!- Jake lancia una palla di neve ad Ash che inizia ad imprecare sottovoce acclamando vendetta.
Inizia così una violenta e divertentissima battaglia di palle di neve nel vicoletto davanti casa,che causa lo sdegno di una vecchietta che abita di fronte che ci fa decidere di smammare e andare al bar in piazza a prendere una cioccolata calda.
-Ash,togliti quel cappello,sei ridicolo.-
-Parla quello col cappello di Batman. A 18 anni.- Andy mette il broncio e fa il labbruccio mentre tutti ridacchiamo. Entriamo nel bar piuttosto affollato e ci sediamo vicino alla finestra e ordiniamo le nostre cioccolate calde continuando a punzecchiarci e sparare cavolate e finiamo a parlare di musica.
-Che musica ascolti,Sam?- Jake mi rivolse la domanda e Andy fece zittire tutti,neanche mi avesse chiesto il segreto per essere immortali.
-Praticamente i Green Day sono il mio gruppo preferito da quando avevo 12 anni,e poi ho continuato ad allargarmi sul punk e il rock,anche un pò di metal e alternative.-
-MENO MALE.- Andy ha fatto finta di asciugarsi il sudore e mi ha sorriso.
-Noi siamo una band.- la mia espressione di stupore non lo ha interrotto. -Io canto,Ash suona il basso,CC la batteria e Jake e Jinxx sono i chitarristi.-
-CHE. FIGATA. ASSURDA.- iniziano a ridere mentre inizio ad inondarli di domande a cui cercano di rispondermi anche se l'arrivo della cioccolata calda sospende tutti i discorsi.
Finita la cioccolata usciamo e ci dedichiamo ancora un po' a fare gli scemi sulla neve e verso le sei rientriamo in casa,quando aveva ricominciato a nevicare.
-Stasera cucino io.- Alla mia affermazione si girano tutti con aria stupita. -Dai,è il minimo che posso fare,però prima che la neve si inizi a posare dovete andarmi a comprare gli ingredienti!-
-Affare fatto!- Ash mi porge un foglio dove scrivo tutto quello che mi serve che non abbiamo in frigo per fare dei semplici spaghetti alla carbonara.
-Io vado a farmi una doccia,andate voi altri a fare la spesa.- Andy si dirige verso il bagno.
-SCANSAFATICHE!- CC lo rincorre e lo strapazza un po'.
-Non è colpa mia se son caduto una quarantina di volte e sembro un cubetto di ghiaccio umano.-
-Vabbè,come dici tu,andiamo,dai.- Escono tutti e quattro e mentre Andy va in bagno preparo la tavola.
Vado in camera a cambiarmi e mi squilla il cellulare. Dovevo immaginarlo,era stata una giornata troppo bella. Lo presi. Papà.
-Pronto.- la mia voce è fredda,scocciata.
-E' la quinta volta che ti chiamo. Per questi giorni ti ho lasciata fare. Cosa credi? Che le voci in paese non girino?- E' arrabbiato e urlava.
-Quali vo…-
-Non solo devo sopportare di avere una figlia che viene da chiamata da tutti 'schifosa depressa' ora devo sentirmi dire anche che mia figlia è una puttanella che vive con i cinque ragazzi strani che son arrivati quest'estate. COSA CREDI DI FARE,DIMMELO.-
-Nulla. Quei cinque ragazzi strani,come li chiami tu,mi stanno dando più conforto di quanto avete fatto tu e mamma nei 17 anni della mia misera vita. E tanto meno sono la loro putt…-
-COSA FANNO PER DARTI TUTTO QUESTO CONFORTO,SPIEGAMELO!- continuava ad urlare sempre più forte.
-MI ASCOLTANO.-
-Non finisce qui.- ha chiuso la chiamata. Mi accascio al muro dietro di me con le lacrime che mi scorrono sul viso e appoggio la testa sulle gambe,chiudendomi come un riccio.
Smarrimento,confusione,insicurezza,paura.
Sono solo poche delle sensazioni che provi dopo una chiamata come questa. Una chiamata così ti sconvolge.
Ero finalmente serena e questo doveva rovinarmi tutto.
Una figura mi abbraccia e nei singhiozzi riesco a chiedergli se ha sentito tutto.
Risponde di sì e nel silenzio mi trasmette tutto quello che avrebbe voluto dirmi.