Fanfic su artisti musicali > Conor Maynard
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Autore: beljectjoner    06/12/2012    1 recensioni
Lui, tutto fighetto, non la caga. Lei, lo odia dal più profondo del cuore. Ma uno dei due si innamora..Chi? e l'altro come la prenderà? Leggete :D
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E se mi stessi..innamorando?


CONOR POV
Erano verso le cinque, quando arrivò Josh, il mio migliore amico. Lo conoscevo da bambino. Ero diventato quello che ero grazie a lui, o da quel che ho capito, a causa sua. Io cercavo di cambiare, di tornare ad essere quel ragazzo dolce e gentile che le persone adoravano. Ma più stavo in sua compagnia, e più peggioravo. Quel pomeriggio lo passammo a giocare a Fifa. Vince sempre lui con quel gioco. E che cazzo!!
J – Allora, che facciamo stasera?
Io – Scusa bello, ma dovrai passare la serata senza di me. Io ho da fare..
J – Davvero? E cosa? Qualche scopata in programma? La conosco?
Io – Fanculo, Josh! No, niente di tutto questo, fatti gli affari tuoi e non rompere le palle!
J – Ook, amico. Scusa.. ora vado ci vediamo domani davanti scuola, ok? Ciao.
Io – Ciao..
Quando se ne andò, andai in bagno e feci una doccia veloce. Mi preparai per bene ed uscii. Sapevo che, quando mi avrebbe visto davanti casa sua, si sarebbe arrabbiata, ma avevo tanta voglia di vederla, e quindi decisi di andarla a prendere a casa, sperando che ci fosse, e di portarla da qualsiasi parte avrebbe voluto, anche sulla Luna, se ce ne sarebbe stato bisogno. Avrei fatto di tutto per lei..
Cazzo, Conor! Come hai fatto a perdere la testa per lei? Cosa ha che le altre ragazze non hanno?
Uscii di casa e in dieci minuti ero davanti la porta di casa sua. Bussai al campanello e qualche minuto dopo la porta si aprì. Era lì, indossava una tuta grigia, larga, e aveva i capelli un po’ arruffati. Ma era comunque bellissima..
 
ALESSIA POV
C – Ciao, Alessia.
Io – C-ciao.. ma che ci fai qui?
C – Bhè, visto che è il tuo compleanno, possiamo andare a fare un giro insieme..
Prima il regalo, poi il bacio sulla guancia..ed ora quello. Mi stava chiedendo di uscire, proprio a me. Ma perché si comportava così? Mi stava prendendo in giro? O forse..gli piacevo.. Ma che stronzate pensi, Ale!? Uno come lui non si innamorerebbe mai di te. E poi tu lo odi, no? Bene. Ora comincio a parlare anche da sola. Di bene in meglio.
Io – Non so, veramente pensavo di rimanere a casa…
C – Da sola? Ma è il tuo compleanno! Non penserai davvero di rimanere in casa, e per di più da sola? Daii, ti prego!
Io – Conor, ma che vuoi!? Perché devi rompere le palle proprio a me? Che cìè, sono finite le ragazze che ti vengono appresso? Te le sei già fatte tutte!?
C – Ma che cazzo dici Ale!? Io non mi sono fatta proprio nessuno! Stammi a sentire. Non mi muovo da qui, finchè non mi dici che esci con me..
Io – Fanculo, Conor…-gli dissi, e gli chiusi la porta in faccia. Mi ristesi sul divano a guardare la TV. Tanto non sarebbe rimasto davvero lì ad aspettare.
 
CONOR POV
A – Fanculo, Conor..- disse, e mi chiuse la porta in faccia. Almeno non mi aveva preso a calci i culo. Sapevo che avrebbe reagito in quel modo. Era fatta così (per quel poco che conoscevo di lei). Mi sedetti sulle scalinate e cominciai a giocare col cellulare. Aspettando e sperando che uscisse dalla porta, per uscire con me.
 
ALESSIA POV
Era passata una mezz’oretta da quando era venuto Conor. Ero curiosa se davvero era rimasto. Cosi andai ad affacciarmi alla finestra, e, con mia grande sorpresa, Conor era l’ seduto sulle scalinate col cellulare in mano. Era davvero rimasto.. Che coglione! Ma faceva freddo, e così avrebbe preso un malanno. Decisi di farlo entrare dentro mentre mi sarei preparata. Tanto era solo un’uscita, no? Gli aprii la porta e lo invitai dentro.
Io – Ok, esco con te, ma questo non significa che tu mi stia simpatico! Torno subito..
C – Grazie..- è l’unica cosa che disse.
Andai in camera mia, mi lavai velocemente e poi scelsi cosa indossare. Tra i panni, cadde una maglietta. Me la ricordavo bene. Era passato quasi un anno da quando quel ragazzo mi mise le mani addosso e…
L’odio, la vergogna e il dolore che provavo a causa di quel mostro era ancora tanta. Nessuno sapeva di quello che era successo. Dopo aver fatto, mi lasciò lì a terra, contro quel muro freddo di quel vicoletto, e se ne andò, era mezzo ubriaco. Quando lo vidi il giorno seguente, piansi davanti a lui e, invece di chiedermi scusa per quello che aveva fatto (pensavo che era colpa dell’alcool), si mise a ridere e che si era divertito con me..STRONZO!! Ecco perché ero diventata molto più fredda verso gli altri. Se fosse capitato di nuovo..non so se avrei resistito come la prima volta..
E pensare che il suo migliore amico… Forse sapeva tutto, e voleva provarci anche lui… Non gliel’avrei mai permesso. Ormai avevo imparato la lezione. Posai quella maglietta. L’avevo nascosta bene, anche agli occhi di mia madre. Presi un jeans e un maglioncino per tenermi al caldo, e scesi.
 
CONOR POV
Girai un po’ per il salotto, aspettando che scendesse. Su un mobile c’erano un sacco di foto sue e della madre. Del padre non ce n’era traccia. Mia madre mi aveva detto che erano divorziati da poco, il motivo però non me lo disse. Ero curioso di sapere tutto, della sua vita. Avevo voglia di conoscerla meglio, sapere più cose possibili su di lei. Sentivo che mi stavo innamorando sempre di più..e lei avrebbe ricambiato?..sentii dei passi dietro di me. Era pronta, e bellissima…
 
ALESSIA POV
Presi il cappotto e la sciarpa, fuori faceva molto freddo.
Io – Sono pronta..allora, dove andiamo?
C – E’ una sorpresa..dai andiamo…
Uscimmo di casa, chiusi la porta di chiave, e cominciammo a camminare. Andammo verso il bosco, dopo un quarto d’ora ci eravamo imboscati per bene. Io avevo sempre la guardia alzata se avrebbe provato a fare qualcosa.. Davanti a noi c’era un albero gigante e alzando gli occhi notai che tra gli enormi rami, c’era una casetta, fatta di legno.
Io – Wow, ma come fa a stare lì su..?
C – Per maglia..- disse, tutto stranito. Stavo quasi per prenderlo sul serio. Che scema!
Io – Davvero?. Lo sentii ridere come un matto.
C – Ahahah..No! L’ha costruita mio padre…
Io – Ah..- era molto carina dall’esterno. Girammo attorno all’albero finchè non notai che c’era una scaletta, per salire.
C – Forza, saliamo.
Io – Che!? Neanche per sogno!- avevo paura delle altezze, anche se mi sarebbe piaciuto vederla all’interno.
C – Che c’è? Paura?
Io – In po’..- non mentii. Perché avrei dovuto farlo?
All’improvviso mi avvicino a se e mi cinse i fianchi. Avvicinandosi al mio viso, mi disse nell’orecchio che non dovevo averne, perché se fossi caduta, mi avrebbe presa. Sentii i brividi sulla schiena. Perché? E se mi stessi..innamorando?


SPAZIO ALL'AUTRICE (?)
OOK.. MA QUANTO E' DOLCE CONOR? ANCHE SE UN Pò STRONZO LO E' MA NEI CAPITOLI AVANTI CAMBIERA NON PREOCCUPATEVI.. PER FAVORE CHI LEGGE RECENSISCA ANCHE.. ALMENO UN PAIO PER SAPERE SE VI PIACE O MENO.. PERCHè SE NO NON CONTINUOO.. PER FAVORE! GRAZIE <3

  
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