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Autore: Mad Genius    06/12/2012    2 recensioni
Una versione Chlark del matrimonio di Superman con alcuni Spoiler dell'ultima stagione, anche dell'ultima puntata, creata in un momento di noia per la coppia che più mi piace di questo telefilm. Spero vi piaccia. :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Chloe Sullivan, Clark Kent
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima di continuare a leggere o questa introduzione sappiate che già al suo interno ci sono SPOILER importanti dell’ultima puntata della serie e che quindi è a vostro rischio e pericolo ok? Non voglio rimproveri se vi rovinate il finale ok? Bene…. Il rating è giallo solo per alcune menzioni a dei rapporti sessuali, niente di perverso comunque.

SPOILER!!!

SPOILER!!!

SPOILER!!!

SPOILER!!!

In questa storia cambiano molte cose: Clark e Chloe si baciano per la prima volta in maniera diversa, lo fanno per la prima volta in maniera diversa e soprattutto cambiano un sacco di cose agli altri personaggi: Lois è sposata con Oliver, Tess è viva e non viene uccisa da Lex nell’ultima puntata e sembra avere un certo feeling con Emile. Bene ora che sapete tutto ciò vi auguro una buona lettura, questa Shot è nata da una mezz’ora di puro scazzo e dalla nostalgia che ho provato oggi nel vedere il penultimo episodio di una serie che mi ha stregato fin da quando è stato mandato qui in Italia in onda il primo episodio. Tuttavia non essendo mai stato un gran fan di Lois Lane nei fumetti, e nemmeno in Smallville, ho deciso di dare una mia versione personale, in stile Chlark, a questo telefilm che tanto mi ha stregato. Spero vi piaccia, vi auguro una buona lettura. Have A Nice Day! :)

Chlark’s Wedding

Superman… quanti lo conoscono davvero? Quanti sanno che cosa nasconde il suo normale alterego conosciuto come Clark Kent? Quanti sanno quanti guai quel ragazzo ha dovuto passare prima di diventare l’uomo d’acciaio? Quanti hanno visto quel “normale” ragazzo di Smallville crescere a livello fisico e mentale? Poche persone in verità, poche e fidate. Tuttavia nessuno, se non i coniugi Kent, conoscono Clark Kent come la sua migliore amica: Chloe Sullivan. Come sarebbe chi è Chloe Sullivan!? Beh in effetti forse a livello giornalistico non è famosa quanto sua cugina Lois Lane ma qualunque supereroe che si rispetti, persino quel tipo vestito da pipistrello e dall’aria sempre seria, sa che Chloe Sullivan è una delle “Autorità” nel campo della giustizia. Ha contribuito a unire davvero la Justice League, è stata la Watchtower per un numero di anni considerevole e ha coordinato magistralmente il più grande gruppo di supereroi del mondo. Oh ed’è da sempre la migliore amica di Clark, oltre che moglie a breve, quindi non si può non sapere chi è.

No! Ok non posso fare un discorso del genere al ricevimento, non funzionerebbe e manderebbe all’aria la copertura di Clark e Chloe, non tutti gli invitati sanno del segreto del mio migliore amico… diavolo! Ok, calma… devo riuscirci. Sono sicuro che anche Oliver è nella mia situazione. Dunque… come diavolo che è cominciato tutto? Forse ricordare mi farà bene…

“Erano arrivati finalmente… anche se lei non ne era poi così contenta: dalla grande città di Metropolis alla desolata Smallville. Una ragazzina dai corti capelli biondi e dagli occhi che sembravano emanare scintille tanto erano acuti e attenti scese da una macchina con una smorfia insoddisfatta sul volto. Il padre la guardò con aria comprensiva.

<< Suvvia tesoro, vedrai che non ti troverai così male. Purtroppo sai che è per motivi di lavoro. Non potevo proprio rifiutare… >>

Chloe sorrise al padre.

<< Sta tranquillo, non sono arrabbiata… è solo che qui sembra di stare in un altro mondo! >> Mormorò spaesata.

<< Suvvia piccola, vedrai che ti troverai bene. >>

Chloe annuì mentre quella che doveva essere la preside le si avvicinò con aria contenta. Chloe ebbe così modo di scoprire che la signora Anderson era davvero simpatica e alla mano. Il suo studio era un po’ troppo… monotono per i suoi gusti ma infondo era pur sempre una preside, non si aspettava niente di meno da lei.

<< Molto bene Chloe ora ti porto nella tua classe e dopo le lezioni incaricherò qualcuno di farti vedere la scuola. >> Sorrise la preside.

<< Molte grazie signora. >>

Arrivò così in classe e fece conoscenza con quelli che sarebbero stati i suoi nuovi compagni di classe: tra tutti uno le saltò subito all’occhio. Era piuttosto alto per la sua età, aveva corti capelli corvini che terminavano con un piccolo ciuffo che ricadeva pigro vicino l’occhio… e i suoi occhi! Erano di un azzurro così bello che per un attimo Chloe si perse lì dentro, arrossì quando poi si rese conto che la sua occhiata era stata ricambiata dal misterioso ragazzo.

<< Molto bene ragazzi, lei è Chloe Sullivan, una nuova arrivata, e si merita il vostro più caloroso benvenuto. Sono certo che la aiuterete ad inserirsi e la metterete presto a suo agio non è vero? >>

Tutti annuirono e la ragazzina notò di come gli occhi del ragazzo dei suoi sogni, pardon volevo dire del ragazzo che l’aveva colpita, la guardavano con occhi pieni di curiosità.

<< Bene, dunque vai a sederti lì, vicino Clark. Ah Clark dopo la scuola ti sarei grata se facessi fare un giro alla nostra nuova recluta per la scuola, puoi farlo? >> Chiese la preside.

A Chloe mancò il fiato: a rispondere era stato proprio Lui!

<< Ma certo professoressa. >> Sorrise Clark Kent: il suo sorriso sarebbe stato per sempre impresso nella memoria di Chloe.

E così le lezioni passarono in fretta, o almeno così parve a Chloe che non vedeva l’ora di passeggiare con Clark: non aveva mai provato niente di simile. Scoprì così che il ragazzo non solo era molto carino, arrossì al pensiero ma fortunatamente Clark non lo notò, ma anche gentile, educato, simpatico e anche molto timido.

<< Ma li fanno tutti così da queste parti? >> Si lasciò sfuggire Chloe.

Clark la fisso stupito.

<< Come scusa? >>

La biondina arrossì furiosamente.

<< Ehm, intendevo… accidenti sei altissimo come può essere? Che vi danno da queste parti per crescere così tanto? Mi sento uno gnomo. >> Gli occhioni verdi di lei ebbero il curioso effetto di farlo scoppiare a ridere.

<< Sei una ragazza molto strana sai? >> Ridacchiò il ragazzo.

Chloe lo guardò stizzita.

<< Grazie sei davvero gentile. >> Mormorò acida.

Clark la guardò.

<< Sai, qui a Smallville non succede mai niente di strano, è tutto molto noioso. Non era una critica anzi… sei una ragazza vivace e dinamica, non si vedono molte come te da queste parti. Non era un’offesa la mia, era solo per farti capire che… >>

Chloe sentì il respiro mozzarsi: che le stesse per dire che magari il suo modo di fare lo intrigava?

<< Che? >> Chiese Chloe col fiato sospeso.

<< Che sei una ragazza speciale e che spero tanto in una buona amicizia. >> Le sorrise Clark: perché diavolo doveva avere quel sorriso così bello?

<< Oh… beh allora grazie. Ma tu mi sembri un po’ troppo ordinario… >> Lo provocò Chloe.

Alla ragazza per un attimo le parve di notare un’ombra negli occhi azzurri del suo nuovo “amico”.

<< Non ci metterei la mano sul fuoco… >> Mormorò quasi a se stesso il giovane Clark.

Il giro fu piuttosto lungo ma a Chloe non dispiacque: Clark infatti era una guida piuttosto simpatica e alcuni suoi consigli le sarebbero tornati utili. Inoltre aveva avuto modo di scoprire alcune cose sul suo nuovo amico: aveva una cotta tremenda per una certa Lana Lang, lo avrebbe capito anche un cieco dato che il ragazzo non sembrava più capace di articolare frasi coerenti in presenza di quella tipa, il suo migliore amico ero io, le stesi subito simpatico e sebbene all’inizio provassi una cotta per lei col tempo mi passò e diventammo grandissimi amici. Inoltre aveva scoperto che la sua guida non riusciva a guardarla negli occhi senza arrossire. A fine giornata, dopo che una commossa Chloe aveva ricevuto un favore da parte di Clark inerente ad un certo libro, i due ragazzi si dovettero salutare. I loro genitori li stavano aspettando fuori dalla scuola: Clark notò subito che Martha, sua madre, stava già fraternizzando con il nuovo arrivato mentre Jonathan gettava una qualche battutina sulla loquacità di sua moglie. Gabriel, il papà di Chloe, sembrava piuttosto a suo agio.

<< Quelli sono i miei… >> Mormorò Clark avvicinandosi a loro insieme all’amica.

<< ... e naturalmente siete invitati a pranzo. >> Disse Martha tutta contenta.

Il signor Sullivan pareva piuttosto sorpreso.

<< Ecco noi… non vorremmo disturbare… >>

Chloe sentì il cuore palpitare: perché diavolo non accettava?

Jonathan rise.

<< Oh andiamo, vuoi davvero dirle di no? Capisco che ancora non la conosci ma è piuttosto difficile dire di no a mia moglie… lo scoprirai presto. >>

Gabriel sembrava un po’ titubante ma poi vide sua figlia.

<< Chloe… ben arrivata. Ti presento i signori… >>

<< Kent. Loro figlio Clark ed io abbiamo stretto amicizia proprio stamattina. >>

Gli occhi di Martha brillarono in maniera strana e Clark capì: sua madre aveva appena immaginato una futura, e lunghissima, storia d’amore con un lieto fine che prevedeva un matrimonio, dei figli e un cavallo bianco… aveva uno strano interesse per i cavalli bianchi.

<< Mamma io… >>

<< Adesso non potete più rifiutare il nostro invito. >> Sorrise la signora Kent a Gabriel Sullivan.

E così il padre di Chloe capitolò, per la gioia della figlia, della signora Kent e anche di suo figlio. Arrivati alla fattoria Clark ricoprì il ruolo di guida turistica e fece visitare all’amica la fattoria da cima a fondo. Chloe si ritrovò così a contatto con una realtà che le era totalmente sconosciuta: i lavori della fattoria, gli animali…

<< E’ strano… è così diverso qui. >>

Clark la guardò con occhi profondi.

<< Ti manca la tua vecchia vita? >>

Chloe arrossì: perché diavolo un comune adolescente avrebbe mai avuto uno sguardo e un sorriso del genere se non per confondere la mente altrui?

<< No… ma spero ci sia un posto dove comprare il Daily Planet in questa isola deserta che è Smallville. >> Disse lei tentando di passare per ironica.

<< Sul serio pensi che Smallville sia un’isola? >> Sorrise lui furbo.

Chloe strabuzzò gli occhi.

<< Io… no, cioè hai capito no? Nel senso che è isolata come un’ isol… ohh smettila! Sai benissimo cosa intendevo. >> Mormorò lei con un finto broncio.

Clark ridacchiò mentre sua madre richiamava i due ragazzini per il pranzo. E che pranzo! Chloe non ricordava di essere mai stata così sazia, e suo padre Gabriel pareva della stessa opinione.

<< Accidenti era tutto squisito sul serio. Complimenti alla cuoca, spero che però ora mia figlia non si abitui a questi vizi… >>

<< Con te in cucina non mi stupirei se scappassi di casa per venire qui… >> Disse Chloe con voce affaticata: un pranzo decisamente abbondante.

Jonathan ridacchiò.

<< Sicura di non voler scappare qui per Clark vero? >>

Tutti i presenti, meno i due adolescenti, risero di gusto.

<< Papà… >> Protesto debolmente Clark.

A fine pranzo Jonathan portò un amaro che offrì di buon cuore al nuovo amico e i tre adulti si misero a chiacchierare in merito a “faccende da adulti” come definiva, e definisce tuttora vi assicuro, Chloe i discorsi che non le interessavano. I due ragazzini così uscirono e andarono a rilassarsi nel fienile, la “Fortezza Della Solitudine” di Clark.

<< Non me l’hai ancora chiesto… >> Mormorò Chloe.

Clark pareva stupito.

<< Che cosa non ti ho chiesto? >>

<< Come mai mia madre non c’è… >>

Clark le sorrise e si sedette su un gradino guardando l’amica dal basso verso l’alto.

<< Non sono affari miei no? Se e quando me ne vorrai parlare io ti ascolterò… >>

Chloe sentì la mascella aprirsi contro la sua volontà: andiamo! Doveva essere finto, magari un robot o un alieno…

<< Sei davvero gentile Clark lo sai? Sei speciale anche tu dopotutto. >> Il sorriso della ragazza procurò a Clark un curioso tuffo al cuore.

<< Grazie… >>

Chloe abbassò il busto verso di lui. Clark si sorprese e sentì un caldo piuttosto fastidioso nella zona delle guance.

<< Cosa… >> Le sue parole furono interrotte.

Chloe aveva appoggiato le sue labbra a quelle dell’amico. Clark non si oppose e il bacio, pian piano, si fece più approfondito. Le labbra di Chloe erano un qualcosa di… perfetto. Le più belle di tutte… o almeno questo pensava Clark al suo primo bacio. Lei per un attimo sentì il cuore sprofondare: aveva appena baciato un amico conosciuto neanche dieci ore prima, che diavolo avrebbe pensato di lei? Doveva trovare una via d’uscita. Le labbra di lei abbandonarono, con un tremendo fastidio da parte di entrambi, le sue.

<< Ci hai pensato tutto il giorno… magari così possiamo diventare amici no? >> Sorrise lei.

<< Ehm io… >>

Chloe non riuscì a trattenersi.

<< Era il tuo primo bacio…? >> Chiese con una vocina sottile.

Lui annuì rosso come un pomodoro.

“Perfetto” Pensò Chloe. “Un ottimo modo per iniziare…”

<< Beh era anche il mio… primo bacio. Magari possiamo tenere il segreto tra di noi… gli amici tengono i segreti l’uno per l’altro no? Questo sarà il nostro primo segreto… il primo segreto da migliori amici… >>

Clark sentì uno spiacevole dolore nella zona dello stomaco ma annuì con un mezzo sorriso.

“Dio come ho fatto ad innamorami a prima vista? Queste cose succedono solo nelle favole dannazione!” Si disse Chloe con rabbia.

Si sforzò anch’ella di sorridere.

<< Amici… per sempre. >> Mormorarono all’unisolo e poi si abbracciarono con forza.

Era nata una delle amicizie al sapore di amore più lunga e forte di sempre.”

Era nato tutto così, certo ho impiegato una vita a farmelo raccontare perché sono troppo legati, quasi fossero una cosa sola, ma alla fine hanno ceduto. E da allora è stato tutto un crescendo sapete? La loro amicizia era un qualcosa di unico e di indissolubile che si sviluppò nel corso degli anni, sia pure con alcuni alti e bassi dovuti principalmente al fatto che Clark stravedeva per Lana e non vedeva gli ovvi sentimenti di Chloe. Eppure ci sono andati così vicini… quando Clark era libero da ogni inibizione a causa della criptonite rossa ed entrambi si erano ritrovati a fare l’amore, perché non era semplice sesso ne sono sicuro, e sebbene loro non ne parlino mai, la vergogna brucia ancora perché entrambi non erano in se quando lo avevano fatto, so che per loro rimarrà sempre la loro prima volta nel bene o nel male. E che dire del ballo e dei mille altri momenti che però il giovane Superman non ha sfruttato mai? E a causa di questa mancanza da parte di Clark nacque la sua relazione con Lana che ebbe tremendi problemi: Clark non voleva metterla in pericolo e non le rivelava il suo segreto, lei era troppo curiosa e credeva che lui non si fidasse di lei… la loro storia finì più volte ma dare il colpo di grazia fu un più morto che vivo Lex Luthor. Lana infatti fu costretta ad assorbire le radiazioni di una bomba alla criptonite rendendosi così per sempre una naturale fonte di morte per Clark… condannata a restargli lontana in eterno. Chloe intanto aveva trovato un amore, effimero a mio dire, in Jimmy Olsen, parente del Jimmy Olsen che lavora con Clark e Lois al Daily Planet, ucciso poi dalla parte umana di Doomsday. Chloe restò dunque sola, Jimmy se ne era andato e Clark aveva deciso di annullare la sua parte umana per evitare alla gente attorno a lui di soffrire. In seguito si riappacificarono e dopo un tentativo di relazione con Lois, finita con buon accordo di entrambi dopo un mese in cui lei non riusciva proprio a stare davvero bene con lui sebbene fosse la persona migliore del mondo, parola di miss Lane, e lui non riusciva a trovare in lei il vero amore. Chloe invece, distrutta dal fatto che ancora una volta sua cugina fosse arrivata prima in qualcosa di importante per lei, prima il lavoro al Planet e poi Clark, aveva cominciato una pseudo-relazione con Oliver Queen del tipo “Amici Con Benefici” ma quando provarono per la prima volta ad avere dei “benefici” semplicemente non ci riuscirono. Tuttavia Oliver avrebbe avuto un ruolo piuttosto importante nella vita di Clark, Chloe e Lois: non solo come grande amico di tutti e tre ma anche come marito di Lois Lane in seguito. Parlando del suo addio al celibato infatti c’è molto da raccontare: Oliver infatti aveva riunito tutti, persino Tess e il dottor Hamilton, per festeggiare tutti insieme l’ultimo giorno da fidanzati suo e di Lois. Una serata da non dimenticare mai, se non si fosse messa di mezzo Zatanna.

Quando mi hanno raccontato cosa è successo ho fatto fatica a crederci: Clark infatti si era svegliato vestito da sposo nel suo letto con un mal di testa allucinante e il soffitto che presentava un’enorme bruciatura che aveva la forma del simbolo della sua casata. Un simpatico lemure inoltre stava piacevolmente sgranocchiando qualcosa, così tanto per rendere la situazione un po’ più assurda di quanto non fosse già. Ma la cosa più assurda fu il ritrovare Chloe nel suo armadio vestita da sposa, con un mal di testa pari al suo e con un’espressione che non faceva presagire niente di buono.

“La scena era tremendamente imbarazzante: che diavolo ci facevano vestiti da sposi? E perché lei era in casa con lui? Non avevano mica…?

<< Noi ci siamo… >> Cominciò lei.

<< Vuoi dire che abbiamo… >>

<< Lo champagne, eravamo… >>

<< Chloe, non abbiamo mica fatto… vero? >>”

In effetti non è mai stato confermato o meno se i due amici di sempre avessero avuto un rapporto sessuale quella notte ma, dopo aver salvato Emile da una banda di malavitosi e rivisto il video di quella serata di divertimento folle, dimenticata dai protagonisti della vicenda a causa del liquore stregato di Zatanna, scoprirono di come, per gioco o almeno così sembrava dalle loro risate, si fossero sposati quella notte stessa ed erano arrivati a casa. Clark inoltre aveva bruciato il soffitto perché Chloe sentiva freddo, si spiegava dunque il simbolo della sua casata inciso sul soffitto, e che il lemure apparteneva a Fortune, capo della banda malavitosa. Ci risero su per un bel po’ ma entrambi con una punta di imbarazzo. Eh si… ne hanno passate tante insieme: avventure di ogni sorta, eventi drammatici, scoperte incredibilmente pericolose, mostri da meteorite e alieni inferociti di ogni sorta… avevano persino sconfitto Darkseid la personificazione della “Grande Oscurità”. La grande battaglia di Clark, la più difficile senza ombra di dubbio… ma l’aveva vinta. Io non ero lì presente ma ovviamente in tutto il mondo c’era un’aria di pericolo a causa di quel mostro. Il giorno dopo Clark mi telefonò pregandomi di tornare a Smallville per discutere di una questione della massima importanza. E lo era davvero accidenti! Quel pazzo voleva sposare Chloe… certo era una cosa meravigliosa… se magari fossero stati fidanzati e anche da parecchio tempo. Quello zuccone però, dopo la potenziale fine del mondo, aveva capito il rischio che aveva corso… aveva rischiato di perderla! Lois e Oliver erano sposati ed erano felici e il loro fidanzamento non era durato così tanto tempo, quindi Clark pensava di fare un qualcosa di simile…

<< Sei un tonto! >> Gli dissi.

<< Ma andiamo… te l’ho detto perché! >>

Scossi il capo rassegnato.

<< Ascoltami Clark. Se le chiedi dal nulla di sposarla, la farai soltanto impaurire, lo capisci questo? Se proprio la ami comincia dall’inizio… comincia con l’uscire con lei, comincia con lo stare con lei. Non hai neanche ventotto anni… hai ancora un paio d’anni prima di sposarti no? >> Sorrisi io.

E furono davvero buoni consigli i miei! Mi sono trasferito a Smallville di nuovo e anche io come Clark ho trovato un lavoro al Planet e ho visto il loro rapporto crescere poco a poco. L’uomo d’acciaio infatti ha seguito il mio consiglio e, dopo un mese di “serate da amici”, quei due zucconi finalmente capirono che si amavano ancora nonostante gli anni. Dopo un anno e mezzo di fidanzamento ufficiale Clark le propose, dopo avermi nauseato a furia di provare con me la parte, di sposarlo e Chloe lo baciò in lacrime davanti a tutti, Clark infatti aveva scelto di dichiararsi alla fine di un meeting della Justice League, o almeno così mi ha detto Chloe, e stando alle mie informazioni Oliver, che sapeva bene di cosa avesse intenzione di fare Clark, aveva già pronte almeno tre casse di champagne, non stregato ovviamente. E così mi ritrovo di nuovo qui… quello zuccone! Ma perché proprio io e Oliver dobbiamo fare i discorsi!? Oh beh un’idea ce l’ho già… basterà dire che sono stati amici da sempre e che la loro amicizia si è trasformata solo in ciò che doveva essere fin dall’inizio. Dio… suona tutto così banale. Non ho più tempo basta, ripasserò il discorso mentre quei due si scambiano gli anelli. Il viaggio in macchina mi stressa, troppa gente! Arriverò tardi… un momento! Sto parlando di Clark Kent… avrà anche la supervelocità ma sarà comunque in ritardo e con lui Chloe. Mi rilasso e arrivo in chiesa giusto in tempo. Chloe mi sorride: ha un vestito splendido, lei è splendida.

<< Pete! >> Mi urla contenta abbracciandomi. << Mi sposo Pete… >>

Le sorrido imbarazzato.

<< Sembra ieri che sognavi un invito al ballo della scuola da parte di quel tipo vestito da becchino che si spaccia per tuo marito. >>

Clark scoppia a ridere e mi stringe la mano.

<< Non so perché ho scelto te e Oliver come testimoni. >>

Alzo un sopracciglio.

<< Siamo gli unici che ancora ti sopportano… >>

Un’altra risata, persino da parte di Emil che stringe Tess tra le braccia… Oddio non un altro matrimonio! Ah no… stavolta non sarei io a fare il discorso quindi tutto ok. Si dirigono verso l’altare e vedo la signora Kent sorridere tra le lacrime, così come Lois e Tess: sono tutti così fieri di lui, credo che anche Jonathan da lassù stia guardando suo figlio con un sorriso orgoglioso. E forse lo sono anche io… li ho visti crescere, anche se per un lungo periodo della mia vita da lontano e in una sede governativa, li ho visti sorridere e abbracciarsi le prime volte e ora li vedo lì all’altare. Dio sto sorridendo come un ebete! Ok, ora mi calmo… sono l’amico burlone io, non quello serio. Si scambiano le promesse matrimoniali, quella di Chloe è tremendamente dolce, così dolce che Lois decide giustamente di soffiarsi il naso in preda alla commozione, mentre quella di Clark sembrava proprio… da Clark! Persino io sento gli occhi pizzicare. Dannazione mi sono distratto, dove siamo arrivati?

<<… Puoi baciare la sposa. >>

Oddio, rischiavo di perdermi il momento di massima importanza. Meno male che gli anelli li portava Oliver, io sarei ancora imbambolato. Oddio ecco! Clark le prende con le dita la testa e avvicina le labbra alle sue. Si sfiorano, si toccano… è un bacio bellissimo, quasi da romanzo rosa. Per oltre un minuto rimangono così: il mondo stesso pare fermarsi. Un bacio lungo, lento e pieno di una dolcezza covata per tanti anni ed espressa poco a poco dopo molte difficoltà. Persino io non riesco a trattenere un sorriso maledettamente contento. I due novelli sposi si guardarono con dolcezza. Li sento parlare nonostante il clamore della folla.

<< Sono… Non so nemmeno come dirlo Chloe. >>

Lei gli sorride, quel sorriso riservato solo a lui che tutti hanno sempre invidiato.

<< Io forse si… mi sento come il primo giorno che ti ho conosciuto, quando ci siamo baciati per la prima volta nel tuo fienile. Amore a prima vista… nemmeno in un fumetto succede. >>

Clark sorride.

<< Eppure è successo… e chissà: se tu non avessi detto quella cosa sugli amici forse questo giorno sarebbe arrivato prima. Anche io mi ero invaghito di te… >>

Chloe scuote il capo.

<< Lana per te veniva prima di tutte… e comunque non importa quanto tempo ci è voluto. Ho condiviso tutto con te… dal primo bacio a… quello. Sei sempre stato tu Clark… sempre. >> Singhiozza Chloe mentre un largo sorriso le illumina il volto.

Dio come sono sdolcinati… ma perché diavolo non riesco a levarmi questo sorriso dalla faccia? Oliver mi da una gomitata.

<< Non ti sarai mica commosso? Dai Ross, tra un po’ tocca a noi parlare della nuova coppia. Cerca di non piangere troppo! >>

<< Ma sentitelo! Hai gli occhi rossi più di tua moglie: cos’è hai pelato cipolle durante la cerimonia o hai pianto come una bambina alla vista del ragazzone che si bacia con sua moglie? >>

Lois Lane interviene e ovviamente ci zittiamo all’istante.

<< Smettetela di comportarvi come dei bambini o vi ammazzo di botte! >> Ringhia Lois con occhi di fuoco.

Quella donna mi mette i brividi… è identica a Chloe arrabbiata, solo che lei è arrabbiata tutto il giorno! Raggiungo con gli altri Clark e Chloe e ovviamente si stanno baciando, ancora. Li vedo e in loro mi sembra di notare ancora quei due quattordicenni del granaio o quei quasi diplomati a liceo che ridono ancora allo stesso modo e si abbracciano ancora con quell’affetto…

<< Ti amo Chloe. >> Dice Clark sorridente.

<< Ti amo Clark. >> Risponde lei con il sorriso dedicato solo al suo migliore amico, ormai marito.

Quei due non sono soltanto marito e moglie: sono anche migliori amici, confidenti, complici… sono tutto. Si certo prima o poi avrebbero dovuto affrontare il redivivo Lex Luthor e un sacco di problemi sarebbero sorti e magari Clark avrebbe affrontato lotte terribili… ma sarebbero stati in due a lottare ed’è questo che conta. Si, ora so cosa a dire al ristorante per il brindisi…

“A Clark e Chloe: migliori amici da sempre, uniti da sempre, fidanzati per poco, sposati da qualche ora… e insieme da sempre e per sempre.”

  
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