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Autore: game over_    06/12/2012    7 recensioni
Tratto dalla storia:
-Devi andartene.- mormorò allontanandosi da me.
-..No, Perchè?- chiesi guardandolo sfuggirmi, come aveva sempre fatto.
Fece un ghigno, un ghigno di disprezzo, poi me lo ritrovai di fronte, incatenata tra le sue braccia. -E se decidessi di ucciderti? Potrei farlo da un momento all'altro.- disse poi, avvicinando le sue labbra al mio collo. Il cuore batteva forte, le mani sudavano. E non avevo paura. Era la vicinanza con lui a farmi questo effetto.
-Non lo faresti mai Harry. Non l'hai fatto la prima volta, non lo farai nemmeno adesso.- sputai respirando a fatica.
Sembrò spiazzato, ma aveva la risposta pronta. -Allora perchè sei agitata?-
-Perchè sono incondizionatamente innamorata di un vampiro.- dissi guardandolo. Alzò lo sguardo verso di me, stupito. E fu in quel momento che capii cosa realmente provavo.
--
Bene, ci tengo a precisare che non è roba copiata da Twilight, New Moon o quello che è.. E' tutto inventato da me, se non qualche frase che mi piace della saga, lol.
Beh, hope u like iit! :D
-Kisses
Genere: Fantasy, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo sedici.
 
 
'Non ho mai pensato davvero a come sarei morta. Ma morire per una persona a cui tengo, è il miglior modo per andarsene.'
 
 
Quel giorno a scuola era più deprimente del solito. Pioveva a dirotto, e c'era un vento allucinante e talmente violento che i sempreverdi piantati nel giradino si piegavano a destra e a sinistra.
Sbuffai, staccando gli occhi dalla finestra e portando lo sguardo sulla prof di Inglese. Una donna sulla quarantina si agitava parlando degli Stati Uniti e di quanto adorasse il loro presidente.
I corti capelli biondo platino le svolazzavano da una parte all'altra e le cicciottelle mani si muovevano in aria, facendo degli strani segni indefiniti.
Qualcuno seguiva la lezione attentamente. Qualcun'altro scarabocchiava sul banco, e quelli come me, che avevano la testa da tutt'altra parte.
Ieri alla casetta, con Harry, era stato imbarazzante. Nel modo più totale. Gli ero praticamente saltata addosso e l'avevo aggredito così, di punto in bianco.
Forse era troppo presto. Però poi sarà troppo tardi.
Avevo ripensato a quello che era successo a scuola con Justin. Non avevo proferito parola con nessuno, ovviamente.
Non volevo essere sempre la principessa salvata. 
Avrei fatto il cacciatore sacrificato, per una volta.
La casa abbandonata fuori città era a dir poco inquietante, e al solo pensiero di andarci rabbrividivo. 
Justin voleva uccidermi, lo avrebbe fatto. Così non sarei stata più d'intralcio per nessuno.
Mi guardai attorno, notanto in classe Liam e Lou seduti a due banchi dietro di me. Liam alzò lo sguardo, sorridendomi. 
Abbozzai un sorrisino, per poi tornare a voltarmi.
Erano sempre con me. Non mi lasciavano mai da sola. Non volevo essere di peso. E' sempre stata una cosa che odiavo.
Harry si sarebbe dimenticato di me, si sarebbe fatto un'altra vita. Magari con una vampira come lui.
La campanella trillò, risvegliandomi da quella specie di sonno nel quale ero caduta dalla prima ora di lezione di quella giornata. Raccolsi velocemente le mie cose e mi incamminai verso la palestra.
Probabilmente avevo una faccia orrenda, dato che Louis al mio fianco cominciò a guardarmi con fare sospettoso.
-Tutto apposto, Aprile?- annuii sovrappensiero. Adesso avrei voluto solo andare a casa, spogliarmi ed infilarmi sotto una doccia rilassante. Senza sostenere gli sguardi circospettori di tutti.
-A me non sembra. Ti ricordo che potrei leggerti nella mente, se non mi dici cos'hai.- sussurrò poi, non trattenendo un sorrisino soddisfatto. 
Sgranai gli occhi. -Hem..Sono un po' stanca. E poi non hai nessun diritto di leggermi il pensiero, Tomlinson.- sputai acida. Forse un po' troppo.
-Oh, okay. Scusa, non l'avrei mai fatto, comunque..- 
-Scusa Louis..- dissi, passandogli una mano delicatamente sul braccio muscoloso. Puntò i suoi occhi lucenti nei miei, sorridendomi. -E' solo che.. non capisco perchè Harry sia così freddo e distaccato, a volte.-
Lui lanciò uno sguardo ai bagni della scuola, che distavano poco da dove eravamo noi. -Non vuole perderti April. Sei importante per lui.- sorrise.
Abbassai lo sguardo. -Neanche io voglio perderlo.-
 
-Quindi..la signorina qui presente è la ragazza di Harry Styles?- domandò Catlin, posando pesantemente i suoi libri sul mio banco. Sorrisi, vedendola tutta agitata e con i capelli leggermente bagnati.
-Cosa hai fatto?- le domandai ridacchiando, alludendo anche al suo mascara un po' colato. Scosse la testa, siedendosi accanto a me.
-Corsa alla metro. Piuttosto, rispondimi!- impose poi, sbattendo un pugno sul banco, facendomi sobbalzare. -A cosa?!- le chiesi, non sapendo a cosa si riferisse.
Sospirò. -Gira voce che stai con Harry Styles. Vero?- 
La guardai stupita. Erano solo tre giorni che era tutto ufficiale. E già lo sapevano tutti? -Hem..Si ma, come fai a conoscere Harry?-
Scosse la testa, lanciando una matita per terra. -Non ha importanza, ma dimmi: Da quanto state insieme?- sorrise sfoderando una fila di denti bianchissimi, apparte un canino un po' girato verso l'interno.
-Cos'è un interrogatorio?- contoattaccai stizzita. E tutte queste domande?
Abbassò lo sguardo, giocherellando con i lacci della tuta. -Scusa, volevo solo sapere. E' logico che non vuoi parlarne, sopratutto con una come me.- sussurrò vocua.
Le passai una mano sulla spalla. -No Catlin, non ho niente contro di te. Non voglio farmi conoscere per la 'fama' di Harry, tutto qui.- lei alzò lo sguardo e le sorrisi. 
-Me l'ha detto Niall.- disse poi, staccando lo sguardo da me e  voltandosi a prendere dei libri. 
-Ti ha detto cosa.?-
-Mi ha detto che state insieme.- portò il libro dibiologia sul banco, e i suoi occhi caddero sull'astuccio davanti a lei. Non potei non notare del rossore sulle sue guancie.
Sorrisi complice. -Ah si? Credevo non parlasse con altre ragazze, oltre che con la sua..- risposi vaga, alzando e spalle e voltandomi, aspettando che il prof rientri.
Si voltò di scatto verso di me, assumendo un'espressione allarmata. -E' fidanzato?- Come previsto.
Sorrisi. -No, Catlin. E la tua reazione spontanea ha annullato tutti i miei dubbi: ti piace il biondo.- lei sembrò riprendere la respirazione. Socchiuse gli occhi, puntandomi un dito contro.
-Tu! Sei una strega!- urlò poi. 
Scoppiai a ridere, gettando la testa all'indietro e tenendo una mano sulla pancia. Mi voltai distrattamente, e lo vidi entrare in aula, con lo sguardo fisso nel mio.
Le labbra leggermente socchiuse, i pantaloni un po' scesi e l'orologio al polso che gli dava un aria da ragazzino Londinese.
Sentii un forte dolore al petto, a sinistra. Si, poprio lì. Al cuore. 
Abbassai lo sguardo, vedendolo raggiungere il suo solito posto in prima fila. -Che fai, non lo saluti?- domandò la bionda, guardandolo di sottecchi. 
Presi a giocherellare con l'elastico che tenevo al polso. Alzai lo sguardo su di lui, vedendolo tirar fuori l'occorrente dalla cartella. -Non ci piace scambiarci effusioni d'amore a scuola.- sdrammatizzai, ridendo senza allegria.
Avrei voluto corrergli tra le braccia.
 
Due grandi mani mi avvolsero la vita improvvisamente, facendomi irrigidire. Poi sentii un respiro caldo sul collo, e le mani cominciarono ad accarezzarmi il ventre piatto. -Buongiorno signorina.- sussurrò poi, solleticandomi la pelle con quel lieve strato di barba.
Sfilai le cuffie dalle orecchie, sorridendo. Mi voltai verso di lui. -Buongiorno, stronzo.- la sua espressione cambiò radicalmente. -Perchè?-
-I tuoi sbalzi d'umore mi fanno impazzire, Harry.- sbuffai, riprendendo a camminare verso casa. Aveva smesso di piovere da un po' di tempo, giusto quando dovevo tornare a casa. Mi ritenni abbastanza fortunata quel giorno.
Si avvicinò nuovamente a me, e la sua vicinanza non poteva che farmi bene. -Cosa vuoi dire?- 
-Beh, stamattina non mi hai salutata..-
-Sono entrato alla seconda ora.- si difese prontamente.
-..a biologia sei stato a guardarmi senza riferirmi un ciao..Io, non so. Sei arrabbiato?- domandai, mordicchiandomi il labbro superiore. Ero nervosa. -Sei..sei arrabbiato per ieri sera? Ti giuro che io..-
-No! Certo che no April.- rispose poi, prendendomi dal braccio e facendomi voltare verso di lui. Incrociai lo sguardo con il suo. Aveva gli occhi azzurri, oggi. Semplicemente magnifico.
Scosse la testa, portando delicatamente una mano dietro la mia schiena e di conseguenza avvicinò il mio corpo al suo. I nostri nasi si sfioravano, le mie labbra desiderose delle sue e viceversa. -Non riusciei mai ad essere arrabbiato con te.- sussurrò, tenendo lo sguardo nel mio.
Mi passai la lingua sulle labbra, inumidendole. E nemmeno il tempo di parlare che sentii una pressione su di esse. Ineffetti il viso di Harry era completamente spalmato sul mio, le sue labbra si muovevno leggere sulle mie. 
Rimasi passiva solo pochi secondi, poi portai le mani sulle sue braccia, stringendo il tessuto morbido della maglietta tra le mani. 
Passò la lingua sulle mie labbra, chiedendomi di approfondire quel bacio e non lo negai, schiudendo a mia volta le labbra. Cominciò a spingermi all'indietro, facendomi scontrare contro un'albero a pochi centimetri da noi. Gemetti nelle sue labbra, sentendo una fitta alla schiena. 
Mi accarezzò i capelli, chiedendomi scusa, e in compenso feci salire la mano nei suoi, cominciando a giocarci. 
Mi staccai all'improvviso, guardandolo negli occhi. Erano di nuovo verdi, sorrisi. 
-Ti ho mai detto che amo i tuoi baci?- sussurrò, lasciandomi un dolce bacio all'angolo della bocca. Scossi la testa. 
-Amo i tuoi baci.- un brivido. Sorrisi.
 
 
Le strade bagnate, le macchina che sfrecciavano senza controllo sulle strade, come se avessero paura di quella strada.
Ed era vero, faceva paura. 
Chiusi l'auto, infilando le chiavi in tasca, e cominciai a camminare verso la via stretta e buia alla mia sinistra. Passo dopo passo l'ansia aumentava. Sentivo la bocca secca e le mani sudavano, nonostante ci fossero solo 12°.
Gli alberi spogli, la leggera nebbia fitta che ti impedisce di vedere dove vai, i gufi che fanno il loro verso. Insomma, proprio il perfetto copione di un horror al premio oscar. Ma questo non era uno stupido film, dove poter cambiare canale o spegnere la TV lì dove le cose si fanno complicate.
Questa era la vita reale, e dovevo affrontarla. Le pile del mio telecomando si erano rotte.
Ero arrivata davanti a quella casa. Buia, parecchio malconcia. 
Mi avvicinai al cancelletto di legno, cercando di aprirlo. Smanettai con il lucchetto su di esso, e quando riuscii ad aprirlo, uno sciame di pipistrelli si librò in aria. Tipico.
Cominciai a torturarmi il labbro, vedendo solo pochi centimetri dalla porta della casa. Presi coraggio e con tre veloci falcate arrivai davanti alla porta, aprendola con una facile mandata.
C'era un grande, grandissimo atrio. Era come se avesero tlaslocato, solo che avevano scordato i mobili, poichè un proporzionato divano si teneva al centro di essa.
Mi guardai attorno, guardando le finestre con qualche buco, e l'intonaco delle pareti sbiadito. 
Un fruscio, mi voltai spaventata, trovando Justin alle mie spalle, e le porte si chiusero come lui inclinò leggermente la testa per guardarmi. 
Sobbalzai. -Sei venuta, piccola Ap.- disse, cominciando ad avvicianrsi a me. Abbassai lo sguardo, torturandomi il labbro inferiore.
Le mani nelle tasche dei Jeans vennero dolcemente tirate fuori dal vampiro in questione, facendomi trattenere il respiro. -Certo che saresti venuta. Non volevi certo che il tuo piccolo e indifeso vampiro si faccia male, vero?- sghignazzò lui, tenendo un tono di voce basso.
-Harry ti farebbe a pezzi se lo sapesse.- sputai arrabbiata, a denti stretti. 
Con un veloce movimento mi prese il viso tra le mani, sollevandolo verso il suo e mi lasciò le mani cadere sui fianchi. Il respiro mi si fece corto, e quando le sue labbra si posarono sul mio collo capii che avrei finito i miei giorni.
-Harry non lo sa, giusto?- annuii, trattenendo le lacrime. -Benissimo, allora non vedo dove sia il problema.- soffiò arrabbiato, e potei sentire due canini sporgere dalla sua mascella.
Si staccò all'improvviso, allontanandosi da me, e indietreggiai impercettibilmente. Ero spaventata, tanto, ma avevo più paura di far soffrire Harry, e non volevo.
-Sai una cosa, April?- domandò cominciando a giocherellare con le sue stesse dita. Deglutii a vuoto. 
-Mi è passata la fame, e poi, uccidere una bella ragazza come te sarebbe un peccato, un vero peccato.- confessò poi, facendo il giro della stanza, e trovandosi di nuovo di fronte a me. Inclinò un po' il viso verso sinistra, osservandomi con quegli occhi rossi, spaventosi. Poi sorrise.
Abbassai lo sguardo, sentendo il sangue pompare nelle vene più velocemente del solito.
-Scaricherai Harry.- disse tutto d'un fiato. Il respiro mi si bloccò in gola. -No. No non posso farlo! Io non poss..- venni bloccata dal ragazzo, che mi prese il viso tra le mani, brutalmente. 
-Sssh.-  soffiò sulla mia guancia. Poi avvicinò le labbra al mio orecchio. -Lo lascerai, perchè saprà che io e te stiamo insieme.- ghignò. 
Il cuore si fermò per un secondo, poi riprese a battere più velocemente di prima. Adesso le lacrime minacciavano sertiamente di uscire dalla trappola delle ciglia, ma glie lo impedii con fermezza. 
Non potevo lasciare Harry. Non potevo lasciare andare la mia vita. 
Il suo sorriso. 
I suoi occhi.
I suoi baci.
Il suo amore.
Scossi la testa impercettibilmente. -Uccidimi, preferisco farlo soffrire così che dirgli una bugia.- dissi cercando di non urlare.
Sorrise. -Ma non è una bugia.- avvicnò le labbra alle mie, lasciandovi un piccolisimo, languido, sudicio bacio. Mi sentivo sporca.
-Adesso potrai dirgli la verità, piccola Ap.- sogghignò divertito. Mi arresi, le lacrime cominciarono a cadere velocemente, e Justin ritrasse le mani dal mio viso, allontanandosi.
-Domani glie lo dirai, e ricorda..- d'un tratto sparì, e cominciai ad ansimare forte quando sentii delle mani toccarmi le spalle. -Ricorda che io sarò con te.- sussurrò una voce, facendomi sobbalzare. Una risata, poi niente. Tutto buio. La porta della casa si aprì di nuovo, lasciando intravedere il giardino.
Le lacrime avevano preso a scorrere incessantemente ormai. E le gambe non rispondevano ai comandi.
Volevo anzarmi, correse da Harry e stringerlo a me, baciarlo e dirgli che lo amavo. Perchè era vero. Io amavo Harry. Ma adesso era troppo tardi, e domani lo avrei lasciato, spezzandogli ancora un avolta il cuore.
Sentii un fruscio, e non alzai nemmeno lo sguardo per vedere chi fosse. -April!- alzai la testa, vedendo Liam accovacciato di fronte a me, con gli occhi color cioccolato che brillavano. -Come stai? Che ci fai qui?-
Sospirai, asciugandomi le lacrime. -Oh, niente..Mi-Mi ero persa.- mentii alzandomi al pavimento sul quale ero scivolata. Liam mi abbracciò stretto a se. -Lou ti aveva vista qui, e sono accorso subito. Sicura che va tutto bene?- domandò premuroso.
Annuii. -Lo hai.. detto anche a...- scosse la testa prima ancora che finissi la frase. -Non sa nulla Harry.- 
Abbassai lo sguardo, sentendo ancora di più quel senso di colpa spingere sulla gola e sul petto. -Andiamo.- mi prese in braccio, coprendomi con la giacca e uscimmo da quella casa. 
Mi sentivo una stupida. -Liam.- lo chiamai flebilmente, alzando lo sguardo verso di lui mentre mi stringevo nel suo petto. Sorrise. -Non te ne andare, okay?- 
Mi accarezzò una guancia, sistemandomi al posto passeggero della mia auto. -Certo che no.- sorrise ancora e mise in moto.
Dopo poco arrivammo a casa.


Buooonasera! c:
Sono felicissima, sul serio. Se penso che all'inizio non ero per niente convinta di questa storia. Poi però ho visto che vi piaceva, e mi avete aiutata con le idee per continuarla, quindi ci ho preso la mano ed eccomi qui! c: Siamo al sedicesimo! *u* sjgvdfdhs
*die*
Okay, bando alle ciancie..(?) Come si dice?! Bando alle cian...VABBE', STAVO DICENDO: tralasciando il fatto che ho pubblicato tardissimo, volevo ringraziarvi per tutto.
Per tutto quello che fate per me, per le
recensioni, per chi aggiunge ai preferiti/ricordati/seguiti la mia storia e anche alle fan silenziose, un grazie anche a loro C':
Questo capitolo è triste assai, ma..I'm sorry, e poi..ci si vendicherà..Mhuahahahahahahahahaha! (?) :'D
Ok, vado, see ya! xx

-VI ADORO.<3


 
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