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Autore: Giucchan    07/07/2004    8 recensioni
Il ritrovamento di un misterioso anello in casa Tendo, il cambiamento di Akane, in un mix di amore, seduzione e un pizzico di comicità. A voi scoprirlo!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nota legale: i personaggi non mi appartengono però ogni tanto li prendo in prestito, ovviamente se non esistesse quel genio della Takahashi non sarei neanche qui a scrivere queste due righe, o mi sbaglio? In ogni caso, vi auguro una buona lettura.

 

Akane no yubiwa - L'anello di Akane

 

Apro gli occhi lentamente. I raggi del sole che entrano attraverso i vetri della finestra mi fanno realizzare che è mattino e devo svegliarmi…Accidenti come passa il tempo quando si dorme! Ma non c'è via d'uscita, mi stiracchio e sbadiglio cercando di mandar via il sonno.

Indosso l'uniforme scolastica e scendo in cucina dove mia sorella Kasumi sta preparando la colazione. Mi sorride affettuosamente e io la ricambio. Com'è dolce il suo sorriso, mi ricorda tanto quello della mamma, anche se i suoi ricordi sono ormai lontani e confusi.

La aiuto a portare le tazze sul tavolo dove già Nabiki e mio padre stanno seduti e do loro il buongiorno. Mio padre mi saluta da dietro il giornale, mia sorella mi fa un cenno con la mano, poi mi guarda con fare annoiato e mi ricorda una cosa.

"Akane, devi svegliare Ranma"

Lo so, ormai è diventato un mio dovere, anzi lo considero addirittura un obbligo siccome quel baka non lo sopporto! Risalgo riluttante al piano superiore e mi avvio verso la camera del mio "fidanzato", ma prima voglio controllare una cosa. Vado nella mia stanza, prendo la spazzola appoggiata sul comò e mi pettino i capelli fino a farli brillare. Il buon profumo dello shampoo che ho fatto ieri sera si sente ancora bene. Adoro quel profumo, infatti chiedo sempre a Kasumi di comprarmi solo quello shampoo. E questa è la pratica dimostrazione che non sono un maschiaccio come mi definisce Ranma, se voglio essere sempre in ordine e con un dolce profumo, no?

Sorrido guardandomi allo specchio. Una volta Ranma mi aveva detto che sono carina quando lo faccio. Ecco, sono arrossita. Possibile che ogni volta che penso a un complimento che mi ha fatto Ranma (non che siano molti!) devo fare questa faccia idiota? Non sopporto arrossire! Comunque adesso sono pronta per andare da lui…E va bene lo ammetto! Mi piace apparire nel migliore dei modi con Ranma, e poi è normale, non stupitevene…

Entro in camera, il signor Saotome non c'è. Probabilmente è già sceso e non l'ho visto e ha cominciato a fare colazione insieme a mio padre e agli altri. Dov'è Ranma? Ah, eccolo. E' quasi invisibile sotto le lenzuola, perché si è coperto fin sopra i capelli. Mi avvicino a passi leggeri per non farmi sentire. Se fosse sveglio avrebbe avvertito la mia presenza dalla soglia della porta, ma per fortuna sta dormendo, e profondamente.

Mi inginocchio e con la mano lo scopro appena, per vederlo in viso. Sento il suo respiro regolare, è un vantaggio perché se dovesse accelerare posso capire quando sta per svegliarsi. Lui però dorme tranquillo. Se dorme, allora, non si accorgerà certo di questo…

Mi chino verso di lui e gli sfioro la guancia con un bacio proibito. Lo faccio spesso, e nessuno se n'è mai accorto, specialmente Ranma. E ancor peggio Nabiki! Eppure siamo fidanzati, dovrebbe essere scontato, non fatto di nascosto.

Anche se il nostro fidanzamento è stato deciso dai nostri genitori, lui è pur sempre il mio fidanzato, e io sono la sua fidanzata quindi…Non che voglia imitare l'audacia di Shampoo o l'esuberanza di Kodachi o la dolcezza di Ukyo, però ho capito che sono l'unica a restare "al mio posto" in un certo senso. Il mio ruolo è sempre stato quello della fidanzata obbligata, l'unica ostile nei confronti di Ranma, o forse dovrei dire chiusa? Perché sono l'unica che non dice la verità, perché la verità è che….a me piace Ranma, sì, lo confesso.

E' stupido negarlo anche a me stessa, giusto? Solo che mi manca il coraggio di farglielo capire…e poi lui potrebbe aiutarmi almeno un po’! Chi lo capisce a quello, una volta sembra che gli importi di me e un'altra mi fa arrabbiare! Ma insomma, per quanto dovrà durare questa storia?

Già…

Chissà perché in questo stesso momento mi è balenata un'idea strana in testa, e chissà perché un sorrisetto malizioso si è formato sulle mie labbra. Sapete una cosa? Forse non sono più in me, ma sono stanca di dover aspettare che tutto si aggiusti da sé o che quel baka si decida a dirmi quello che sente per me. E poi, perché devo continuare a negare l'evidenza? Forse la paura che lui non ricambi il mio sentimento? E se tutto questo cambiasse, se non litigassimo più, se andassimo d'accordo e cominciassimo a chiarire una volta per tutte la natura del nostro rapporto…cosa accadrebbe?

C'è solo un modo per capirlo: devo uscire dallo schema. Devo cambiare atteggiamento verso di lui! Perché tutto questo può cambiare solo se comincio a cambiare io.

Però…un addio alla vecchia Akane me lo posso concedere, no?

"RANMAAAAAAAA SVEGLIA DORMIGLIONE!!!" urlo lanciando un secchio d'acqua gelata addosso al bell'addormentato…che poi ora è una bella addormentata.

 

Ranma cammina in equilibrio sulla rete con le braccia dietro la testa e io al suo fianco ma sulla strada, impugnando la cartella e spiando i suoi movimenti, stando attenta a non fargliene accorgere.

Ha degli occhi stupendi, peccato non abbia mai avuto il coraggio di dirglielo. Ma figuriamoci, io che dico a Ranma una cosa del genere!! Poi…quel codino…buffo…ridicolo! Scusate ma non ce la faccio! Comincio a ridacchiare tra me e me ma lui mi sente e scende con un salto affiancandomi.

"Bè?" mi chiede semplicemente.

"Scusa ma…" rispondo, ma non riesco a terminare la frase perché non mi trattengo e mi sfogo in una fragorosa risata.

"Ah è così?!" dice incrociando le braccia e fermandosi sul posto. Bah, si è offeso.

"Come sei permaloso!" lo prendo in giro.

"Tsk!"

Improvvisamente (ma del tutto prevedibile), sentiamo il trillo di un campanello. Non può che essere lei la ragazza sulla bicicletta che sta arrivando a grande velocità investendo tra l'altro il povero Ranma.

"Wode Ailen!" dice saltandogli addosso la solita appiccicosa, odiosa, gattamorta. La sua trasformazione le calza proprio a pennello!

"Shampooo…" si lamenta Ranma.

E adesso, cosa sarebbe successo? Già me lo immagino: io mi sarei offesa, la cinese mi avrebbe chiesto se sono gelosa, e mentre Ranma avrebbe cercato di liberarsi dalla presa della più antipatica delle sue spasimanti io me ne sarei andata verso scuola lasciandolo lì ed evitandolo per tutto il giorno. Magari potessi farlo, ne sono tentata non sapete quanto! Però questa stessa mattina ho fatto una promessa, e devo mantenerla.

Ranma mi sta guardando implorante, vuole che lo salvi e allo stesso tempo mi chiede di perdonarlo, anche se so che non è colpa sua, lo so bene anche se di solito me la prendo sempre con lui. Shampoo continua a strusciarglisi addosso, incurante delle richieste di Ranma nel lasciarlo andare.

Mi avvicino a lui, tranquilla (che fatica, non so quale santo mi tenga). L'amazzone mi guarda perplessa.

"Ranma, andiamo o faremo tardi" dico con un sorriso che spero sia convincente. Non c'è da precisare che i due rimangono di stucco, ci saranno cascati. Allora è vero che sono una brava attrice! L'anno prossimo mi iscrivo al club di teatro.

"Lanma non va da nessuna palte se non mi plomette un appuntamento!" interviene acida lei.

"Te lo scordi!" risponde prontamente lui.

Ora tocca a me, coraggio. Guardo la ragazza, con sguardo di sfida, e lei sembra si senta minacciata, infatti lascia il braccio di Ranma.

"Cosa vuoi lagazza maschiaccio?!"

"Bè…Ranma non può avere un appuntamento con te, e sai perché?"

Vedo lei aspettare la mia risposta, allora proseguo.

"Perché Ranma è il mio fidanzato, e non c'è altro da dire!" taglio corto.

Shampoo non risponde, è rimasta troppo spiazzata. Ci credo, lo sono rimasta persino io! Inforca la bicicletta e si allontana lanciandomi uno sguardo pieno d'odio. Questo vuol dire che tornerà, ma lo sapevo già. Tornerà presto per sfidarmi o per farmela pagare con chissà quale stratagemma, è un'amazzone vendicativa a tutti gli effetti e non si fa scrupoli, potrebbe anche pensare di uccidermi, so bene che rischi corro quando la provoco e soprattutto quando di mezzo c'è Ranma.

E lui? E' rimasto incredulo, o forse è imbarazzato, non riesco a capirlo bene. Probabilmente sta pensando a un motivo per cui io abbia reagito a quel modo, e forse è arrivato a una soluzione perché ora mi sta chiedendo se ho la febbre, appoggiando una mano sulla mia fronte. Scuoto la testa in segno di diniego e lo rassicuro sulla mia salute, ma non mi pare ancora molto convinto.

"Comunque volevo dirti che…che…apprezzo che tu…"

Eh? Che vorrà dirmi? Lo vedo rigirarsi i pollici. Non prosegue, spera che io abbia capito cosa intende dire, ma io lo guardo incuriosita aspettando che continui.

"Sbrighiamoci o facciamo tardi!" dice infine evitandosi ulteriore imbarazzo.

"Va bene" rispondo pensierosa. Che dire, quel ragazzo è un vero enigma per me.

 

Torniamo a casa da scuola, ma sembra che non ci sia nessuno. Ranma si fionda in cucina e dopo un po’ mi dice di aver trovato un certo bigliettino attaccato al frigorifero.

Siamo andati alle terme, non aspettateci per cena.

Qualcosa architettata da papà e il signor Saotome, non c'è dubbio. E casualmente ora che ci penso, anche Nabiki non è tornata con noi, "Vado da una mia amica e dormo da lei" mi aveva detto all'intervallo. Certo, come se non l'avessi capito! Scommetto che da qualche parte c'è una telecamera nascosta.

Uhm…però…Sola con Ranma tutto il giorno? Io non aspettavo altro! Perché ho intenzione di fare qualcosa assolutamente irripetibile…

Vedo Ranma divorare tutto ciò che gli capita tra le mani recuperato dal frigo. Che abbia paura che mi venga in mente di cucinare? Che baka! Perché non riesce a capire che se cucino lo faccio per lui? Comunque non c'è bisogno che me la prenda, avrà modo di capirlo presto.

Mangio anch'io qualcosa e vado dritta in camera mia per fare i compiti, mentre lui si dirige in palestra ad allenarsi. Metto la sveglia sulla scrivania: ho le ore contate e devo sbrigarmi a fare il mio dovere di studentessa perché voglio essere libera il più presto possibile.

Il tempo passa in fretta tra equazioni e logaritmi, e sto chiudendo il quaderno di matematica quando sento dal piano di sotto il rumore dell'acqua riempire la vasca. Ranma ha finito gli allenamenti e vuole farsi un bagno. Perfetto.

Faccio un profondo respiro, prendo coraggio ed entro nell'antibagno, mi spoglio e mi avvolgo un asciugamano intorno al corpo. Sento Ranma sospirare. Oh no…

Per un attimo temo che si sia accorto della mia presenza, ma poi lo vedo lì, con gli occhi chiusi, completamente immerso nell'acqua calda e con la testa appoggiata al bordo della vasca. Avanzo piano, non voglio che capisca cosa ho intenzione di fare. Arrossisco, ma subito scuoto la testa energicamente. Non mi posso permettere di fare una mossa falsa! Comunque ormai è fatta: faccio cadere l'asciugamano sul pavimento ed entro nella vasca.

Ranma ha sentito, apre gli occhi e si irrigidisce.

"A-Akane?!" chiede quasi in un sussurro. Si stropiccia gli occhi confuso e incredulo, ma io devo mantenere la calma, o almeno ci provo! Devo stupirlo, e per farlo devo stupire me stessa.

"Ranma…" dico avvicinandomi a lui, ma mi devo fermare subito perché vedo i suoi occhi cercare una via di fuga. E' distratto e così non va, deve concentrarsi su di me.

Gli mostro la chiave del bagno e la appoggio sul bordo della vasca dietro di me. Questo basta a convincerlo, perché so che così non potrà scappare dal bagno, perché so che non mi si avvicinerebbe mai per prendere la chiave, tanto meno oserebbe uscire dalla vasca per cercare un asciugamano, lasciandomi il suo corpo in bella vista.

Il suo corpo in bella…Oddio, spero di essere consapevole di quello che sto facendo!

"Cosa c'è Akane, cosa ti ho fatto?" mi chiede rassegnato.

"Pensi sia una punizione?" gli dico divertita dalla sua espressione. Lui sembra rifletterci, ma non voglio dargliene il tempo. Mi alzo in piedi, lasciando che l'acqua scivoli via dal mio corpo, goccia dopo goccia.

Vedo Ranma farsi più rosso della sua chioma da ragazza e coprirsi il naso con la mano, asciugando un piccolo rivolo di sangue.

"Perché fai quella faccia Ranma?" gli chiedo aggiustandomi la spallina del costume.

Poi comincio a ridere e lui ne è molto infastidito, e molto imbarazzato ovviamente al pensiero di che cosa sarebbe successo nell'eventualità di una me senza il costume da bagno. Bè, almeno ho capito che fisicamente gli piaccio. Ed avevo ragione a dire che è un maniaco!

"Credevi che fossi nuda, ammettilo!" gli dico facendo la linguaccia.

"Non sei affatto carina!" replica offeso, continuando a sbuffare e poi chiedendomi cosa mi sia saltato in mente di fare. Mi rimmergo nella vasca.

"Ranma, rispondi sinceramente"

"Riguardo che?" mi dice facendo l'indifferente.

"Allora…non sei per niente carina, non hai sex appeal…sono parole tue, dunque per quale motivo sei arrossito?" gli chiedo socchiudendo gli occhi.

"Non sono arrossito!!" replica alzandosi in piedi e stringendo i pugni "e poi sono abituato a vedere un corpo di donna, ricorda che io mi trasformo in ragazza con l'acqua fredda, o te ne sei dimenticata?!"

Nonostante mi sforzi, nn riesco ad evitare di arrossire e sposto immediatamente lo sguardo da tutt'altra parte.

"Scu-scusa!" dice rituffandosi nell'acqua.

"Niente…" gli rispondo cercando di tornare al mio colorito naturale "non ho visto nulla, ok?" aggiungo per tranquillizzare sia lui che me stessa. Certo che il meeting in bagno come idea è stata piuttosto pericolosa, non ho alcuna intenzione di vederlo nudo!! Aaaaah che vergogna!! Forse dovrei scappare via di qui il più presto possibile…

"A-Akane io…"

Oh no, quello sguardo l'ho già visto. È il tipico atteggiamento di Ranma quando prende coraggio e vuole dirmi qualcosa che al duecento per cento mi imbarazza. Accidenti, ormai sono spacciata!

"Akane, volevo dirti che anche se ti dico che non sei carina, n-non è proprio così e-ecco…"

Lo sapevo, è la fine. Sento già il rossore salirmi alle guance, cosa posso fare, come posso rimediare?!

"Allora dammi un bacio" dico istintivamente, e arrossendo vistosamente.

"Eh?!"

Ranma sbatte gli occhi, ma non mi sembra gli dispiaccia…

Incredibile. Allora forse…

"Che aspetti? Avanti, baciami" dico ancora con più coraggio, chiudendo gli occhi decisa.

Adesso ce la posso fare, sono determinata in quello che faccio. Voglio provocarlo e fargli capire che se ci troviamo in questa situazione di fidanzati non sinceri e che non hanno il coraggio di dirsi quello che provano l'un l'altro è per colpa di questo maledetto imbarazzo. Ma non credete che abbia veramente intenzione di…insomma, lo sappiamo tutti che Ranma Saotome non mi bacerebbe mai, ovvio!

Riapro gli occhi e lo trovo con la testa china sul petto, tra l'amareggiato e l'eterno indeciso.

"Sì, come prevedevo" concludo uscendo dalla vasca e recuperando i miei vestiti.

 

E' notte fonda ormai e sto dormendo beata…anzi mi correggo, stavo dormendo beata, perché sento la finestra spalancarsi e qualcuno entrare. Non mi preoccupo, so benissimo chi è.

Ranma si avvicina al letto e mi scuote piano le spalle per svegliarmi.

"Akane…Akane volevo scusarmi per…quello che è successo oggi"

Incredibile, crede che mi sia offesa per quella faccenda del bagno. Offesa? Ma se stavo morendo di vergogna! Non so neanche come ho fatto a recitare la parte così bene! Ed ora è qui nella stanza con me, inconsapevole dello stato pietoso in cui mi trovavo poco fa, quando sono scappata in camera mia con la cena per evitare di vederlo e per tentare di riacquistare il controllo, e non ho potuto neanche sfogarmi in palestra perché lui aveva avuto l'idea prima di me. Per fortuna ora mi sono tranquillizzata, mi sento addirittura a mio agio e sono pronta a sfidare me stessa! Akane, ce la puoi fare, Akane…

"Akane…"

Mi volto verso di lui. Vediamo se riesco a giocare un po’.

"Tu non mi vuoi baciare perché pensi che sono brutta?" dico fingendomi triste.

"Ma-ma no! Non intendevo questo, credimi!"

"Allora perché?" insisto, facendo scivolare qualche lacrimuccia sulle guance.

Ranma mi vede piangere e si sente in colpa. So che non è leale ma è l'unico modo che conosco per farlo aprire con me.

"Sai che io sono timido, è normale che una richiesta di quel genere…"

"Allora non hai il coraggio di farlo, però vorresti farlo giusto?" lo interrompo decisa, curiosa della sua reazione.

"A-Akane ultimamente sei strana!" mi risponde balbettando e rosso in viso. Mi metto in ginocchio sul letto e lo osservo nei suoi buffi tentativi di trovare una spiegazione al suo comportamento sfuggente, ma evitando di offendermi e farmi arrabbiare, o farmi piangere. Poi prende fiato e finalmente articola una frase di senso compiuto.

"Io devo dimostrarti di essere coraggioso? Ma scommetto che neanche tu ne avresti il coraggio!"

"Mi sfidi?" gli chiedo cogliendo l'occasione al volo.

"Co-come?" risponde indietreggiando. Faccio in tempo ad afferrargli la mano costringendolo a sedersi sul letto vicino a me. Obbedisce, forse perché ha paura che ci rimanga male.

"Facciamo una cosa Akane: ora tu chiudi gli occhi e-e io ti faccio vedere quanto sono coraggioso" mi dice cogliendomi alla sprovvista. Naaa, non ci casco.

"Davvero? Allora li chiudo!"

"Ma-ma…" balbetta trovandosi spiazzato, non sa più cosa inventarsi per uscirne fuori e continua ad arrossire.

"Vuoi che faccia io?" dico avvicinandomi "Chiudi gli occhi Ranma…".

Io li chiudo e deglutisco, ho la gola secca e sto tremando. Non sto bene, per niente. Che diamine…mi è saltato in mente di fare…qualcuno fermi il mondo!!

Improvvisamente mi accorgo che c'è silenzio, molto silenzio, decisamente troppo. Apro un occhio per spiare, ed è successo quello che immaginavo: è scappato. Della serie "la virilità del ragazzo col codino"…

Ma è meglio così! Anche se infondo…comunque gliela faccio pagare questa! Stupido, stupido, stupido!

 

Se la mia colpa è quella di essere troppo violenta, quella di Ranma è sicuramente la timidezza.

Cerco un'ispirazione dai fiori di ciliegio nel cortile della scuola e ormai non so più a cosa aggrapparmi per sbloccare la situazione con Ranma quando l'incontro con Kuno mi illumina.

"Akane, mio dolce fiore selvaggio, non essere timida e dichiarami il tuo amore e io sarò felice di stringerti tra le mie forti braccia!"

"Esatto!!!" sorrido grata al mio salvatore lanciandolo in orbita. Ecco cosa farò: non appena vedrò Ranma devo dirgli che io lo…ehm…non sarà facile però, eheh! Comunque devo provarci, ma dove si sarà cacciato quello? Non fa che evitarmi da stamattina…

"Grunf grunf!"

"P-chan!!" gli corro incontro prendendolo in braccio "Dov'eri finito piccolino? Lo sai che mi hai fatto preoccupare? Adesso ti porto a casa con me così facciamo un bagnetto insieme che sei tutto sporco!"

"Grunf!!!" si spaventa scappando via.

Uffa, il mio porcellino scappa sempre senza che capisca il perché. Comincio a cercarlo quando una ragazza con la spatola legata dietro la schiena si piazza davanti a me.

"Si può sapere che hai fatto a Ran-chan?"

"Come?" le chiedo, non avendo idea di cosa intendesse.

"E' tornato a casa, anzi è scappato a casa! Oggi all'intervallo l'avevo visto in disparte mentre gli altri ragazzi giocavano a calcio, non ha mangiato neanche la merenda che gli ha comprato Daisuke e quando mi sono avvicinata a lui e gli ho chiesto cosa avesse, mi ha guardata con le lacrime agli occhi e se l'è data a gambe! Allora? Cos'hai da dirmi in tua discolpa eh? PERCHE' RANMA E' SCAPPATOOOOOOO!" comincia a piagnucolare.

"Cosa vuoi che ne sappia io!" dico sbuffando.

"Akane!!! Scommetto che è colpa tua se si comporta così!" mi sgrida, ma ormai sta parlando al vento perché sto incamminandomi verso casa. Uffa, appena lo vedo gliela faccio pagare per non avermi aspettata. Comunque arrivo in poco tempo e sono già davanti all'insegna quando sento due voci familiari dal giardino. Mi nascondo subito per spiare.

"Ailen ti aspetto al palco domani pomeliggio!"

"Sì"

Ranma saluta Shampoo che ora si allontana saltando di tetto in tetto. La cinese deve avergli chiesto un appuntamento approfittando del fatto che non c'ero e convincendolo con qualche scusa o qualche polverina che trasforma in uomini per qualche ora, e Ranma ha accettato come un tonto. Faccio spallucce e attraverso il giardino, raggiungendo il laghetto delle carpe, vicino al masso su cui si è seduto. Ma che fa, sospira?!

"Ciao Ranma!"

"A-Akane?" mi chiede quasi spaventato non appena mi vede.

"Dimmi…ti va domani pomeriggio di…"

"Non posso devo uscire con Shampoo!" mi risponde con un sorriso idiota, poi fa un altro sospiro.

"Davvero? E come ti ha convinto questa volta?"

Ranma si alza in piedi e mette le mani in tasca.

"Mi ha semplicemente chiesto di uscire con lei ed ho accettato, no?"

Eh?! Io devo fare i salti mortali per stargli un po’ vicino e quando quell'oca gli chiede qualcosa lui accetta volentieri?! E sospirando?!

BASTA!!!

Al diavolo quella promessa! Al diavolo il mio cambiamento nei suoi confronti, AL DIAVOLO RANMA!! Ho perso la pazienza, anzi, non mi importa più con chi cavolo vuole uscire, e che si baci tutte le donne che vuole!

"Cosa c'è Akane?" mi chiede come se niente fosse.

"STUPIDO!!!!" gli urlo dandogli un calcio e facendolo cadere nel laghetto.

Mi allontano infuriata da quel presuntuoso arrogante ma raccolgo un qualcosa che brilla tra i ciuffi d'erba. Un anello? Poi vedo Kasumi stendere la biancheria e mi avvicino.

"Kasumi, posso darti una mano?"

"Ma certo Akane, mi faresti un piacere" risponde sorridendo.

Sento la rabbia scemare. Mia sorella ha il potere di rasserenarmi con un sorriso.

"Ah, volevo chiederti se hai perso un anello"

"No, perché?"

"No niente, l'ho trovato per terra"

"Forse lo ha perso Nabiki"

"Forse, altrimenti non saprei proprio a chi chiedere, perché vedi? Ha una perla, quindi è un anello femminile"

"Già, bè allora sarà sicuramente di Nabiki"

"Che cosa?" chiede mia sorella avvicinandosi, con un pacchetto di patatine in mano.

"Questo anello, è tuo?"

"Uhm…fa vedere" mi dice prendendo l'anello e osservandolo "No, non è mio" conclude restituendomelo.

"Bè, allora lo tengo io!" dico mettendolo al dito. Mi guardo attorno e noto che Ranma non c'è più. Meglio così, quel brutto muso non lo voglio vedere mai più!

 

Che caldo che fa stanotte, non si riesce proprio a dormire! Mi alzo dal letto su cui ho tentato inutilmente di prendere sonno rigirandomi per almeno un'ora e vado ad aprire la finestra. Una brezza leggera mi accarezza i capelli…che bella sensazione…

Improvvisamente sento un rumore sordo. Viene dal giardino! Cerco di capire da cosa sia stato provocato quando vedo una figura muoversi vicino al laghetto.

"CHI SEI!!!"

La figura colta in flagrante comincia a scappare via. Senza pensarci un attimo corro subito al piano di sotto ed esco fuori per cercare di raggiungere l'intruso, ma mi accorgo che non c'è già più.

"Cosa è successo Akane?!" mi chiede mio padre, anche lui sveglio come me.

"C'era qualcuno qui in giardino!"

"Come?!"

"Sì, ma è già scappato…"

"Forse è il signor Happosai che rientra" dice Kasumi dietro di noi.

"Happosai?"

"Sì, forse hai ragione tu Kasumi…"

Nessuno parla per un po’, stiamo in silenzio con lo sguardo rivolto verso il cielo, tempestato di mille stelle.

"Torniamo a letto?" ci propone mio padre. Do un'ultima occhiata intorno.

"Va bene" mi arrendo.

Salgo in camera mia e mi sdraio a pancia in su, faccio un respiro profondo e cerco di rilassarmi. Inutile, non ho più sonno.

"Vorrei sapere chi era quell'intruso in giardino…" dico pensando a voce alta e chiudendo gli occhi, quando mi appare l'immagine di una ragazza dai capelli lunghi color lavanda…e nel mentre sento un formicolio fastidioso alla mano. Cos'è? Poi vedo un anello brillare all'anulare della mia mano destra. Già, me l'ero scordato.

Uffa, non riesco proprio a chiudere occhio, cosa potrei fare? Decido di indossare la tuta e andare in palestra. Ci sono le luci accese, quindi c'è già qualcuno che si sta allenando.

"Vuoi batterti?" mi sfida il mio fidanzato.

"Certo!" dico mettendomi in posizione.

Devo sfogarmi ed è proprio ciò che mi ci vuole, sia per quello che è successo stanotte sia perché è la mia vendetta per avermi fatta arrabbiare oggi pomeriggio.

Lui non si muove, vuole che cominci io. Mi concentro e sfodero un potente calcio all'altezza delle sue spalle ma non riesco a colpirlo. Provo coi pugni, ma li evita facilmente. Mi abbasso di scatto tentando di colpire alle gambe ma non riesco a sorprenderlo e mi scavalca con un salto andando dietro di me. Ogni mossa che faccio, lui la anticipa.

"Sei irritante" dico spostando un ciuffo ribelle dietro l'orecchio.

"Non è colpa mia se sei una schiappa"

"Ah sì?!" dico mirando la sua faccia, invano.

"Vorrei che fossi meno nervosa Akane"

"E io vorrei che tu fossi più gentile con me!!" gli urlo contro con tutta la rabbia che ho in corpo.

Oh no…che cavolo ho detto?! Adesso comincerà a prendermi in giro! Sento un formicolio alla mano, o più precisamente dove porto l'anello. Ma che…

"Hai ragione, scusami Akane"

"Eh?"

"Dovrei essere più gentile, ci proverò" dice Ranma, avvicinandosi.

"Ran…" comincio a dire, ma Ranma mi anticipa dandomi un bacio sulla guancia, e poi se ne va.

 

E' domenica finalmente, giorno di riposo. Sono le due del pomeriggio e sento qualcuno bussare alla mia porta.

"Posso entrare?" domanda il ragazzo col codino.

"Certo" rispondo con fare indifferente. Poi ricordo immediatamente quello che è successo ieri notte e arrossisco. Abbasso lo sguardo sul pavimento non appena è entrato in camera.

"Mi chiedevo…siccome fa così caldo, ti andrebbe ti andare a prendere un gelato con me oggi pomeriggio?"

Mi ripeto la frase che ho appena sentito nella testa, forse non ho capito bene.

"Ovviamente se non ti va…"

"Mi va, sì" dico in un fiato.

"Bene! Allora facciamo verso le quattro ok?" mi dice sulla soglia della porta, ma prima che se ne vada lo fermo.

"Ranma, non che me ne importi, ma oggi non avevi un appuntamento con Shampoo?"

"Uhm?"

"Ma sì, ti ha invitato ieri, non ricordi?"

"Io non ricordo niente del genere"

"Scherzi?" gli chiedo.

"Sul serio, forse ti sei sbagliata. Comunque a dopo!" risponde uscendo dalla stanza.

Mah, ma poco importa, perché sono contenta che se ne sia scordato. E soprattutto non riesco a crederci, Ranma che mi chiede di uscire con lui?! Allora questo è…un…appuntamento!

Sento le guance diventare calde. Sicuramente sono tutta rossa! Comunque non riesco a spiegarmi lo strano comportamento di Ranma. Vorrà farsi perdonare per qualcosa? Chi lo sa! Ma adesso non mi va di pensare a questo, devo decidere cosa mettermi! E devo essere assolutamente stupenda…anzi di più!

 

"Desidera?" mi chiede il gelataio.

"Uhm…vorrei un cono con crema, cioccolato e fragola, grazie!"

"Subito!"

Ranma mi sorride. Ha messo quel completo nero cinese che mi piace tanto, quello col dragone disegnato sulla schiena, quanto è carino…sto pensando di farmi coraggio per dirglielo quando sento di nuovo quel formicolio. Uffa! Dovrò liberarmi di questo anello, anche se è bello è troppo fastidioso.

"Oh no! E' finita la fragola!" ci distrae il gelataio.

"Davvero?" chiedo io "Che peccato, allora prendo…"

"Devo recuperarla subito, subito! Presto Ryoshi, vai a preparare il gusto alla fragola!" dice tutto agitato il gelataio.

"Va bene!!" risponde un ragazzo alla sua destra che si fionda in un'altra stanza.

Improvvisamente Ranma che era vicino a me va dietro al bancone e afferra il pover'uomo per la maglietta.

"Devi fare immediatamente il gelato che la mia ragazza desidera hai capito?! Altrimenti te la vedrai con me!!"

"S-sì! Non si preoccupi!!"

Non capisco cosa stia succedendo e guardo la scena sconcertata. Mi avvicino a Ranma.

"Ranma…non c'è bisogno di…"

"Non ti preoccupare Akane! Avrai il tuo gelato alla fragola a costo della mia stessa vita!!"

"Ma sei matto?!" dico ormai confusa e incredula.

"Akane ti ho detto di non preoccuparti!"

"No Ranma, non so cosa ti sia preso ma così mi spaventi! Vorrei che la smettessi con questa scenata!"

Non faccio in tempo a terminare la frase che sento di nuovo quel formicolio e vedo Ranma fare un respiro profondo, poi lascia la maglietta del gelataio e mi si affianca.

"Come vuoi tu Akane!" mi dice sorridendo.

Eh?! Qui c'è davvero qualcosa che non va!

"Ranma ma stai bene?"

"Certo! Vuoi andare da un'altra parte?"

"B-bè…"

"Allora?" mi chiede gentilmente.

"Ok…andiamo a fare una passeggiata nel parco, ti va?"

"S-sì…se a te va…" risponde arrossendo.

"Andiamo allora!" dico allegra, poi mi rivolgo al proprietario della gelateria.

"Vorrei chiederle scusa per il comportamento del…" non riesco a terminare la frase che le mie gambe cedono e mi ritrovo sul pavimento. Il formicolio, un'altra volta…nella mano dove porto l'anello…Questo coso mi da solo fastidio!

"Non si preoccupi signorina, non c'è bisogno di arrivare a tanto, veramente!"

"Eh? A tanto che cosa?" chiedo non capendo. Poi mi accorgo che sono ai piedi dell'uomo e che gli sto…lustrando le scarpe?! Ma che mi è preso!!

"Ehm! Scu-scusi non mi sento tanto bene, eheh!" dico rialzandomi di scatto. Devo uscire di qui immediatamente, che figuraccia!!

Un momento…i formicolii…le stranezze che stanno accadendo…che questo anello sia legato a tutto ciò? Devo fare una prova!

Usciamo dal negozio e mi viene in mente che è da un po’ che non vedo P-chan.

"Ranma?"

"Sì?"

"Vorrei che P-chan fosse qui!"

"Va bene! Te lo vado a cercare subito!"

Guardo la mia mano.

E sento arrivare il formicolio.

Dunque la mia supposizione era esatta! Ranma non ha mai sopportato il mio porcellino, e adesso che gliel'ho chiesto che fa? E' andato a cercarlo! Poi, da quando Ranma è mai stato così gentile con me? Da quando gliel'ho chiesto ieri in palestra! E infine, oggi lui e il gelataio facevano di tutto per procurarmi un gelato alla fragola.

E tutto a causa di questo anello.

Dopo un po’ vedo Ranma tornare in compagnia di Ryoga.

"Ecco Akane!" dice Ranma tenendo il rivale per un braccio.

"Uhm? Ma ti avevo chiesto di cercarmi P-chan"

"E infatti eccolo" dice lui prendendo un secchio d'acqua e bagnando il povero Ryoga.

"CHE CAVOLO FAI IDIOTAAAAAA!!!"

Oh no! Accidenti, mi è caduta la borsetta! Speriamo non si sia rovinata altrimenti è un vero peccato!

"Grunf grunf!" fa un porcellino nero graffiando la faccia di Ranma.

"P-chan! Ma allora ci sei!" dico prendendolo in braccio.

"Hai visto Akane? Ti ho portato P-chan!"

"Grunf!!" risponde il mio porcellino agitandosi.

"Su, calma piccolino, accidenti ma sei tutto bagnato, ma Ryoga dov'è finito ora?"

"Già! Dov'è finito Ryoga, eh P-chan? Ahahahahah!"

"Grunf!!" gli salta addosso P-chan mordendogli una mano.

"Smettila Ranma! Lascia stare P-chan!!"

"Ma è lui non lo vedi?!" ribatte, ma io ho un'idea.

"Ranma?"

"Sì?"

"Vorrei che tu e P-chan andaste d'accordo…Anzi! Vorrei che gli facessi le coccole e gli dessi un bacino sul musetto! E dato che ci sei, vorrei che mi accompagnassi a casa sulle tue spalle, io sono così stanca…e poi vorrei un okonomiyaki, grazie! O forse tre!" dico divertita mentre la mia mano comincia a formicolare e mentre vedo Ranma e P-chan impallidire.

 

Sto cenando con le pietanze meravigliose che solo la mia sorellina sa fare, e intanto rimiro il mio anello. Sapete? Potrei approfittarne! Quando ricapita un'altra occasione del genere? Posso ottenere davvero qualsiasi cosa voglia grazie a questo anello, basta pronunciare un desiderio ad alta voce, e questo si avvera all'istante! E dire che l'ho trovato per caso in giardino!

Ma ora che ci penso…così si spiega tutto! L'apparizione di quella ragazza dai capelli color lavanda, l'intruso in giardino l'altra notte, l'appuntamento con Ranma saltato…Shampoo!

In effetti, ricordo bene di aver formulato una sorta di desiderio quando non avevo idea di quale fosse l'identità dell'intruso.

Questo anello è dunque un'altra diavoleria di Shampoo per conquistare Ranma, e la scorsa notte era lei l'intrusa, era venuta a cercarlo a casa nostra, avendolo perso nel pomeriggio. Ora si spiega tutto.

"Nee-chan?"

"Nabiki?"

"Ti ricordo che mi devi tremila yen!"

"Co-come? Oh è verooo!"

"A meno che non rimandiamo a domani, ma sai cosa ti aspetta poi?"

"Sì, interessi altissimi! No grazie!"

"Bene, da brava allora…"

"Uff…" dico sbuffando. Poi guardo l'anello…no…non devo farlo…è sleale!

"Sorellina?"

"Sì?"

"Vorrei non avere più debiti con te!" le dico stringendo gli occhi. Un istante dopo, si volta per chiedere a Kasumi dell'altro riso.

 

Stanotte è una di quelle notti che adoro. C'è la luna piena e si sta bene perché per fortuna la temperatura è scesa un po’ e c'è più fresco. Salgo sul tetto e mi siedo, abbracciandomi le gambe e guardando lo spettacolo.

"Anche tu qui?"

"Ranma" dico piacevolmente sorpresa. E' emozionante quando si riesce a condividere un bel momento con la persona giusta.

"Adoro questo cielo" dice Ranma stendendosi con le mani dietro la testa.

"Anch'io" dico spostando lo sguardo verso l'alto.

"A me aiuta a riflettere, e a te?" mi chiede.

"Davvero?" domando con un sorriso "Anche a me"

Lo vedo sdraiato accanto a me, rilassato, sembra quasi…felice.

Chissà a cosa sta pensando…

…io…

…vorrei…

…tanto saperlo…

"Akane…"

"Uhm?"

"Io pensavo che…tu sei molto carina"

"Eh?!" dico avvampando all'istante. Spalanco gli occhi, stupita e confusa, ho la faccia che mi va a fuoco!

"Penso che tu sei dolce e spesso penso a cosa potrei provare se potessi…se potessi baciarti"

Ranma mi si avvicina e prende le mie mani fra le sue. Sento il cuore battere all'impazzata e non riesco a controllare le emozioni che mi pervadono e i pensieri che si affollano nella mia testa, mi sento così strana, così felice!

Lui mi guarda negli occhi, e io mi perdo nei suoi. Vedo una strano brillio, una luce che non ho visto mai. Poi le sue dita mi accarezzano il viso e mi sfiorano le labbra.

E' un sogno…che sta diventando realtà.

Tuffa una mano tra i miei capelli e avvicina il mio volto al suo. Chiude gli occhi, li socchiudo anch'io, le sue labbra si schiudono, lascio cadere le braccia abbandonate ai fianchi, mi sfiora le labbra ma…

Ma…

Non posso.

Non devo permetterlo.

E non voglio approfittare di lui.

Mi ritraggo e mi volto mordendomi le labbra, sento un sapore amaro in bocca. Poi mi sfilo l'anello e lo lancio giù dal tetto.

Se Ranma si comporta così è solo per causa mia. Ho desiderato io che mi dicesse quello che pensava, è l'anello che lo fa agire così. Con Nabiki, con P-chan, col gelataio, anche con lo stesso Ranma mi sono divertita. Ma era diverso. Giocare coi sentimenti di una persona è davvero ignobile. E io non me lo perdonerei mai.

"Akane?" mi chiede Ranma con gli occhi spenti.

"Perdonami Ranma" gli dico senza permettergli di fermarmi, tornando in camera mia.

Sì, ho deciso che non tornerò più indietro. Non forzerò più le cose, né per mezzo di un anello magico, né per una decisione presa solo da parte mia. Devo solo aspettare, e le cose prima o poi verranno da sé.

Perché devo seguire…

…il giusto corso degli eventi.

Spengo la lampada sul comodino e chiudo gli occhi, quando mi viene in mente che, sul tetto poco fa, anche se ci ho pensato, non ho mai espresso ad alta voce nessun desiderio.

 

Fine

 

Suggerimento per il commento:

Opzione a_

Sceeeeeeema, sceeeeeeema…

Opzione b_

Vai a riprendere l'anelloooooooooooooo…

Opzione c_

Nudo! Nudo! (o nuda, ognuno scelga il suo preferito)

Opzione d_

Secondo voi dovrei fare un seguito cambiando protagonista (chi ritroverà l'anello_ parte seconda_la vendetta)?

?_?

I suggerimenti sono graditi e sempre bene accetti, un saluto a tutti. ^_^

  
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