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Autore: Angel_shanti    07/12/2012    3 recensioni
Alicia è una ragazza disillusa dall'amore: è difficile continuare a credere a qualcosa che ci ha così profondamente deluso...eppure la nostra protagonista scoprirà ben presto che non si può decidere di chiudere la porta del proprio cuore e che l'amore sceglie le forme più inconsuete a volte per presentarsi...ma sarai inconfondibile?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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“Sei bellissima, amore mio!”
Un brivido corre lungo la mia schiena al suono delle sue parole che riecheggiano ancora troppo strane alle mie orecchie, un sorriso solare si fa spazio sul viso mentre apro la portiera e prendo posto in auto accanto a lui, sfioro appena le sue labbra sotto il suo sguardo estasiato, una lenta carezza sul viso per un dolce sorriso.
È la vigilia di Natale e uno dei soliti party è li ad attenderci.
“Mi sei mancata.”
Passo una mano tra i suoi capelli mentre l’auto comincia a muoversi immettendosi nelle strade trafficate della città, inarco le labbra e poso lo sguardo su di lui.
“Anche tu mi sei mancato, Nick.”
Nei giorni trascorsi sono stata decisamente molto assente, avevo bisogno di aria, dovevo starmene da sola per mettere in ordine i pensieri, in un solo istante le mie emozioni sono state sconvolte da un uragano, tutte le mie costruzioni mentali sono crollate come fragili castelli di sabbia, una folata di vento le ha distrutte. Non è stato facile avere una visione lucida della situazione, accettare che fosse lui la persona con cui ho messo totalmente a nudo la mia anima, a cui ho rivelato le mie sensazioni più nascoste, i miei segreti più intimi. Mi sono interrogata inutilmente sulla stranezza della cosa illudendomi che fosse soltanto uno strano scherzo del destino eppure troppe frasi sono tornate alla mia mente, troppe affermazioni che solo ora riesco a comprendere sul serio, per credere davvero sia stato così. Razionalmente dovrei essere arrabbiata, forse delusa e carica di rancore verso di lui ma non ci riesco e di fondo non voglio, non so dare una spiegazione logica a questa mia inaspettata razione, sarà che ripenso alle mille e più emozioni provate a ogni sua nuova mail, al batticuore provato ogni volta che mi contattava in chat, a quanto mi è stato vicino quando ne avevo più bisogno, quando mi sentivo sola e persa, a ogni sorriso che mi ha donato con le sue dolci parole, se ripenso semplicemente a quanto la sua presenza nella mia vita sia stata essenziale e a quanto mi abbia fatto stare bene il resto perde di colpo importanza.
Nick ferma l’auto poco distante dall’ingresso, scende e si avvicina alla mia portiera per porgermi con gentilezza la sua mano, mi fa una tenerezza infinita quando si comporta da gentiluomo con me che ho conosciuto i suoi lati peggiori, intreccia la sua mano con la mia e insieme ci dirigiamo all’interno del locale dove ad attenderci, avvolti da calde luci colorate, ci sono i soliti amici; baci e abbracci si susseguono nel tepore dell’atmosfera natalizia che stasera più che mai si respira nell’aria.
“Ti va qualcosa da bere?”
Annuisco seguendo Nick al bancone del bar, mi scruta stranito tenendo sempre più stretta la mia mano tra le sue.
“Due sex on the beach.”
“Fai anche tre, fratellone.”
La voce di Nate alle nostre spalle ci costringe a voltarci, sorride avvicinandosi a noi, bacia la mia guancia e da una pacca sulla spalla a Nick.
“Bella festa, eh?”
“E tu che ci fai qui?”
“Non dirmi che non sapevi che mi avresti trovato qui.”
“Mica mi ricordo cosa mi dici.”
“Simpatico…Lo sai, non potevo passare il Natale lontano dal mio fratellino…”
Come al loro solito si canzonano a vicenda sotto il mio sguardo benevolo, prendo il mio cocktail e inizio a sorseggiarlo, sono agitata e fatico a controllare la mia emotività, guardo l’orologio nervosa, manca poco ormai, non è stato per niente facile ma non potevo assolutamente rinunciare a rendere speciale questa notte per il mio Capitan Avena. Inquieta guardo verso il palco fino a quando non vedo le luci lentamente farsi più fioche e la musica scemare intorno a noi; per puro caso qualche giorno fa ho saputo che un componente del gruppo che avrebbe suonato questa sera era Jhonny, un mio vecchio compagno del liceo. È proprio lui a prendere il microfono in mano ed attirare l’attenzione di tutti i presenti.
“Manca poco ormai alla mezzanotte…quest’anno voglio aspettare il Natale rendendolo un po’ più speciale, ma per farlo ho bisogno di un aiuto…pregherei Nate Cooper di raggiungermi sul palco…”
Nate guarda Nick e me stranito, ride nervosamente probabilmente imbarazzato dell’attenzione che di colpo gli si è riversata addosso.
“La folla ti acclama, fratellino.”
“Non puoi deluderli.”
Nick e io quasi lo spingiamo di peso sul palco, Nate si muove impacciato, guarda il ragazzo con il microfono tra le mani con aria interroga vita cercando di non dimenticare di sorridere, Nick ridacchia divertito dell’imbarazzo del fratello, strofino le mani nervosamente: voglio che tutto sia perfetto per lui stasera. Un caloroso applauso accoglie Nate,  non smette di guardare interrogativo Jhonny, che in tutta risposta gli porge la sua chitarra, Nate balbetta qualcosa di poco senso, domande confuse a cui è la voce di Jhonny a dare una risposta.
“…c’è qualcuno che ha voglia di sognare e regalare sogni stasera…”
Sistema il microfono sull’asta di fronte a Nate e si allontana, i componenti della band si guardano un istante, il batterista da tre colpi di bacchette per scandire il tempo e iniziare a suonare le note della sua canzone; non è stato facile procurarmi lo spartito, prenderlo di nascosto dalla sua camera da letto, ma quando mi metto in testa qualcosa difficilmente demordo.
Nate cerca i miei occhi tra la folla, gli sorrido dolcemente annuendo con la testa, le sue dita iniziano ad accarezzare morbide le corde della chitarra, si avvicina al microfono e finalmente la sua dolce voce si propaga per il locale.

Ti ricordi quando stavamo svegli tutta la notte
A parlare fino alle prime luci dell'alba,
erano così
Quei semplici giorni
Solo tu ed io,

Io penso di sapere piccola
Che cosa c'è nella tua mente
Perché si vedeva che
Avevi qualcosa da dire

Un brivido freddo attraversa la mia schiena e gli occhi mi si riempiono di lacrime al suono della sua voce, sorrido felice ascoltando la nostra canzone.
Non ho mai detto queste parole a nessun altro
Ma può darsi che lo farò nel corso della mia strada

Tu mi chiedi se ti amo ma
Ti ricordi
Perché ho camminato sopra l'acqua per te
Ti ricordi
I miei primi passi sulla luna
Non ti sei mai chiesta perché
Ho espresso tre desideri per te
Tu mi fai la domanda
Ma la risposta si cela in te, in te,
La risposta si cela dentro di te

Nick mi avvolge da dietro in un caloroso abbraccio, faccio aderire la schiena al suo petto lasciandomi inebriare dal suo profumo.

Ti ricordi quando ridevamo e dicevamo:
Nessuna cosa si intrometterà sulla nostra strada
Quelli erano tempi
Quando volevi piangere
E venivi a bussare alla mia porta
Ed io ero lì per proteggerti

Gli occhi di Nate sono fissi nei miei, un ampio sorriso compare sul suo viso non appena si accorge che sto canticchiando anche io le parole della canzone, il suo sguardo emozionato mi riscalda il cuore.

Io penso piccola che potresti
Scacciarlo dalla mente
Fallo sembrare
come un bel giorno

La risposta ragazza
Si cela dentro al tuo cuore
Prova a guardarci dentro

In te, in te
La risposta si cela dentro di te*

Le ultime note della canzone risuonano nel locale; Nick sfiora la mia guancia con le labbra, non riesco a spostare lo sguardo dal palco, Nate si avvicina al microfono e, schiarendosi la voce, inizia a parlare emozionato cercando di sovrastare il rumore degli applausi.
“Grazie…davvero, grazie a tutti...ma soprattutto grazie a te, mia dolce principessa.”


_________________________Angolo Autore_______________________________________________
*si tratta della traduzione della canzone
"Do you remember"
di Aaron Carter.
Beh sembra proprio che finalmente l'identità del
dolce Capitano sia stata svelata.
Appuntamento a lunedi per l'epilogo della storia,
e grazie di cuore a chi ha avuto la pazienza di leggere le mie parole.

   
 
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