07/12/2012
2 recensioni
The Joy
[Tre Febbraio duemilaquindici.]
“Signor Castle non possiamo!”
“Come non potete? Io devo avere quel libro pubblicato prima di S. Valentino”
“Non capisco la necessità di averlo proprio prima di quella festività signore”
“Mia moglie, cioè la mia futura moglie, non sa che ho già finito di scrivere ‘Il ritorno di Heat’ e giusto che la mia dedica è per lei avrei voluto farle questo come regalo, oltre alle 1000 rose rosse che le farò trovare a casa, ma dettagli, quel libro dev’essere pubblicato almeno il quattordici, non il quindici, non il sedici ma il quattordici” lo scrittore era piuttosto determinato nelle sue azioni e niente l’avrebbe fatto cambiare idea.
Erano giorni che pensava al regalo perfetto per Beckett, ma aveva esaurito le idee, negl’ultimi due anni le aveva regalato di tutto, ma non qualcosa che lei avrebbe apprezzato davvero, lui sapeva da anni che era lei la fangirl che gli scriveva sempre sul suo sito, infondo non aveva fatto mai niente per smascherarsi ma lui l’amava per questo, voleva che tutta la sua vita fosse un mistero, qualcuno lui l’aveva svelato ma alcuni no.
“Dobbiamo pubblicarlo entro il quattordici e questa e la mia ultima parola Gina!” lo scrittore ormai esausto guardò la sua editrice nonché ex moglie e alzandosi dalla sedia di velluto rosso chiuse rumorosamente la porta.
“Ricky non puoi fare così! Cioè è impossibile che il libro sia pubblicato in dieci giorni!” urlò la donna bionda seguendo lo scrittore.
“Gina so che puoi farcela, hai davvero delle doti, e sottolineo doti incredibili e qualsiasi casa editoriale ti farà stampare il libro in tempo, credo in te” fece una pausa andando vicino alla donna mettendole le mani sulle spalle “so che odi Kate ma io ho scelto lei e non cambierò mai idea, lei è il mio ‘Per sempre’ e sono sicuro che per lei è lo stesso, lei è l’unica che ha sopportato per anni i miei infantilismi senza mai lasciarmi, come molte di loro, te inclusa, hanno fatto”
“Io ti ho amato davvero, e ti amo ancora non riesco a credere che tu non mi ami più, ma forse hai ragione, lei è l’unica che ti sopporterà a vita, nemmeno tua figlia è stata capace di farlo andando alla Colubia. Per il libro farò quello che posso, ‘mostrando’ le mie doti ma auguro a te e alla moretta una vita infelice, con permesso” la donna scrollò le spalle facendo cadere le mani di Castle e se ne andò nel suo ufficio.
Castle la guardò imbambolato, come faceva ad essere stato innamorato di quella donna? Nemmeno lui se lo spiegava, eppure ci è cascato due volte, e una di queste due aveva Kate ma lui scelse lei, non se lo avrebbe mai perdonato, forse se avrebbe scelto Kate non sarebbe capitato nulla di quello che è capitato, fose Kate sarebbe ancora al distretto e Montgomery sarebbe ancora vivo, ma questo nessuno può saperlo. Cercò l’uscita e mentre vagava per i corridoi pensava che grazie a Kate la sua vita stava cambiando e in meglio, nessuno, nemmeno lui avrebbe mai immaginato che una donna come lei si sarebbe interessata a lui. Egli capì dal primo istante che lei era quello che stava cercando e in quel momento se la ricordò così bella, con i capelli corti eppure così fredda, forse anche lui aveva cambiato in meglio lei.
[Casa Ryan, duemilatrentacinque]
Erano ore che erano davanti a quel fascicolo, ma Sam e Joy non si sarebbero mai arresi, sapevano già tutto quello che c’era scritto lì, ma niente, nessun’indizio, nessuna strada. Kevin li aveva avvisati che sarebbe stato tutto più difficile ma lei non era una ragazza che si arrendeva molto facilmente e Sam l’avrebbe sempre supportata. Sam era stanco eppure era lì con Johanna a cercare qualche strada, lo facevano per Mary, lei doveva avere giustizia! Il ragazzo guardò la ragazza e le accarezzò il viso.
“Hai fame? Posso preparare qualcosa se ti va”
“No Sam, niente. Mi è passato l’appetito”
“Dai vuoi un toast, delle linguine, del faglioli alla messicana…” mentre egli parlava a Joy gli venne in mente che il giorno prima di morire era uscita con un ragazzo, ma ella non gli volle dire il nome, l’unica cosa che fece fù guardare Sam dandogli un bacio sulla bianca guancia.
“Sam sei un genio! Dove sono i tabulati telefonici?” disse la ragazza aprendo per l’ennesima volta il fascicolo.
“E’ sul tavolo, vicino al cesto di frutta ma a cosa ti servono?”
La ragazza prese velocemente il fascicolo dal tavolo e porse il suo cellulare a Sam.
“Cerca questo numero, 334 678468, io conosco esattamente le stesse persone che conosceva Mary, la sera scorsa aveva appuntamento con questo numero, forse lui sa qualcosa”
“Joy non credo che…trovato!” disse il ragazzo sconvolto mentre leggeva il nome del contatto.
“Sam, tutto bene?” disse la ragazza avvicinandosi al cellulare e mirando il numero.
“Hai letto?”
“No, non è possibile, cioè è strano, lei non lo avrebbe mai fatto! E’ troppo vecchio per lei, cioè cavolo!”
“Non è che era immischiata in qualcosa di talmente grosso che ha chiesto il suo aiuto?”
“E in cosa? Lui è un dottore, cioè un chirurgo in cosa potrebbe essersi immischiata in protesi scadenti? Ti prego…”
“Tu perché hai il suo numero?”
“E’ il mio chirurgo mi ha operato al ginocchio due anni fa, ma non so perché lei lo abbia chiamato e perché ci sia uscita”
“Tutto può essere…chiama tua madre e riferiscilo!”
“Appena le dirò che Josh c’entra in qualche modo con la morte di Mary lo dirà a mio padre e poi mio padre lo ucciderà, già due anni fa stava per fare una rissa, eppure non aveva fatto niente, infondo mi aveva solo operato”
“Chiama Beckett!”
ANGOLO MIO
Secondo voi è stato Josh? E in che modo c’entra con la morte di Mary? Mhmhmh secondo me è ancora presto per dedurre qualcosa. Ma pensiamo ai Caskett, ce la farà Rick a far pubblicare il libro prima di S. Valentino? Spero in vostre recensioni
-nikki.