Una leggera
brezza avvolgeva due ragazzi seduti lungo la riva del Lago Nero. I due stavano
chiacchierando del più del meno, ignari dei sentimenti che provavano l’uno per
l’altra. La ragazza ormai era perdutamente innamorata di lui, non lo aveva
confessato a nessuno sennonché alla sua migliore amica ma quando era assieme a lui,
non smetteva mai di sorridere, lasciava da parte la sua maschera, non cercava
di nascondere i sentimenti ed era se stessa. Lui invece non sapeva di essere
innamorato della ragazza, l’unica cosa che sentiva era il sollievo di sapere
che stesse bene, aveva avuto paura di perderla ma ora era li, tra le sue
braccia, con le guance arrossate e ancora bagnate a causa delle lacrime che le
avevano rigato il volto. Il ragazzo le sorrideva, guardandola amorevolmente –anche
se solamente qualcuno di esterno se ne sarebbe accorto, tant’erano coinvolti l’uno
dall’altra –e cercando di farla ridere. Non riusciva a capacitarsi come fosse
riuscita a entrare nella sua vita, così profondamente in così poco tempo. La conosceva
da cinque anni ma l’aveva vista soltanto come la migliore amica di sua sorella
e di suo fratello, una so tutto io saccente, che cercava di mettere i bastoni
tra le ruote a lui e al suo amato gemello che cercavano di produrre scherzi e
metterli in commercio. Ma da quell’estate, quand’avevano condiviso alcune
settimane insieme, da quando lei lo curò e iniziò a essere più serena, più Hermione
il ragazzo aveva cominciato a vederla sotto una luce diversa.
Vederla così attenta e concentrata in quello che faceva, lo rendeva curioso ma
mai stanco di osservarla, a volte era rimasto con lei per ore, con la scusa di
non volersi perdere il procedimento di qualche pozione. Lei allora rideva e gli
rispondeva a tono, dicendo che forse avrebbe potuto avere una copia identica
nella sua stanza ma con proprietà diverse e allora iniziavano a punzecchiarsi. Ma
tutto ciò loro non lo vedevano. Lei, sperava che lui un giorno la vedesse come
una possibile ragazza, lui si chiedeva se ciò fosse possibile, reale se lei non
sarebbe svanita da un minuto all’altro tornando a essere la ligia studentessa
che non lo degnava di uno sguardo –anche se in verità lei lo osservava di
nascosto –se non per rimproverarlo.
‹‹ Herm, si sta facendo tardi, tra un po’ si cena e ti sta venendo la pelle d’oca.
Che dici, rientriamo ? ›› le chiese sorridendo. La riccia annuì, si spostò una
ciocca di capelli dal viso e parve accorgersi soltanto ora che sentisse freddo
difatti iniziò a tremare impercettibilmente. ‹‹ Si Fred. ›› disse semplicemente
sorridendo. Il rosso allora si alzò e le porse la mano che lei afferrò prontamente
come se fosse un’ancora di salvezza. Poco dopo, nascosti dietro un colonnato, i
due videro Sirius Black e Remus Lupin, due membri dell’Ordine. ‹‹ Sirius ! Non
dovresti essere qui.. così ! L’Umbridge potrebbe vederti e poi sarebbe la
fine.. Ciao Remus ›› disse la ragazza sorridendo per poi tornare a guardare l’uomo
dinanzi a lei con cipiglio severo. L’uomo rise. ‹‹ Oh mia cara Hermione, non ti
preoccupare. Quella megera è nell’ufficio di Silente e comunque sono nascosto
da un incantesimo, soltanto chi sa di me, in altre parole che sono innocente e
che sono qui oggi, può vedermi davvero, gli altri vedono un giovane studente. Mh,
se non fosse per il fatto che stavo per andarmene ci sarebbe da divertirsi.
sarebbe bello tornare alla Torre ! Chissà quant’è cambiata ! ›› disse l’uomo
che vedendo l’espressione severa della ragazza e le braccia incrociate sospirò
e chiese ai due di accompagnarlo fino alla Stanza delle Necessità dove grazie a
un passaggio che sarebbe apparso per lui sarebbe potuto tornare all’ordine
senza che qualcuno lo riconoscesse. I due accettarono e sempre mano nella mano
iniziarono a camminare. Ai due uomini non passò inosservato il gesto e si
lanciarono un’occhiata prima di ghignare. Non vedevano l’ora che arrivasse
Natale, quanto avrebbero preso il ragazzo in giro e quante cose sarebbero
successe! Erano emozionati, anche se per motivi diversi ma in quel momento
volevano entrambi voler essere a Hogwarts e poter essere con i loro figliocci.
o in quel caso anche sei loro ..figli.
‘ Non riesco a crederci. Hermione è qui, davanti a me, che mi sorride e
cammina mano nella mano con Fred. Se non fosse che non so cosa ci sia tra loro
mi trasformerei e gli sbranerei il braccio. Come osa toccarla !
Oh per Morgana, ma cosa dico.. solo
poche ore fa non sapevo nemmeno fosse mia
figlia.. Dio, come ho fatto a non immaginarlo ? Io e Talia eravamo stati
insieme in quel periodo.. oh, se solo le avessi chiesto di sposarmi come avevo
progettato. Se non fossi stato un codardo.. se l’avessi protetta, ora saremmo
una famiglia. Devo avvicinarmi a Hermione… Non posso piangere sul latte
versato, non farebbe tornare qui la mia Tal. Oh ma cos’hanno quei due da
sorridere tanto eh ?No, io .. […]‘ Pensò l’uomo. Nel frattempo arrivarono
nel corridoio e Remus iniziò a camminare avanti e indietro finché una porta
massiccia non si aprì di fronte a loro. Allora i due uomini abbracciarono la
ragazza goffamente, in un misto d’imbarazzo e paura di farle male dopodiché si
fecero promettere da Fred che avrebbe mandato loro una delle nuove pozioni. Sirius
gli strinse la mano, leggermente più forte dal dovuto e gli lanciò un’occhiata
ammonitoria. Il ragazzo annuì e allora l’uomo lasciò la presa. ‘Oh
Hermione.. non solo sei una strega fenomenale ma stai anche seguendo le nostre
orme.. sono fiero di essere tuo padrino.’ Pensò Remus sospirando. Sirius regalò
a Hermione un sorriso, uno di quei rari momenti in cui sembrava più giovane,
come nelle foto che il Trio aveva trovato a Grimmalaud Place. Anche lui svanì
dietro la porta che subito dopo scomparve.
‹‹ Andiamo a cena ? ›› chiese Fred. Hermione si voltò e sentendo il brontolio dello stomaco del ragazzo scoppiò a
ridere e iniziò a camminare, senza smettere di sorridere. Dopotutto non tutto
era perduto no ?
***
Dopo aver cenato i Grifondoro si ritirarono nella Torre dove aspettava una festa di benvenuto per la Prefetto che sebbene avesse storto il naso aveva accettato di buon grado la festa. Era rimasta scioccata, non immaginava che i suoi compagni di casa fossero così legati a loro ma era contenta che abbia passato del tempo con tutti i suoi amici. Forse Seamus e Harry avrebbero fatto pace o si sarebbero chiariti, ormai alla Gazzetta del Profeta stava iniziando a contraddirsi in continuazione, non sarebbe passato molto tempo che anche Seamus e tutti gli altri si sarebbero accorti che non tutto è come vogliano far sembrare. E poi avrebbe potuto stare un po’ con Harry e Ron e ringraziare tutti per i dolci, anche se la metà se l’erano mangiati i gemelli durante il tragitto tra la Sala Grande e la Sala Comune. Quei due erano due sacchi senza fondo, sarà una cosa ereditaria, una cosa che caratterizza i Weasley oltre i capelli rossi ! ‹‹ Hermione Jean Granger. O Hermione Jean Talia e altri nomi Granger, per ora. Dimmi. Quello. Che. È. Successo. ›› disse Ginny entrando come una furia nella stanza. Hermione le sorrise e si buttò sul letto, perfettamente intatto. ‹‹ Cosa dovrei dirti ? ›› le chiese infine sorridendo. ‹‹ Non saprei.. forse potremmo iniziare dal fatto che il tuo padrino è Remus ? Oh no, di quello abbiamo già parlato –disse la ragazza posando un dito sulle labbra facendo finta di pensarci –o forse potresti dirmi cos’è successo e perché tu e Fred vi stavate tenendo per mano, perché vi sorridevate e soprattuttoCOS’È SUCCESSO !! ›› disse quasi urlando la rossa. Hermione arrossì, tant’è che divenne del colore dei capelli dell’amica. Le spiego che dopo che lei, Harry, George e Ron se n’erano andati, Fred l’aveva raggiunta e consolata e che si erano tenuti per mano per tutto il tempo. Non c’era alcun motivo ma Hermione era al settimo cielo. ‹‹ Bene. Allora prepariamoci per la festa. Non sarà un granché ma devi fare bella figura ! Soprattutto ora che si sta accorgendo di te, della vera Hermione ! ›› esclamò la giovane Weasley saltando giù dal letto e spalancando il baule. ‘ Bene bene, ora devo farmi valere !’ Pensò la ragazza.
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Ciaoo ! Ecco per voi un altro capitolo della nostra storia. So che non dice poi molto.. ma fatemi sapere che ne pensate :3
Purtroppo devo fare tutto in mini capitoli, non ho molto tempo e
così ho deciso di aggiornare più volte... e dato che ha
iniziato a nevicare da poco (e qui non nevica mai) ho deciso di
pubblicare questo capitolo dato che l'uscita di astronomia
è saltata xD
Comunque GRAZIE MILLE PER AVER LETTO, RECENSITO LA MIA STORIA *w* siete
unici e soprattutto è grazie a voi che continuo a pubblicare i
capitoli.
Ora vi lascio,
un bacione,
Martinah Slytherin Horan