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Autore: _Renegade_    08/12/2012    3 recensioni
Questa storia parla della 11° edizione degli Hunger Games, e di come la protagonista affronti la difficile situazione dei distretti nei primi anni dopo i Giorni Bui e la "novità" di questi giochi. Ha le idee chiare su cosa fare del suo futuro. Ma non sempre le cose vanno come previsto...
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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-Ahiii!- Mi lamento mentre una donna tutta, e intendo TUTTA, azzurra mi strappa i peli dalle gambe con la cera calda. Sono quasi 3 ore che gente colorata mi punzecchia e mi spelacchia e comincio ad averne abbastanza!
Queste "persone", se tali si possono definire, non usano la minima delicatezza e la mia pelle brucia come non mai. Ma dico io che fastidio gli danno i MIEI peli!? La donna verde borbotta qualcosa sul fatto che io sia intrattabile, ma vorrei vedere lei! Lei e gli altri "Umani-Arcobaleno" si allontanano parlando dei fatti loro e io resto lì sola mezza nuda e senza un solo pelo superfluo, ad aspettare... cosa non lo so, non me lo hanno detto. 
Mi preparano per la "parata dei tributi" la presentazione dei nuovi tributi alla nazione e il discorso di benvenuto del Presidente. Per la parata dei tributi che avverrà questa sera ogni tributo avrà uno stilista che lo aiuterà a fare colpo cioè lo vestirà, truccherà e gli dirà come comportarsi quando sarà sul carro. Forse è lui che sto aspettando. I vestiti che indosseremo devono rappresentare il distretto di provenienza.
I minuti passano e dopo quella che mi sembra un'eternità entra un tizio alto e slanciato, con un metro da sarto intorno al collo; i capelli sembrano fatti d'oro e quando si avvicina noto che effettivamente SONO fatti d'oro.
 - In piedi! - mi intima . Obbedisco ma la rabbia comincia a montare dentro di me, NESSUNO si deve permettere di trattarmi così! Mi osserva attentamente a lungo poi prende il metro e segna su un foglio le misure della mia vita, del collo, del seno ecc. Poi esce senza una parola. 
La cosa è scandalosa! è mai possibile essere trattati con un po' di riguardo? Sarò la vincitrice degli Hunger Games che diamine! Mi lasciano li per un'infinità di tempo e le gambe cominciano a non bruciarmi più troppo; rientra il tizio del metro e con dietro la gente colorata.  Mi passano un abito grigio, con degli svolazzi e del pizzo al fondo : orribile.
Lo guardo disgustata 
- Io QUELLO non lo metto - 
- Come prego?- si acciglia metro-man. -Credi di poter fare quello che ti pare signorina? Qui decido io chiaro? E ti conviene capire in fretta come vanno le cose qui. I miei qui presenti colleghi mi hanno riferito del tuo lamentoso comportamento di oggi, e lasciami dire che non mi sei molto di aiuto nel mio lavoro!- 
-Beh, forse se qualcuno si decidesse a dirmi qualcosa sulla parata potrei stare tranquilla, ma sta pur certo che quell'obrobrio non lo metto! - Lui sembra sul punto di esplodere, poi fa un respiro profondo e molto tranquillamente mi informa: 
- Bene, la parata inizierà tra un'ora; dobbiamo ancora truccarti e spiegarti come comportarti, quindi se hai intenzione di durare più di 10 minuti nell'arena ti conviene vestirti e lasciarti nelle nostre mani esperte. Possibilmente senza insultare le mie creazioni! Oppure puoi continuare a fare la ragazzina viziata, rifiutare ogni aiuto e sfilare  nuda per la folla!- Mentre mi enuncia la seconda opzione la sua voce si alza di volume e un po' mi spaventa, ma mi rendo conto che comunque loro devono aiutarmi a fare impressione sugli sponsor, senza i quali sono praticamente morta nell'arena, perciò decido di collaborare e indosso quel disgustoso vestito grigio. 
Ma l'umiliazione non finisce qui, perché dopo avermi truccata, rigorosamente con sfumature di grigio, e messo nei capelli delle striscioline di non so cosa argentate, pretendono che io indossi una specie di casco rettangolare che in teoria dovrebbe ricordare la forma di un mattone. La cosa più idiota che uno possa indossare. Capisco che il Distretto 2 sia  il distretto che fornisce i materiali da costruzione alla capitale, ma perché devo diventare un mattone?
Mi infilo quella roba riluttante e gli uomini-arcobaleno mi fanno strada verso la sala da cui partirà la parata.
Qui trovo Joseph, non si vedono più i segni del pianto, di sicuro cancellati dal trucco, anche lui è vestito di grigio e indossa il casco-mattone ma su di lui il tutto appare meno ridicolo. Perché? Accidenti quale idiota punterebbe dei soldi su un mattone? Pazienza, dovrò lavorare di più durante l'addestramento.
 
Il nostro carro è grigio. Che fantasia che hanno questi stilisti! I cavalli che lo trainano sono bianchi invece.
Saliamo e ci mettiamo in coda al Distretto 1 in attesa che si aprano le porte. Non mi hanno detto cosa fare, mi giro per chiederlo allo stilista ma proprio in quel momento le porte si spalancano e le urla e le acclamazioni del pubblico riempono l'aria. Di fronte a me vedo solo il carro dell'1 che apre la strada e in lontananza la residenza del presidente Snow; ai lati due e fiumi di colori paralleli. Il pubblico che ci acclama.
Non mi sono accorta di essere in movimento, i carri sono partiti con un sobbalzo e io istintivamente ho afferrato il bordo metallico.
Non so che fare quindi guardo cosa fanno gli altri. Sui grandi schermi vedo i volti di tutti i tributi uno per uno, quelli dell'1 sono sorridenti. Joseph accanto a me ha un sorriso appena accennato, sembra quasi dolorante.
Decido che la strategia migliore è mostrasi pronta a tutto, perciò concentro nel volto tutta la mia determinazione. Siamo quasi a metà del percorso quando il mio volto appare sugli schermi. Con la coda dell'occhio noto che Joseph mi osserva e sorride, non capisco che cosa abbia il mio volto di divertente! Mi osservo sugli schermi: ho entrambe le mani attaccate convulsamente al bordo del carro e lo sguardo scuro, sembro concentrata, ma che cosa sto combinando? Non devo essere concentrata! Determinata! Devo sembrare determinata! Mentre cambio espressione però sul mio volto compaiono altre emozioni, incertezza, paura, imbarazzo. Cose che NON posso permettermi. Ma ormai è troppo tardi. Sarà un'impresa entrare nei favoriti.
Accidenti a me!
Entriamo in uno spiazzo dove i carri si fermano. Snow, fa il suo ingresso su una balconata in cima alla villa indossando uno smoking. Se avessi un'arco sarebbe già morto stecchito mi ritrovo a pensare. Fa il suo discorso di benvenuto ai tributi ma io non lo sento, sto pensando a come rimediare al disastro che ho combinato. Sussulto quando il carro riparte con uno strattone.
Rincontriamo gli stilisti e Floria che si congratulano con Joseph per la sua esibizione. A me rivolgono solo sguardi di dissenso e scuotono la testa. Sento la rabbia salirmi dentro, ma la reprimo, ho già fatto troppi casini per oggi.
Ci portano al secondo piano di un palazzone, qui c'è un'enorme appartamento che sarà il nostro alloggio fino ai giochi. Solo il la sala da pranzo è grande quanto casa mia; qua e là agli angoli della sala ci sono ragazzi, ragazze, uomini e donne, tutti vestiti di rosso. Ne ho sentito parlare, sono gli "Avox" cioè i senza-voce, i prigionieri di guerra dei giorni bui o i chi infrage la lgge; non posssono parlare perché gli tagliano la lingua... la loro presenza mi inqueta. Floria ci congeda almeno per oggi e mi rifugio dove posso stare sola. Ho una stanza tutta per me e quella di Joseph è accanto alla mia. Ci sono telecomandi per qualsiasi cosa, luci, colore delle pareti, bagno e soffitto.
Mi cambio e mi metto subito a letto a riflettere e a pianificare un modo per farmi notare da quelli dell'1 e del 4, loro sono già favoriti...
Domani alle 9 inizierà l'addestramento.
 
 
Scusate il ritardo nell'inserimento del capitolo, sono più di 2 settimane! Sono stata occupata con la scuola e altri vari impegni.
Comunque se mi recensite non mi offendo ;) L'unica cosa che non mi torna e che il terzo capitolo ha più visualizzazioni del secondo o.O che avete contro la mietitura? a presto (spero...) :D
   
 
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