Serie TV > I Cesaroni
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Autore: ziarocky    08/12/2012    1 recensioni
Marco ed Eva alla fine della seconda serie.
La decisione di Eva e la reazione di Marco; vedremo come continueranno le loro vite dopo questa decisione e come sarà perdersi e ritrovarsi.
L'amore è anche sofferenza e per Marco ed Eva ce ne sarà molta.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eva Cudicini, Marco Cesaroni
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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UN COMPLEANNO PIENO DI SORPRESE




---2 giorni dopo…
È il compleanno di Marco, la famiglia aveva preparato qualcosa di speciale per lui soprattutto Eva che aveva molte sorprese.
Eva sale le scale con un vassoio in mano con la colazione per Marco, Andrea le apre la porta e va in camera con Joey mentre lei appoggia il vassoio sulla scrivania per svegliarlo.
Lo guarda mentre dorme e gli sembra un cucciolo indifeso che da quando ama protegge con tutta se stessa, soprattutto dalle altre donne; si avvicina al suo orecchio e gli sussurra –amore…..dormiglione sveglia.- lui mugugna infastidito coprendosi con il lenzuolo fino alla testa, Eva sorride e gli sfiora le labbra dolcemente mentre lui si rilassa –cucciolo? Ho una sorpresa per te. Vuoi vederla?- Marco apre leggermente gli occhi e la guarda assonnato mentre lei sorride dolcemente, lui la porta su di sé facendola sedere a cavalcioni su di lui, lei ride – amore che fai?- lui sorride e la bacia dolcemente in bocca – hai dormito bene?- disse lei sorridendo –mi è piaciuto di più il risveglio- disse baciandola ancora e accarezzandole i fianchi –no amore mi dispiace ma oggi abbiamo cose più importanti da fare- disse lei staccandosi e alzandosi –no vieni qui – protestò lui lei gli appoggiò il vassoio sulle gambe mentre appoggiava la schiena al muro –questa è la mia sorpresa?- disse lui –una parte oggi è un giorno importante- lo baciò di nuovo con più intensità un bacio che durò a lungo poi si staccò un po’ lasciando Marco un po’ intontito –buon compleanno amore mio- lui tenendo gli occhi chiusi sorrise –g-grazie – lei sorrise vedendolo intontito –dai fai colazione intanto io vado a farmi una doccia e poi vai a lavarti anche tu perché oggi abbiamo un sacco di cose da fare – lui sorrise –un ultimo bacio?- lei sorrise e gli sfiorò le labbra ma mentre lui stava cercando di approfondire lei si staccò scappando via ridendo fermandosi poi sulla porta e guardandolo con occhi da cerbiatta –dimenticavo una cosa- disse lei sorridendo –ti amo cucciolo- lui sorrise raggiante mentre lei gli regalava uno dei suoi dolci sorrisi innamorati.
Dopo che tutti furono pronti Marco scese di sotto ma nessuno era in casa probabilmente erano usciti prima, Eva era sparita subito dopo averlo svegliato, Walter lo aspettava fuori con la sua BMW ultimo modello, regalo della moglie, Marco sorrise vedendo l’amico con la capotta abbassata che lo aspettava –dai amico monta che ti faccio un regalo di compleanno spettacolare , a proposito auguri pisellone- disse Walter ridendo mentre Marco rideva come un matto emozionato da quelle attenzioni. Marco e Walter fecero un giro per Roma ripercorrendo i loro momenti da quando si erano conosciuti fino ad ora, coronando quel giorno con un pranzo nel ristorante costosissimo che entrambi avevano sognato fin da bambini mentre fantasticavano su chi avrebbe avuto più soldi da grande. Dopo il pranzo Carlotta andò a prenderli aggiungendosi alla festa, portarono l’amico in un negozio di musica e gli fecero vedere una chitarra che si illuminava al buio con la scritta Marco Cesaroni sul manico tutta fosforescente, uno stemma minuscolo della Roma sul fondo del manico mentre nel centro c’era una scritta “insegui i tuoi sogni” anche quella illuminata si rosso, mentre le corde erano di colori di versi, tutta la chitarra si illuminava al buoi –questo è per far vedere a tutti questa bellissima chitarra che i tuoi amici hanno voluto regalarti personalizzata ovviamente- disse Carlotta abbracciando Marco e Walter –siete i migliori amici del mondo- disse lui ridendo. Dopo quella sorpresa fu il turno di Rudi, Alice e Mimmo che portarono il fratello in riva al mare, passeggiarono e si divertirono mostrandogli il loro regalo –non dovevate ragazzi questo è molto meglio di qualsiasi cosa mi abbiate fatto- disse marco ringraziando i fratelli, nella scatola c’era una foto con Marco, Alice ,Mimmo, Rudi e Eva; insomma tutti i figli Cesaroni, sulla cornice c’era una scritta “ siamo i migliori “ ovviamente suggerito da Rudi –questo è per ricordarti che noi giovani Cesaroni siamo i più grandi di tutti quelli che hai incontrato finora –Marco rise e abbracciò i fratelli ormai grandi e maturi. Verso le 7 lasciarono Marco a casa e gli dissero di seguire le istruzioni.
Marco un po’ confuso aprì la porta e vide il primo post-it sulle scale “ma buonasera…sei tornato giusto? Se sono le 7 vuol dire che sei in orario e puoi andare con calma altrimenti inizia a correre in camera, raccogli i post-it ps: vai in camera tua.” Marco sorrise e salì le scale, arrivato davanti alla porta trovò un altro post-it “apri la porta e indossa quello che trovi nella scatola sul tuo letto, fatti bello e fatti trovare pronto per le otto non tardare. Ps:dopo vai in camera delle ragazze. ” Marco sorrise ed entrò, si preparò con calma e subito dopo andò in camera di Eva, sul computer trovò l’altro post-it “heilà ci sei? Sei pronto? Se sì premi invio e aspetta la risposta ps: se sono le otto corri di sotto non perdere tempo.” Marco controllò l’orologio, erano le 7.45 sorrise e premette invio, la risposta non tardò ad arrivare. “papà in perfetto orario che dici vuoi sapere cosa ti aspetta? Beh dovrai aspettare qualche minuto ancora ma prima devi farmi una promessa, non chiederai niente alla persona che ti guiderà, devi prometterlo che farai tutto quello che ti dirà anche se sembrerà assurdo, perciò adesso scrivi un’e-mail con scritto “giuro solennemente di rispettare la promessa” e premi invio ci vediamo dopo. Bye bye” Marco sorrise di nuovo e seguì le istruzioni facendosi trovare puntuale sotto casa come il suo misterioso accompagnato che indossava una maschera ma l’avrebbe riconosciuto dovunque alto com’era –Ezio ma che cavolo te sei messo?- lui sorrise –ma come hai fatto va beh statte zitto e entra in macchina non fare domande marcolì. A buon compleanno – Marco sorrise e salì in macchina cercando di capire la destinazione.
Sceso dalla macchina, Ezio ripartì velocemente verso un parcheggio che Marco non riuscì a distinguere per il buio, si avvicinò al locale che non aveva mai visto, deve essere nuovo, pensò mentre si avvicinava alla porta; trovò un altro post-it “benvenuto nel nuovo locale che oggi fa il suo debutto, entra e goditi la festa. Ps: ascolta attentamente” sorrise e lo mise insieme agli altri, prese un respiro profondo ed entrò.
Vide una linea per terra fosforescente che gli indicava la via da seguire, iniziò a camminare seguendola, arrivò in una stanza enorme e tutte le luci uno schermo si accese, c’era Marco appena nato in ospedale, poi l’immagine sfumò e una voce iniziò a parlare –quando sei nato…tutto è diventato più bello, movimentato e ogni tuo nuovo gesto ci faceva piangere.- un video dove c’era Marco che imparava a camminare mentre andava verso Marta barcollando, una lacrima gli rigò la guancia, -sei diventato il nostro principino- e ci fu una foto di Marco vestito da principe azzurro. Una serie di foto con Marta e Giulio, con Cesare con Ezio e Stefania. Poi la voce cambiò seguita da una foto –quanto ci siamo divertiti amico mio – le foto adesso parlavano di Marco e Walter da piccoli, con la maglietta della Roma a tre anni, allo stadio, a 15 anni mentre giocavano a calcio con la maglia della Garbatella, loro adolescenti, alla festa di Marco, in classe che ridono e davanti casa Cesaroni con il motorino; la voce cambia ancora –hai avuto due sogni nella tua vita, uno di questi è la musica, la tua passione, la tua chitarra, i tuoi strumenti e le tue canzoni.- le foto di Marco con la chitarra da piccolo fino all’adolescenza, con la chitarra della madre, con Eva in spiaggia a suonare, alla grigliata d’estate, alla radio, poi all’accademia, allo studio discografico per incidere il primo disco con le cuffie alle orecchie e gli occhi chiusi, al suo primo concerto, il pienone in platea, tutti i vari concerti della stagione e poi lui e la sua band, con il disco di platino, con un cantante appena scritturato; vari video dei concerti con i suoi discorsi più belli; poi la voce continua –anche il calcio e la Roma sono stati una tua passione- e le foto di Marco a calcio, agli allenamenti, mentre fa un goal, mentre esulta, quando stringe la mano a Totti, con la maglietta firmata portata in trionfo, con Giulio e Cesare alla finale, allo stadio con Walter, un video di lui che segna di testa; poi la voce cambia –hai passato dei momenti belli e brutti, hai affrontato sfide sempre più grandi, hai sognato, hai pianto, hai riso ma dopo tutto delle soddisfazioni le hai avute, sei un cantante famoso e di successo, sei attivamente coinvolto in azioni benefiche e sei padre di un ragazzo che con amore e pazienza hai cresciuto- iniziano le foto con Andrea da piccolo, in America, ai concerti fino a quando è adolescente; -hai sempre messo gli altri al primo posto i tuoi amici- e  mentre parla le persone che lo hanno accompagnato nella sua vita passano nelle foto –i tuoi genitori, i tuoi fratelli e l’amore.- dopo questa frase lo schermo si scurisce e la voce cambia – da quando Lucia e le ragazze sono entrate a far parte della nostra vita, tutto è cambiato.- le foto della famiglia passano sullo schermo e mostrano i passi che hanno fatto. –siamo diventati una grande famiglia che avremmo protetto a tutti i costi ma poi tu hai deciso di cercare la felicità come ha fatto tuo padre; ti sei scoperto innamorato della tua sorellastra/migliore amica/ compagna di avventure/ donna della tua vita, hai cercato di nasconderlo ma tutti noi sappiamo bene che non è facile quando si vive sotto lo stesso tetto, poi anche Eva si è innamorata di te e lì tutto vi è sembrato nelle vostre mani, ma quando l’abbiamo scoperto siamo stati duri e ingiusti con voi, quando è stato troppo tardi lo abbiamo accettato vi chiediamo scusa per questo per tutto quello che avete passato e adesso che potete amarvi ancora non vi siete posti domande, non avete fatto ragionamenti inutili, vi siete amati come avreste dovuto fare fin dall’inizio. Abbiamo finalmente capito che Eva è il tuo sogno più grande.- iniziano le foto di Marco ed Eva fino alla maturità; Marco piange sentendo l’ultima frase con la voce di Eva –siamo stati adottati da tutti i nostri sogni- Marco sorride e lascia scendere le lacrime quando la luce si riaccende e tutti saltano fuori urlando – SORPRESA- uno a uno lo abbracciano facendogli gli auguri poi escono i suoi amici di Milano e i suoi produttori, la sua band e i vecchi amici del liceo che hanno voluto aiutare a fare questa sorpresa scoprendo che il locale appartiene a loro. –grazie a tutti è davvero bellissimo tutto questo- disse Marco smettendo di piangere –te lo meriti figliolo – disse Giulio abbracciando il figlio, lui guarda altrove poi si avvicina a Lucia –sai dov’è Eva?- Lucia scosse la testa, anche se sapeva benissimo dove fosse e quando sarebbe arrivata. La festa entra nel vivo tutti ballano e sullo schermo passano i video musicali di Marco. tutti sono felici e si stanno divertendo compreso Marco che però continua a chiedersi dove sia finita Eva; poi sente la musica interrompersi e una voce al microfono, si affaccia e la vede lì bellissima con un tubino rosso che le scende fin sopra al ginocchio, rimane stupito della sua bellezza e vede tutti gli uomini guardarla con apprezzamento –scusate l’interruzione ma vorrei fare un brindisi- disse sorridendo, Marco la guardò incantato mentre la vede girare lo sguardo per trovarlo, lo vede appoggiato al banco del bar e sorride incrociando il suo sguardo –a Marco l’unica persona che conosco capace di rinunciare alla sua felicità per quella delle persone che ama, per Marco che con la sua musica ci ha deliziati tutti questi anni; a te che sei l’unico uomo al mondo che abbia mai amato. Buon compleanno.- lui sorrise e tutti applaudirono, lei sorrise imbarazzata e scese dal palco, ansiosa di scappare dai riflettori, lei che non amava essere al centro dell’attenzione eppure quando si trattava di lui era sempre la prima a farsi avanti. La vede sorridergli da lontano allora cercando di raggiungerla ringraziando tutte le persone che lo fermavano, la vedeva scappare ridendo per non farsi prendere, quando poi la vide ferma in un angolo dove nessuno li avrebbe visti, mentre tutti erano distratti a ballare per la musica del dj lui si avvicinò a lei.
Le mise le mani intorno alla vita mentre lei rimaneva girata di schiena a guardare fuori dalla finestra, sorrise sentendo le sue mani e le prese sicura mentre lui appoggiava il mento alla sua spalla – grazie amore – lei sorrise  e si girò lo guardò intensamente e lo abbracciò –grazie d’esistere angelo, sei la persona migliore che abbia mai conosciuto e decisamente l’unica donna che io abbia mai amato sul serio e che amo ancora con tutto me stesso- lei sorrise appoggiata alla sua spalla. Partì una canzone che Marco conosceva bene perché l’aveva scritta dopo la notte della maturità sorrise –mi concede questo ballo?- disse lui inchinandosi lei gli porse la mano ridendo –lei è davvero molto gentile- mentre andavano in pista la voce di Marco inondò la stanza e tutte le coppie andarono in pista Eva si appoggiò su di lui e entrambi ondeggiavano lentamente abbracciati –sai questa canzone l’ho scritta appena arrivato all’accademia è una delle miei preferite, è per la notte della maturità, noi due così distanti eppure sapevo che siamo destinati a stare insieme perché per essere davvero felice io ho bisogno di te- lei sorrise e lo strinse di più a sé. Dopo successero molte cose che Marco non riuscì più a vedere Eva in quel casino; lo fecero salire sul palco, lo fecero cantare, spegnere le candeline e poi verso l’una la festa finì, tutti andarono a casa, Marco fu accompagnato da Joey e Andrea alla casa sul Tevere –che ci facciamo qui?- Andrea gli fece cenno di entrare –c’è un’altra sorpresa ci vediamo domani ciao- partì sgommando allontanandosi da Marco che avvicinandosi alla porta trovò un post-it “eri curioso vero? Beh entra e scoprirai cosa ti aspetta. Ps: spegni il cellulare e appoggialo sulla mensola. Poi siediti sul divano” Marco lo fece e poi partì la canzone di Laura Pausini “volevo dirti che ti amo” Eva entra e inizia a cantare  mentre marco sorride estasiato mentre la vede impegnarsi come una vera cantante mentre gli canta quella canzone alla fine della canzone Eva è davanti a Marco a un centimetro dalle sue labbra e canta l’ultima frase –volevo dirti che ti  amo….ti amo…..- Marco sorrise e baciò Eva con tutta la passione che aveva in corpo –tu sei pazza- lei sorrise e si sedette su di lui –come dicevi di solito? Ah sì sono pazza di te- lui la baciò ancora accarezzandola –ti amo Eva lo sai?- lei annuì –lo so amore ma credo che se tu me lo dici ci credo di più- lui la baciò –ti amo, ti amo, ti amo, conta tutte le stelle del cielo e saprai quanto ti amo, conta la sabbia su tutte le spiagge dell’universo e saprai quanto ti amo, conta tutti …- Eva lo baciò interrompendolo –chi sei tu?- disse lei sorridente –sono uno che ti ama più della sua stessa vita, uno che ti ha amato fin dal primo sguardo, uno che ti ha amato anche quando pensava di averti persa, uno che…- Eva lo baciò –uno che deve stare zitto e fare l’amore con me perché sto per impazzire- lui sorrise e capovolse le posizioni iniziando a spogliarsi si amarono con tutta la passione che avevano in corpo.
Rimasero svegli tutta la notte a fare l’amore e al mattino mentre Marco teneva Eva stretta a sé per il fianco lei gli accarezzava il petto disegnando segni incomprensibili, lui apre gli occhi assonnato sorride vedendola lì così bella e sua –amore- Eva lo guarda e sorride – buon giorno dormiglione…- gli dà un bacio veloce e poi si alza leggermente –stanotte ti sei addormentato così presto che non sono riuscita a darti il mio regalo- Marco la guardò stranito –perché….quello che desidero è qui tra le mie braccia e mi ha tenuto sveglio tutta la notte saziandomi del suo corpo- Eva arrossì e si alzò portandosi via il lenzuolo – torno subito- lui sorrise e si mise i boxer mentre lei torna subito dopo con un pacco in mano –tieni aprilo – la accolse tra le sue braccia e alzandosi leggermente l’aprì dentro c’era un diario quello di Eva –che significa?- Eva sorrise –questo è il diario di quando stavamo insieme l’ho scritto dalla macchinetta – aprendolo c’erano le foto di Marco con i fogli della dichiarazione. –vai a pagina 13- Marco girò le pagine e trovò un titolo “la mia prima volta” Marco sorrise e lesse ad alta voce –“caro diario da dove cominciare questa pagina che racconta il mio sogno più grande di ragazza quello che desideravo da quando mi sono innamorata di Marco; la mia prima volta.
Lo sai già che per lui non lo è stata ma non voglio pensarci perché dopo quello che ti racconterò nessuna Rachele esisterà più.
Siamo usciti di casa insieme come al solito facendo la strada insieme tenendoci per mano e parlando di cosa avremmo fatto quel pomeriggio, lui è stato così tenero e gentile ieri quando non ero pronta a diventare sua fisicamente intendo, lo sai che il mio cuore è suo, ma non si è arrabbiato perciò mi sentivo anche un’ po’ in colpa insomma magari lui lo voleva davvero anche se mi ha detto che un ‘ po’ di paura ce l’aveva.
A scuola ci siamo fissati per tutto il tempo e poi Marco mi ha preso dopo la scuola e mi ha portato ad Ostia abbiamo parlato di noi di come ci siamo innamorati e quando poi abbiamo scherzato e fatto le cose da coppie poi mi sono ricordata del provino di mamma io volevo andarci e Marco era un po’ triste voleva stare con me, siamo arrivati dopo un’ora al teatro perché abbiamo trovato traffico e il cielo si era già scurito, non c’era più nessuno nel teatro ma siamo andati a controllare nei camerini per vedere se la mamma era lì ma improvvisamente hanno spento le luci e Marco ha tentato di farsi sentire ma nessuno ha aperto, io volevo vedere il palco e mentre lui era incantato a guardare le quinte io sono scappata nascondendomi volevo giocare e lui mi seguiva nel buio poi si sono accese le luci e ci siamo cercati ci siamo sfiorati e io lo guardavo lui mi seguiva mi stava rispettando ma mi voleva mi sorrideva aveva capito che mi stavo per concedere a lui e mi contemplava e io ancora ragazza. Ancora inesperta. Nelle sue mani. Fragile ma determinata. Confusa. Eppure in quel momento mentre lui mi fissava intensamente dietro la colonna io stavo abbandonando tutte le incertezze e la paura lo volevo iniziavo a capire cosa volesse dire amare una persona anima e corpo, lo sentivo forte il mio cuore scalpitare perché voleva il suo corpo la sua anima. Lo volevo non ce la facevo più. Mi fermo e lui arriva subito dietro di me, lentamente mi leva la giacca e io mi giro, lo guardo gli levo la giacca e poi presa dall’imbarazzo mi giro ma lui mi rassicura passando la sua mano sul mio corpo mi fa sentire desiderata e tutte le mie certezze crollano tranne una. È mio. Mi appartiene. Mi giro e ci baciamo in un modo che non posso descrivere, molto intensamente e non avevo bisogno di respirare perché lui era aria. Ci guardiamo ci sorridiamo sono pronta. Mi fa sdraiare e mi bacia, gli levo la maglietta pronta per lui per noi. Si incastra sulla testa e lo sento innervosirsi per poi togliersela da solo, mi slaccio la camicia ma ci pensa subito lui a togliermela tornando a baciarmi esperto mentre io lo aiuto, la lancia lontano; è fatta non si scappa più non voglio. Ci baciamo sembra che stiamo danzando comanda lui poi cambiano le posizioni io sono sopra di lui ci baciamo mentre lo vedo aprire gli occhi ogni tanto come per accertarsi che stia bene e lo amo perché pensa prima a me. Mi slaccia il reggiseno e si ferma, mi guarda e sorride come se non avesse mai visto una donna io lo bacio imbarazzata e lui mi accarezza la schiena mentre mi slaccia anche i jeans e invertiamo di nuovo le posizioni mentre io me li tolgo, lui sopra di me mi bacia il collo poi scende hai seni e alla pancia mi fa rabbrividire, mi sorride e torniamo a baciarci mentre sento crescere la voglia di averlo, gli slaccio i pantaloni e se li leva in fretta mentre torna a baciarmi il collo, gli accarezzo i capelli estasiata e lui mi toglie gli slip e poi tocca a me con i suoi boxer, dopo un secondo lo vedo frugare nella tasca dei pantaloni, tira fuori il preservativo e sorrido nervosa, deglutisco la paura sta tornando e lui se ne accorge –se vuoi ci fermiamo non siamo obbligati a farlo se non sei pronta- lo guardo confusa e lo vedo sospirare. Diario in quel momento qualcosa dentro di me è scattato capisci come la paura. Però non ti fare l’amore ma di perderlo, capivo che l’unica cosa che mi fermava era la paura del confronto con quella donna che l’aveva allontanato da me che l’aveva fatto soffrire. Cosa aveva lei più di me? L’esperienza? La bellezza? L’età? Cosa voleva Marco da una ragazza perché io volevo lui e sapevo che non sarebbe finita subito. L’ho guardato mentre mi sorrideva e mi baciava per rassicurarmi l’ho fermato e guardandolo dritto negli occhi gli ho detto –ti prego fammi tua- è stata l’unica cosa che sono riuscita a dire perché lui mi ha baciato così intensamente che non capivo più niente e sentivo solo la passione crescere tra di noi, sentivo il cuore accelerare e appena lui è entrato dentro di me, tutto è diventato chiaro. Si muoveva lentamente cercando di non farmi male. Mi sentivo amata. Protetta. Tra le braccia di Marco ero al sicuro lo sapevo da come mi guardava e quando ho chiuso gli occhi mi ha baciato prima piano poi più intensamente, mi baciava il collo, il seno e io gemevo sotto di lui ed ero sua. Ed era mio. Lo tiro per i capelli e lo bacio ancora e ancora lo sento sorridere e poi si ferma esce da me e io lo abbraccio, lo sento sospirare e lo guardo il sorriso sulle labbra soddisfatto. Sorrido. Lo amo. Sono diventata pazza. Sono persa nel tunnel dell’amore. Ma non ho paura. Non più. Perché c’è Marco con me. C’è il mio ragazzo. Il mio amore. L’uomo della mia vita. La  mia stella polare. Il mio senso. La mia aria. La mia anima. Il mio cuore. Ci guardiamo negli occhi e sta per parlare ma lo bacio lo faccio tacere. Ci stacchiamo e mi sorride stringendomi –Marco?- lui mi guarda serio sembra spaventato – ti amo amore mio- lui sorride e mi abbraccia –non me lo hai mai detto prima- io sorrido –ti amo – lui sorride di più –anche io ti amo amore.- rido. Ridiamo. Ci chiamiamo amore. Ci baciamo. Ci amiamo. Adesso sono felice. Adesso sono davvero io. Caro diario adesso sono Eva. “ Marco chiude il diario e sorride emozionato. Eva aveva sempre avuto un modo di scrivere che lo commuoveva. In casa aveva alcuni articoli fatti da lei le volte che andava a New York si sintonizzava sul canale dove lavorava ma riusciva solo a sentire la sua voce però anche in inglese la trovava bellissima. Eva lo guarda –è tuo ora insomma magari avevi bisogno di conferme oppure di vederla come la vedevo io. – Marco la bacia –è bellissimo amore grazie.- Eva sorride e insieme si sdraiano coprendosi –sai una cosa Eva?- lei scuote la testa –sei l’unica persona al mondo che mi conosce meglio di chiunque altro e che sa qualunque cosa di me. Nemmeno il fan numero uno sa quello che sai tu- lei sorride –questo è perché sono io la tua fan numero uno. Io so che ha 17 anni hai ricevuto il motorino da tuo padre perché hai preso 8 nel compito che ho fatto io. So che hai avuto una storia con una professoressa di 35 anni e so anche che l’hai usata per dimenticare la ragazza che ami. So che a 3 anni sei andato per la prima volta allo stadio. Che a 14 anni hai fatto la prima barba e che hai avuto i peli da giovane.- lui sorride e gli fa una smorfia. Lei lo bacia e gli sussurra –Simona lo sa che ci nascondevamo nel bagno e facevamo l’amore sotto la doccia? Sa che la nostra prima volta è stata in un teatro? Rachele sa che hai cercato me sul traghetto per la Sardegna? Lo sa che il nostro primo bacio è stato vicino alla macchinetta? E Jane sa che la tua prima vera volta è stato con me? Che quello che stavi facendo tu era dimenticarmi?- Marco la guardò e scosse la testa – e tu lo sai Marco Cesaroni che io ti ho amato dal primo istante in cui ho incontrato il tuo sguardo da quel vetro? Lo sai Marco Cesaroni che mentre tu facevi sesso con Rachele io ti aspettavo vicino alla finestra per poter essere l’ultima a darti la buona notte? Lo sai Marco Cesaroni che avrei voluto portarti via da lei su quel traghetto, che avrei voluto baciarti davanti a lei per farti capire che ti amavo dal primo istante. Lo sai che quando suonavi in camera tua io mi nascondevo dietro alla porta e ti amavo ancora di più quando ti fermavi e sentivo che parlavi da solo per trovare l’ispirazione? Lo sai Marco Cesaroni che tu per me non sei mai stato un fratello, un amico o un fratellastro? Che ti ho desiderato anche quando Alex mi ha detto di amarmi? E lo sai Marco Cesaroni che l’unica persona a cui ho detto ti amo sei tu?- Marco rimase impassibile la vedeva lì donna tra le sua braccia che gli confidava i segreti più profondi della sua anima e lui che cosa stava facendo le sorrideva minimo doveva sposarla. No non era pronto a stravolgerle la vita ma decise che era il suo turno. –e tu lo sai Eva Cudicini che quando mi hai guardato la prima volta in chiesa mi hai fatto scordare tutto il mondo intorno? Lo sai che mi sono innamorato della secchiona che odiava il calcio? Lo sai che quando ero a Londra ogni ragazza che passava mi sembravi tu e mi sono preso due schiaffi in faccia perché le ho fermate chiamandoti? Lo sai che quando mi hai baciato in bagno per ferirmi mi hai fatto sentire vivo per un altro minuto nella mia vita, mentre tu stavi solo mettendo in atto la tua vendetta? Lo sai che mentre mi insultavi dal banco io volevo baciarti davanti a tutti e dirti che sei una stronza bastarda ma che ti amo perché non riesco a smettere? Lo sai che quando Alex ha annunciato che partivate per New York mi si è spezzato il cuore ? che quando lui ti baciava io pensavo solo a quanto fossi stato scemo a farmi scappare la ragazza più bella del mondo ? sai che ogni volta che ti baciavo credevo di andare in paradiso? Che quando stavo a Londra e sei venuta a prendermi volevo raggiungerti in aeroporto ma c’era lo sciopero dei taxi? Lo sai che ho passato 2 ore dietro ad un cancelletto mentre tu stavi partendo lasciandomi solo? Lo sapevi che quando ho rivisto Rachele a scuola alla maturità ho sperato che mi baciassi per fargli vedere che eravamo noi ancora noi.- Eva sorride e lo bacia, verità taciute che ora veniva dette dopo 26 anni erano di nuovo loro e adesso sapevano proprio tutto l’uno dell’altra. O forse no.
Marco stava baciando Eva poi si fermò di colpo –che succede?- Marco la guarda pensieroso –amore come torniamo a casa?- Eva rise –non ti preoccupare ho fatto portare qui la moto – marco la guardò –da Walter?- Eva scosse la testa –no da Andrea. Però non ti arrabbiare lo so che deve avere 21 anni ma io non sapevo come fare- Marco le mise una mano sulla bocca –per stavolta ti perdono e anche Andrea aveva voglia di guidarla però basta ho paura che gli succeda qualcosa è una moto veloce e lui è solo un ragazzo.- Marco sorrise ed Eva lo baciò –sei un buon padre Cesaroni – lui sorrise malizioso –no sono il migliore- lei rise –sei anche il mio scemo preferito lo sai?- Marco diventò serio e si alzò aveva addosso solo i boxer neri ed Eva gli guardava le spalle –che succede?- Marco scosse la testa  -niente però non dirlo più per favore – Eva si alzò e gli mise una mano sulla spalla lui girò la testa e si allontanò –amore? Marco ma che ho detto?- Marco sospirò si girò e vide Eva coperta solo dal lenzuolo e abbassò la testa –quello che hai detto del tuo scemo preferito non dirlo più per favore- Eva lo guardò stranita –non volevo offenderti – Marco la interruppe –non è per quello e solo che…- Marco sospirò ricordando quel giorno.
FLASHBACK
Marco sta uscendo dal bagno lui ed Eva avevano appena chiarito di essere amici il giorno prima, la sentì parlare al telefono con Alex e si fermò ad ascoltare –sì lo so mi sono divertita anche io ieri…..sì è tutto a posto te l’ho detto che sono felice….ahahaha sei uno scemo…..però sei il mio scemo preferito- Marco ad ogni parola una lama gli trapassava il cuore e ad ogni risata si staccava un pezzo. Si allontanò a testa bassa da un po’ quelle attenzioni non erano per lui.
FINE FLASH BACK
Eva abbassò la testa mentre Marco la guardava triste –scusa lo so che sono un masochista ma non riesco a dimenticarlo.- lui si mette le mani tra i capelli e si volta a guardare il Tevere, lei sospira e si avvicina abbracciandolo da dietro, lo stringe forte –mi dispiace amore non te lo dirò più. Lo so che questa cosa ti ha fatto soffrire ma è passato ormai sono passati 25 anni puoi perdonarmi?- Marco si volta prendendola per le spalle –io non c’è lo con te Eva ma con me perché non ho lottato non ho fatto niente e non era il modo migliore per dimostrarti il mio amore per te. – lei lo guarda e gli accarezza la guancia –anche tu hai fatto sesso per la prima volta con Rachele e non riesco a dimenticarlo.- Marco scuote la testa –è diverso io non l’amavo invece tu dicevi che era quello giusto avevate dei progetti e ti eri già dimenticata del tuo fratellastro immaturo che stava dall’altra parte della stanza piangendo e componendo canzoni strappa lacrime sul suo amore impossibile. Rachele non è mai stata niente per me sì è vero che è stata la mia prima volta ma ti ho detto mille volte che non conta per me. Mi maledico per questo perché ti ha fatto soffrire, invece tu sei andata a New York con lui spezzandomi il cuore.- Eva si allontana –anche tu sei andato a Londra e mi hai rifiutato spezzandomi il cuore.- Marco abbassa la testa –tu non mi perdonerai mai per questo vero anche se l’ho fatto perché non volevo che tu sprecassi i tuoi sogni.- Eva si allontanò –no Marco io non riesco a capire perché tu mi abbia abbandonato senza dirmi niente potevi evitare di andare a Londra se volevi troncare con me bastava dirmelo invece che scappare.- Marco alzò la voce –io non volevo lasciarti lo vuoi capire io volevo che tu realizzassi i tuoi sogni perché non e valeva la pena rinunciarci per me, ero un immaturo e non ti ho parlato di questo è stato solo quello il mio errore. Io ti amavo non volevo lasciarti era l’ultimo dei miei pensieri.- Eva lo guardò –però l’hai fatto e sei tornato dopo mesi. – Marco non pensò neanche a quello che stava per dire –però mi sembra che tu ti sia consolata in fretta.- Eva si fermò e lo guardò sconvolta Marco si accorse di quello che aveva detto e abbassò la testa –è questo quello che pensi?- Marco annuì –sì lo penso Eva perché se mi amavi non te ne saresti andata col primo che passa – Eva gli tirò uno schiaffo in piena guancia lasciandolo con la testa girata e sconvolto –smettila Marco lo sai che io ti ho sempre amato e quello che ho fatto è stato per cercare di dimenticarmi di quello che mi avevi fatto. Hai rovinato la nostra storia e tutto quello che è successo è stata colpa del tuo immenso ego. Io volevo smetterla di amarti lo capisci mi hai fatto soffrire sempre e questo è perché io e te non riusciamo a stare insieme senza farci del male e Alex è stato il mio chiodo per levarti dalla mia testa. Ma non ha funzionato visto cosa è successo alla notte della maturità- Marco strinse i denti e guardava altrove per non incontrare lo sguardo arrabbiato di Eva –è questo che pensi Eva? Allora perché sei tornata con me? Cosa vuoi farmi sentire un giocattolo? Appena non ti vado più bene mi butti via e ne cerchi uno più maturo – Eva era arrivata al limite aveva le lacrime agli occhi dalla rabbia –sei uno stronzo non lo so perché sono tornata con te e forse ho sbagliato sai? È stato l’ennesimo errore che ho fatto stare con te. – Eva si fermò sconvolta Marco la guardò avendo capito cosa intendeva si sentiva uno schifo annuì debolmente guardandola negli occhi più infuriato che mai –un errore beh se la pensi così allora è meglio che io me ne ritorni subito da dove sono venuto. Grazie per avermelo detto e per avermi fatto capire quanto io conti per te. La nostra storia per te è stata un errore? Per me invece è stata la salvezza, ti ho voluta ogni secondo. Ad ogni concerto speravo di vederti tra la folla e invece tu non c’eri. Credevo fossimo cambiati, maturati; ma a quanto pare io e te non sappiamo stare insieme non ne siamo capaci perché ci illudiamo che tutto possa andare bene e invece no. Se per te la nostra storia è stata un errore allora non mi hai mai amato davvero.- Marco salì le scale fino al piano di sopra, Eva si sedette sul divano piangendo, entrambi stavano piangendo, si stavano pentendo di quello che avevano detto e adesso volevano solo smetterla di litigare e amarsi. Dopo qualche minuto Marco scese le scale trovò Eva con le lacrime agli occhi, i loro occhi si incontrarono, entrambi rossi di chi aveva appena pianto, Marco la oltrepasso mettendosi i pantaloni, Eva si alzò aveva indosso la sua camicia e lui si girò era a petto nudo, Eva era di fronte a lui che lo scrutava, non sapevano cosa dirsi e nessuno dei due avrebbe ceduto. Marco abbassò lo sguardo mentre lei si avvicinò –smettiamola Marco- lui alza lo sguardo deluso –smettiamola di litigare. Lo sappiamo tutti e due che quelle cose che ci siamo detti erano dettate dalla rabbia e dall’orgoglio. Dimostriamoci che non siamo più dei ragazzini che siamo cresciuti. Non voglio lasciarti ancora sto soffrendo Marco. – lui abbassò lo sguardo. Soffriva anche lui. –guardami Marco guardami.- lui alzò la testa e incrociò i suoi occhi lei lo baciò stringendolo, gli accarezzò i capelli lasciandolo impassibile. Lui si ritrasse girando la testa –scusa non ce la faccio- lei annuì debolmente – scusami non volevo dire quelle cose. La nostra storia è stata uno dei momenti più belli della mia vita e non è stato un errore perché allora se lo fosse anche tutta la mia vita lo sarebbe.- Eva si gira per cercare i suoi vestiti ma Marco la prende dal braccio girandola verso di sé la baciò con tutta la forza che aveva, lei schiuse le labbra e le lingue si incontrarono ancora, Eva gli mise le braccia intorno al collo mentre lui la teneva per i fianchi stringendola più che poteva, si stavano baciando intensamente e velocemente con rabbia come se volessero cancellare quella parte della giornata con il sesso, Marco la spinse contro il muro mentre lei gli slacciava i pantaloni lui le slacciò la camicia con foga assaggiandole i seni lei ansimava contro il muro, gli mise una gamba intorno alla vita e lui la tirò su tenendola sospesa sul muro, si baciarono per poi vedere Marco entrarle dentro con foga e desiderio molto di più di prima, le baciò il collo mentre lei gemeva dal piacere, lui la strinse baciandole i seni stringendoli, poi iniziò ad ansimare ma non si fermò, non privò entrambi di quell’estasi, la vide inclinare la testa indietro poi quando fu soddisfatto si fermò, la rimise a terra e si guardarono intensamente ansimanti mentre Eva sorrise maliziosamente avvicinandolo di nuovo bruscamente alla sua bocca, lo trascinò sul divano e gli salì a cavalcioni baciandoli il petto e togliendogli i pantaloni e i boxer, lui le mise le mani sulle cosce stringendole mentre si baciavano, lei lo fece entrare dentro di lei aumentando il ritmo lui li fece sedere baciandole i seni e facendola gemere mentre con forza entrava dentro di lei, la guardava chiudere gli occhi e urlare dal piacere mentre lui le baciava i seni, si stavano amando cercando di farsi del male ma in realtà non facevano altro che desiderarsi e prendersi. Marco uscì da lei e girò le posizioni, la baciò intimamente la sentì inarcarsi all’insù mentre lui sorrideva soddisfatto, lei lo tirò per i capelli fino a lei, lo baciò e quando lui cercava di baciarle il collo lei lo teneva stretto per non farlo staccare, non stavano neanche pensando a respirare, continuavano a baciarsi poi lei lo staccò facendolo ringhiare –ti amo- lui la guardò e tornò a baciarla con foga e rabbia ma lei lo staccò da sé voleva dolcezza dopo la rabbia come l’arcobaleno dopo la tempesta –ti amo non dimenticartelo perché sei tu la mia vita e la persona che voglio a fianco finché avrò fiato in corpo. Voglio te e basta. Niente più Rachele o Alex. Combatteremo insieme stavolta. Giuramelo.- Marco la guardò ansimante –te lo giuro.- Eva sorrise –adesso dimmi che mi ami. – lui la guardò e accarezzandole la guancia –ti amo amore mio.- lei sorrise e si baciarono dolcemente intensamente come la loro prima volta senza fretta senza paura ma quando erano sul più bello il cellulare di Marco squillò ma lui fece finta di niente Eva invece aprì gli occhi staccandolo –amore lo sai che ti suona il telefono? – lui scosse la testa –non me ne frega- lei sorrise –magari è importante- lui ringhiò –tu sei più importante. – lei lo baciò cercando di ignorarlo ma suonava più forte allora lo staccò e prese il telefono –è tuo padre.- disse lei porgendoglielo lui sbuffò e rispose –pronto?- mise in vivavoce e ritornò a baciare Eva che rideva – Marco dove siete finiti? Lo sapete che sono quasi le 2? – la voce di Lucia invadeva la stanza –sì scusa ma ce la siamo presa comoda- Lucia sorrise –lo so che vi amate tesoro e che sono 25 anni che non state insieme però qui avremo una certa fame stiamo aspettando voi.- Marco sbuffò va bene arriviamo Lucia.- lei chiuse la chiamata soddisfatta mentre Marco si lasciò cadere su Eva, lei lo strinse accarezzandogli i capelli –uffa abbiamo perso mezz’ora a litigare e adesso siamo in ritardo per il pranzo.- Eva sorrise –amore gli avevo promesso che saremmo tornati lo sai come sono fatti ma dai abbiamo passato una bella nottata –Marco sorrise –già però poi ho rovinato tutto come sempre.- Eva scosse la testa –non è colpa tu amore, siamo noi che siamo fatti così. Siamo anime gemelle perciò litighiamo tanto perché siamo gelosi e abbiamo paura di perderci.- Marco annuì -già però da oggi dobbiamo dirci tutto anche qualcosa di spiacevole però servirà a non farci lasciare di nuovo. Promettimelo.- Eva lo guardò –te lo prometto amore.- lui sorrise e la baciò poi entrambi si rivestirono e in sella alla moto di Marco tornarono a casa.
Arrivati davanti al cancello c’era Simona ad aspettare Marco appoggiata al muro che li guardava scendere e togliersi il casco, Eva la guardò seccata e si girò verso Marco che la guardò e alzò le spalle Simona si avvicinò mentre Marco appoggiava i casci sul manubrio –ciao Marco- lui sorrise –ciao. – Eva li guardò e sospirò – possiamo parlare da soli?- lui guardò Eva –non ho segreti per la mia ragazza.- Eva sorrise a Simona soddisfatta di quella risposta, Simona fece una smorfia – per favore – Eva annuì e baciò Marco languidamente passandogli la mano sul petto , Simona abbassò lo sguardo e Marco la strinse dai fianchi, si staccarono dopo qualche minuto –ci vediamo dentro amore .- gli sussurrò sulle labbra mentre soddisfatta se ne andava in casa dove c’era qualcuno ad aspettarla.
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Susate sono stata troppo sdolcinata, spero vi piaccia lo stesso lasciate una recensione grazie.
Zia Rocky
PS: scusate il ritardo 
  
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