Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |       
Autore: La_Sakura    25/06/2007    4 recensioni
Basta così poco per ricadere nel baratro? Ora che tutto era perfetto, bastano poche parole per far ricomparire i fantasmi del passato? E questi fantasmi fino a che punto posso far ricadere Lavinia nel baratro? Passato presente e futuro si accavallano, realtà e sogno non si distinguono più... che ne sarà di lei?
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daichi Ozora, Nuovo personaggio, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Tsubasa Ozora/Holly
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'This is my life'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-E da quanto lo sai

-E da quanto lo sai?-

-Da un po’…-

Lucas e Mattias la osservavano mentre Vinny, seduta sul divano, sorseggiava il suo the freddo al limone mescolandolo con la cannuccia.

-L’ho scoperto quando ho iniziato a frequentare lo studio del dottor Yamamoto, ma non ho avuto né il coraggio né la volontà per rivelarlo, così l’ho tenuto per me… è sbagliato, lo so, ma nessuno al mondo può capire come mi sono sentita quando…- si interruppe: un dolce sorriso solcò il suo volto –È merito di tutto questo se sto meglio…-

-Vinny, la domanda più importante da porre in questo momento è: chi lo sa, a parte te e noi?-

Il silenzio calò sul terzetto: Vinny continuava a mescolare il suo the senza aprire bocca.

-Nessuno.- disse, dopo qualche secondo che parve interminabile –Nessuno…-

 

Tsubasa era sul balcone che osservava il tramonto quando sentì la porta a vetri aprirsi: Sanae lo raggiunse e lo abbracciò da dietro.

-Che fai?-

-Pensavo a Vinny: ormai sono tre settimane che è a Barcellona…-

-Pensi che stia bene?-

-Lo spero, anche perché se qualcosa dovesse andare storto non so come reagirebbe… il dottor Yamamoto dice che questa è una specie di prova del nove…-

-Lavinia ha una personalità difficile, non si può mai sapere come reagirà ad una determinata situazione. In fondo tu e il dottor Yamamoto avete fatto il possibile per aiutarla, ora sta a lei guarire.-

-Tu proprio non riesci a fartela star simpatica, vero?- disse Tsubasa abbracciandola a sua volta e posandole un bacio sui capelli.

-Non è questo, è che non mi piacciono le persone che si fanno trasportare dagli eventi: Vinny non riesce a reagire, non ha carattere. Io capisco benissimo che la vita è stata molto dura con lei, e per questo non la biasimo per il fatto di essere scappata e così via, però ormai penso che sia ora di chiudere col passato e di aprire un nuovo capitolo della sua vita. Shinichi era lì accanto a lei per starle vicino ed aiutarla, era innamoratissimo e avrebbe fatto qualsiasi cosa, ma lei non è stata in grado di tenerselo stretto. Credo che non sappia nemmeno lei cosa vuole dalla sua vita. Sarò sincera, Tsubasa: nell’ultimo periodo mi è sembrata molto passiva.-

-Non so che dirti, Sanae… io la vedo sempre così fragile. Forse è il ricordo che ho di lei da bambina che mi influenza…-

-Le vuoi molto bene, è normale che cerchi di tenerla sotto una campana di vetro…-

-Non parliamone più, andiamo a fare preparare la cena…- e la baciò dolcemente sulle labbra.

 

UNA SETTIMANA DOPO

-Mi raccomando Vinny, facci sapere come vanno le cose: se dobbiamo venire in Giappone bisogna che ci avverti per tempo!-

-Non temete, lo farò…-

-Allora c’è Tsubasa a prenderti in aeroporto?-

-Madre de Dios, volete stare tranquilli? Vi dico qualcosa quando arrivo a casa, qualsiasi ora sia, così non impazzite, ok?-

-Mi raccomando…- disse Lucas guardando l’amica con occhi amorevoli.

-Te lo prometto…- rispose lei, sorridendo felice. Si voltò verso Mattias, il quale si limitò ad un cenno del capo.

-Statemi bene ragazzi…-

Si voltò e si diresse verso il gate del suo volo: le dispiaceva lasciare la Spagna, ma doveva tornare a Fujisawa. Aveva un paio di cose da dire e poi doveva pensare al suo futuro: ora non poteva più permettersi di rinvangare il passato.

Pensò a suo padre: doveva essere stata dura per lui crescere una figlia da solo, soprattutto col tipo di lavoro che faceva lui, ma c’era riuscito, ed era pure riuscito ad inculcare dei forti valori, il primo dei quali era l’amore per i figli. E lei era già innamorata di quell’esserino che cresceva dentro di lei: si accarezzò il ventre immaginando come sarebbe stato il suo futuro dopo la nascita. Ma prima c’erano un paio di ostacoli da superare, il primo dei quali era sicuramente Tsubasa.

Chissà come reagirà… non oso immaginarlo…

Una volta salita sul velivolo cercò il suo posto e si sedette aspettando pazientemente il decollo, dopodiché finalmente si addormentò, col sorriso sulle labbra.

 

Le porte si aprirono e Tsubasa e Sanae iniziarono a guardare per vedere se riuscivano a scorgere Vinny:

-Come dici che la prenderà?-

-Non ne ho idea tesoro… so solo che dovrà accettarlo anche se non sarà d’accordo, in fondo è la mia vita, no?-

-Eccola…-

La videro varcare la soglia e le si diressero incontro:

-Sanae, che bello vederti… allora ce l’avete fatta a rimettervi insieme, eh?-

Quest’affermazione della giovane li spiazzò parecchio: non credevano di certo che l’avrebbe presa così bene… anzi, in fondo l’aveva già capito!

-Il mio viaggio è servito a qualcosa: ne sono felice! Io mi sono presa un mese di vacanze e voi finalmente avete messo da parte tutti i rancori… abitate insieme? A casa tua, Tsuby?-

-Tu… sei andata via apposta?- chiese Sanae, colta da un terribile dubbio.

-Beh… diciamo che… non proprio apposta ma ci speravo! Coraggio, andiamo a casa, anche io ho delle novità da raccontarvi.-

Durante tutto il tragitto Tsubasa cercò di cavare qualche parola da Lavinia che però non disse nulla di compromettente: a dirla tutta aveva paura che una sola parola sull’argomento potesse distrarre Tsubasa dalla guida. Il momento migliore non sarebbe stato nemmeno durante il pranzo: e se gli fosse andato di traverso un boccone? Certo, lei ci scherzava, ma era una cosa seria!

Dopo essere arrivata a casa, aver sistemato le sue cose in camera ed essersi data una rinfrescata, decise finalmente di andare a dire ai piccioncini come stavano le cose.

-Allora, io devo dirvi questa famosa cosa…- disse sorridendo e raggiungendo i due in cucina.

-Vinny, ti prego, mi stai mettendo in ansia: c’è qualche problema?-

-Non è un problema Tsubasa, è… una notizia… bella o brutta dipende da come la percepisci tu…-

-Lavinia per favore dicci tutto altrimenti Tsubasa collassa.- le disse Sanae sorridendo.

-Ok… sono incinta.- rispose con calma.

Sia Sanae che Tsubasa la fissarono a bocca aperta, senza riuscire a proferire verbo: rimasero in quella posizione per ben cinque minuti, fino a quando Vinny si decise a chiedere se andava tutto bene.

-No!!- esclamò Tsubasa –Non va tutto bene! Come sarebbe a dire che sei incinta? Come hai fatto???-

-Devo spiegarti tutto nei minimo dettagli o meglio evitare i particolari?-

-Lavinia non scherzare! Non si tratta di un gioco! Un bambino è una responsabilità al di sopra della tua portata!-

-Che stai dicendo Tsubasa? Al di sopra della mia portata? Perché c’è un limite oltre il quale non si può diventare madri?-

-Non intendevo questo… è solo che sei così giovane…-

-Lo so, ma se mi è capitato c’è un motivo, non credi?-

-È Shinichi il padre?-

-A meno che i miei incubi non mi abbiano messa incinta, direi proprio di sì…-

-E lo sa?- chiese Sanae, pragmatica come sempre.

Improvvisamente Vinny si rabbuiò:

-No… quando ho deciso di incontrarlo per dirglielo le cose non hanno preso la piega che avevo previsto e…-

Si rabbuiò improvvisamente, perdendo la felicità che fino a poco prima la pervadeva.

-Senti… credo che se tu hai intenzione di tenere il bambino, come mi sembra di capire, devi avvisare Shinichi, almeno per vedere che intenzioni ha…-

-Lui non ne vuole più sapere di me!-

-Ho capito ma c’è di mezzo un bambino!- esclamò Tsubasa.

-Se lui tornasse da me, sarebbe solo per questo, di certo non perché mi ama!-

-E non vuoi dare un padre al tuo bambino?-

-Ma che discorsi sono? Stare con una persona quando non c’è sentimento? Non chiederei mai a Shinichi di fare una cosa del genere! Se vorrà potrà riconoscere suo figlio, ma non voglio legarlo a me… tra noi non c’è più niente, è inutile cercare di mandare avanti una relazione senza futuro. Ora scusate, sono un po’ stanca, vado a fare un riposino…-

Li lasciò soli coi loro pensieri: fu Tsubasa a interrompere il silenzio che si era creato.

-L’ho lasciata bambina… e adesso sta diventando una donna… si prenderà lei sue responsabilità… e sarà una madre perfetta…-

-E noi le staremo vicino come dei nonni perfetti…- disse Sanae avvicinandosi all’uomo e abbracciandolo.

-Nonni? Facciamo almeno zii… non mi sento così vecchio!- esclamò riuscendo a stemperare la situazione.

 

Solo una piccola parentesi per ringraziare tutti voi e per una dedica particolare: la gravidanza di Lavinia è un omaggio ad una mia amica ventunenne proprio come il mio personaggio che tra un mese e mezzo circa diventerà mamma. Certo la giovane età potrebbe spaventare, ma se voi vedeste la serenità e la felicità con la quale questa ragazza sta affrontando la situazione capireste la mia descrizione della serenità di Lavinia. La mia amica per fortuna, al contrario di Vinny, ha un compagno accanto, e io auguro loro ogni bene.

Elisabetta

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: La_Sakura