“Primo capitolo” scriveva il Sole
seduto triste e senza parole.
Non gli veniva una sola rima
anche se l’ispirazione era divina.
Invero qualcosa forse mancava
troppa monotonia lo cullava.
“Il Sole è stanco” diceva Giove un po’ affranto
“sembra che voglia dell’avventura!”
diceva a Saturno che non mostrava cura.
“Una sfida per Bacco! Quel che ci vuole non è tanto!”
Pigro Saturno gli anelli contava
lento una risposta rantolava:
“Avventure sciocchezze!
Meglio una vita di certezze!”
A queste parole Giove rideva,
il gran ciclone il riso scuoteva.
“Chi all’avventura rinuncia
è prigioniero per sua stessa denuncia!”
Ma Saturno già dormiva,
s’era appisolato alla deriva.
Cinquanta vocine si levarono piano
ognuna rivolta a Giove soprano:
“Non alzi la voce, non gridi tanto!
Il nostro signore è molto stanco!
Per favore lasci che dorma
torni a seguire la sua orma.”
Per niente deluso
tornò Giove al suo uso.
Venere con occhio lungo cercava,
il suo nome per il vuoto gridava!
“Perché mi cerchi? Perché t’affanni?”
Rispose lei aggiustandosi i panni.
“Perché al Sole voglio dare aiuto!”
Fece Giove restituendo il saluto.
Venere già tutta gongolava,
ad un piano amoroso ridente pensava.
E Giove con una compagna sì lesta
già pregustava una gran festa!
Solo il Sole,
invitato a sorpresa,
con penna tesa
cercava parole
per dar colore, fosse anche un punto
ad un foglio bianco di idee consunto.
Mentre un sospiro appena anelava
e nessuna festa lo intrigava.