The last vogue.
«Ti ascolto.» cede papà dopo un po’.
«Miley deve parlarti.» annuncia seria. La situazione comincia a terrorizzarmi. Gli occhi di papà si spostano sul mio sguardo incerto e spaesato. Non so che dire, da dove dovrei cominciare? Parto dall’inizio o vado dritta al dunque?
«Ecco…» balbetto. Demi mi incita a parlare lanciandomi sguardi e occhiate, ma io davvero non ce la faccio. «Ho fatto un provino come modella. Mi hanno accettato, dicono che sono perfetta per quello.»
«Cosa?» ringhia papà di scatto.
«Papà, sono andata a fare un provino per la Vogue Agency come modella e mi hanno presa. Tecnicamente potrei accettare già adesso perché ho vent’anni, ma ho voluto dirtelo…»
«Miley, sai benissimo cosa ne penso.» dice a denti stretti.
«Andiamo Billy, lei è bellissima, il suo sogno è questo e non puoi ostacolarla, non proprio adesso che ha l’occasione di realizzarlo!» interviene Demi, più agitata che mai, mentre mamma ascolta incredula la discussione.
«Ah beh,» dice papà, rilassandosi. «la vita è la tua. «Fa quello che ti pare, ormai non conto più su nulla.»
Quelle parole mi confondono. Demi si volta verso di me con uno dei suoi migliori sorrisi, in segno di vittoria. Guardo papà con aria interrogativa, ma lo sguardo non mi è ricambiato. È intento a mangiare e credo che la discussione sia finita. Non me l’aspettavo questo comportamento, com’è possibile? In ogni caso, non è negativo, perché posso finalmente dire a Lucas di inserirmi nella Vogue Agency.
Corro in bagno, mi tolgo le scarpe salendo sulla bilancia. Chiudo gli occhi e trattengo il respiro per un secondo, li riapro subito. Quarantacinque. Esco in fretta, entrando in camera. Demi è andata dai Jonas, che mi stanno aspettando per un altro festino alcolico di gruppo. Apro l’armadio, afferro i miei jeans e una felpa grigia, mi infilo rapidamente le solite Converse e raggiungo la mia macchina. Nick è uscito da poco dall’ospedale, non lo vedo da molto tempo. Spero stia bene, mi manca così tanto. Arrivo a meta, scendo e trovo la porta già aperta. Paul e Denise non sono in casa, come sempre. Entro in camera. Sono seduti in cerchio, intenti a condividere la solita erba e la solita Vodka.
«Sera a tutti.» annuncio aggiungendomi a loro. Joe e Demi mi fanno un cenno con il capo, mentre Nick viene verso di me, stampandomi un bacio sulle labbra. «Allora?» chiedo.
«Tutto a posto.» risponde a voce bassa.
«E tu fa attenzione la prossima volta.» ribadisco a Joe, che sembra fregarsene della salute del fratello. Annuisce indifferente. È strafatto.
«Demi mi ha detto tutto.» sussurra Nick avvicinandosi a me. «Ma io non voglio decidere per te, anche se sono contro questa decisione. La domanda è: sei sicura?»
«Sicura di cosa?»
«Miley, la tua vita cambierà completamente. Soldi, fama, popolarità, non è una cosa semplice. Sei sicura di stravolgere la tua vita in questo modo?»
«Parli come se dovessi andare in guerra, Nick, certo che ne sono sicura, sogno questa vita da anni.»
Mi prende il viso tra le sue mani calde e rabbrividisco. Mi guarda negli occhi.
«Allora va bene così.» sussurra a un centimetro dalle mie labbra. Ci stacchiamo di scatto, dopo che Joe ci offre la sua preziosa canna. Rifiuto, stasera non mi va né di fumare né di bere, ho solo voglia di stare con la mia seconda famiglia. Magari Nick ha ragione, dopo questa decisione la mia vita cambierà immediatamente. Addio alcool con gli amici, addio università, addio mamma, addio papà, addio tutto, solo moda, lavoro, passerelle, paparazzi, vip, fama e nient’altro. Un po’ mi spaventa lasciare questa vita, mi spaventa dover conoscere un altro mondo, ma nonostante questo, so che per la mia famiglia sarebbe un vantaggio. Potrò dare dei soldi ai miei e lasciarli vivere la vita che meritano, potrò rendere Demi fiera di avere un’amica come me, potrò far vedere a tutti cosa posso fare, potrò far vedere a tutti che Miley è riuscita a realizzare il suo sogno, che ora finalmente non dovrà più contemplare le copertine di Vogue, ma potrà contemplare la sua faccia, su Vogue. Rabbrividisco al solo pensiero di essere arrivata fin qui da sola. È stato così difficile finora ignorare ciò che volevo essere, invece adesso non mi resta altro che dire un “si”, è davvero una bella sensazione, mi sento davvero me stessa adesso, mi sento davvero come volevo.
«Oh, ma a cosa stai pensando?»
«A niente, Nick.» sorrido. «A niente.»