Libri > Eragon
Segui la storia  |       
Autore: Eragon36    09/12/2012    2 recensioni
Murtagh torna dall'esilio che si era autoinflitto, pronto ad aiutare il fratello Eragon ad addestrare i nuovi Cavalieri destinati a vegliare su Alagaesia. Intanto lo stesso Eragon esplora le terre che ha scelto per addestrare i suoi allievi, e trova non poche sorprese. Intanto, vecchi e nuovi nemici tentano di minare la pace del neonato regno di Nasuada, mettendolo anche a serio rischio. Il titolo significa Destino e Amore.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Eragon/Arya, Roran/Katrina
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Murtagh entrò nel capanno, prese una sedia e si sedette davanti allo specchio magico. Stette lunghi minuti a fissare la sua immagine riflessa nello specchio, pensando alle parole da dire a Nasuada. Dopotutto, erano due anni che non si vedevano, e lui non l’aveva nemmeno cercata una volta. Che cosa avrebbe detto, quando lui sarebbe apparso sulla superficie dello specchio? Si sarebbe certamente ricordata di lui, certo, ma l’avrebbe accettato? Avrebbe accettato che lui, l’unico uomo che avesse mai amato, se ne fosse andato poco dopo la fine della guerra e fosse tornato dopo due anni? Non voleva ferirla, ma certe cose era meglio chiarirle di persona. Uscì dal capanno, e Arya gli chiese: "Già fatto?"
"Sono argomenti che vanno trattati di persona."
"Sono d’accordo." Non aveva mai cercato Eragon per lo stesso motivo. "Dusan, il giovane Cavaliere che ti accompagnerà da Eragon, sarà qui fra due giorni. Nell’attesa pensavo di mostrarti Ellesméra. Che ne pensi?"
"Ne sarei molto contento."
"Allora a domani, Murtagh. Se vuoi allenarti con la spada vai al campo di addestramento, darò disposizioni perché un elfo si batta con te fino a quando vorrai."
"Ti ringrazio. Oggi non voglio allenarmi, però. Domattina un’ora dopo l’alba sarò lieto di incrociare la spada con qualcuno."
Detto questo, salutò Arya, montò su Castigo e tornò alla casa che lui e Castigo condividevano, e che aveva ospitato anche suo fratello e Vrael.
Castigo decollò e gli disse: Fìrnen è un ottimo drago, ma non ha mai avuto un’istruzione adeguata. Lui e Arya dovrebbero venire con noi, almeno per lui.
Hai ragione, ma lei non può sottrarsi ai suoi doveri qui. Proverò a parlarle domani.
Castigo planò nella casa e si accoccolò nel suo giaciglio. Murtagh scese e salì al secondo piano, dove trovò uno studio con scaffali pieni di libri. Ne prese uno, poi sedette sulla poltrona quando sentì una presenza estranea toccargli la mente. Si ritrasse, ma poi capì che era Arya e accettò il contatto.
Ho ordinato che domani mattina ti siano dati abiti nuovi e cibo. Se vuoi lavarti vai nella stanza con la cavità al centro. Nella parete troverai due cannelli. Aprili e potrai fare il bagno con l’acqua alla temperatura che più ti aggrada.
Grazie, Arya Svit-kòna.
Murtagh si sedette e iniziò a leggere il rotolo che aveva preso dallo scaffale:
Nel regno lambito dal mare,
sui monti screziati di blu,
D’inverno nacque un uomo,
con un unico scopo e nulla più:
 
Uccidere il nemico nella terra di Durza,
La dimora delle ombre…
Al nome di Durza si interruppe: era infatti lo Spettro che suo fratello aveva sconfitto nella battaglia del Farthen Dur. Era impossibile che qualcuno avesse scritto una ballata sul suo antico nemico, così cercò il nome dell’autore. Alla fine del rotolo lo trovò, e lanciò un’esclamazione sorpresa. Su quel rotolo, sotto la voce “Autore”, c’era il nome di Eragon. Era impossibile che suo fratello, il giovane Cavaliere che aveva conosciuto e da cui era stato separato dai Gemelli, ormai morti e sepolti grazie a suo cugino Roran. Lesse ancora, e più leggeva più si convinceva che era suo fratello l’autore.
Ormai si era fatto tardi,  per cui scese le scale e andò a coricarsi nel suo letto. E sognò.
Era in una stanza, una grande stanza quadrata. Castigo stava dormendo in un giaciglio identico a quello di Ellesméra. Alle pareti stava appeso un quadro con il volto di Nasuada, e al suo fianco un altro con il volto di un giovane con la pelle del colore del legno di betulla. Poi sentì una porta aprirsi e una voce dire:
"Murtagh-elda, è ora."
"Arrivo"
Si svegliò all’alba, ma al contrario delle solite mattine in cui si svegliava turbato dai suoi sogni, oggi era sereno. Aprì la porta della casa sull’albero e vide un enorme vassoio contente: un pasticcio di verdure, una tortina di semi  e due pagnotte grandi quanto il suo avambraccio. A fianco del vassoio c’erano, ripiegati, una tunica color blu scuro con le maniche orlate in oro, un paio di calze di lana che sembravano impalpabili, un paio si schinieri leggeri in cuoio e bracciali sempre in cuoio ornati con glifi nell’antica lingua. Murtagh ringraziò silenziosamente Arya, fece colazione e poi salì nel vestibolo a lavarsi. Dopo ave fatto il bagno, si rivestì coi nuovi abiti donatigli dagli elfi, montò su Castigo e scese nella radura sottostante la casa. C’era Arya ad aspettarlo. Aveva un’espressione solenne.
Parlando nell’Antica lingua, Arya disse: "Mi rincresce, ma non potrò mostrarti Ellesméra come promesso. Il giovane Cavaliere che ho chiamato per guidarti da Eragon è giunto ieri sera, per cui oggi potrete partire."
"Grazie, Arya, per l’ospitalità che ci avete mostrato. Sì, partiremo subito."
La regina batté le mani due volte e un gruppo di elfi comparve dagli alberi circostanti. Portavano ognuno un pacchetto.
"Ti facciamo dono, Murtagh Shur’tugal, di questi abiti. Sono stati tessuti dalle nostre migliori tessitrici.
"Inoltre, come a Eragon, ti facciamo dono di questo." Aprì una scatola di legno e ne trasse un arco di legno di tasso." Ho cantato io stessa questo arco da un albero di tasso, e gli ho imposto alcuni incantesimi: l’arco e la corda non si spezzeranno mai e  Non colpirai mai in tuo alleato in caso di errori di mira."
Murtagh prese l’arco, lo rimise nella sua custodia e mise quest’ultima in una delle bisacce di Castigo."Grazie, Arya Drottning.  Vi siamo molto grati per questi doni. Tuttavia vorrei il permesso di portare con me questo. Ho iniziato a leggerlo ieri sera, e quando ho scoperto il nome dell’autore ho deciso di chiedergli chiarimenti." Ed estrasse il rotolo con il poema di Eragon de una tasca. Arya lo esaminò e disse: "E’ strano che tu abbia trovato proprio il poema di Eragon nella biblioteca."
"Quando l’ha composto?"
"Tre anni fa, alla vigilia dell’ Agaetì Blodhren. E’ stato il suo dono per la festa. Mi ha molto stupita quando l’ho ascoltato."
"Grazie, Arya"
"Ho una richiesta io ora." trasse un rotolo di carta dalla tunica e lo consegnò a Murtagh. "E’ una lettera privata per Eragon. Potresti consegnargliela? E, dovresti anche giurarmi di non aprirla mai."
"Va bene, Arya Svit-Kòna. Giuro che consegnerò questa lettera ad Eragon e non la aprirò finché non sarà lui a farlo."
"Ti ringrazio"
In quel momento un giovane elfo comparve dagli alberi, si fermò davanti a Murtagh e disse:
"Atra Esternì ono Thelduìn, Murtagh-elda. Io sono Dusan, il Cavaliere che la regina ha scelto per guidarti."
"Atra du Evarìnya ono varda, Dusan-finiarel"
"Il mio maestro mi ha parlato molto di te. E’ un onore conoscere te e Castigo. Se volete seguirmi, io e Iormungr siamo già pronti a partire."
Murtagh ringraziò di nuovo Arya e gli elfi e si incamminò dietro al Cavaliere, seguito a ruota da Castigo.
Arrivarono in una radura spoglia, in cui li aspettava un drago color crema. Dusan si voltò e disse: "Murtagh, Castigo, vi presento Iormungr."
Il drago espanse la mente verso i due e li salutò."Dusan-finiarel, ho una richiesta da farti. Prima di andare nelle terre in cui ti sei addestrato, potresti accompagnarmi da Roran e a Uru’ baen da Nasuada?"
"Come desideri. Sappi però che la regina Nasuada ha ribattezzato quella che fu Uru’baen in Ilirea appena si è insediata sul trono. Prima da Roran, quindi? Seguitemi, la valle Palancar non è lontana." Detto questo montò su Iormungr e si alzò in volo. Murtagh lo imitò. Iniziarono a volare in direzione Sud-ovest, verso la valle Palancar.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Eragon / Vai alla pagina dell'autore: Eragon36