Film > Lorax - Il guardiano della foresta
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Autore: Elelovett    09/12/2012    3 recensioni
E se oltre al rimorso di aver distrutto la Valle Once-ler avesse anche quello di aver perso la ragazza dei suoi sogni? Forse non ha raccontato proprio tutto a Ted...
Questa è la storia di come Once-ler ha incontrato Ellie e la sua vita è cambiata. Ma basterà l'amore della ragazza a farlo desistere dal tagliare gli alberi? E fino a che punto i protagonisti sono disposti a seguire i propri sogni? Amore, avventura, divertimento e lacrime, solo per chi ha voglia di addentrarsi in questa storia e conoscere un lato di Once-ler che il film non mostra. :)
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Once-ler, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cap.17

Quel che serve a tutti è un thneed

Greenville era in fermento nelle ultime settimane: non accadevano spesso fatti singolari nella cittadina, così anche occasioni banali diventavano fonte di eccitazione comune. Era questo il caso del giovane Nicholas Maynott, figlio dell'attuale sindaco del paesello e studente modello nella scuola locale. Nicholas aveva appena quindici anni, eppure era il ragazzo più popolare della scuola: campione in tutti gli sport, idolatrato dalle ragazze, asso in aritmetica, pupillo del preside, ovviamente con qualche spintarella da parte del padre. Tutti si aspettavano una sua futura carriera di sindaco seguendo le orme di Maynott Senior, e a quanto pareva la poltrona nel palazzotto comunale aspettava solo lui. Cadeva quella settimana il centenario della fondazione di Greenville, e si era stabilito che un giovane della scuola locale avrebbe dovuto sfilare sul primo carro della parata e celebrare l'apertura del mercato artigianale organizzato per l'occasione. La prima scelta, neanche a dirlo, era Nicholas Maynott. Ma dal momento che Maynott Senior teneva alla sua immagine di uomo democratico, decise di dare un'equa possibilità ad ogni giovane della scuola di diventare la mascotte della festa, e indisse vere e proprie elezioni. Avrebbero dovuto votare sia gli studenti che tutti gli altri cittadini, e i candidati erano dieci ragazzi. Ma Nicholas non era sicuro della propria vittoria come lo era sempre stato: l'improvvisa volontà del padre di applicare la democrazia l'aveva lasciato spiazzato, perché minacciava di sbalzarlo dal suo piedistallo Amelia Richfond, una ragazzina che aveva trascorso il primo anno quasi fosse invisibile, ma che negli ultimi tempi era diventata la nuova beniamina ottenendo il massimo dei voti in tutte le materie, occupandosi del comitato studentesco e, cosa non meno importante, ritrovando il gattino del vice-sindaco che era andato smarrito. Nicholas era certo che la ragazza lo avesse rapito di proposito per poi tornare come un'eroina, ma lascio ai lettori le dovute considerazioni. Nicholas stesso dopotutto non era uno stinco di santo: cresciuto in una famiglia che l'aveva sempre viziato e reso primo in qualsiasi cosa, sentendo nei corridoi che la possibilità della vincita di Amelia non era poi così remota, non poté tollerare che il suo ruolo di mascotte gli venisse portato via. Andò a piagnucolare alla scrivania del padre, che sorridendo beffardo gli assicurò che mai aveva voluto portare via al figlio la possibilità di mettersi in luce, anzi! Avrebbe truccato le elezioni, e per Amelia non ci sarebbe stata speranza. Nicholas se ne uscì soddisfatto e trionfante dall'ufficio paterno, mentre tutta la città si recava ai seggi organizzati nella piccola scuola. Ma come, vi chiederete, fatti tanto triviali potrebbero avere un legame con la storia di Ellie e Once-ler, così lontani dalle occupazioni di Greenville? E invece Nicholas e il suo carro giocarono un grande ruolo nella storia dei due innamorati, oserei dire fondamentale.
Ellie si era rifiutata di andare a votare per una cosa così sciocca, e Once-ler non si riteneva abbastanza cittadino di Greenville da osservare il suo dovere di elettore.
Il giorno seguente era quello della festa, e la città era in gran tumulto. Ellie si ritrovò a uscire di casa proprio mentre passavano i carri, e i marciapiedi erano stipati di gente. La ragazza sbuffò: attraversare la strada era impossibile, tanto valeva aspettare la fine della parata per andare da Once-ler. Proprio in quel momento la folla ruggiva al passaggio del carro principale, dall'alto del quale salutava il giovane Maynott, tutto elegante e impomatato. Ellie lo guardava con disgusto mentre sentiva delle ragazze lì vicino esclamare:
«Mio Dio, ecco Nicholas!»
«Sembra nato per starsene lassù! Non sembra Apollo sul carro del Sole? »
«Certo! »
A quanto pareva il ragazzo godeva della stima di vecchi e giovani: non solo le ragazze andavano in visibilio, ma Ellie vedeva uomini e donne sbracciarsi e gridare il nome di Nicholas unendolo a cori di "Viva Greenville". Fu come se il mondo fosse improvvisamente caduto in un silenzio di tomba: un'idea attraversò la mente di Ellie bloccandole qualsiasi altro pensiero. Quella poteva essere la soluzione! Doveva provarci! In fondo era sempre stata la sua idea, ma non aveva funzionato perché l'aveva applicata su se stessa. Come aveva fatto a non pensarci prima? Prese il thneed che stava portando da Once-ler, uno dei tanti che avevano confezionato, e sperando con tutto il cuore che accadesse qualcosa lo lanciò addosso a Nicholas che passava di fronte a lei.
Il ragazzo vacillò confuso, finché il thneed non gli si impigliò attorno al collo e gli ricadde sulle spalle come un mantello. Nicholas tastò l'oggetto, poi si guardò intorno. Non poteva rovinare il suo momento di gloria mostrandosi allibito, così finse che facesse tutto parte della parata e sfoggiò il suo thneed mettendo in mostra le spalle e atteggiandosi con un sorriso beffardo. Alcune ragazze chiesero stupite:
«Ma che cosa sta indossando? »
«Sembra un mantello! »
«No, non è un semplice mantello! » disse di rimando un uomo.
«Qualunque cosa sia è mitica! » esclamò un ragazzo.
«Dev'essere una nuova moda! Insomma, lo indossa il figlio del sindaco! »
«Se è davvero di moda devo assolutamente procurarmene uno! »
«Sì, ne voglio uno anch'io! »
In men che non si dica un vociare eccitato si era diffuso lungo tutta la strada ed Ellie non riusciva a credere ai suoi occhi.
«Chissà dove l'ha preso! Forse è così nuovo che non è ancora in commercio! » commentò una donna.
Ellie alzò un po' la voce per farsi sentire:
«Quello è un thneed, veramente! »
Qualcuno dall'altra parte della strada chiese:
«Sì, non lo vendeva quel ragazzo tempo fa? Quello nella piazza! »
Ellie gridò ancora:
«Se ne volete davvero uno io so dove trovarlo! »
 
Once-ler se ne stava fuori da casa sua facendo su e giù di fronte alla porta. Non era da Ellie ritardare così, di solito la ragazza scendeva presto a valle e facevano colazione insieme. Rassegnatosi, il ragazzo entrò in casa a prepararsi due omelettes, spinto anche dalle grida fameliche dei barbalotti.
Aveva appena riversato le uova nelle scodelle quando sentì la voce di Ellie gridare in un punto imprecisato della valle.
«Oncie!!! »
Il ragazzo si precipitò fuori: la terra sembrava tremare e la voce di Ellie era stranamente stridula ed eccitata. Che fosse successo qualcosa di terribile?
Inizialmente non la vide, poi notò che stava correndo dal paese verso di lui a tutta velocità, inciampando nel terreno. Non sembrava preoccupata quanto euforica.
«Oncie, Oncie!!! »
«Ellie! Ma che succede? » le chiese lui di rimando.
Intanto erano usciti dalla casa anche Lorax e i Barbalotti.
«Ma che le prende? » chiese il guardiano.
La ragazza raggiunse Once-ler e gli si buttò tra le braccia per riuscire a frenarsi. Aveva il fiatone e cercava di dire qualcosa.
«Sono qui! » riuscì solo a capire il ragazzo.
Once-ler la prese per le spalle chiedendo:
«Calmati, respira. Chi è qui? Che succede? »
Ellie fece un bel respiro e sorrise:
«Li ho portati qui, ce l'ho fatta. Vengono per il thneed! »
In quel momento Lorax esclamò:
«Per tutti gli arbusti! »
Once-ler guardò alle spalle di Ellie e si sentì mancare la terra sotto i piedi: dalla boscaglia stava avanzando una marea di persone.
«Oh no, c'è un mare di gente! » esclamò.
Ellie sorrise e lo strinse a sé continuando a fissare la marea di cittadini che si stava riversando nella valle. Adesso li vedevano distintamente e riuscivano a sentirli: avanzavano cantando al ritmo del jingle di Once-ler:
«Quel che serve a tutti è un Thneed, è per questo che veniamo qui... »
In prima fila c'era persino Nicholas Maynott! I barbalotti si nascosero impauriti, tranne Quisquilia che osservava divertito la scena, e Lorax arretrò confuso e infastidito.
«Non posso crederci! » esclamò il ragazzo stringendo la mano di Ellie nella sua.
In breve circondarono la coppia cantando e reclamando thneed: alla vista del mare di banconote fruscianti gli occhi di Once-ler si illuminarono:
«Oh sì! Ellie, ce l'abbiamo fatta, Ellie! »
Abbracciò la ragazza facendola volteggiare e sollevandola in aria.
«Sì, ce l'abbiamo fatta! » esclamò lei felice.
«Diventeremo ricchi! » gridò il ragazzo baciandola.
La folla li prese sulle spalle mentre Lorax li guardava contrariato. Once-ler, nella confusione generale, prese il telefono esclamando:
«Ora vedranno! »
Ellie prese alcune banconote che le stavano porgendo e guardò interrogativa Once-ler. Il ragazzo stava chiamando qualcuno:
«Mamma? Ciao, sono io! Te l'avevo detto che sarebbe stato un successo! Devi portare tutta la famiglia qui subito! Io e Ellie adesso non possiamo fare tutto da soli! »
Non appena butto giù notò l'espressione corrucciata della ragazza.
«Che c'è? » chiese cercando di farsi sentire nel marasma della folla.
Ellie sbottò:
«L'hai chiamata! »
«Beh, non avrei dovuto? »
«Avevamo deciso di non vederli mai più dopo quello che hanno detto! »
Once-ler prese le mani di Ellie tra le sue:
«Li ho chiamati solo per ridergli in faccia una buona volta. Finalmente gli ho dimostrato che si sbagliavano, e non vedo l'ora che vedano con i propri occhi quello che siamo riusciti a fare! Non pensi anche tu che sarà divertente vedere le loro facce? »
Ellie si addolcì:
«Su questo hai ragione! »
«E poi sono pur sempre la mia famiglia...Ci daranno una mano con l'impresa...Ci servirà tutto l'aiuto possibile! Così avremo molto più tempo per noi... »
Sorrise alla ragazza che sospirò:
«Va bene! »
Il ragazzo la baciò:
«Non ce l'avrei mai fatta senza di te. Abbiamo realizzato il nostro sogno, ci siamo amore mio! »
Mentre la folla li assaliva di richieste lo sguardo di Ellie si posò su Lorax, che se ne stava in un angolo con un'espressione affatto serena. I suoi occhi li rimproveravano e non presagivano niente di buono.
«Bravi! » esclamò sarcastico.
Ellie tentò di scusarsi:
«Rimarremo di parola, non preoccuparti! »
Il guardiano le voltò le spalle:
«Ne riparleremo tra qualche giorno! »
«Se non ti fidi di Once-ler almeno fidati di me! » gli gridò da dietro la ragazza.
Lorax si voltò:
«Ci sono cose che a questo punto non puoi più controllare. »
Ellie non capì, e lo fissò allontanarsi e sparire tra la vegetazione.



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Beh, questo è solo l'inizio della nuova "fase" della storia...La parte iniziale del capitolo dovrebbe circostanziare il grande avvenimento e darvi ancora una volta prova dell'ottusità e la corruzione dell'allegro paesello. Devo dire che scegliere come i due sarebbero finalmente riusciti a vendere il thneed non è stato affatto facile: avevo mille idee diverse; cosa doveva succedere di così eccezionale perché quei due avessero successo all'improvviso? Insomma, dopo varie cancellature e tagli sono ricorsa a questa soluzione, che in fondo è semplicissima come semplice è nel film originale. Nel film tutto avviene per caso, Oncie getta il thneed che colpisce una ragazza, e all'improvviso vedendole l'oggetto sulla testa tutti lo trovano improvvisamente "cool". Ho pensato che una cosa simile dovesse accadere anche qui, perché in fondo è vero nella sua assoluta semplicità: il mondo va così, le mode nascono quasi per caso e sono alimentate dalla stupidità della gente. Quindi ecco spiegati Nicholas, idolo delle folle, e il suo nuovo capo d'abbigliamento chic. :)
  
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